MASTERING

Preparazione per CD

Generalmente le tracce presenti sui CD commerciali sembrano suonare più forte di quelle dei CD che abbiamo realizzato noi. Eppure abbiamo avuto la cura di normalizzare il volume al livello massimo consentito.

Perché succede ciò? E' presto detto, nella realizzazione dei CD commerciali generalmente si utilizza una compressione di dinamica, ed i picchi eccedenti il livello massimo vengono "tosati", non tagliandoli brutalmente in quanto distorcerebbero, ma vengono ridotti in modo da non superare il livello massimo impostato (brickwall) che generalmente corrisponde a 0 dB oppure un pochino più sotto (ad esempio -0,1 dB).

Anche se quest'operazione riduce la dinamica viene effettuata perché aumenta il volume medio dei brani. Questo consente una più facile equilibratura dei volumi dei diversi pezzi in sede di creazione del CD ed una migliore resa sugli impianti stereo domestici.

Questi ultimi, infatti, spesso non hanno una gran dinamica e potrebbero distorcere sui picchi di intensità più elevata, visto che sarebbe necessario tenere un volume medio più alto. Tra l'altro questo aumenterebbe l'amplificazione del fruscio e quindi peggiorerebbe il rapporto segnale/rumore.

E' chiaro che impianti di alta qualità darebbero una resa più reale con un CD non compresso, ma quanti possono permettersi un impianto simile? Il mercato generalmente si adegua alla qualità media degli impianti sui quali dovrà venir suonato il CD.

C'è chi addirittura realizza i brani in modo da avere la massima resa ascontandoli con una normale radio (si realizzano quindi equalizzazioni particolari) in modo da avere il migliore risultato quando una canzone verrà radiotrasmessa.

Io generalmente non inserisco compressione quando realizzo CD di musica classica. Infatti il bello della musica classica è proprio la sua gran dinamica. Generalmente, poi, chi ascolta questa musica va proprio in cerca del massimo realismo, che non mi pare il caso di falsare. Per la musica più moderna, invece, spesso uso anch'io (moderatamente) l'effetto della compressione.

Come si può ottenere ciò? Esiste una funzionalità adatta in molti programmi. Ad esempio in Cool Edit Pro è disponibile la funzione Hard Limiter, accessibile dal menù Transform/Amplitude/Hard Limiting, che consente di specificare il numero di dB da amplificare il segnale, i tempi di intervento del limiter, ecc. Esistono anche dei plugin che eseguono questa funzione. Uno è uno shareware scaricabile da http://www.db-audioware.com. Si chiama dB-L mastering limiter ed ha una qualità migliore di quello inserito in Cool Edit Pro.