Pagine Personali di  Gilberto Nignoli  - Ricordi dalla pazzia  (frammenti..)


  [ scuote i capelli ]  [complemento : lasciar cadere oggetti ]


Scuote i Capelli               (una magia!)


Ho un grosso blocco psicologico a scrivere di questo. Nonostante ho acquistato questo computer da quasi un anno proprio per scrivere di argomenti simili a questo, ho incominciato diverse volte la prima riga e poi mi sono bloccato. Forse è dovuto a pigrizia; forse...

L'argomento di cui voglio parlare riguarda una specie di magia, proprio una magia, però involontaria. E' accaduta diverse volte negli anni passati, e ritengo di esserne stato non solo spettatore ma causa, responsabile.

La magia consiste nel fatto che in mia presenza, di solito quando entravo in un ambiente (una stanza, una piazza), ad una ragazza lì presente succedeva improvvisamente una strana cosa: incominciava evidentemente come a sentire un prurito al cuoio capelluto e perciò era costretta suo malgrado a scuotere i capelli ripetutamente. Appunto questo constatavo, che una ragazza di regola sconosciuta si metteva improvvisamente a scuotersi i capelli quando sopraggiungevo io, o poco dopo!
Questo prurito non le passava tanto facilmente, e lei era evidentemente in imbarazzo per questo.

Questo fenomeno era molto frequente nei periodi (alcuni anni) in cui il mio stato psico-fisico era più prossimo alla 'pazzia' che alla 'normalità'. Era così frequente - anche due tre, a volte quattro ragazze lo stesso giorno erano prese da questa frenesia in mia presenza - che non potevo non ritenere di esserne causa. E si badi che non si trattava di un vezzo femminile, quelle ragazze con i capelli che gli cadono sugli occhi che stanno sempre a scostarseli di lì; era una cosa compulsiva, improvvisa e, ritengo per quei pochi casi di ragazze che conoscevo un pò, affatto abitudinaria.

In quei tempi, come detto altrove, c'erano avevo intorno dentro di me delle 'voci' che, talvolta, mi spiegavano il mondo:

" Significa che [la ragazza] ha il sesso " fu la spiegazione delle 'voci'.

E io sono effettivamente arrivato alla conclusione che questo fenomeno è dovuto al concorrere di tre motivi-cause: il mio desiderio di compagnia femminile, non però cosciente in quell'attimo, l'analogo suo-di-lei, e il circolare sotterraneo di una telepatia galeotta che attivava, a causa dei due desideri, il prurito ai capelli in lei. Era il suo istinto sessuale, del tutto istintivo-inconsapevole, che la portava, certamente contro la sua stessa volontà, a mettersi in mostra scuotendo i capelli.

A parte che crediate o meno alla verità di quanto racconto; se mi credete insisto a sottolineare l'involontarietà di tutto questo; quasi mai conoscevo la ragazza in questione e di solito si trattava di un tipo di ragazza che non mi attirava particolarmente. Inoltre molte volte non c'era neppure il tempo di guardarci vicendevolmente. Una volta in una strada affollata una ragazza veniva verso di me da lontano in bicicletta e fu costretta a fermarsi, mettere un piede a terra ancora distante una decina di metri presa dalla necessità esagerata di scuotersi i capelli oltre il compatibile con l'equilibrio.

Dunque non un guardarsi e riguardarsi, né una vicinanza conturbante, ma una cosa istintiva immediata, ad una certa distanza e senza utilizzo degli occhi, certamente telepatia o onda ultrasonica o simile. Nel passato senz'altro una magia.

E' tra l'altro per questo, per questa necessità di accettare un'ipotesi magica o molto simile per spiegarmi e spiegare a voi lettori questo fenomeno, che sono stato finora riluttante non solo a scriverne ma anche a parlarne a chicchessia. A parlare di magia (1) come realtà quotidiana ci si espone subito a essere preso per scemo-matto; avevo già sentito dire e conosciuto alcuni 'matti' che vantano magie o sovrannaturalità e mai li ho creduti.

Ma comunque è difficile, non c'è voglia a parlarne, io penso ora perché si trasgredisce altrimenti quello che credo essere un tabù valido e ben radicato anche se poco conosciuto e ancor meno frequentato. Il tabù secondo cui è vietato, si trasgredisce, se si parla di magie vissute in prima persona: al possibile Santo è vietato raccontare di miracoli da lui fatti. Altrimenti perde, automaticamente, la aureola. E passa, di fronte al popolo, nel mucchio dei ciarlatani od autoillusi o montati o chiaramente matti. Non è che io credevo di essere Santo allora, ma un pò stregone si, lo credevo. Voi con un'accadere di fatti simili, che credereste?

