Date: Sat, 10 Nov 2001 19:09:37 +0100
From: "Germana Gacina" <ggacina@inwind.it>
Gentile Direzione,
sono una neomamma e credo che il mio bimbo sia affetto dalla MEN senza che, però, nessuno me l'abbia esplicitamente detto.
Vi prego di darmi una risposta: ho avuto precedentemente a questo bebè un'IVG diversi anni fa.
Poi è arrivato questo bebè con un ittero alto (La bilirubina era 18) ed è stato sottoposto a fototerapia per 20 ore.
Il mio gruppo sanguigno è : O rh + quello di mio marito è B rh - e sul cartellino di dimissioni del bimbo c'è la voce: isoimmunizzazione AB0.
Al momento del parto non mi è stata fatta alcuna somministrazione nonstante io avessi avvisato sia dell'IVG sia del Gruppo sanguigno di mio marito e della sottoscritta.
Poi hanno fatto le analisi al mio bebè e sulle voci " Anticorpi Anti A e Anti B c'era 1:64 e nella voce Anticorpi Autoimmuni ..... 1:512.
Ora vorrei sapere: poichè dall'emocromo è evidente che il mio bimbo è anemico (ematocrito a 30 emoglobina a 10)
questa situazione tende a scimparire oppure resterà a vita anemico?
E poi posso avere un'altra gravidanza o ormai non si può far più niente?
Grazie se qualcuno vorrà rispondermi.
Date: Mon, 12 Nov 2001 15:17:49 +0100
From: "Firmino F. Rubaltelli"
Gentile Signora,
il caso del suo bambino è abbastanza semplice. Come correttamente scritto nella dimissione, Suo figlio ha vauto una malattia emolitica del neonato (MEN) per incompatibilità ABO non Rh. Infatti Lei è di gruppo
0. Non mi dice il gruppo di Suo figlio; immagino sia di gruppo B. L'anemia è la conseguenza dell'emolisi ed è importante controllare l'emoglobina del bambino per evitare che non scenda troppo. In seguito si normalizzerà con la produzione di nuovi globuli rossi.
L'isoimmunizzazione ABO non è prevenibile come quella Rh con la somminstrazione di immunoglobuline. Infatti gli anticorpi anti-A o anti-B sono naturalmente presenti nel sangue. Però non è sicuro che il problema (MEN) si debba obbligatoriamente ripresentare in un'altra gravidanza e, comunque, la MEN ABO di solito richiede soltanto un trattamento con fototerapia.
Cordialmente
Firmino Rubaltelli
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Prof. Firmino F Rubaltelli
Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Azienda Ospedaliera Careggi
Università degli studi di Firenze, Facoltà di Medicina
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