VENDITA ALLO SCOPERTO-MESSAGGI DALLE LISTE
(dp, 16-11-2000)
Da metà ottobre si sta parlando delle vendite allo scoperto nelle liste del gruppo trading-on-line. Il 4 novembre B&F ha incominciato la sua inchiesta conclusasi con la pubblicazione dei risultati sul numero di sabato 11 novembre. In base a quanto emerso dalla discussione nelle liste e dall’ inchiesta di B&F , il gruppo trading-on-line ha dato inizio ad un grande sondaggio proprio sulle vendite allo scoperto. La partecipazione al sondaggio è estesa a tutti i trader italiani. Si riportano alcuni messaggi dalle liste ed il parere di un dirigente di Banca Sella.
From: Giuseppe
Sent: Thursday, November 02, 2000 3:26 PM
Subject: poll su SellaL'intento è
quello di sensibilizzare i trader su quest'aspetto e, se itenuto interessante,
pressare i vari istituti di credito affinché si attivino. Mediosim lo
permette, ma le condizioni sono piuttosto restrittive (ricopertura in
giornata).
"Vuoi che il tuo tol dia la possibilità di operare al ribasso
con la formula della vendita allo scoperto?
1. Sì, anche con l'obbligo di ricoprirsi a fine giornata e congelando il doppio
della somma necessaria al riacquisto
2. Sì, ma solo senza l'obbligo di
ricoprirsi a fine giornata e anche congelando il doppio della somma necessaria
al riacquisto
3. Sì, ma solo senza l'obbligo di ricoprirsi a fine giornata
e congelando una somma più proporzionata alla volatilità del titolo
4. Indifferente
5. Non so di cosa si stia parlando"
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From: "Domenico Paparone" <lipian@octava.it>
Sent: Sunday, November 05, 2000 12:24
AM
Sta per concludersi su www.trading-on-line.org
il sondaggio in corso sui tempi
medi di esecuzione degli ordini :approfittatene per parteciparvi! Nella lista
Banca Sella è stato proposto un sondaggio dal cliente Giuseppe, riguardante le
vendite allo scoperto, cioè la possibilità di vendere, prevedendo un ribasso,
delle azioni non possedute con l'obbligo di ricoprirsi. Attualmente una sola
società permette questo tipo di vendite ma blocca il doppio dell' importo dell'
eseguito ed impone la copertura in giornata. Questa è la proposta di Giuseppe
relativa al sondaggio
"Vuoi che il tuo tol dia la possibilità di operare al ribasso con la
formula della vendita allo scoperto cioè della vendita delle azioni non
possedute?
1)Sì, anche con l' obbligo di ricopertura a fine giornata e con il congelamento
di un importo pari al doppio della vendita effettuata.
2)Sì, anche con l' obbligo
di ricopertura e con il congelamento di una somma pari al valore delle azioni
vendute
3)Non conosco bene il meccanismo e
ne vorrei parlare in lista
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From: "Marco Baldisserotto" <marcobaldisserotto@libero.it>
Sent: Monday, November 06, 2000 3:03 PM
Personalmente aggiungerei questa possibilità:
4) Sì, con il congelamento di una somma pari ad un margine di garanzia (max
100%) e un margine di variazione, ma senza l'obbligo di ricopertura a fine
giornata.
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From: Giuseppe
Sent: Sunday, November 05, 2000 5:08 AM
Spero aiuti a sensibilizzare i
trader ed i Tol al problema. Tra l'altro, proprio stasera, su una pagina
pubblicitaria, ho letto che anche Eptatrading inizia ad operare con questa
formula come Mediosim. Non conosco le condizioni che applicheranno, ma sono già
due. Borsa Italia si sveglierà solo quando diverrà di uso comune.
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From: "enr!co" <enrico3@altavista.net>
Sent: Sunday, November 05, 2000
3:44 PM
Mi associo alla richiesta di far partire il sondaggio. Non so quale sia
la societa' che gia' prevede la vendita allo scoperto. Comunque ho visto, sia
su Borsa & Finanza, sia su EuroFinanza del 4.11.2000, una grossa
pubblicita' a doppia pagina di Eptatrading, che promette la possibilita' di
vendere titoli (non dice azioni) allo scoperto da dicembre (e la funzionalita' Stop
Loss da novembre). Quindi potrebbe essere interessante verificare se queste
offerte innescheranno un effetto a catena.