D'altra parte posso testimoniare che non era il mio io consapevole, Io, a volere tale magia e non sono tuttora sicuro di essere stato responsabile. Al massimo, inconsapevolmente, corresponsabile.

Voi penserete che non è affatto dimostrato che fossi io la concausa responsabile. Però la cosa succedeva così di frequente alle ragazze intorno a me che io ritenevo e ritengo tutt'ora di essere proprio l'attivatore del fenomeno.

E non mi ci divertivo affatto né ho mai potuto approfittarne, di tale fenomeno, nonostante fossi senza una ragazza in quel periodo e la spiegazione delle "voci" (2) implicasse che la ragazza era quantomeno interessata a fare conoscenza con un maschio. Non ho potuto approfittarne perché ero sconcertato dalla cosa e quindi senza presenza di spirito per attaccare almeno discorso con lei. Tanto più che quasi sempre era una ragazza troppo giovane e/o un tipo che non mi piaceva.

Una volta, era una delle prime volte che succedeva questo fenomeno, ero a Milano in un bar-circolo dopo cena, il fatto avvenne e una bella ragazza, sulla trentina, incominciò a scuotersi i capelli. Però il fenomeno non accennò ad attenuarsi e la ragazza era quasi presa da convulsioni, per la frenesia non controllabile di scuotersi i capelli per decine di minuti di seguito. Se mi allontanavo la cosa si attenuava, ma riprese quando ritornai vicino a lei dopo qualche tempo. Le "voci" mi sembra mi avessero già spiegato che il fenomeno era collegato al sesso. Ero comunque incuriosito parecchio e desideroso di vedere più da vicino, conoscere meglio una di queste ragazze scuotitrici. Ma tuttavia se pensai -e lo pensai, di tentare un approccio, la conoscevo di vista, non ci riuscii. Sia perché mi era un pò antipatica, sia perché stava discorrendo con un suo amico. E inoltre fui privo di presenza di spirito per attaccare discorso, forse perché sconcertato dal fatto. Ma la cosa durò parecchio, certamente più di un'ora, nel circolo-bar non pienissimo di avventori, con lei che sedeva su sgabelli al banco insieme al suo conoscente; io un pò distante che mi allontanavo e riavvicinavo; lei che ricominciava a scuotere i capelli cercando di scherzare tra una crisi scuotitrice a l'altra; le luci in alto non forti ma fastidiose, fumo di sigarette nell'aria, altri avventori parlanti gironzolanti; gli amici con cui era non mostravano di accorgersi o più probabilmente per gentilezza facevano finta di niente, come quando uno si soffia il naso, si guarda apposta da un'altra parte. 
 

Una volta però, ero sul treno e la ragazza era seduta di fronte ma non proprio davanti, era un tipo che mi piaceva e cominciò ad essere presa dalla frenesia di scuotersi i capelli. Decisi che assolutamente dovevo cercare di fare almeno conoscenza. Finsi perciò di essere preso anch'io da una frenesia simile, come un accaldamento improvviso, e mi giravo e rigiravo il collo e la testa lì davanti a lei che perciò mi notò. Ma non ero proprio dirimpetto e stavo aspettando un'occasione propizia per attaccare discorso. Intanto lei si era calmata dal prurito e ogni tanto mi guardava di sottecchi.

Bene. La cosa purtroppo non andò in porto, non sto a raccontare qui come e perché. Ma è stata, in un gran dispendio d'energie di scuotimento di capelli, decine e decine e decine di ragazze prese da frenesia scuotitrice in mia presenza, l'unica volta che sono arrivato vicino ad approfittare di questa magia. 
 

