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Forum: Genitori

Rottura del sacco amniotico


Date: Sun, 21 Oct 2001 14:11:56 +0200
From: Robert Melchioretto <robert.melchioretto@tin.it>

Buongiorno, mi chiamo Melchioretto Robert e vi interpello per il seguente motivo:

Mia moglie, Gallina Roberta, è incinta da circa 19 settimane e, purtroppo, martedi 16 Ottobre si è lacerato il sacco contenente il feto (vi chiedo scusa per la mia ignoranza dei termini medici) con conseguente uscita del liquido amniotico.

Attualmente mia moglie è ricoverata nell'Ospedale di Montebelluna (TV), i medici sostengono che, molto probabilmente, questa gravidanza si concludera con un aborto spontaneo, perche il bambino purtroppo e ancora troppo piccolino.

Volevo sapere secondo la Vs esperienza, se dobbiamo rassegnarci a questa tristissima e straziante realta, oppure se abbiamo speranza di poter avere comunque il bambino. Nel caso di quest'ultima ipotesi Vi chiedo cortesemente di comunicare i Centri in grado di intervenire su questo tipo di patologia.

Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento e, con l'occasione porgo cordiali saluti.

Melchioretto Robert
Via Costa del Sol, 4
31010 Maser (TV)
tel. 0422.546019
cell. 348.7610557
robert.melchioretto@tin.it oppure melchiorettorobert@libero.it


Date: Tue, 23 Oct 2001 05:57:19 +0200
From: "Mariarosaria Di Tommaso" <mditommaso@libero.it>

Gentile Signore,
attualmente la causa più frequente di rottura del sacco amniotico è rappresentata dalle infezioni; a volte di tratta di microinfezioni. Il trattamento consiste nell' individuare, per quanto possibile, la sorgente di infezione mediante l'esecuzione di urinocultura, tampone vaginale, etc ed impostare la successiva terapia anibiotica che, anche in caso di risposta negativa, va comunque prescritta. Il riposo a letto va comunque raccomandato perchè favorisce il riaccollamentodelle membrane. Qualora nell'ospedale dove è ricoverata Sua moglie venisse adottata una impostazione terapeutica diversa, può interpellare la Clinica ostetrica e ginecologica della Sua regione che ha ruolo di riferimento regionale (tutte le Regioni hanno presidi ospedalieri che funzionano da Centro di riferimento regionale).
Cordialmente
Mariarosaria Di Tommaso



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