Trattato
Spirituale
Fuga
dal torrente delle illusioni
esperienze
religiose e mistiche di pezzino nunzio
contiene
estratti dagli scritti degli esseni e dal famoso vangelo di tommaso apostolo
pezzino
nunzio
scordia
il 27 luglio 2002
Prefazione
Avevo sei anni quando conobbi la cultura
buddista e quindi il pensiero religioso, e da quel momento in poi, iniziò per
me un lungo cammino spirituale, fatto di costante ricerca, di studio e
soprattutto di meditazione. Un cammino altalenante, che partendo dai misteri del
Tao, mi conduceva attraverso gli insegnamenti del Buddha, fino ad abbracciare il
Cristianesimo più profondo e spirituale, attraverso un Misticismo misterioso e
uno Gnosticismo quasi esoterico proveniente da testi sacri come il famoso
Vangelo di Tommaso. La costante ricerca di testi perduti come il libro segreto
di Enoch ed altri testi, fra cui gli scritti degli Esseni, sono diventati
fondamentali per la mia stessa fede religiosa. La presenza costante al mio
fianco di un Padre spirituale molto particolare, rappresentato da un sacerdote
Esorcista, Guaritore dello spirito e persino Stigmatizzato, ha contribuito
tantissimo alla mia formazione spirituale di questi ultimi anni. La ricerca e la
sperimentazione di nuove tecniche meditative con scopo mistico hanno portato
alla luce delle verità importanti nella mia vita spirituale.
Questo piccolo trattato raccoglie in sé
tutte le mie esperienze spirituali accumulate fino a questo momento. Vuole
essere una sorta di visione d’insieme di tutto quello che è stato fin ora il
mio cammino spirituale.
Sono convinto che in ogni essere vivente
lo spirito divino si manifesta sempre in maniere ed in forme diverse, e la
conoscenza di tutte le varie forme di espressione spirituale che si manifestano
in ogni individuo, potrebbe condurre il ricercatore verso una scoperta
spirituale di rilevanza assoluta per la propria essenza interiore. Questo mio
trattato si potrebbe definire come espressione spirituale della mia anima più
intima, conseguenza e frutto di tutte le mie esperienze terrene e spirituali, a
disposizione per chiunque fosse interessato alla conoscenza di una forma di
espressione spirituale particolare. E’ un piccolo contributo per il benessere
spirituale del mio prossimo. Buona lettura.
Il
senso segreto della nostra esistenza duplice
L’uomo
raccoglie in sé quattro elementi fondamentali della materia, il fuoco
sottoforma di calore, l’aria sottoforma di ossigeno vitale, la terra
sottoforma di carne ed infine l’acqua. Nella terra ogni cosa è creata per
mezzo di questi quattro elementi principali.
Questi elementi si mescolano con la massima perfezione per creare ogni
individuo. Tale perfezione è garantita e regolata accuratamente dal codice
genetico contenuto in ogni essere vivente. Pertanto si può affermare che ogni
essere vivente è il prodotto e la conseguenza del suo stesso codice genetico
ereditato. L’origine del codice genetico è la fecondazione di due esseri di
sesso opposto. In altre parole per
creare un individuo è necessario che due poli opposti si uniscono. L’unione
del maschio e della femmina è un momento culminante, poiché la fecondazione
non è solo un semplice meccanismo naturale di riproduzione e di moltiplicazione
della propria specie, bensì è quell’attimo in cui cielo e terra si uniscono
per immettere uno spirito nell’uovo fecondato. Questo è un evento
fondamentale e al tempo stesso rappresenta anche uno dei più grandi misteri
assoluti. Durante la fecondazione, durante l’unione del maschio con la femmina
si ha dunque anche l’unione del cielo con la terra, si ha l’unione di Dio
Padre con la Madre Natura. Il risultato di quest’unione universale è
l’Essere, formato da un lato da Dna e dall’altro da puro Spirito. Lo Spirito
a questo punto, limitato dal corpo terreno diviene Anima. L’Anima conferisce
armonia e amore al codice genetico. Nasce così l’individuo umano,
l’individuo animale e l’individuo vegetale. Ogni essere è formato da cinque
elementi costitutivi e principali. Sono il corpo, i sensi, le emozioni, la mente
e la coscienza. Questi elementi costituiscono il prodotto del codice genetico e
sono espressione della Madre Natura. L’Anima invece è il prodotto della
limitazione dello Spirito disceso dal cielo al momento della fecondazione ed è
espressione di Dio Padre. L’Essenza dell’individuo è da considerarsi
pertanto duplice. Esiste una coscienza puramente Naturale o terrena ed una
coscienza puramente spirituale dettata dall’anima. Questa stretta convivenza
tra queste due coscienze, è stata la causa per la quale già i primi uomini
vivevano immersi in una confusione immensa ed esagerata. All’interno
dell’individuo c’era uno scontro-incontro tra due forze distinte, da un lato
la mente terrena, che legandosi alle cose terrene sviluppava le sue teorie
materialistiche, incentrate su una logica puramente terrena, dall’altro lato
c’era l’anima che invece dava l’impulso verso una visione completamente
diversa del mondo terreno, incentrata su una logica puramente spirituale, che ha
causato all’interno dell’individuo la creazione del pensiero religioso
insieme con altri pensieri altrettanto importanti. Fu così che in tutto il
mondo si svilupparono pensieri religiosi da un lato e pensieri materialistici ed
atei dall’altro lato. Col tempo questi pensieri opposti si mescolarono, e così
ciò che accadeva all’interno dell’individuo si manifestava anche
all’esterno, ovvero lo scontro ed incontro tra due energie completamente
opposte.
Questa è
la situazione odierna, un mondo pieno di religioni in parte giuste, spesso
frammiste a pensieri politici ed economici. Il quadro odierno non è altro che
la naturale conseguenza della nostra essenza interiore. La lotta tra illusione e
realtà, tra giusto e male, ha causato il mondo in cui viviamo oggi, così
variopinto e instabile, un po’ si ride e un po’ si piange.
La
convivenza di anima e mente ha creato la fantasia, ha creato l’arte in tutte
le sue manifestazioni, dalla pittura alla scultura e così via.