La maggior parte di voi lettori riterrà quasi sicuramente che non si tratta di magia, e che sono o allucinazioni di me pazzo, o delle coincidenze casuali non probanti di cui cresco il numero per darmi importanza. Io stesso di fronte a racconti di magie fattimi da amici 'pazzi' ho adottato spesso tale opinione. Comunque ribadisco che so distinguere una "proiezione di immagine mentale sull'esterno" (cioè una allucinazione) da un fatto e non erano allucinazioni. E che non esagero nella frequenza dei casi di scuotimento capelli di cui sono stato contestimone in quegli anni a Milano A meno che non ci sia stata un'epidemia isterica di scuoti-capelli. Non mi risulta però che si sia scoperta e segnalata in quel periodo a Milano questa nuova malattia -"epidemia isterica di scuotersi i capelli"-. Peccato per gli psichiatri che erano sul posto! Trovata una nuova malattia c'è notorietà nazionale e forse internazionale, un giusto avanzamento di carriera ad averla scoperta, parcelle per le visite, percentuali sottobanco per i farmaci prescritti. Nonché un capitoletto sul manuale degli psichiatri. Per quanto ritengo tutt'ora che ero io la causa e non loro le malate!
 

C'è da aggiungere che talvolta era un maschio ad essere preso da prurito ai capelli in mia vicinanza, e allora mi domandavo cosa avevo combinato, fatto per aver invertito la giusta direzione della magia. Non ho mai avuto, coscientemente almeno, impulsi né desideri omosessuali. Di solito trovavo una qualche spiegazione, come che mi stavo comportando un pò femminilmente o che quello aveva voglia di essere notato. O rimuginavo talvolta che avevo sbagliato a fare qualcosa nello studio - nel mio lavoro di artista, qualche particolare importante sbagliato nell'ultimo lavoro; o nella vita, una ragazza trascurata..., una telefonata non fatta, .. acquistato qualcosa di sbagliato... , .. messo qualche oggetto fuoriposto... . Dapprincipio questa variante mi ha sconcertato, dato da pensare parecchio. Se vi capita un matto che sta truce a pensare, tenete presente che può essere perché è alle prese con un enigma simile.. .

Ho detto sopra che credevo, e credo tuttora, di essere l'attivatore involontario del fenomeno. Ma non ritengo però di essere l'unico attivatore, l'unico nel mondo. Una volta infatti ho visto per televisione, una delle ultime puntate di "Quelli della notte", trasmissione abbastanza popolare degli anni 90 condotta da Renzo Arbore, che alcune ragazze lì erano prese da una frenesia identica. Quasi sicuramente lì c'era, tra quelli della troupe, un analogo "pazzo" attivatore.

Anche un pittore famoso, Edvard Munch, che ha passato decenni in clinica psichiatrica ha i capelli di ragazza come motivo più volte trattato. Non sono sicuro però se collegato allo stesso fenomeno.

Ho progettato parecchie volte di comprarmi una cinepresa e portarmerla sempre dietro per documentare la cosa. Però non sarebbe ritenuta una prova di magia molto valida (potrei essermi accordato con le ragazze). Inoltre dovrei fare delle modifiche per mascherare la cinepresa, renderla una "candid camera". Finora non l'ho fatto e ormai il fenomeno è molto meno frequente.. . 
 

In tutto questo c'è anche il fatto che nessuno dei presenti a questo scuotere involontario dei capelli, c'erano quasi sempre altre persone presenti, talvolta una folla; nessuno dunque ha mai dato segno netto di accorgersi di questa stranezza dello scuotere dei capelli. Talvolta ma di rado, la ragazza dava un rapido sguardo scrutatore intorno. Credo che anche gli astanti si siano accorti ma fatto finta per un fortissimo condizionamento culturale di amicizia, essere cavalieri, non disturbare, fatto finta dicevo di niente. Però il far finta di non accorgersi è così ben fatto che a me pazzo è venuto spesso il dubbio che effettivamente non se ne accorgesseno. E questo per noi pazzi è estremamente pericoloso perché ci montiamo la testa a ritenere che siamo i soli a vedere, accorgerci.
 

Favoreveli alla convinzione corrente che a noi pazzi non ha senso dare retta, anche voi lettori riterrete che questa dello scuotere i capelli sia una cosa casuale, non una magia. Non frequente, senz'altro personale e che se succede si deve far finta, per non mettere in imbarazzo, che non sia successo. Risulta quindi al sapere collettivo globalmente che di questo fenomeno di scuotersi i capelli non c'è rilevamento, sono fatti rari, che avvengono a caso: quindi se io sto sostenendo che ci sia e sia una magia di cui io sono responsabile è perché sono pazzo. Sosterrete sempre che non c'è magia, è un caso casuale. 
 