*** 1. ***
Per quanto riguarda il sondaggio, mi permetto di proporre, in aggiunta o
sostituzione a quelle previste, una possibilita' intermedia che ritengo sia
piu' "fair", cioe' equa verso entrambe le parti:
X) Sì, anche con l' obbligo di ricopertura (non necessariamente a fine
giornata, ma entro un congruo tempo da stabilirsi, per es. 3-5 giorni) e con il
congelamento di un importo pari al doppio della vendita effettuata. Infatti:
a. Dal punto
di vista dell'utente la ricopertura in giornata e' un vincolo stretto;
b. Dal punto di vista della SIM mi sembra una richiesta ragionevole poter
prevedere che il mercato vada contro all'investitore e il prezzo dell'azione
venduta allo scoperto aumenti, anche sensibilmente. Congelare il doppio
dell'importo in gioco mette al sicuro la SIM. Lo ritengo ragionevole se non ci
sono apprezzabili commissioni per il prestito
titoli. In caso ci siano commissioni superiori al 1-2%/mese, ritengo che ci si
potrebbe limitare al 100%-150%, tanto piu' elevato quanto piu' lungo e' il
prestito titoli.
b.
*** 2. ***
Secondo punto (legato all'osservazione di cui sopra), suggerisco di verificare
le intenzioni delle SIM in merito alle possibili commissioni da richiedere per
il prestito titoli, ed eventualmente inserire anche questo punto nel sondaggio
(cioe' chiedere se l'utente e' disposto a pagare una ragionevole commissione
che, nella mia ignoranza, considererei equa se fosse nel range 1-4 %/mese, e
proporzionalmente ridotta per durate inferiori).
*** 3. ***
Terzo punto, da verificare e/o inserire nel sondaggio. La vendita allo scoperto
e' da prevedere solo per le azioni o anche per altri titoli e derivati? In
particolare ne vedrei un'applicazione interessantissima per i COVERED WARRANTS.
Se, pagando una commissione ragionevole, posso vendere allo scoperto, diventa
molto conveniente vendere allo scoperto delle CALL, piuttosto che comprare dei
PUT, in quanto rivolto a mio favore l'effetto negativo del deprezzamento nel tempo (quando
riacquisto la CALL sara' deprezzata per effetto del tempo, anche a pari
quotazione sottostante e altri fattori in gioco!). Quindi e' ovvio che, a
maggior ragione in questo caso, bisognera'
pagare unma commissione. Tutto sta a vedere se tale commissione e' equa nei
confronti di entrambe le parte, e se c'e' disponibilita' a questo tipo di
servizio. Mi risulta che oggi sia possibile fare cio' per le Opzioni, ma non
ancora per i CW.
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From: "Alberto Torchio" <atorchio@inwind.it>
Sent: Saturday, November 04,
2000 9:13 PM
Il problema della vendita allo
scoperto deriva dal fatto che al giorno della liquidazione (+3, dalla
negoziazione) l'intermediario deve consegnare i titoli alla ocntroparte. Questo
e vero anche per Wall Street: ma la differenza dipende dal fatto che laggiu gli
intermediari "prestano" i titoli ai loro clienti. Ad esempio, se tu
vendi 100 Microsoft, che non hai in portafogli, devi dichiararlo quando piazzi
l'ordine. Si chiama uno SHORT SELL. Se il tuo broker, ad esempio Ameritrade, ha
queste 100 MSFT perche altri suoi clienti le posseggono, allora le puo
consegnare alla controparte per conto tuo. In conclusione, a liquidazione
avvenuta, tu sei debitore verso il tuo broker di 100 MSFT, mentre sei
"flat" verso la tua controperte. Particolare la situazione tra il
broker e il suo cliente dal quale ha "prelevato" i titoli: infatti il
cliente ha comunque i titoli scritti nel suo conto e puo disporne a suo
piacimento. Pertanto, se decide di venderli e
il broker non ha altri titoli in portafogli da consegnare, allora la tua
posizione "short" viene chiusa d'ufficio indipendentemente dalla tua
volonta. Da questo si evince che si puo shortare facilmente solo titoli
piuttosto liquidi e che comunque esiste sempre il rischio che la posizione sia
liquidata in un momento poco opportuno. Questa spiegazione un po' lunga, per
precisare che il problema non e la regolamentazione del mercato, bensi
l'effettiva esistenza del prestito titoli. Il prestito titoli esiste in Italia,
e riconosciuto e regolamentato, pero non funziona. Non c'e. Il Dr. Ferrarese
[senza nessun intento polemico da parte mia] potrebbe spiegarci per quale
motivo il sistema non e decollato.
