Neonatologia on Line

L' ERNIA INGUINALE

Durante la vita fetale dalla cavità che racchiude la maggior parte degli organi addominali, hanno origine due diverticoli che si dirigono verso la regione genitale.

dotto peritoneo-vaginale Nel maschio tale diverticolo, denominato dotto peritoneo-vaginale, contribuisce a formare alla sua estremità inferiore uno dei rivestimenti del testicolo all'interno dello scroto, Nella femmina, invece, il diverticolo, denominato canale di Nuck, termina a livello del grande labbro.

Ernia InguinaleAlla nascita e nei mesi successivi, questi diverticoli vanno generalmente incontro ad un fisiologica chiusura. Tuttavia può capitare che la chiusura non avvenga o non avvenga in modo completo, consentendo che visceri addominali penetrino nei diverticoli dando luogo ad una ernia inguinale evidenziata dalla classica tumefazione

Ernia Inguino-scrotaleIn particolare, nei maschietti I'ernia inguinale contiene sempre anse intestinali e viene denominata inguino-scrotale nei casi in cui raggiunga lo scroto.

A volte succede che l'incompleta chiusura del dotto peritoneo vaginale impedisca il passaggio di anse intestinali, ma non di un liquido sieroso di origine peritoneale che si accumula attorno al testicolo, costituendo quello che viene denominato idrocele comunicante.

Nelle femmine, allo stesso modo, il diverticolo può dare origine ad un ernia inguinale, oppure ad una raccolta liquida, denominata cisti del canale di Nuck.

Nell'80% dei casi I'ernia inguinale compare nei primi 3 mesi di vita, essendo più frequenti le forme monolaterali, soprattutto del Iato destro. Nel 90% per cento dei casi sono interessati i maschietti, ma le forme bilaterali, che sono il 15% del totale, sono più comuni nelle femmine.

Il segno clinico più classico è la comparsa di una tumefazione sovrapubica che si accentua durante il pianto, la tosse e gli sforzi muscolari (esempio : defecazione) , ovvero in quelle condizioni in cui aumenta la pressione intra-addominale.

L'ernia inguinale è di solito facilmente riducibile, ovvero può essere fatta scomparire nell'addome esercitando una delicata pressione verso il basso con le dita di una mano. Nel caso ciò non avvenga si parla di incarcerazione dell'ernia, condizione che richiede l'intervento del Pediatra o del Chirurgo Pediatra, i quali, avvalendosi di una modesta sedazione del bambino, riescono a ridurre I'ernia con relativa facilità.

Per il resto il quadro clinico varia dalla completa assenza di altri segni e sintomi, alla presenza di irritabilità, inappetenza, stipsi, crescita ponderale inadeguata e dolore di tipo colico causata dall'alternarsi di aumento e riduzione dei visceri interessati all' ernia.

Il trattamento dell'ernia inguinale è chirurgico. L'intervento può essere eseguito sia con anestesia generale che epidurale (regionale) e viene pianificato generalmente durante i primi mesi di vita. Nel frattempo i genitori seguiranno il loro bambino/bambina a casa preoccupandosi di prevenire la stipsi e di ridurre l'ernia almeno una volta al giorno per limitare rischi di incarcerazione, facendo, inoltre, attenzione all'evoluzione dell'ernia inguinale. In particolare essi devono essere addestrati a riconoscere la complicanza più pericolosa dell'ernia inguinale che è rappresentata dal suo strozzamento, condizione in cui si verifica una riduzione importante della perfusione ematica dei visceri interessati dall'ernia e una ostruzione intestinale parziale o totale. Uno strozzamento si può verificare più facilmente nelle ernie di piccole dimensione, poichè la via di accesso a queste ernie è molto stretta e favorisce la compressione dei vasi e dei visceri.

Quando un'ernia si strozza la tumefazione erniaria aumenta improvvisamente di volume, diventa più tesa e dolente e spesso la cute sovrastante si arrossa e diviene edematosa. Anche l'addome diviene teso e disteso. Lo strozzamento erniario rappresenta un'urgenza e l'intervento chirurgico deve essere eseguito il prima possibile, per cui anche un semplice sospetto deve allarmare i genitori spingendoli a consultare il Pediatra.

Altri tipi di ernia: Ombelicale

A cura di Carlo Dani


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