O meglio, ritengo ora, non si deve mostrare di accorgersene, appunto come quando uno si soffia il naso, il vicino fa finta di niente. Comunque mai rilevato, mai discusso. Subito dimenticato? Così che viene il dubbio che effettivamente nessun altro, oltre me si è accorto del fatto, un fenomeno magicamente invisibile agli altri, ai non pazzi.

Questo non rilevare, non vedere culturale è appunto estremamente pericoloso per noi pazzi che ci convinciamo in conseguenza come unici e quindi ci montiamo la testa come diversi-superuomi. Diversi, migliori, superuomi ! (3).
 

Oppure un tabù profondo umano proibisce effettivamente se non di accorgersi di rilevare, ricordare il fenomeno. Ma alle persone normali. Fenomeno che è invece ben osservabile e accessibile soltanto per noi pazzi ! ? 
 

Non credo fino a questo punto. Però altri simili brevi fenomeni "strani" ci sono, ma ce ne accorgiamo solo noi pazzi; perché se diciamo che ci sono, gli altri ci sconfessano e ci affibbiano l'etichetta di "pazzi".

Quindi la questione se solo noi "pazzi" o tutti ci accorgiamo è importante.

Ma se si immagina una linea continua tra accorgersi ma non dargli importanza e subito dimenticare e tra accorgersi solo con l'incoscio mentre l'io cosciente è completamente cieco; tra questi due punti qui siamo secondo chi scrive un pò più avanti del primo punto (non dargli importanza), ma ancora lontani dalla completa cecità.

Sto a fare queste disquisizioni perché questo, l'accorgersi o il non accorgersi di una certa cosa, è secondo me un nodo importante. Altri fenomeni simili a questo dei capelli, piccole magie, ho incontrato. Ugualmente la gente dà segno di accorgersene abbastanza ma di far subito finta che non sia successo.

Se se ne parla loro, allora sì che si trasgredisce un tabù, il tabù di parlarne o di mostrare di accorgersi. Questo è vietato. Anche se sulle prime mostrano di essersene accorti, poco dopo sostengono che non è proprio successo e dopo un pò, se si insiste, si è decisamente indicati come matti. Non però se si chiede a una persona che aveva mostrato di accorgersene; questa insiste a minimizzare a sviare ma non mi è mai successo che in quel momento mi accusasse di avere le traveggole, non potrebbe negare la evidenza. O mi darebbe ragione in base alla consuetudine che i pazzi è meglio non contrariarli?

Oppure proprio non ha visto e minimizza per amicizia e solo noi "pazzi" abbiamo accesso a questo mondo magico ? Non lo so. Continuo a credere piuttosto che anche i diretti cointeressati se ne accorgano pienamente però la loro attenzione non è sul piano di pensiero cogitante, del pensarci. Invece la loro attenzione è su un piano di interazione-azione soltanto, intereagiscono immediatamente e perfettamente per i loro interessi diretti. Quelle ragazze si guardavano attorno attente. Cioè quel che fanno è perfettamente da loro correttamente percepito nel suo giusto senso senza necessità di pensarci più di un decimo di secondo.

Come se noi umani matti e non, fossimo animali come tutti gli altri animali e questo, tali, fenomeno/i fossero così ovvi che non c'è da far vedere di accorgersene né bisogno di pensarci. E' ovvio. Però i matti hanno perduto questa innocente immediatezza; loro ci pensano sopra, mostrano di accorgersi, tentano di modificare, trasgredendo un ovvio, un tabù. E non solo: se si mostra di accorgercene si cade in svantaggio. Quando il vicino si gratta è di solito meglio non rilevarlo. A meno che non sia un concorrente, allora lo si racconterà rapidamente, che ha la rogna forse. 
 

E' comunque un fatto che noi pazzi, di fronte a questo non accorgersi degli altri, ci montiamo la testa credendo di essere gli unici ad aver accesso a questa realtà che riteniamo magica, una magia da noi prodotta e di essere quindi in vantaggio. Così io ho creduto per lungo tempo, e conosco amici pazzi che lo credono sicuramente da decenni, e, purtroppo, agiscono di conseguenza. Tentano nell'agire di utilizzare questo piano magico. Che però, primo ripeto e dovrò continuare a ripeterlo fino alla nausa non è prevedibile e scivola e sfugge via in tutti i modi. Secondo sono infine arrivato alla conclusione che non siamo in vantaggio perchè anche tutti gli altri se ne accorgono e prendono immediatamente i provvedimenti adeguati. Solo che per loro questo resta nell'istinto, nelle reazioni quasi automatiche che non c'è bisogno di pensiero. Tutti, matti e non matti, ci accorgiamo ed intereagiamo sul piano magico- o almeno nel caso raccontato sarà meglio dire incoscio, automatico della specie umana, solo che noi matti in maniera cosciente, gli altri in maniera diretta, spontanea, forse inconsapevole, ma non per questo meno efficacemente, anzi probabilmente più rapida ed efficace.