Ben presto
però, si percepisce un’intuizione particolare ed importante.
L’individuo,
nonostante la sua Essenza duplice, non possiede alcuna certezza sulla sua
Essenza. Non è certo se l’anima esiste oppure non esiste.
A causa di questo dubbio l’uomo è diventato un essere incostante. Si
muove lungo i suoi anni cercando certezze, e più è convinto di essere vicino
ad una certezza e più affonda nei dubbi, come se la certezza fosse una meta
irraggiungibile. L’uomo percepisce dentro di sé una coscienza, ma anche un
impulso spirituale che lo inducono nella formazione dei propri valori giusti o
sbagliati che siano. L’uomo prendendo spunto da questi valori, si è
organizzato, e spinto dall’istinto di sopravvivenza, ha cercato di creare una
società in cui potesse convivere con altri esseri. Nasce così la politica ed
il diritto, come intenzione e desiderio di dare a tutto un ordine preciso ed una
perfetta armonia. Alla luce di tutto questo, queste due energie che agiscono
nell’individuo possono essere considerate come due energie reali e buone, che
permettono l’evoluzione dell’uomo verso un equilibrio sempre più perfetto.
In realtà queste due energie sono molto differenti l’una dall’altra.
Devo però
precisare che la mia tendenza a credere nella reale esistenza di un’anima mi
colloca tra quegli individui che non volendo permanere nel dubbio, hanno deciso
di credere inizialmente per Fede nell’esistenza dell’anima. La pratica
costante della meditazione trascendentale, e quello che ho ottenuto da questa
particolare tecnica orientale, mi permette continuamente di percepire e sentire
fortemente dentro di me la profonda ed intensa presenza dell’anima, e della
sua condizione primitiva sottoforma di Spirito. Non solo percepisco questo, ma
sento anche la profonda nullità e relatività della parte terrena che agisce
dentro di noi. Alla luce della mia personale esperienza spirituale, sento come
dentro di me agisce da un lato un’entità puramente spirituale e realmente
esistente, e dall’altro una forza completamente illusoria, in armonia con la
terra e con le cose terrene. L’essenza duplice dell’individuo consiste in
un’essenza reale spirituale ed in un’essenza illusoria terrena.
La nostra
vera identità va ricercata dunque nella componente spirituale visto che la
parte terrena è illusoria e relativa. Il corpo, i sensi, le emozioni, la mente
e la nostra coscienza che nel loro insieme costituiscono la componente terrena
sono gli elementi principali della nostra essenza relativa, invece l’anima
costituisce la nostra unica essenza assoluta. La nostra parte terrena dipende
completamente dalle cose terrene che ci sono nel mondo in cui viviamo, invece la
nostra anima dipende solo ed esclusivamente dalla dimensione spirituale che ha
avuto origine grazie a Dio.
La nostra
anima che un tempo era spirito, quell’alito divino che Dio ha perfuso dentro
di noi al momento della nostra nascita, è l’Assoluto, è il principio e al
tempo stesso anche la fine, è un’essenza misteriosa, senza spazio e senza
tempo, invisibile ma pur sempre percepibile, trascurata e sottovalutata ma pur
sempre determinante nella vita e nella morte.
la vita terrena
E’ da
molti anni che studio le religioni, leggendo tantissimi testi sacri per
comprenderne significati nascosti e le evoluzioni di codeste religioni nel
tempo, mi piace osservare la gente comune per comprenderne i comportamenti, la
mentalità e lo stile di vita, ma soprattutto il modo in cui la gente percepisce
il mondo.
La pratica
costante della meditazione e della ricerca hanno però indotto in me un profondo
e forse anche irreversibile cambiamento. L’aver percepito la mia vera essenza
spirituale, l’aver compreso l’ingannevole e l’illusoria essenza terrena,
ha causato in me una profonda rottura con le cose della vita terrena.
All’improvviso ho sentito dentro di me una sensazione strana, come se tutte le
cose della terra, ad esempio la vita che viviamo tutti i giorni, gli amici, la
famiglia, il nostro lavoro, il nostro rapporto con gli altri, tutti i nostri
pensieri legati alle faccende terrene, non fossero più così importanti come
invece lo erano un tempo. Sento come se dentro di me e tutto intorno a me ci
fosse un qualche cosa di strano, qualcosa di misterioso, solo che i miei sensi
non sono in grado di poter percepire tale fenomeno misterioso. La sensazione che
dentro di me ci sia un qualcosa di trascendente, un anima, uno spirito, un non
so che, ma pur sempre un entità costantemente presente e percepibile, mi fa
capire che la vera realtà delle cose non è quella che mi sta innanzi, in
pratica sento come se tutte le cose della nostra vita fungessero da velo
illusorio che si frappone tra noi e la vera realtà delle cose e c’impedirebbe
di scorgere la verità assoluta delle cose. Ogni qualvolta che qualcuno per
sbaglio o per intuizione riesce a scorgere oltre tale velo, allora a costui si
manifesta parte della verità.
Ecco, la
consapevolezza di questo fenomeno mi ha scosso molto, al punto che ho deciso di
non voler più vivere una vita comune, immerso nei pensieri terreni, stressato e
legato a valori terreni. Sento che vivere una vita terrena comune sia solo
perdita di tempo, a mio avviso bisogna essere più attivi in questo contesto. Io
non voglio sostenere che bisogna rinunciare a VIVERE per dedicarsi solo alla
ricerca della verità, intendo invece affermare che il VIVERE la vita di tutti i
giorni deve passare in secondo piano, o meglio, bisogna vivere alla luce della
consapevolezza che noi non siamo di questo mondo, che ci troviamo in questo
mondo per chissà quale motivo e che un giorno andremmo o ritorneremo chissà
dove. La vita su questa terra è determinata dallo spazio e dal tempo, ogni
individuo vive in un dato spazio e vive per un determinato tempo, e inoltre ogni
individuo è costretto a sottostare obbligatoriamente alle leggi della natura
che prevedono la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte di ogni tipo di
cellula. Ogni individuo, se ha come punto di riferimento la sua parte terrena,
allora, vivrà una vita illusoria, vivrà immerso nel torrente dell’illusione,
concepirà tutto relativamente, l’individuo creerà il bene e lo amerà, creerà
il male e lo odierà, l’uomo creerà le idee relative, si legherà a loro, e a
causa di queste idee soffrirà. Questa è la vita di tutti i giorni, l’uomo
crea le sue illusioni; i suoi sensi però percepiscono queste illusioni come se
fossero delle realtà, e di conseguenza l’uomo crea le emozioni. Si creano
emozioni positive che stimolano il legame illusorio, si creano emozioni negative
che stimolano l’odio e l’antipatia.
