La figura di Evangelista Torricelli                              Meteorologia

Evangelista Torricelli, insigne matematico e fisico italiano, nacque a Faenza (Ravenna) nel1608.

Studiò dapprima presso i Gesuiti, nella sua città natale, poi dal 1627, a Roma presso il collegio della sapienza alla scuola di Benedetto Castelli.

Nell'ottobre del 1641, dopo aver pubblicato la sua prima opera: "De motu gravium" ove si riallacciava alle idee di Galileo Galilei, fu chiamato da questi come suo collaboratore ad Arceti (Firenze).

La collaborazione durò, però, solo pochi mesi, poiché al principio del 1642 Galileo morì e Torricelli gli successe come professore di matematica e filosofia naturale nello Studio Fiorentino alla corte del Granduca di Toscana.

Fu uno scienziato poliedrico in quanto si occupò di idrodinamica, di balistica, fu ideatore ed esecutore, come Galileo, di strumenti, e in particolare strumenti ottici; nel campo della matematica fu uno dei fondatori del calcolo infinitesimale, estendendo le idee di Buonaventura Cavalieri.

Il suo nome, però, è legato soprattutto nella fisica allo strumento, detto prima tubo di Torricelli ed in seguito denominato da Mariotte barometro, con cui eseguì la celebre esperienza con la quale dimostrò l'esistenza della pressione atmosferica e ne effettuò la misurazione provando che il valore di questa stabiliva i limiti entro cui può funzionare una pompa.

Il barometro di Torricelli costituisce ancora oggi il metodo più accurato per la misurazione della pressione atmosferica.