Macintosh Classic, stile inconfondibile.



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Questa pagina e' un vero tributo ad una macchina che ha contribuito alla storia dei calcolatori e personal computer dalla meta' degli anni '80 ai primi anni '90 quando, ormai obsoleta, riusciva ancora ad affascinare mentre svolgeva i suoi compiti nel silenzio...come sempre! Il Classic, come indica lo stesso nome attribuito da casa Apple, mantiene le caratteristiche essenziali del primo Macintosh di grande successo, soprattutto dal punto di vista estetico: e' il classico Macintosh, molto originale, unico nella forma! Questa macchina e' un personal computer apprezzabile sotto molteplici aspetti: e' ergonomico, ricco di qualita', inoltre e' certamente performante anche con i suoi limiti dovuti all'eta'.

In effetti l'uscita del Classic segnava anche il declino dei Macintosh in B/N con il tradizionale Motorola 68000 ad 8 Mhz, pero' il rapporto qualita'/prezzo e l'elasticita' della macchina, oltre le caratteristiche hardware, rappresentavano ancora un elemento di superiorita' rispetto a molte macchine concorrenti in vendita sul mercato. Il boom delle vendite nel mercato "consumer" non si fece attendere. Il risultato da raggiungere era quello di diffondere finalmente un Mac in tutto il mondo, tra gli studenti e nelle scuole, per concedere l'occasione di provare un "altro mondo", un nuovo mondo, quasi sconosciuto che permettesse il confronto con i PC largamente diffusi ed affermati in ogni casa.




Di seguito un elenco essenziale di quello che offriva un Classic pronto all'uso.



Il Monitor B/N da 9" integrato (in un ingombro irrisorio per qualsiasi scrivania) che consente una risoluzione di 512x384 pixel ed impiega la tecnica delle "retinature" in alta risoluzione.
L'unita' a disco da 3,5" per leggere e scrivere diversi formati (anche MS.DOS, OS/2 e ProDOS da 400,720,800,1440K) piu' un alloggiamento per il disco rigido interno SCSI (sempre da 3,5") di 40 Mb.
Tastiera italiana con tastierino numerico e Mouse (questo insostituibile!).
Sistema operativo (dal 6.0.7 al 7.0.1) premiato per la semplicita' e le prestazioni piu' il noto software Hypercard per una programmazione semplice orientata agli oggetti.

Le porte di Macintosh Classic permettono diversi collegamenti e/o l'estensione della stazione di lavoro in modo semplice e difficilmente paragonabile agli altri Personal Computer di fascia bassa del tempo:
ADB (Apple Desktop Bus che consente di collegare tre periferiche comprese mouse e tastiera).
Porta per disco unita' esterna.
Seriali RS422/RS232 ad alta velocita', per stampanti, modem, web-cam...
SCSI per il collegamento di una catena fino a sette periferiche (per scanner, lettore CD, schede video, altre apparecchiature...).
Uscita audio/cuffie, collegabile anche ad un amplificatore oppure all'HI-FI.

Macintosh Classic

Sopra il Classic II: identico, ma solo fuori, al 'vecchio' Classic tradizionale!


Interno Classic

Una visione... "intima" del Classic.



L'interno del Classic riserva una tecnologia comunque attuale per l'alta qualita' impiegata: il "vecchio grande" microprocessore 68000 della Motorola, con un'architettura fino a 32 bit (registri), il chip Apple per il suono, la ROM di 256K, la RAM con Simm da 30 pin (1 Mb saldato espandibile a 4).

L'involucro del Classic appare resistente e compatto e permette anche il trasporto sicuro e leggero (con poco piu' di 7 Kg) dell'unita' centrale. Come tutti i Mac, anche il Classic si collega facilmente in rete con cablaggio standard ed il software di sistema.

Una curiosita' non nota a tutti: con una combinazione di tasti all'avvio del Classic e' possibile anche visualizzare sulla scrivania un "BootDisk" che contiene il Sistema 6.0.3 e che permette un avvio senza disco!!




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