Questo è
quello che vedo quando attraverso la meditazione trascendentale vedo il mondo,
vedo l’uomo che vive una vita frenetica e stressante in balia delle illusioni
che esso stesso crea. Vedo un uomo che legandosi al denaro considera
all’improvviso suo fratello come un nemico, conseguentemente accade che
neppure lo saluta e addirittura non perde occasione di bestemmiarlo
offensivamente, poi vedo un altro signore che odia con violenza un'altra persona
perché ha subito un piccolissimo torto, vedo un ragazzo che lasciato dalla
propria ragazza tenta il suicidio, vedo persone che per disperazione fanno cose
inimmaginabili. Vedo persone che si professano religiose, che sparlano e
giudicano negativamente altri solo perché appartenenti ad altri movimenti
religiosi e tendono ad isolarsi e prendere distanze da loro.
Poi addirittura ci sono persone che giudicano altri per il colore della
pelle. Altri ancora perché risiedono in certi paesi più disagiati. Altri
ancora si legano a persone della televisione al punto che non dormono neppure la
notte. Molti criticano, giudicano, tutti vogliono essere intelligenti, ma quasi
nessuno si chiede sul vero senso della propria vita, forse che se qualcuno lo
facesse, cambierebbe sicuramente modo di concepire la realtà.
La
famiglia, gli amici, il lavoro, tutte queste cose sono importanti, infatti, in
un qualche modo dobbiamo pur trascorrere il nostro tempo in questa vita, però a
mio avviso penso che queste realtà, come il lavoro, la casa, gli amici, devono
solo permetterci di manifestare il nostro amore e la nostra compassione, dati da
profonda umiltà, benevolenza e magnanimità rivolto al nostro prossimo. E' come
se la nostra anima qui sulla terra avesse uno scopo ben preciso, una missione da
compiere, e questa missione consiste nel vivere all’interno di un corpo e
manifestarsi in questo mondo così strano. E' come se noi poiché anima
dovessimo dimostrare qualcosa a qualcuno di tanto speciale. Questo è il senso
della nostra vita. Vale a dire cercare, cercare e ancora cercare. Cercare
significa capire ogni giorno di più perché si è qui, quale sia la nostra vera
missione e quale la nostra destinazione. Molte religioni nel mondo si sono
create grazie alla nostra anima, ma poi all’improvviso tutte si sono
atrofizzate. Non bisogna mai arrendersi di cercare e di avere fiducia.
Personalmente
credo alla Madonna, soprattutto alle sue innumerevoli apparizioni in questo
mondo, appariva spesso triste e preoccupata per l’umanità, incitava sempre
alla preghiera e alla fede in Dio. Questo è un monito profondo che spesso è
dimenticato. Queste apparizioni, la presenza dei Santi non devono essere intesi
come semplici culti religiosi e spesso spettacolari, ma sono dei segnali
fortissimi che provengono direttamente da Dio. Questi segnali hanno solo un
fine; ed è quello che noi tutti dobbiamo svegliarci, dobbiamo accendere la
lampadina della fede e diventare persone spirituali. Ci sono molte profezie
funeste che riguardano il nostro futuro in questa o nell’altra vita che noi
non riusciamo ad interpretare, ma Gesù ci ha insegnato però che la nostra Fede
sarà la nostra Salvezza. Perché allora complicarci ancora la vita? Molte
persone dicono di non avere tempo per la meditazione o per la preghiera, perché
devono lavorare o perché sono molto impegnati per altre faccende, o magari
pregano solo quando qualcosa va male nella loro vita; ad esempio quando qualcuno
si ammala, altri addirittura pregano affinché la propria squadra del cuore
vinca la partita, altri perché devono vincere al totocalcio. Tutti questi
signori non hanno ancora capito che la preghiera e la meditazione vengono prima
anche del nutrimento e del riposo notturno. La preghiera deve essere la prima
cosa che si fa di mattino quando ci si sveglia e deve essere l’ultima cosa
prima che si va a dormire. Il nutrirsi, il riposarsi, il lavoro, gli amici e
tutto il resto sono solo cose della vita terrena, se per dedicarsi a queste cose
non si trova il tempo di pregare o di meditare allora l’illusione e
l’inganno deve essere veramente potente.
Qualcuno
dei miei amici, incuriosito dal mio modo di vivere mi chiede se io qualche
giorno gli potessi insegnare la meditazione. Ma la meditazione è la cosa più
naturale e meravigliosa di tutta la nostra essenza. Per meditazione s’intende
staccare la spina alla propria vita per starsene lontani da tutto. Significa far
riposare la mente e tutti i pensieri terreni, non ci devono essere né
preoccupazioni e né impegni da compiere, bisogna stare distaccati da tutto a da
tutti.
Ultimamente
ho avuto modo di incontrare per caso un signore molto gentile ma anche molto
particolare nel suo modo di fare meditazione. Questo signore da sempre nutre
come suo passatempo personale l’osservazione delle stelle e delle
costellazioni della sfera celeste con un telescopio molto potente. La prima cosa
che mi ha colpito è stato intanto il luogo, così distante ed isolato da tutto,
dalla città e quindi dalla vita di tutti i giorni, e poi quella voglia, quel
desiderio di guardare oltre, di trascendere la realtà che tutti conosciamo, la
tendenza a farsi domande sull’origine e sulla natura di tanta perfezione
divina che si trova nell’universo. Ho subito capito che anche questo è
meditazione, e anche una forma molto potente di meditazione, infatti, i frutti
di tale passatempo si ritrovano tutti quanti in quel signore, così profondo,
così spirituale, ma soprattutto così attivo nella ricerca.
