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Forum: Genitori

Progesterone nel distacco placentare



Date: Friday, August 25, 2000 12:21 PM
From: lettera firmata

Gent.mo Dottore,

[...] Mia moglie, in gravidanza al compimento del 7° mese, [...] ha avuto un parziale scollamento nella parte inferiore della placenta, con conseguente crisi emorragica bloccata in poche ore in seguito al ricovero urgente in ospedale. La terapia farmacologica utilizzata e consigliata in quella sede, ha previsto l' uso del miolene (una cps ogni sei ore) e del prontogest (una fiala al giorno). L' uso del prontogest mi sembra, in questo periodo della gravidanza, alquanto superfluo considerato il valore nella norma rilevato con le analisi del sangue, anzi qualche amico medico crede che l'uso improprio possa creare effetti collaterali come flebiti ecc..Sarei felice di ricevere in tal senso un suo autorevole parere, ed, in ogni caso, la ringrazio.Cordiali saluti.


Date: Thu, 31 Aug 2000 12:15:02 +0100
From: "Dr. Ciro Comparetto" <cicomp@tin.it>

la terapia del distacco intempestivo di placenta normalmente inserita prevede, solitamente, che nei casi gravi venga eseguito il taglio cesareo, per svuotare l'utero il più rapidamente possibile ed evitare che insorgano gravi complicazioni materne (emorragie, shock, coagulopatia intravascolare disseminata). In relazione ai singoli casi potrà essere necessario attuare terapie integrative (emotrasfusioni, soluzioni glucosate o fisiologiche, trattamenti tocolitici - Miolene - o sedativi, ecc.). Se non vi sono segni di sofferenza fetale e la sintomatologia è modesta, è possibile lasciare progredire la gravidanza anche fino al termine, controllando assiduamente in ambiente ospedaliero le condizioni materne e fetali, ed espletare il parto per via vaginale.

Per quanto riguarda il progesterone, questo ormone nelle prime settimane è indispensabile per la gestazione ma, dal momento che la sua concentrazione plasmatica aumenta progressivamente fino al termine della gravidanza, sarebbe consigliabile evitarne la somministrazione indiscriminata, anche se raramente determina effetti collaterali. Tali effetti (tromboflebiti o incidenti tromboembolici, ittero colostatico o insufficienza epatica, alterazioni mammarie, incremento ponderale, edemi) sono infatti più frequenti con la somministrazione dei progestinici, cioè dei derivati sintetici del progesterone, soprattutto in caso di assunzione di forti dosi e di terapie protratte nel tempo.

La ringrazio e Le mando cordiali saluti.

Dr. Ciro Comparetto



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