Alcune domande e concetti chiave sul metodo NETWORK SPINAL ANALYSIS (N.S.A.); questo consiste in lievi contatti sulle vertebre della colonna, anche detti ‘entrainments’.          

Gli ‘entrainments’ riducono la tensione del sistema nervoso, migliorano la salute della colonna vertebrale e permettono al corpo di auto-guarirsi.

La nostra missione:

E’ di far sì che il maggior numero possibile di persone ricevano ‘entrainments’, permettendo così a chiunque di recuperare la capacità innata di auto-guarigione  e quindi creare una condizione generalizzata più felice, sana ed  efficiente.

Tutti noi, i nostri familiari, i collaboratori e le persone che si rivolgono a questo studio ricevono ‘entrainments’ due, tre volte alla settimana.

Cosa succede dopo il primo entrainment?

Dopo il primo entrainment con il metodo NETWORK SPINAL  ANALYSIS (N.S.A.) inizia il cammino verso la vera guarigione. Invece di cercare di riparare (curare) una parte del corpo ammalata, si permette all’organismo di ripristinare una interazione ottimale delle diverse parti tra di loro.

La mancanza di integrazione è stata la causa primaria della malattia.

Probabilmente è da tempo che  il corpo convive con l’inefficienza e si è quindi abituato a schemi comportamentali creati da un sistema nervoso che non agisce nel pieno delle sue potenzialità

Cosa sta succedendo?

Dopo i primi ‘entrainments’, il primo cambiamento che viene osservato è di essere fin da subito più rilassati, di sentirsi una schiena più elastica. Si può notare un cambiamento nella respirazione, nella posizione del collo, della testa e della schiena. Siamo di volta in volta più consapevoli che gli ‘entrainments’  hanno liberato qualcosa di molto potente e dinamico.

Gli ‘entrainments’ permettono all’organismo di diventare consapevole dei blocchi della colonna vertebrale e quindi di iniziare una strategia per rimuoverli. Quando questi vengono rimossi, l’organismo interagisce in modo più efficiente con l’ambiente, Tradotto nella quotidianità, l’individuo prenderà delle decisioni che non sono traumatizzanti per il proprio organismo. Esempi sono: una postura corretta, abitudini alimentari più sane, padronanza delle dipendenze da fumo o da droghe e molte altre.

Con il primo ‘entrainment’, viene iniziata una rieducazione del corpo, con la quale noi siamo in grado di avere un sistema nervoso più flessibile, una colonna vertebrale più sana, una migliore qualità di vita e maggiore consapevolezza dei meccanismi che interagiscono dentro di noi.

Lo stadio successivo - che è l’auto-guarigione - è già iniziato. ‘Entrainments’ regolari permettono al corpo di cambiare. Insieme creeremo un programma adeguato: il bisogno e il desiderio di benessere  di ognuno di noi sono l’obbiettivo e il risultato certi del nostro implicito accordo.

Nel tempo, valuteremo i cambiamenti ottenuti dalla colonna. E’ importante la nostra partecipazione attiva e consapevole in questo processo di trasformazione del nostro corpo.

Sentirsi peggio…

Anche questo è normale. Quando l’organismo vive pienamente l’esperienza di un disagio  (blocco),  noi la percepiamo come peggioramento (sintomi che aumentano). Sentire questa esperienza fa parte del processo di guarigione.

Comunemente avvengono cambiamenti nelle modalità respiratorie, digestive, eliminatorie e sensoriali, formicolii, sensazioni di calore e di prurito. Si possono anche notare cambiamenti a livello pressorio, ormonale, termico o altri segnali, sempre associati al processo di auto-guarigione.

Gradualmente, l’eliminazione di questi blocchi  crea una crescente sensazione di benessere, indicativa dei cambiamenti positivi che si attuano nel rendersi pienamente responsabile della propria guarigione.

Nel momento in cui si liberano vecchi schemi comportamentali, molte persone liberano le emozioni che li contraddistinguevano, liberandosi dal loro peso e dalla loro oppressione. In tutti e a tutte le età il riso, il pianto, la tosse, ampi e specifici movimenti, il respiro profondo, le vocalizzazioni sono risposte comuni.

Sentirsi meglio…

E’ fantastico! Durante la guarigione si passa da momenti in cui ci si sente benissimo a momenti in cui si è accompagnati da vecchi sintomi e dolori. Ma tutto ciò fa parte del processo di consapevolezza e auto-guarigione.

Lo scopo della guarigione non è sentirsi meglio, ma sentire meglio!

Ma come ‘capiamo’ che stiamo cambiando ?

La guarigione non vuole dire non avere più segnali o sintomi nel nostro corpo o non ‘ammalarci’ più, ma la velocità a cui noi ‘transitiamo’ in una malattia (raffreddore, influenza, episodi allergici per esempio…) ci indica che qualcosa sta davvero cambiando. Il nostro modo di reagire di fronte al sintomo (soffrire inutilmente e passivamente; arrenderci all’uso di un farmaco che ‘distrae’ l’organismo con la presenza di una sostanza  certamente  estranea  e spesso anche tossica; cercare di interpretare il sintomo utilizzando manuali di psicosomatica e spesso appioppandoci un pesante giudizio oltre al dolore fisico) ci può essere utile per capire che qualcosa in noi sta cambiando non solo a livello fisico.