La
meditazione è appunto fermarsi, alzare la testa fuori dal torrente illusorio,
capire che si sta andando per il verso sbagliato, uscirne completamente fuori
dal torrente per fare una precisa scelta, e questa scelta è DIO.
Tutto
dunque è incominciato il giorno in cui ho creduto fermamente all’esistenza di
un anima dentro di me, come già ho detto, questa percezione mi ha
categoricamente impedito di continuare a vivere una vita normale, anche se
l’uomo tende naturalmente a vivere una vita terrena; infatti, vivere una vita
spirituale significa vivere una vita attiva, invece vivere una vita terrena,
significa vivere passivamente, lasciarsi trasportare dalle cose della vita,
immersi in quel torrente di illusioni senza fine.
E’ stata
la mia esperienza buddista prima, e la lettura di alcuni scritti sacri in
seguito, a dare quell’impulso nel mio cammino spirituale affinché
raggiungessi quella magnifica percezione o intuizione. Tra questi testi uno che
possiede particolare rilevanza nel mio cammino è il Vangelo di Tommaso
Apostolo. Ritengo questo vangelo il succo o meglio il centro energetico da cui
tutto si è evoluto. Un testo che contiene parole magiche, parole che nascondono
significati spirituali. Molti hanno letto questo vangelo e non hanno trovato
niente di particolare, io stesso la prima volta che l’ho letto sono stato
abbastanza superficiale, ma è stata la meditazione versetto per versetto la mia
chiave di lettura. Alla fine riuscivo a trovare un senso logico, un senso che
collegava tutti i versetti in un’armonia fantastica. Ho capito che se si
rimane superficiali non si va lontano, ma è solo scrutando in profondità che
si fanno le scoperte più importanti. Gesù in questo vangelo incita
continuamente alla ricerca interiore, parla del mondo come di qualcosa che non
è degno di noi, e ci indica la via da seguire. Altri testi come il vangelo
degli Esseni sono importanti perché definiscono altre parti del cammino.
Comunque il risultato di tutto ciò è che quando ho deciso di vivere
diversamente la mia vita, avevo bisogno di un punto di riferimento, cioè avevo
bisogno di una vera e propria guida spirituale, e questa guida è stata
impersonata da questi testi particolari, ma soprattutto dalla mia guida
spirituale Padre Gabriele, uomo di imponenti virtù e carismi, esorcista e
stigmatizzato. Sacerdote di elevatissimo spessore spirituale, missionario
Tibetano, diffusore della verità cristiana attraverso il vangelo di Tommaso. La
sua presenza nella mia vita è fondamentale, il mio cammino interamente
dipendente da questa mia guida, mi accompagna lungo le mie avventure spirituali,
mi tiene stretto per mano e non mi lascia mai. Mi segue giorno e notte, con la
sua delicata severità ma anche con la sua copiosa saggezza. A lui dedico questo
scritto e la mia stessa vita.
Se è vero
che ogni uomo è il risultato delle sue componenti innate e di tutte le sue
esperienze di vita, allora posso affermare che ciò che sono diventato, non è
altro che il risultato di questa ricerca infinita attraverso la lettura di testi
sacri, esperienze religiose varie, buddismo ed infine l’esperienza di Padre
Gabriele. Tutto ciò ha prodotto la mia essenza attuale. Poiché mi sento
realizzato e soprattutto sono convinto che sto percorrendo la retta via, non
posso che esserne compiaciuto di tutte queste esperienze della mia vita.
A questo
punto voglio chiarire quindi la situazione o meglio la condizione di colui che
comprende a fondo queste cose e decide di conseguenza di spiccare un salto di
qualità nella propria vita. Da un lato ci troviamo innanzi al torrente della
vita che continuamente ci attira trascinandoci dietro ad infinite illusioni,
desideri e pensieri relativi. Tutte queste cose creano quel velo che ci oscura
la retta visione della realtà. Invece dall’altro lato c’è il mistero, c’è
l’ignoto. C’è un mondo diverso, un mondo che ci fa paura, per questo,
spesso lo evitiamo e ci rituffiamo nel torrente delle illusioni. Ma ora che
abbiamo capito che la nostra vera essenza è lo Spirito, e che noi non
apparteniamo a questo mondo ma siamo solo di passaggio, deve essere logico
continuare la nostra ricerca in quel senso. Capisco che non sono tutti che
avvertono questa necessità, purtroppo la maggior parte della gente è troppo
immersa nel torrente e difficilmente riesce a comprendere queste cose, o se
qualche volta per un’intuizione improvvisa o perché qualche Angelo si rende
manifesto al momento giusto, può accadere che qualche povero illuso per un
attimo percepisce quel senso spirituale che agisce dentro di lui, solo che poi
ritorna di nuovo nel torrente. Questo fenomeno mi ricorda quella parabola di Gesù
che afferma che il regno di Dio è come un seme che è gettato sulla terra; se
la terra è fertile allora il seme è accolto e assorbito e un giorno produrrà
qualcosa di buono, ma se la terra è arida e pietrosa allora il seme non metterà
radice e niente di buono sarà prodotto. Gesù qui è chiaro, vuole che tutti
diventiamo terra fertile, solo se siamo terra fertile riusciamo a far nostro il
seme della verità, a cambiare vita e produrre il giusto.
Quindi, dal
momento in cui per un attimo ci fermiamo e ci distacchiamo dalle cose terrene,
ci ritroviamo di fronte ad una scelta. O rientrare nel torrente e far finta di
niente, tanto forse Dio non esiste, e poi la vita terrena è più divertente e
stimolante con tutti i suoi piaceri, questo potrebbe essere uno dei nostri
pensieri. Oppure potremmo rimboccarci le mani, prendere fiducia e coraggio, dare
un calcio alla vita illusoria piena di piaceri ingannevoli, e cercare la verità
nutrendo lo spirito.
Fare questa
scelta è molto difficile, da un lato perché non tutti riescono ad avere questa
intuizione spirituale che permette un attimino il distaccarsi dalle cose
terrene, e di quelli che ci riescono solo pochi riescono a credere con sicurezza
alla reale esistenza di una vita spirituale o di un al di là, e di quei pochi
che ci credono pochi riescono a sfuggire al richiamo naturale del torrente
illusorio della vita terrena, cosicché alla fine quasi nessuno sceglie la via
giusta.
