La Biografia:

Sergio Leone nasce a Roma, da Vincenzo Leone e Bice Valerian, nel 3 Gennaio del 1929. Figlio d'arte, il padre regista del cinema muto e la madre affermata attrice, vede e vive il periodo del Fascismo con l'emarginazione del padre, un antifascista, in arte noto come Roberto Roberti, condannato all'astensione forzata dal suo lavoro di regista cinematografico. Solo l' amicizia con Gabriele D' Annunzio puo' salvare il destino di Vincenzo Leone, comunque mortificato nelle ambizioni e nell'arte... Sergio Leone ricordera' sempre questa grande umiliazione. Nel 1948 inizia la vita artistica del regista, ma solo con una piccola apparizione nel film di Vittorio De Sica: "Ladri di Biciclette". Solo in seguito partecipa, sempre passivamente e sporadicamente sui set, a films del calibro di "Quo Vadis" (1951), "Elena di Troia" (1955) e "Ben Hur" (1959). L'interesse per il cinema e la grande voglia di imparare consentono, cosi', a Sergio Leone di formarsi gia' una notevole esperienza e presto giunge l'occasione per mettere in evidenza il suo talento. Finalmente, nel 1959, si presenta la vera possibilita' di lavorare attivamente sul set di "Gli ultimi giorni di Pompei" assieme a Duccio Tessari e Sergio corbucci. Proprio con questi due colleghi sara' in grado di ottenere il suo primo intero lavoro nel 1960: "Il Colosso di Rodi", film che in qualche maniera ha consacrato la notorieta' di Sergio Leone prima ancora di aver raggiunto un grande successo di pubblico con il "nuovo genere" western.



Il resto e' storia ben nota ...fino alla triste scomparsa, per problemi legati al cuore, nella sua Roma il 30 Aprile del 1989, quando ancora preparava un nuovo lavoro dal titolo provvisorio "Leningrado", per passare in pratica dall'America alla Russia... prima pero' e' giunto l'addio!



Qui al lato un immagine dell'indimenticabile Sergio Leone.

L'Arte di Sergio Leone

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Chi ha conosciuto Leone attraverso il suo cinema o le sue interviste non puo' restare che colpito dall' umanita' del regista, dal suo amore per l' arte e la comunicazione, dalla sua umilta'. Nei film e' facile trovare riferimenti alla tragedia greca (vedi il duello), ai classici da cui Leone ha tratto ispirazione per trasmettere, assieme allo spettacolo, il "mito" e senza lasciare che la storia o la politica potesse "legare" la fantasia.
Sergio Leone stimola anche forti riflessioni, senza voler o dover imporre un idea, solo per il suo "realismo cinematografico" che culmina nella violenza, questa mai gratuita, e nella revisione critica. Se da un lato esiste il tema 'temporale-storico' non mancano i toni picareschi oppure le emozioni degne di un opera d'arte.

A partire dal "Colosso di Rodi", la storia e il mito accompagnano lo spettacolo come si vedra' chiaramente nella trilogia del "dollaro" in cui si vuole descrivere, diversamente dal solito e piu' realisticamente, la storia di uomini "vinti" dalle loro contraddizioni ed immersi in un mitico "west" sempre piu' reale ed umano.

"Giu' la testa" (Giu' la testa coglione! ... era il titolo originale!) invece non e' tanto un film western ma un genere avventuroso sulla rivoluzione ... e' un'altra cosa. Comunque restano sempre i "duelli", il tema dell'amicizia, del tradimento e soprattutto il "ricordo", ovvero la memoria.

Ma proprio i ricordi, il gioco di imbastire un percorso temporale attraverso flashbacks, sono il nodo cruciale del capolavoro di Leone: " C'era una volta in America ", l'opera summa del regista, omaggio anche alla letteratura americana ed all'America intera quale Paese ricco di contraddizioni e, ovviamente, di "miti".
Cosa avrebbe potuto dare ancora questo grande regista, al cinema ed all'arte? Il suo addio lascia nei nostri cuori un "mito" in perfetto stile 'leoniano' : lascia Sergio Leone...