Date: Wed, 16 May 2001 10:03:39 +0200
From: lettera firmata
Per garantire la riservatezza le informazioni personali (nomi e date) sono state cancellate o sostituite con informazioni generiche le quali non alterano la validita' dell' informazione.
Queste ed altre eventuali variazioni sono indicate da parentesi quadre. Chi volesse usufruire di tale servizio puù utilizzare l'apposito modulo con richiesta di divulgazione anonima.
ho 28 anni e dopo il primo figlio avuto a 25 anni la cui gravidanza non ha avuto problemi, sono alla ricerca del secondo, ma ho avuto 2 aborti alla 8° settimana. su consiglio del ginecologo ho fatto l'esame del cariotipo (normale) il test HLA (normale) e il cross-match (positivo>61%). quanto questo risultato è causa degli aborti? il cross-match ha una valore invariato nel tempo? e se il valore fosse costante, come è stato possibile avere il primo figlio? ci sono degli agenti esterni che ne provocano la variazione? e una "terapia"?
sono preoccupata, devo rassegnarmi a non avere altri figli?
cordiali saluti.
[lettera firmata]
Date: Sun, 20 May 2001 11:18:15 +0200
From: "Dr. Ciro Comparetto" <cicomp@tin.it>
Il cross-match consiste in una prova crociata per la determinazione della
compatibilità fra il donatore ed il ricevente, mescolando cellule del
donatore con il siero del ricevente e cellule del ricevente con il siero del
donatore. La compatibilità viene stabilita in base all'assenza di reazioni
come agglutinazioni, lisi e citotossicità, provocate dalla formazione di
anticorpi.
La presenza di tali anticorpi (e quindi la positività del test) ha una parte
molto importante nella patogenesi dell'aborto ripetuto, in quanto sono
responsabili del "rigetto" dell'embrione, riconosciuto come estraneo
all'organismo. Generalmente, la risposta anticorpale, una volta
instauratasi, rimane presente nell'organismo, pronta ad intervenire ad ogni
successivo contatto con l'antigene. Probabilmente, si è verificato il
contatto fra gli antigeni paterni ed i linfociti materni in un momento
successivo alla nascita del primo figlio. L'unica possibilità a questo punto
è quella di rivolgersi ad un centro specializzato (di III livello), dove si
effettuano terapie specifiche per questo tipo di problemi (sono stati
riportati in diversi studi successi riproduttivi superiori al 70% dei casi).
Cordiali saluti
Dr. Ciro Comparetto