Il torrente
illusorio è la vita di tutti i giorni, vivere in questo torrente significa
alzarsi ogni mattina con la mente concentrata a tutti i doveri terreni che si
devono affrontare in quel giorno, alle preoccupazioni, alle persone
con cui rapportarsi, alle sofferenze, ai desideri che non si riescono a
soddisfare, alle ingiustizie che non si riescono ad evitare, al lavoro e a tutti
gli impegni della giornata, fino a quando alla sera si ritorna a letto e con
fatica si cerca di riposare. E così ogni giorno, ogni settimana, ogni mese e
per tutta la vita. Ogni tanto muore un caro in famiglia o un amico, allora per
un attimo si pensa a Dio, all’al di là, al Paradiso, che qui siamo solo di
passaggio, ma questi pensieri durano per poco, spesso basta qualche giorno per
ritornare di nuovo normali, quel poveraccio che è morto tanto oramai non c’è
più, la vita continua e tutto finisce qui. Quindi vivere in questo torrente
significa considerare le faccende dello spirito solo come un lusso, infatti,
spesso quando parlo alla gente di meditazione e di preghiera come tecniche
importanti per raggiungere un certo benessere, mi rispondono che ho ragione, che
è vero che la meditazione è importante, solo che non hanno tempo, non possono
dedicare neppure un quarto d’ora al giorno alla preghiera. Pazienza dico
sempre a me stesso. Spero che un giorno qualcuno cambierà idea, prima che sia
troppo tardi. Comprendo che non tutti credono nello spirito, purtroppo la
componente terrena che è in noi è molto forte e potente, anche perché è
influenzata da forze ed energie negative presenti sulla terra, definite
sataniche. Infatti, anche chi comprende queste cose e vuole scegliere di seguire
lo spirito non sempre ci riesce. Ad esempio, io personalmente, è da anni che ho
compreso questa realtà, ma mai sono riuscito a liberarmi completamente dagli
influssi negativi del torrente illusorio. Anzi, se uno vive all’interno del
torrente neanche se ne accorge di come è manipolato e manovrato dalle energie
negative ed illusorie, tutto sembra così naturale e così normale; invece chi
vive queste esperienze dall’esterno, cioè chi vede il torrente dall’esterno
capisce subito che quelle forze negative si manifestano attraverso illusioni,
solo che essendo fuori dal torrente queste forze ci appaiano per quello che sono
realmente. Ho letto molti libri sui santi, e una delle cose che li accomuna è
la lotta contro Satana; tutti i santi sono stati tentati ed hanno lottato guerre
pesantissime contro le forze maligne, ma hanno vinto tutti perché stavano dalla
parte di Dio. Ecco, tutti i santi sono per noi un esempio da seguire, essi sono
riusciti a distaccarsi dal torrente illusorio della vita terrena, hanno capito
la verità, erano terra fertile, hanno trovato la forza di combattere e di
soffrire, ma così sono riusciti a dare una svolta alla propria vita, protetti
da vicino da Dio in persona. Quindi, non perdiamo tempo, coraggio, cambiamo vita
e viviamo questa vita illusoria di passaggio senza legarci a niente. Con ciò
intendo sostenere che dobbiamo lavorare, avere amici o altro, significa
continuare a fare quello che facevamo sempre, ma solo considerando tutto sotto
un’altra prospettiva.
Ad esempio,
in questo momento mi trovo nella mia stanza davanti al computer, quindi sto
agendo in maniera terrena, usando il mio corpo, i pensieri, i sensi e tutto il
resto, ma allo stesso tempo sono fuori dal torrente, perché la mia
concentrazione è rivolta fuori, in questo momento mi sento vicino a Dio, a Gesù,
alla Madonna e a tutti Santi. Sto solo utilizzando il computer per manifestare
questa verità, questo mio particolare sentimento. Quindi, la stessa cosa la
faccio quando sono a tavola e mangio, quando sono con i miei familiari, con i
miei amici, quando lavoro, quando studio, sempre. Io non faccio altro che
passarmi il tempo in questo mondo, un tempo indefinito, ma sfrutto questi
passatempi per manifestare la mia spiritualità al prossimo, attraverso
l’amore, la compassione, l’umiltà e tutto ciò di buono che posso
improvvisare in quell’istante. Non sempre è così facile, anzi è difficile,
soprattutto quando si ha a che fare con altre persone, non sempre la pensano
come noi, perciò ci possono essere divergenze, quindi è proprio in quei
momenti che dobbiamo stare attenti, perché questi momenti sono per noi come
trappole, in cui rischiamo di cadere se non siamo abbastanza saggi e svegli. La
vita fuori dal torrente è perciò qualcosa di particolare e soprattutto
qualcosa di complesso.
Uno che è
ancora all’inizio e si trova fuori dal torrente si sente spaesato, confuso,
non sa cosa fare, da un lato si sente bene, protetto, come se tutte le cose
della vita non lo sfiorassero per niente, ma poi non sa come gestire la cosa, e
ritorna di nuovo nel torrente.
La vita
fuori dal torrente si deve meditare, perché è solo attraverso la meditazione
che possiamo iniziare a comprendere qualcosa di questa vita. Deve crescere
dentro di noi la voglia di batterci per questa ricerca. Dobbiamo fare in modo
che lo Spirito e Dio diventano veramente la cosa più importante della nostra
vita, senza questa promessa e questa voglia, non andremo lontano. All’inizio
è pesante ma poi con il tempo diventa sempre più normale, anzi spesso cresce
il bisogno di Dio sempre di più. Col passare del tempo perdiamo il senso della
vita all’interno del torrente, facciamo fatica a comprendere tutte le altre
persone, le loro esigenze e le loro attenzioni diventano messaggi indecifrabili
per noi, praticamente è come se all’improvviso perdessimo il contatto con il
nostro corpo e con le sue funzioni cognitive, infatti, è proprio questo quello
che accade. Tutto ciò che accade sulla terra col tempo ci sembra futile, gli
interessi della gente non sono più i nostri interessi, iniziamo a parlare un
altro linguaggio, parliamo con la mente, ma soprattutto con lo spirito.