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From: "Giuseppe Del Deo"
Sent: Monday, November 06, 2000 7:51 PM
Desidero (come utente tol)
ringraziare i moderatori e tutti quanti partecipano a queste liste per
l'impatto che queste discussioni stanno ottenendo. Ritengo che spesso neppure i
moderatori si rendano conto di quanto effetto possano avere le istanze che da
qui arrivano. Ad una domanda sottoposta al mio tol sulla vendita allo scoperto
mi è stato gentilmente risposto che non vi erano richieste dalla clientela per
questo servizio. Niente di più probabile. Però, solo la proposta di un
sondaggio sulla vendita allo scoperto ha fatto nascere un po' di interesse.
Secondo me, come è successo con gli stop loss, altri servizi verranno
implementati dai tol solo se noi li proporremo e premeremo per averli. Il push,
nato come servizio a pagamento, sta diventando di serie per i tol più seri.
Abbiamo la fortuna di avere degli esempi di come deve essere un servizio valido
senza la necessità di inventarci nulla (v. tol USA), allora chiediamo,
chiediamo e ancora chiediamo! A qualcuno tra gli istituti che partecipano verrà
in mente che forse, e il suo istituto lo propone quel servizio in più richiesto
dai trader sui vari NG, se è valido e magari pure gratuito, forse qualche
cliente in più lo porta a casa!! Le banche e le Sim sono ormai sul mercato come
chiunque altro produttore/fornitore e si stanno adeguando, chi più, chi meno Le
istituzioni che ora non prevedono, ad esempio, la vendita allo scoperto (ma ho
letto in un intervento di Alberto Torchio che è già prevista), lo
regolamenteranno solo quando sarà una realtà già esistente, non prima. Il
percorso, secondo me, è questo: Richiesta degli Utenti - Implementazione del
servizio da parte dei Tol e solo dopo le varie Borsa Italia e Consob arrivano a
prendere atto e a "stabilire che è previsto". Come devono funzionare
i servizi tol (e non solo) siamo noi a
stabilirlo, per cui chiediamo, chiediamo, chiediamo Chiedo scusa per la
lunghezza e per i toni quasi retorici, ma davvero abbiamo in mano la
possibilità di farci servire come vogliamo noi.
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> From: "Franco IV " <frmilocc@t...>
. Non sono
convinto che la vendita di opzioni allo scoperto sia un argomento alla portata
di tutti. Tuttavia e' una tra le migliori opportunita' a disposizione
dell'investitore, a patto che sia utilizzata con discernimento. La prassi
invece ha evidenziato che molti venditori allo scoperto si sono lasciati un po'
prendere troppo la mano dall'entusiasmo, compromettendo la loro solidita'
finanziaria. Vendita allo scoperto va bene, ma con cautela. Ad ogni modo la
questione centrale delle vendite allo scoperto e' la spinosa questione dei
margini di garanzia. Tutte le banche non hanno software adeguati per calcolare
i reali rischi che corrono gli investitori, per cui puo' accadere che i margini
richiesti inizialmente vengano confermati anche in caso di variazioni del
sottostante che dovrebbero enormemente ridurli. Negli USA i margini vengono
invece calcolati in maniera ottimale dalle societa' di TOL. Alla luce di questa
unica considerazione, il mio atteggiamento e' di una giustificata perplessita'
nell'affrontare un tema simile, senza avere in Italia un valido referente nel
mondo bancario che possa comprendere questa problematica.