LA STORIA DI TARANTO IN BREVE.
Taranto e' un'antica colonia greca, citta' ricca di storia e di risorse culturali e naturali. Nacque, secondo la leggenda, oltre 1200 anni prima di Roma quando Taras, figlio di Nettuno, si fermo' sulla foce del fiume che oggi prende il nome di Tara. La citta' conobbe presto ricchezza e fasto, nella Magna Grecia di cui era un punto di riferimento importante.
La "Citta' dei due mari", chiamata cosi' per la caratteristica insenatura del golfo che separa il Mar Grande dal Mar Piccolo, divenne luogo d'arte (molte sono le creazioni raccolte dalle macerie e conservate nell'importante Museo Nazionale) e di commercio e porto' la civilta' "ateniese" in tutto lo Jonio. La citta' poteva contare gia' su circa 300.000 abitanti e vide il fiorire delle industrie per la lavorazione dell'oro e persino delle Scuole filosofiche.
Nel tempo Taranto ha conosciuto molte invasioni e distruzioni, conquistata da Roma nel 272 a.C., fu difesa anche da Pirro nella celebre battaglia, divenne colonia e poi Municipio nel 90 a.C. per poi passare, nel secolo IX, nelle terre dei Bizantini. Nel tempo fu occupata dai Saraceni, dai Normanni, dagli Svevi ed dagli Angioini. Dopo l'unione alla corona D'Aragona, la citta' segui' le sorti del regno di Napoli.
Per la sua collocazione geografica e per lo sviluppo dell'industria, ha rappresentato un luogo cruciale nell'assetto militare del Paese. Sede dell'Arsenale Militare, di un porto militare di prestigio (ancora oggi e' punto di attracco per le maggiori navi da guerra e mercantili) la citta' subi' anche i bombardamenti nelle guerre mondiali del secolo scorso.
LA CITTA'.
La citta' sorge 15 m sul livello del mare, appare estesa, dall'insenatura che vede il Mar Piccolo affacciarsi nel golfo oltre le piccole isole Cheradi (isole di S. Pietro e di S. Paolo). Il paesaggio presenta qualche rilievo di leggera collina (si tratta delle Murge Tarantine) e si presentano, dalla campagna circostante, le ricche coltivazioni di cereali, olivo, vite, tabacco, frutta.
Anche l'allevamento e' ricco: ovino, equino, caprino. Essendo un'importante citta' di mare, e' tradizionalmente molto diffusa la Pesca (sopra, in foto, il porto della citta' vecchia assieme al monumento ai marinai) e la coltivazione dei famosi mitili. Anche l'industria e l'artigianato hanno trovato splendore, dalla tradizione delle ceramiche e del vetro, fino alle industrie chimiche, cantieristiche e meccaniche e, soprattutto, per merito della siderurgica che ha realizzato impianti di interesse europeo. Significativa, infine, la presenza dell'Arsenale Militare, il piu' importante in Italia.
ITINERARI ARTISTICI.
I visitatori della citta' possono ammirare diversi monumenti, dagli Archi dell'acquedotto medioevale al Ponte di pietra di "Porta Napoli". Interessanti sono, ad esempio, la Piazza Fontana e tutta la "Citta' Vecchia", caratterizzata dalle sue viuzze strette (vedi foto in basso) e dalle strade di pietra fra le piazzette ed i palazzi delle famiglie signorili tarantine.
Tra le chiese si ricordano quella di S. Domenico Maggiore (San Pietro Imperiale) costruita al tempo di Federico II (1223) e ricostruita nel 1302 con fronte barocco e portale gotico, caratterizzata da un bel rosone, un interno barocco con il coro intarsiato ed il soffitto in legno.
Importante e' il Duomo di San Cataldo (1071) dalla linea romanica con facciata barocca, tre navate e cupola bizantineggiante.
All'interno si possono ammirare le colonne di templi pagani, di marmo con capitelli romani e bizantini, i resti del pavimento con zone di mosaico, il soffitto in legno a cassettoni dorati e la Cappella (il "Cappellone") con tarsie marmoree, le statue del settecento e le pitture del De Matteis. Sull'altare le ossa conservate del Santo, e la statua in argento.
Nella Piazza Castello, si incontrano gli unici resti del Tempio di Nettuno: le colonne doriche.
Un monumento di grande impatto e' senza dubbio il Castello (costruzione militare) rinnovato nel 1492 da Ferdinando I d'Aragona sul castello del X secolo. Il lato che si affaccia sul canale del ponte girevole (un ponte apribile, il primo del tipo al mondo) permette un suggestivo passaggio alle grandi navi che entrano in mare (nella foto qui sotto accanto ad uno scorcio di una sala del Museo Nazionale).
La zona piu' nuova presenta l'impianto del lungomare per la parte della citta' che si affaccia sul Mar Grande. Interessante e' il Museo Nazionale, tra i piu' grandi e forniti d'Italia (vasi, terracotte, maschere, molti ori del tempo: bracciali, orecchini...). Sempre di interesse artistico-architettonico sono la nuova Concattedrale (1971) dell'architetto Gio' Ponti in stile gotico-moderno (sotto nella foto) ed i Giardini Peripato con il Museo del sottosuolo (reperti preistorici, fossili, minerali).
Inoltre e' possibile visitare l'istituto Talassografico (1914) di biologia marina, con acquari, impianti per le piu' importanti ricerche.
Un rito spettacolare (ed un importante appuntamento per tutti i tarantini) che merita di essere ricordato e' quello della settimana Santa con la suggestiva processione dell'Addolorata (nel giovedi' Santo) e dei Misteri (nel venerdi' Santo), soprattutto per il procedere dei "Perdoni" (nelle foto sopra e sotto questa porzione di testo).
Fuori porta.
La provincia di Taranto riserva non poche sorprese a partire dai colli ricchi di foreste e dai "trulli" della Valle d'Itria dominata da Martina Franca (splendida cittadina del "Festival", nota per le piazzette graziose, le chiese, le sue suggestive stradine del centro storico, fra i balconi in ferro battuto delle case bianche nelle strade in pietra).
Altre localita' sono meta certa dei turisti: Castellaneta (la "gravina" e la Cattedrale), Manduria (interessante per la Chiesa Madre, il suo ricco Centro Storico, tra portali, logge, palazzi pregiati, la Biblioteca e, ovviamente, le mura Messapiche), Massafra (un paesino collinare, noto per le "gravine", e conosciuta come la "Tebaide d'Italia"). Di Massafra Colpiscono i suoi due ponti in muratura, le abitazioni "trogloditiche" tra la roccia colorata, le chiese, il Santuario, le cripte, il Castello ricostruito dagli Angioini sui resti di un'antica fortezza.
Molti altri sarebbero i luoghi da ricordare, per esempio Grottaglie (nota per le famose ceramiche e la Scuola d'Arte, le grotte, le chiese, i chiostri), Laterza (il castello), Pulsano (il lido e le Torri), Avetrana, Ginosa, Leporano... ed una serie di incantevoli paesini, ricchi di storia e di bellezze naturali.
Redattore dell'articolo: Stefano Lucarella-Neasoft
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