Coerentemente, un giorno, in un momento del tutto imprevedibile e inaspettato, ci rendiamo conto che i nostri vecchi schemi non sono più ripetibili, non ci vanno più bene. Siamo pronti per evolvere e guarire quando sappiamo osservare quello che accade dentro di noi, e intorno a noi, con distacco, senza attaccamento, con consapevolezza interiore.

Di fronte al sintomo, ci mettiamo in ascolto dei segnali che il corpo ci sta dando per aiutarci a ritrovare l’armonia e la connessione delle parti che ci compongono. Ponendoci in ascolto della parte che soffre a livello corporeo, mettendo le nostre mani su quella parte istintivamente, respirando sotto le mani, ritroviamo il ritmo più profondo che è dentro di noi e che ci fa ritrovare l’armonia e ci riporta al benessere.

E’ un percorso difficile….

Chi ha iniziato il  percorso  prima di noi è così appagato dalla guarigione, che ci pare impossibile di poter raggiungere un simile stato, se siamo nel dolore fisico o nella sofferenza  interiore.

Ognuno di noi ha i suoi tempi di guarigione e di assimilazione dei processi di crescita.

E’ necessario affidarci a chi può sostenerci nel superare le nostre perplessità iniziali o nelle difficoltà di percorso. Ci basterà scambiare le nostre sensazioni negative, talvolta le nostre insicurezze e dubbi per renderci conto di come questo sentimento sia  stato comune a tutti inizialmente.

Curiosità e fiducia …

Ci possono sostenere nell’abbandonare vecchi schemi razionali e culturali che ritardano e rallentano la capacità di sentire con il corpo e cioè di diventare consapevoli dei nostri meccanismi interiori. La diffidenza iniziale- che è del tutto normale e che tutti noi abbiamo attraversato- si risolve non appena ci accorgiamo che qualcosa sta cambiando veramente…anche noi riusciamo a sentire quello che ci era stato pronosticato. Ci rendiamo allora conto di quanto una maggiore flessibilità corporea corrisponda a una maggiore elasticità mentale, di come sia facile anche per noi provare la gioia di vivere.

Ho sentito che una volta che si inizia ad andare da un chiropratico, bisogna andarci per sempre…

Sì…No….Forse…

Sì, molte persone sono così soddisfatte dei benefici ottenuti con il NETWORK, che scelgono di ricevere regolarmente questo benessere. Vengono per dei cicli di ‘entrainments’ e poi fanno delle pause, a volte però non desiderano fermarsi nel loro percorso di guarigione.

No, ha senso smettere di pulirsi i denti e nello stesso tempo voler averli sani? La risposta è negativa.

Nello stesso modo la nostra colonna vertebrale, ha bisogno degli ‘entrainments’ (igiene vertebrale), visto che gli effetti della vita quotidiana si scaricano sul sistema muscolo-scheletrico e nervoso.

Forse, alcune persone hanno una storia così carica di tensioni fisiche, mentali, emotive e magari intossicazioni chimiche, che sentono il bisogno continuo di ‘entrainments’ per poter sostenere uno stile di vita  che, in realtà, sanno non essere sano, ma che per il momento  non riescono a cambiare.

 Cosa è un ‘entrainment’ delle vertebre della colonna? Pensavo che i chiropratici ci mettessero forza nelle loro correzioni…

Questa opinione non è corretta per quello che concerne il metodo NETWORK SPINAL ANALYSIS (N.S.A.). La maggioranza degli ‘entrainments’, vengono eseguiti con la stessa pressione che si può esercitare su un occhio con la palpebra chiusa. Molte persone non sono a conoscenza del fatto che , negli ultimi trent’anni, nel campo della Chiropratica , si sono sviluppati metodi che comprendono tecniche dolci. Uno di questi metodi è il N.S.A. Con gli ‘entrainments’, si insegna al corpo ad auto-correggersi. Questa strategia, imparata dal sistema nervoso dopo un certo periodo, rimane nella memoria del sistema  nervoso stesso. Difatti, quando una persona  ritorna - dopo un periodo di tempo anche lungo - farà molto prima a  recuperare da traumi fisici e altro. Cioè questa strategia, una volta appresa, rimane nel bagaglio stesso del sistema nervoso.

Cosa succede alla prima visita?

Nella prima visita parleremo della  storia specifica, delle tensioni e esamineremo la colonna. Non è obbligatorio, né necessario arrivare con sintomi, con radiografie o con diagnosi. Non vengono utilizzati macchinari. L’esame fisico consiste in una leggera palpazione delle vertebre e una valutazione chiropratica specifica. Tutte le procedure sono spiegate in anticipo e vi incoraggiamo a farci domande. Successivamente a questa valutazione preliminare, può essere stabilito un programma di ‘entrainments’ che permetterà alla persona di raggiungere vari livelli di benessere.

Dopo il primo ciclo di ‘entrainments’, ci sarà un incontro per analizzare i progressi ottenuti e quelli ancora da ottenere.