ASTROLOGIA  E  RELIGIONE

 I° Comandamendo:
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le tue forze.”

 
L’ASTROLOGIA   E   IL COMMENTO  AL   PARAGRAFO  2116


Nel   Nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica,  nel paragrafo  2116 è  riportato:
“Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana  o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che "Svelino" l'avvenire. 

La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, i fenomeni di veggenza, il ricorso ai medium occultano una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste.

Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.” 
 
Il  testo del Catechismo Cattolico  asserisce  che non bisogna studiare l’astrologia, nè  leggere o ascoltare i  messaggi propinati dai “media“. Quanto vieta lo fa   senza considerare  che  i giornali o gli organi di propaganda  riportano sintetiche sciocchezze ascientifiche.  Infatti  la Chiesa condanna tali scritti non perché superficiali o poco dotti, ma perché , secondo lei,  l’Astrologia,  allontana da Dio. Addirittura  in certi ambienti ecclesiastici si sente ripetere che “studiando l’astrologia ci si mette al posto di Dio“.

Tale assioma è ridicolo poiché  il credente  comprende come l’Altissimo è sempre stato al di sopra di ogni realtà manifesta e  immanifesta, visibile e invisibile, statica o dinamica che sia.

Penso che sia banale o superficiale o addirittura “strumentale” attribuire all’Astrologia un valore analogo a quello  di Dio. Queste dicerie  hanno il compito di far rimanere ignorante le persone che seguono un certo testo sacro, ma che, ugualmente, e  sempre più spesso, vanno a raccontare tutti i propri fatti,  come a  “confessare” ogni problema presso l’astrologo

Quando il  testo ecclesiastico, e non solo questo,  proibisce alcune forme di sapere, esaspera gli amanti della conoscenza, blocca lo spirito indipendente dei curiosi pronti a sapere sempre di più,  uccide le sane e forti intelligenze considerandole banali o come  ‘menti sciocche”, la vita interiore del credente subisce un trauma, un disdegno.

Gli alti prelati  non   capiscono o non vogliono ammettere  che ci può essere qualcuno, forse “qualche pecora smarrita”  che sa ragionare abbastanza, forse anche più di loro; sa  anche criticare con ragion di causa (ricordare Giordano Bruno, Galileo, Dante Alighieri e molti altri, anche sconosciuti ai più).

Se la Chiesa  vuole condannare l'Astrologia non deve infangarla con altre materie magiche o pseudomagiche . Tale fatto non fa che discriminare questo studio rendendolo ingiustamente analogo a riti o pratiche tese a "parlare  o l’evocare i morti” o altre pratiche assai negative che allontano l’uomo dalla luce. Dovrebbe invece scrivere  un nuovo paragrafo ove si parli o si condanni questa antichissima scienza.

Infatti l'Astrologia, al contrario  di altri studi, è vita eterna, è eterno divenire statico nell’umano essere dinamico. E' una scienza pronta ad aiutare e  migliorare l’uomo;  quindi a conoscere se stesso e gli altri

Quando il testo in esame  asserisce che fra le tante pratiche anche  l’Astrologia possiede “una volontà di dominio sul tempo , sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste.     Credo che tale asserzione   sbalordisca chiunque. Questa  ci sembra  priva di fondamento poiché    non ci sono umani esseri capaci  di  dominare il tempo o i fatti storici.  Tutti siamo sotto lo stesso cielo per  vivere ciò che l’alto compie.

Per quanto riguarda “il desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste” si può asserire che sono molti coloro che  credono di poter riuscire a  fare ciò.  Magari usando particolari preghiere, incensi profumati, musiche, mantra o altro,  ma  spesso quest’insieme di folcloristiche realtà danno luogo, o sono create da  un’illusione o sogno.  Bisogna studiare le stelle e ogni loro influenza e moto, ma bisogna anche stare  con i piedi sulla terra  e fare i conti con tutto ciò che  ci circonda sia a livello materiale che animico-spirituale.

Il breve, ma denso paragrafo, termina con la seguente frase: “Sono in contraddizione con l'onore e il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo.” 

In altre parole il testo vorrebbe esprimere il suo dissenso verso l’Astrologia asserendo che il suo studio è in contraddizione  con l’onore e il rispetto  che dobbiamo a Dio solo.

Direi invece che chiunque asserisce ed è convinto che lo studio dell’influenza della luna e  delle stelle sarebbe antitetico all’amore e al rispetto per Dio,  non  solo manifesta un  sintomo di ignoranza, ma ancor peggio, palesa la sua malafede e pigrizia mentale legata anche a pregiudizi che debbono essere cancellati  dalla società di oggi.

Amare lo studio dell’Astrologia, cioè dell’Alto e  del macrocosmo,  avvicina l’uomo all’Altissimo e  lo  fa vivere in armonia con il  Tutto.    

Dal  paragrafo 2116 emerge  che l’Astrologia non rispetterebbe Dio.

Ma cosa è proprio veritiera  una tale  asserzione  ?

 
di    Alessandro D'Angelo