Date: Mon, 7 May 2001 23:41:50 +0200
From: "ciccioecle@inwind.it"<ciccioecle@inwind.it>
Monday, May 14, 2001 04:43 PM
sono il papà di un a bimba di 3 mesi, volevo chiederVi se ho diritto all'astensione dal lavoro, . Mia moglie è disoccupata dal mese di agosto 2001 in seguito alla cessazione di un contratto di lavoro part-time.
grazie Francesco Calzone
Bologna
Date: Wed, 13 Jun 2001 09:45:20 +0200
From: "Mariarosaria Di Tommaso" <mditommaso@libero.it>
La normativa in materia di tutela della maternità distingue il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro dai congedi parentali. L'astensione obbligatoria dal lavoro è utilizzabile solo dalla madre nei due mesi precedenti al parto e nei tre mesi seguenti; il padre può usufruirne solo in casi disciplinati dalla legge (morte della madre, abbandono del figlio/a da parte della madre, ...).
Viceversa i congedi parentali, introdotti dalla Legge 53/2000 sono usufruibili da entrambi i genitori entro l'ottavo anno di vita del figlio/a. Il padre lavoratore ha diritto ad un periodo di congedo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi. In caso di malattia del bambino/a è anche prevista la possibilità di astensione dal lavoro per un massimo di cinque giorni all'anno dietro presentazione del certificato medico e di un'attestazione che l'altro genitore non stia usufruendo del medesimo congedo.
Mariarosaria Di Tommaso
Date: Wed, 25 Jul 2001 18:26:29 +0000
From: "Gabriella Icardi" <gaby_icardi@hotmail.com>
Gentili medici di Neonatologia,
Ho 38 anni, e sono alla 18a sett di gravidanza (2° figlio). Ad una recente visita ginecologica mi è stato detto che il collo dell'utero è raccorciato (ma non dilatato) e il bambino è "basso" . All'inizio della gravidanza avevo spesso delle contrazioni ma queste si sono diradate o perlomeno non me ne accorgo così spesso. Talvolta ho però una senzazione di peso nella vagina, simile a quanto provavo alla fine della gravidanza precedente (conclusasi con normale parto a termine). Sono inoltre molto stanca durante tutta la giornata. Durante la visita la ginecologa ha rilevato una contrazione e mi ha detto che il raccorciamento dell'utero e le contrazioni non sono un buon segno e mi ha consigliato di riposarmi. Vorrei sapere quali conseguenze possono derivare da questa situazione e se su queste basi posso chiedere l'astensione anticipata dal lavoro e per quanto tempo - al momento sono in ferie ma fra poco dovrò rientrare e mi aspetta un periodo particolarmente sovraccarico di lavoro, con orari lunghi e fatica sia mentale che fisica (lavoro come impiegata ma regolarmente mi reco presso uffici pubblici etc per lavoro e anche quando sono in ufficio di rado riesco a star seduta per più di 10 minuti). Non voglio creare problemi sul lavoro magari dando l'impressione di approfittare della gravidanza per allungare le ferie, ma allo stesso tempo non vorrei compromettere le mie condizioni e quelle del bambino.
Vi ringrazio per la vs. attenzione.
Gabriella Icardi
Date: Thu, 26 Jul 2001 09:16:13 +0200
From: "Mariarosaria Di Tommaso" <mditommaso@libero.it>
Gentile Signora se si configurano gli estremi della minaccia di aborto e successivamente quella della minaccia di parto prenaturo il Suo ginecologo può chiedere per Lei l'astensione anticipata dal lavoro a partire da subito che la solleva dall'obbligo del lavoro per tutto il resto della gravidanza.Per ottenere tale astensione ci devono essere delle caratteristiche ben precise.In relazione alla situazione del collo oggi si ritiene che solo la cervicometria, ovverosia la misurazione in ecografia transvaginale di alcuni paramatri della cervice uterina, possa fornire indicazioni precise circa il rischio reale di un "cedimento" della tenuta del collo. Qualora, per Sua fortuna non ci siano parametri indicativi in questo senso, può a giudizio del Suo ginecologo richiedere un periodo di malattia (generalmente da una a quattro settimane) evntualmente ripetibile.
Cordialmente
Mariarosaria Di Tommaso