Date: Fri, 27 Jul 2001 15:55:20 +0200
From: lettera firmata
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gradirei avere informazioni dettagliate riguardo le contrazioni, come capire se sono vere oppure caratterizzate da movimenti intestinali e come si manifestano.
Grazie
Date: Mon, 30 Jul 2001 10:01:34 +0200
From: "Dr. Ciro Comparetto" <cicomp@tin.it>
L'attività uterina si modifica in rapporto all'epoca di gravidanza ed al periodo del parto. Nel corso della gravidanza è presente un'attività uterina caratterizzata da contrazioni di scarsa intensità e frequenza. Tale attività contrattile non si accompagna a sensazioni dolorose.
Nelle ultime 6 settimane di gravidanza si osserva una maggiore coordinazione contrattile delle fibre muscolari; le contrazioni, dette "contrazioni pre-travaglio" o "di Braxton Hicks", divengono allora più intense. Anche questa attività uterina non comporta sensazioni dolorose per la donna, ma solamente una percezione indistinta senza connotazioni spiacevoli.
Nei periodi prodromico (cioè, quello in cui si verifica l'espansione del segmento inferiore dell'utero) e dilatante (durante il quale si verifica la dilatazione del canale cervicale) del parto, le contrazioni hanno una durata che aumenta progressivamente da 15-20 a 60-70 secondi, hanno una maggiore intensità e si susseguono alla frequenza di 4-5 ogni 10 minuti; l'attività uterina risultante si accompagna a sensazione di dolore.
Nel periodo espulsivo le contrazioni uterine sono intense e particolarmente frequenti (5-6 ogni 10 minuti), accompagnate da sensazioni dolorose. il periodo del secondamento (in cui si verifica il distacco e l'espulsione degli annessi fetali) è caratterizzato da contrazioni di intensità e frequenza elevate, ma che non si accompagnano a sensazioni dolorose, probabilmente perchè non comportano né dilatazione né stiramento delle strutture del collo dell'utero.
Nel post-partum l'attività uterina è moderata, poiché le contrazioni, per quanto ancora intense, hanno scarsa frequenza. Anche queste contrazioni non sono dolorose.
Infine, l'attività uterina del puerperio è ancora più moderata, ma non per questo indolore; nelle multipare, soprattutto durante l'allattamento al seno, le contrazioni sono spesso accompagnate da una caratteristica sensazione dolorosa (i cosiddetti "morsi uterini").
Il dolore avvertito dalla gestante in concomitanza con la contrazione uterina ("doglia") è un sintomo molto soggettivo, condizionato da caratteristiche individuali della donna, quali lo stato psico-emozionale o la soglia di sensibilità al dolore. Può accadere che alcune donne non avvertano come dolorose le contrazioni del periodo prodromico. Viceversa, altre donne possono avvertire come dolorose le contrazioni pre-travaglio di Braxton Hicks. In effetti, queste contrazioni, dette anche "false doglie", sono indicative dell'avvicinarsi del travaglio, ma non permettono di stabilire quanto questo sia vicino; addirittura, possono mancare ancora molti giorni al reale inizio.
A questo bisogna aggiungere che varie condizioni cliniche il cui sintomo prevalente è costituito da dolori addominali (ad esempio, colite o cistite) possono far pensare all'insorgenza del travaglio.
La palpazione dell'addome permette di rilevare i caratteri delle contrazioni. Nel vero travaglio la loro intensità è tale da renderle tutte apprezzabili palpatoriamente; la loro durata è di almeno 30 secondi e
la loro frequenza è sempre uguale nel tempo. Invece, le contrazioni del falso travaglio tendono ad avere intensità variabile, spesso modesta, frequenza irregolare e durata per lo più inferiore a 30 secondi.
Cordiali saluti
Dr. Ciro Comparetto