Eppure
dobbiamo stare attenti a non lasciarci assorbire completamente dallo spirito
perché altrimenti così porremmo fine alla nostra vita sulla terra, potrebbe
essere anche una soluzione, essere assorbiti completamente dallo spirito, ma non
posso essere certo che Dio sia d’accordo. Dobbiamo invece trovare una sorta di
equilibrio tra la cosiddetta vita passiva e la vita attiva.
Innanzi
tutto dobbiamo concepire che cosa significa la vita terrena fuori dal torrente.
Abbiamo affermato che la componente terrena dell’individuo è data dal corpo,
dai sensi, dalle emozioni, dalla mente e dalla coscienza. L’individuo che vive
immerso nel torrente possiede sì uno spirito al suo interno, però questo si
trova in un grado bassissimo in uno stato sottosviluppato. Sono le sue
componenti terrene ad essere più sviluppate. Questo squilibrio nello sviluppo
causa purtroppo una maggiore azione terrena a scapito di quella spirituale, ecco
perché l’individuo rimane immerso nel torrente, ed ecco perché molti non
riescono a fermarsi ed a uscirne fuori. Una volta qualcuno mi ha chiesto
riguardo alle persone credenti che vanno in chiesa o che credono in una
qualunque religione e sono inoltre anche molto praticanti. Io gli ho ricordato
che bisogna stare attenti. E’ vero che la pratica religiosa eleva lo spirito,
perché la religione è il frutto dello spirito che agisce in ognuno di noi, ma
è pur vero che molti praticanti nonostante la loro costante pratica non
riescono ad elevare il loro spirito abbastanza, questo dipende sicuramente dalla
visione della vita e dalla mancanza di una vera e propria prospettiva
spirituale, spesso la causa è data da una guida spirituale non all’altezza,
da pratiche sbagliate e dalla pratica di riti che non fanno altro che bloccare e
atrofizzare lo spirito della persona. Non è solo la quantità di pratica
spirituale che fa elevare lo spirito, ma anche e sicuramente anche la qualità
delle pratiche e del tipo di cammino spirituale scelto. Personalmente sono
convinto che chiunque può elevare il proprio spirito, qualunque religione è il
pretesto per fare un cammino di elevazione spirituale, perciò non esiste una
religione prediletta, perché come già più volte ho ricordato, ogni religione
è il frutto dello spirito che agisce in ognuno di noi. Lo spirito dentro di noi
è vivo, e questa sua vitalità gli serve per manifestarsi nella vita. La
religione è solo un pretesto per l’uomo, è una linea guida che dovrebbe
portare all’elevazione dello spirito. Purtroppo la religione è offuscata e
manipolata dalla componente terrena illusoria per cui si stravolge e perde
quindi la sua funzione principale, diventa quindi una religione sterile, e con
mio dispiacere ritengo che nel mondo sono molte le religioni sterili. Se non
fosse per quelle poche persone sante che riescono ad elevare lo spirito
completamente ed indipendentemente, potremmo sostenere che pochi praticano un
cammino spirituale serio, in proporzione all’intera umanità della terra.
Tutti abbiamo lo spirito dentro, nessuno è di questo mondo, eppure la nostra
vita fa pensare il contrario.
Giacché
stavo parlando di religioni volevo adesso solo chiarire un particolare. E’
vero che nel mondo ci sono parecchie religioni, ma generalmente si potrebbe
affermare che il mondo è diviso da due forme di pensiero opposto. Da un lato
c’è l’Occidente in cui si è sviluppato principalmente il cristianesimo con
tutte le sue diramazioni interne, mentre dall’altro c’è l’Oriente con
tutte quelle religioni filosofiche incentrate nella meditazione e nella
reincarnazione. Ripercorrendo la mia vita, e quindi il mio cammino spirituale,
ripenso spesso a tutte quelle religioni che ho conosciuto, studiato e praticato,
ma alla fine insoddisfatto da tutto mi sono fermato. Ed è stato proprio in quel
momento che ho compreso l’importanza di ogni singola religione, ho capito che
ogni religione è l’espressione dello spirito. Allora mi sono chiesto il
motivo per cui non trovavo soddisfazione in nessuna di queste religioni. Ebbene,
la risposta non si è fatta attendere a lungo. Ho deciso di studiare il quadro
storico di ogni religione, e soprattutto la sua formazione iniziale. E bene, ho
notato con mia sorpresa, che molte religioni già dall’inizio sono state
offuscate dalla componente terrena dell’uomo. Cioè l’impulso primitivo
della religione si è mischiato con l’interesse materiale, questa fusione dava
l’inizio alla religione, e questo fenomeno era sempre più evidente nei paesi
più ricchi dove appunto c’erano più interessi materiali. Ed è così che
all’improvviso vengono alla luce testi scartati, testi sacri manipolati,
persecuzioni, inganni e tanto altro ancora. L’Oriente povero, ha sentito poco
di questi influssi, ecco perché in Oriente troviamo religioni profonde,
introspettive, distaccate completamente dalla realtà, perché non c’era alcun
interesse a mantenere la gente legata alle cose terrene. Invece in Occidente, il
Cristianesimo è nato nel contesto dell’impero romano, fu così che una
religione pura e perfetta perse questa sua perfezione per diventare una
religione sterile. Se non fosse appunto per tutti i santi che conosciamo dalla
storia che spesso si sono opposti alla chiesa, a quest’ora vivremmo
nell’illusione più totale. Il cristianesimo e tutte le religioni dipendenti,
come l’islam ad esempio, sono religioni che hanno avuto la fortuna di essere
ispirati direttamente da Dio, ovvero in queste Dio si è manifestato
direttamente. Solo che poi in seguito l’uomo è riuscito grazie alla sua
grande saggezza a sterilizzare ogni pensiero spirituale, per cui le religioni
hanno perso tantissimo.
