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Forum: Genitori

EPA (acido eicosapentaenoico) in gravidanza


Date: Thu, 25 Oct 2001 21:29:33 +0200
From: Gian Claudio de Matera <dematera@tin.it>

Buon giorno,

mia moglie sta assumendo 5 pasticche al giorno di ESAPENT da 1 grammo per problemi di circolazione.

Abbiamo scoperto che l'EPA (acido eicosapentaenoico) presente in questo farmaco potrebbe essere tossico per il feto.

Vorremmo sapere se questo corrisponde a verità.

Distinti saluti, e complimenti per il servizio che offrite.

Gian Claudio de Matera


Date: Tue, 06 Nov 2001 12:40:05 +0000
From: Webmaster Neonatologia online <mich@neonatologia-online.it>

Premetto che non sono un medico, ma un biologo, e quindi le mie informazioni sono sicuramente limitate e da confermare.

ho cercato di rispondere alla domanda seguendo due vie:

  1. Ho consultato la copia del foglietto illustrativo del farmaco
  2. Ho fatto una rapida ricerca bibliografica su PubMed (sul sito www.neonatologia-online.it esiste un link apposito alla voce "riviste" in una qualunque area) incrociando la parola "eicosapentaenoic" con la parola "pregnancy"
La prima strada ha dato esito negativo: non sono segnalate controindicazioni in gravidanza

Per quanto riguarda la seconda ho trovato degno di nota l'articolo di M Makrides e RA Gibson apparso sul primo supplemento dell' American Journal of Clinical Nutrition (num. 70, Gennaio 2000 pag 307S - 311S) dal titolo "Long-chain polyunsaturated fatty acid requirements during pregnancy and lactation" (l'EPA e' un n-3 LCPUFA: acido grasso polinsaturo omega 3 a lunga catena).

In sintesi gli autori (del Dip.to di Ginecologia ed Ostetricia, Universita' di Adelaide - Australia) dicono che, se da un lato questi composti sono necessari anche per il corretto sviluppo del feto, e dunque consigliati, dall' altro anche un loro eccesso puo' produrre dei danni (come in tutte le cose).

Gli n-3 LCPUFA possono allungare la gravidanza e/o aumentare il peso del neonato, fenomeni, appunto benefici... entro certi limiti. Eventuali altri effetti sulla gravidanza non sono stati rilevati o non sono abbastanza evidenti.

Gli autori sottolineano come il problema e' che poco si sa delle dosi ottimali in gravidanza: dovrebbero essere comprese tra un minimo ed un massimo, ma nessuno sinora ha potuto stabilire che valore abbia il minimo e che valore abbia il massimo.

A questo punto vi suggerirei due possibilita' per approfondire

  1. contattare direttamente Makrides (l' e-mail e' mmakrides@medicine.adelaide.edu.au)
  2. telefonare ad un centro di tossicologia perinatale. Sul sito www.neonatologia-online.it esiste un link apposito: alla voce "esperti" dell' area "futuri genitori" scegliete "Laura Caramelli": e' la direttrice del centro di tossicologia perinatale di Firenze, e si e' resa disponibile per chiarimenti di questo tipo (al link trovate il numero di telefono e gli orari del centro, non e' necessario che contattiate proprio lei)
buona prosecuzione della gravidanza

MT



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