Saturnia
pyri Schiff.
Ordine:
Lepidotteri
Famiglia:
Saturnidi
Nome
comune: Saturnia del pero, Pavonia maggiore, Paveion
di
Antonio Karabatsos
Questa
farfalla è la specie più grande d'Europa, potendo raggiungere
i 15 cm di apertura alare, ed ha abitudini notturne. E' possibile vederla
volteggiare, in zone urbanizzate, attorno ad un lampione, ed è facile
scambiarla per un pipistrello.
Si
ritiene che i grandi occhi delle sue ali abbiano lo scopo di spaventare
gli uccelli, facendo credere che si tratti di un animale molto più
grosso. In effetti, il timore di molti uccelli insettivori per disegni
o forme che ricordano dei grandi occhi è stato ampiamente dimostrato
da numerosi esperimenti di etologi, tra cui N. Tinbergen.
L'insetto,
amante del caldo, vive nei paesi circumediterranei, e la sua diffusione
si spinge fino all'Asia centro-occidentale. Il maschio è più
piccolo della femmina, e con le sue sensibili antenne "a pettine" riesce
a percepirne la presenza anche a 5-10 km di distanza.
I
bruchi, che nelle ultime fasi della crescita possono misurare anche dieci cm di lunghezza, si nutrono di alberi quali il pero selvatico od il pruno.
La
crisalide, contenuta in un grosso bozzolo di seta scura, può trascorrere
in tale stadio anche due inverni di seguito; la farfalla emergerà
nella primavera del terzo anno, per vivere non più di una decina
di giorni al massimo; non ha infatti alcuna possibilità di nutrirsi,
avendo la spiritromba atrofizzata, e consuma le riserve energetiche accumulate
nel suo corpo.
Questa
specie, molto conosciuta e chiamata anche "paveion", è stata
avvistata a Castello di Godego per l'ultima volta nel 1999, ed è
in grave declino nell'area di diffusione, tanto che in molte parti d'Europa
è considerata rara.
Non
è mai molto abbondante, ma è comunque ancora possibile trovarla
nelle vicine zone collinari, meno urbanizzate.