Personalmente
credo ai Santi, alla Madonna, e a Gesù, e soprattutto alle loro apparizioni. Le
loro apparizioni sono segni fondamentali per la nostra vita. La Madonna viene
direttamente dall’altra dimensione, entra nel torrente delle illusioni e ci
appare, nella sua tristezza ma anche con il suo amore materno. Ci invoca
continuamente di svegliarci, di pregare, di cambiare. Beati sono coloro che
credono a queste esperienze, ai Santi ed ai miracoli. Poveri quelli che vedono
in queste cose solo pura speculazione, rendendo il tutto una vera e propria
impresa economica.
A mio
avviso quando si visita un luogo sacro, è giusto che si comprino i ricordini, o
souvenir come di solito si chiamano, ma questi devono essere dati gratuitamente
ai fedeli, o per lo meno in cambio di un’offerta di beneficenza, denaro o
qualcos’altro. Comunque, queste cose a me non interessano, sarebbe veramente
il colmo se adesso dovessimo sfruttare Dio, la Madonna ed i Santi per guadagnare
denaro e altri beni terreni. Ritornando quindi alla questione delle religioni,
si potrebbe quindi affermare che le religioni orientali hanno mantenuto tanto
col trascorrere del tempo di quelle tecniche meditative trascendentali
sufficienti ad elevare lo spirito, l’unica mancanza in oriente è la presenza
di Dio e di Gesù, anche se molte testimonianze e diversi testi sacri confermano
il contrario, e cioè che Gesù durante la sua vita qui sulla terra sia stato
anche in oriente, personalmente credo a questa ipotesi. Il cristianesimo invece
ha perso queste tecniche meditative, questa semplicità, questo distacco dalle
cose terrene, divenendo una religione puramente terrena, con tutti i suoi
interessi, intrighi, persecuzioni e uccisioni di massa durante le crociate. La
vera religione però esiste, e si percepisce se si considerano tutte le
religioni del mondo dall’esterno e nel loro insieme, se ci concentriamo su ciò
che ha dato origine a tutte le religioni, comprenderemo come lo spirito ha agito
dentro l’umanità, lo spirito è uguale in tutti noi, sia che viviamo in
occidente, sia che viviamo in oriente, quindi cercare di conoscere tutte le
religioni significa conoscere l’espressione globale del nostro spirito, ma
oltre a questo lavoro dobbiamo impegnarci in un’azione di filtraggio, ovvero
tenendo conto che l’espressione spirituale di ognuno è macchiata
dall’influenza della componente terrena che agisce anche in noi, dobbiamo
filtrare tutte queste influenze terrene e concentrarci solo ed esclusivamente
sulla componente spirituale, non è facile e inoltre l’immagine che poi si
viene a formare non è neppure tanto nitida, ma comunque basta affinché
possiamo farci un’idea di ciò che lo spirito vuole manifestarci. Quindi per
me l’unica vera religione è trascendere tutto il pensiero dell’umanità,
filtrare da tutto le influenze negative, elevare quindi lo spirito, e sfruttare
questa maggiore lucidità per cercare la verità divina.
Ritorniamo
quindi a parlare di come dovremmo vivere fuori dal torrente illusorio. Abbiamo
affermato che vivere illusi all’interno del torrente sia molto facile, anche
perché il torrente ha un grande potere assorbente, nel senso che senza che ce
ne accorgiamo veniamo trascinati dentro e viviamo accecati da tutte le illusioni
del mondo e Dio diventa solo un optional. Vivere invece fuori dal torrente e
soprattutto permanere fuori non è cosa facile, sia perché le forze sataniche
ci colpiscono direttamente e poi perché ci sentiremo troppo spaesati come pesci
fuor d’acqua, eppure, quella è la vera essenza, quella è la realtà cui noi
apparteniamo, ma purtroppo talmente tanto ci siamo illusi ed abituati al mondo
dei piaceri, che il nostro vero habitat spirituale diventa per noi molto
scomodo.
La vita
terrena rispetto a quella spirituale è molto limitata, al punto che basta una
semplice meditazione trascendentale per superarla in ogni sua parte. La vita
terrena è una vita molto riduttiva vista dall’esterno, è macchinosa, troppo
prevedibile, soprattutto se si conoscono tutti i suoi principi regolatori. Nel
mondo tutto è regolato dallo spazio, dal tempo e dalla materia, tutto è
impermanente, tutto conduce inevitabilmente alla sofferenza e tutto è vacuità,
queste furono le parole di Buddha quando meditò sulla vita terrena. Tutte le
cose nella vita terrena hanno una nascita, un’evoluzione, subiscono un
invecchiamento, si ammalano e muoiono. Ma tutte queste realtà sono illusorie
per il nostro spirito, poiché il nostro spirito non viene per nulla sfiorato da
queste regole terrene. Lo spirito non nasce qui sulla terra, non invecchia, non
si ammala e tanto meno muore, oltre tutto lo spirito non è limitato dal tempo e
neppure dallo spazio. È solo la componente terrena di ogni individuo che
sottostà a queste leggi. E’ il corpo ad esempio che invecchia, si ammala e
muore, ma noi non possiamo fare nulla per cambiare questa realtà. Eppure quando
si ammala un nostro caro e soprattutto quando muore noi soffriamo tantissimo. In
realtà quella sofferenza che si è sviluppata dalla morte del nostro caro è
una sofferenza duplice. Da un lato la nostra componente terrena, rappresentata
dalla mente e dalla coscienza, insieme alle emozioni soffrono tantissimo, perché
per la nostra parte terrena la morte è qualcosa di reale e di assoluto, è un
distacco irreversibile da una persona cara; invece per il nostro spirito la
sofferenza è assorbita diversamente, poiché per il nostro spirito la morte del
corpo è solo qualche cosa di illusorio, non rappresenta un distacco assoluto,
poiché il nostro spirito con lo spirito della persona morta sono una cosa sola,
per cui lo spirito non piange per il distacco da quell’altro spirito, bensì
per la condizione misera in cui si trova. Lo spirito si trova racchiuso nel suo
corpo, a sua volta imprigionato in un mondo di illusioni, costretto a sopportare
la componente terrena in tutti i suoi stati d’animo. La componente terrena
vede tutto in un modo completamente diverso, tutto è reale nella vita, e per
ogni cosa è prodotta un’emozione corrispondente che a sua volta crea dolore o
felicità, conseguentemente la mente produce pensieri infelici o allegri, e lo
spirito sta lì a subire tutto questo, in una condizione non certo favorevole.
