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Forum: Genitori

Lesione del sacco amniotico


Date: Wed, 03 Jan 2001 16:48:51 +0100
From: [lettera firmata]

Ricevo e ritrasmetto
MT

> A mia moglie si è verificata una lesione del sacco amniotico con conseguente diminuzione del liquido amniotico.
> Vorremmo sapere, qualora la gravidanza dovesse andare avanti quali sono i problemi che si possono verificare?
>
>Grazie
>
>Cordiali saluti


Date: Thu, 11 Jan 2001 18:21:55 +0100
From: "Dr. Ciro Comparetto" <cicomp@tin.it>

Gentile Signore,
da quello che Lei ha scritto, dovrebbe trattarsi di una rottura prematura delle membrane pretermine (non è specificata l'epoca gestazionale). Si definisce "rottura intempestiva delle membrane" quella che avviene prima che la dilatazione del collo uterino sia completa o quasi completa. La rottura intempestiva delle membrane può essere:

La rottura delle membrane in generale può essere: La causa della rottura prematura delle membrane rimane generalmente sconosciuta. Risultano essere fattori favorenti: Fattori di rischio meno importanti sono inoltre: Le complicanze della rottura prematura delle membrane possono essere: Il rischio delle complicanze varia in maniera significativa con l'epoca gestazionale (la mortalità perinatale diminuisce con l'aumentare dell'epoca gestazionale).
L'intervallo fra la rottura prematura delle membrane e l'inizio del travaglio (periodo di latenza) è variabile: di solito è dell'ordine di poche ore o al massimo di pochi giorni, ma talvolta può anche essere molto lungo, specialmente se la rottura è avvenuta ad un'epoca molto lontana dal termine e se si tratta della prima gravidanza. In pratica, la durata del periodo di latenza è inversamente proporzionale all'epoca gestazionale. Quando l'intervallo si prolunga oltre le 24-48 ore (rottura prolungata delle membrane), il rischio maggiore per il feto è l'infezione endoamniotica. Di conseguenza:
quando il feto ha raggiunto un sufficiente grado di maturità (34 settimane) è indicato accelerare l'espletamento del parto;
se la rottura avviene fra la 30a e la 33a settimana si deve cercare di ritardare l'insorgenza delle contrazioni uterine mediante riposo assoluto a letto e si deve praticare una profilassi antibiotica sistemica ad ampio spettro.
E' utile associare anche la profilassi farmacologica delle sindrome da distress respiratorio neonatale, delle emorragie cerebrali e delle altre complicanze della prematurità con cortisone. Inoltre è utile ridurre il numero delle visite ginecologiche, la paziente deve rimanere a letto ininterrottamente e deve essere misurata la temperatura corporea;
se le membrane si rompono prima delle 30 settimane di epoca gestazionale la situazione è più grave. Si deve fare una terapia per bloccare le contrazioni, in modo da guadagnare tempo per raggiungere un sufficiente grado di maturità polmonare. D'altra parte, rinviando il parto, si espone il feto ad un aumentato eischio di infezioni. Nel caso di rottura alta, invece, la prosecuzione della gravidanza è possibile anche per parecchie settimane.
La ringrazio e Le faccio i migliori auguri
Dr. Ciro Comparetto



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