[Però per le ragazze che scuotono i capelli, continuo a ritenere che si tratta di un fenomeno-magia prodotto da noi pazzi, mediante qualche meccanismo inconsapevole ancora sconosciuto alla scienza, attivato da noi in via straordinaria per equilibrare la nostra difficoltà a stabilire relazioni stabili con l'altro sesso.] 



Complemento : 

Lasciar cadere oggetti

[Aggiungo questo complemento a questa versione web di ' Scuote i capelli' per rendere la faccenda un pò più credibile: Quanto raccontato già di per sé e ancor più qui isolato dal resto dei ricordi, corre, mi rendo conto, parecchio il rischio se non la certezza che sia ritenuto una montatura fantastica o un 'delirio"] 

Secondo me il fenomeno precedentemente raccontato delle ragazze che improvvisamente scuotono i capelli, appartiene alla stessa categoria di un fenomeno molto più comune, mi pare vissuto correntemente da tutti i comuni mortali: lasciar cadere oggetti involontariamente. Cioè quando cammini per la via ad una ragazza che passa nelle vicinanze cade improvvisamente di mano qualcosa, come una cartellina, dei fogli, la borsetta, il famoso fazzoletto dei romanzi .. ; la stessa cosa succede talvolta al contrario, cade di mano qualcosa a te e se ci fai caso passa una signora lì vicino.

Se ricordi bene quando è successo a te di far cadere qualcosa, è stato un atto del tutto inconsapevole, una improvvisa defaillance delle mani che magari cerchi di correggere, di trattenere l'oggetto, di tirar dritto. Sbagliato ! : facci caso che passava una signora lì vicino e secondo me la telepatia comune incoscia [o un sesto senso di sbirciare senza rendersene conto con la coda dell'occhio ? non so]  è galeotta: vuol -voleva- farvi conoscere vicevindevolmente !



NOTE :

1. Sono più dell'opinione che questo e altri simili fenomeni potranno essere rilevati e misurati nel prossimo futuro come fenomeni fisici, un'onda elettromagnetica od ultrasonica di una frequenza particolare emessa dal maschio (matto) e rilevata dalla ragazza che reagisce in quella maniera dello scuotere i capelli; analogamente alle farfalle che espandono sostanze chimiche intorno, o agli uccelli un loro richiamo sonoro; per trovare il partner sessuale. A tutt'oggi però non ci sono state ancora prove valide, ma non so si siano fatti studi -di telepatia o simile-sull'attrazione sessuale né mi risulta sui matti. Non quindi magia. Però se si tiene conto che le onde radio erano inconcepibili, perciò miracolo, poco prima di 100 anni fa, cent'anni fa sarebbe completamente magia

2. Non è da credere, almeno nel mio caso, che queste "voci" avessero una consistenza di tipo soprannaturale. Uso questo termine perché è quello utilizzato di solito per descriverlo nella cultura corrente (ad es. recentemente nelle commedie di E.de Filippo). Appunto nella cultura corrente il passa-parola, essendo un fatto non sperimentato personalmente, lo amplifica, ingrandisce. La "voce" in questione è che, mentre camminavo bighellonando e pensavo a questo scuotere dei capelli, pensavo fra me e me, ma mi rispose dentro me, invece dell'io interno mio, una mia amica che mi spiega con la massima naturalezza del tono di voce, come se fossimo insieme a spasso in quel momento, "significa che ha il sesso". Dal timbro e la cantilena mi è chiaro che è questa mia amica di *; nemmeno molto frequentata né conosciuta un pò scialba, fidanzata con un mio amico. Ah sì poco prima viveva a Milano. Il perché appaia una determinata persona anziché un'altra ...

3. E' possibile che Nietsche si sia montato la testa con il suo 'superuomo', mediante un meccanismo simile? Nell'ultima parte della sua vita, forse..... .



Gilberto Nignoli      genn.2000   (+complemento oggetti agosto2000)



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