Date: Wed, 19 Sep 2001 19:06:04 +0200
From: lettera firmata
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ho perso il mio secondo bambino, all'ecografia di controllo del 3 mese non si è più sentito il battito e mi hanno detto che il bimbo era mancato da pochissimo tempo.
Il giorno prima sicuramente avevo avuto una giornata un pò pesante ma non pensavo certo di creare un così grave danno.
L'esame istologico riporta:"Lembi di decidua e strutture coriali, Referto compatibile con distacco di camera ovulare. Disco coriale con lesioni ischemiche ed ipossiche. Feto macerato come sembra ossercarsi per ritenzione di prodotto abortivo"
Chi mi sa dire qualcosa?
[lettera firmata giunta alla redazione di www.neonatologia-online.it]
Date: Sun, 23 Sep 2001 17:22:07 +0200
From: "Dr. Ciro Comparetto" <cicomp@tin.it>
Gentile signora
Vorrei innanzitutto tranquillizzarla
Le cause di aborto sono molteplici e nella pratica clinica di rado possono essere identificate; giusto per darle un'idea le diro' che esse possono essere così distinte:
Le cause materne generali di aborto sono molteplici e la loro responsabilità nel determinare l'interruzione della gravidanza varia in relazione alla gravità, all'efficacia ed alla tempestività della specifica terapia medico-chirurgica adottata ed all'imprevedibilità delle caratteristiche di
ogni singolo caso. Fra le principali cause materne generali ricordiamo:
E' stato dimostrato che in oltre il 50% dei casi di aborto il prodotto del concepimento è costituito da tessuti patologici ed attualmente si ritiene che le cause embrio-fetali rappresentino il più importante dei fattori eziopatogenetici dell'aborto. La patologia che induce le alterazioni embrio-fetali può essere determinata da fattori genetici (alterazioni genetiche o cromosomiche) o acquisiti (radiazioni, agenti chimici, agenti infettivi, ecc.) e la loro azione può manifestarsi o in fase preconcezionale sui gameti o direttamente sul prodotto del concepimento. I danni possono essere specificamente a carico dell'embrione e del feto (assenza dell'embrione per mancata formazione o per riassorbimento, malformazioni, ecc.), a carico della placenta (degenerazione molare o coriocarcinomatosa, lesioni indotte da microrganismi, ecc.), a carico delle membrane e degli altri annessi (anomalie di formazione della cavità amniotica e del liquido amniotico, processi infettivi, ecc.).
Sebbene non siano ancora state dimostrate alterazioni specifiche a carico degli spermatozoi responsabili di un'azione abortiva, è presumibile che le cause paterne di aborto siano legate ad anomalie dello spermatozoo, di ordine genetico o acquisito (danni professionali, farmacologici, connessi all'alcolismo, ecc.).
In conclusione, le cause di aborto spontaneo sono talmente tante che è praticamente impossibile riuscire a stabilire con certezza quale possa essere stata in gioco nel singolo caso. Certamente, lo stress andrebbe evitato il più possibile, soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza, che costituiscono il periodo più critico e sicuramente più a rischio di aborto spontaneo.
Cordiali saluti
Dr. Ciro Comparetto
Date: Sun, 23 Sep 2001 17:36:42 +0200
From: "Dr. Michele Tronchin"
Premetto che non sono un esperto, anzi, chiedo per capire
L'ecografista dice che il piccolo e' morto da pochissimo. Un non-esperto come me capisce "poche ore". Secondo me l'istologo sostiene il contrario ("feto macerato", "ritenzione di prodotto abortivo"... per quelle quattro acche di fisiologia che conosco sono necessari giorni).
Ho capito male?