Quindi
quando pensiamo al mondo dobbiamo concepirlo come una grande culla,
all’interno della quale il buon padre ha posto i suoi figli insieme a tanti
giocattoli. Noi tutti siamo bambini, perché siamo ingenui, pensiamo solo a
giocare con tutte le cose della terra, siamo ingenui perché come i bambini
consideriamo con serietà quei giochi, consideriamo reali quei giocattoli, così
tutti gli uomini pensano che tutte le loro attività, tutti i loro possedimenti
siano veramente reali, e conseguentemente per quelle cose spesso mettono a
repentaglio i rapporti affettivi con i propri cari. Le persone diventano così
accecate, la loro vita così frenetica che non si fermano neppure per un attimo.
I bambini nella culla non si chiedono come e perché si trovino in quella culla,
non si chiedono se magari c’è un padre buono che dall’alto li osserva
continuamente. Uscire dal torrente delle illusioni significa comprendere proprio
questo, capire di essere bambini, capire che tutto ciò che ci circonda non è
altro che un gioco, tutte le cose e le attività terrene sono i nostri
giocattoli, uscire dal torrente significa capire che tutto ciò è solo un
passatempo, un giorno saremo costretti ad abbandonare questa culla, e poi come
la metteremo con nostro padre? Abbandonare il torrente significa crescere,
fermarsi un attimo di giocare e chiedersi il perché. Il passo successivo è
dato dalla ricerca, il bambino quando è piccolo la prima cosa che impara è la
parola Papà e Mamma, anche noi dobbiamo fare nella stessa maniera. Gesù stesso
affermava che per entrare nel regno di Dio bisognava essere come i bambini.
Dio padre
vuole essere cercato, vuole essere pensato in ogni istante della nostra vita.
Così lo
renderemo felice e vivere nella sua grazia sarà la nostra massima aspirazione
in questa vita.
Come già
avevo detto, la vita terrena è limitata e riduttiva; in altre parole la vita è
regolata da leggi fisse ed immutabili, e proprio per questo motivo si parla
anche di una logica terrena. Quando ci sono degli schemi fissi ed immutabili che
creano un movimento, allora questo sarà definito movimento logico, perché
segue una legge. Nella vita ogni cosa che nasce è costretta a morire.
Considerando la natura terrena della nostra essenza è chiaro che sia logico che
nel mondo ci sia tanta sofferenza. I nostri sensi fisici sono oscurati dal velo
di ignoranza che ci circonda, più la nostra anima è atrofizzata e più
percepiamo tutto nella maniera più sbagliata. Non si tratta di aderire per
forza ad una religione per godere della retta visione, bensì si tratta di
lasciare andare il proprio spirito, perché è solo elevando lo spirito che i
sensi vedono tutto secondo un’altra prospettiva. Il mondo terreno è un mondo
difficile per chi vi è sepolto dentro. E’ la nostra essenza terrena che ci
rende imperfetti, essere uomini terreni significa essere impulsivi e soprattutto
istintivi. Immaginate solo questa situazione e si capisce subito che quello che
succede nel mondo è logico. Mettete insieme una falsa visione delle cose, una
visione oscurata dal velo dell’ignoranza e delle illusioni di questo mondo, i
sensi che percepiscono il tutto spinti da uno spirito non sviluppato, si
producono infinite emozioni che incidono fortemente sulla mente e sulla
coscienza dell’individuo. La mente produce infiniti pensieri che spesso si
traducono in azioni completamente sbagliate, esagerate e fuori luogo. E per
tutto questo la coscienza ne piange le conseguenze e si sente così misera.
Quindi essere istintivi, essere qualche volta un po’ egoisti, avere antipatia
verso qualcuno, arrivare addirittura ad odiare, o al contrario legarsi troppo a
qualcuno o a qualcosa, amare, tutte queste cose sono assolutamente normali per
un individuo comune con uno spirito poco sviluppato. Ma anche chi fa un cammino
spirituale con il fine di elevare il proprio spirito non si libera così
facilmente delle cattive abitudini. Spesso ci vogliono parecchi anni affinché
si riesca ad estinguere un solo vizio o un solo difetto della propria essenza
terrena. Anche i santi avevano i loro difetti ma ciò che li rendeva speciali
era lo stato elevato del loro spirito.
Sarebbe
troppo facile andare a rinchiudersi in un convento per il resto della vita e
dedicarsi solo al proprio spirito. La solitudine è la condizione più perfetta
per andare d’accordo con tutti, ma in realtà così non si fa altro che
sfuggire dal nemico. Gesù stesso quando è andando nel deserto fu tentato, ma
egli però tenne duro e rimase fermo sulla sua fiducia nel padre. Gesù tornò
in mezzo agli uomini sostenendo che egli era il figlio di Dio, il figlio della
Luce e chi stava con lui diventava anche luce, e chi diventava luce doveva
andare nelle tenebre per illuminarle e portare luce dove c’erano le tenebre.
Gesù stesso venne al mondo, ovvero nelle tenebre per illuminarci, per portare
luce. Nel vangelo di Tommaso si legge che Gesù ha incendiato il mondo con la
sua luce e lo farà ardere fino a quando ci sia ancora qualcuno che lo cerca.
Quindi se noi cerchiamo Gesù, diventiamo luce, ma se poi andiamo a rinchiuderci
in convento, non facciamo altro che tenerci la luce solo per noi venendo meno
all’amore e alla compassione e all’umiltà insegnataci da Gesù in persona.
Quindi i nostri familiari, i nostri amici, il nostro lavoro, tutte le
circostanze e le attività della nostra vita ci permettono di portare luce dove
ci sono le tenebre e viceversa.
Perché
dico viceversa? È semplice! Se nel mondo decidiamo di stare sempre in un luogo,
nascosti e separati da tutti, accade che se eleviamo il nostro spirito e quindi
diventiamo luce, non facciamo niente per illuminare le tenebre nel mondo, e
neppure permettiamo a qualche povero disgraziato di incontrarci e quindi
convertirlo alla luce. Dio padre, ci osserva sempre, e vuole che noi siamo
attivi nella vita. Più noi usciamo fuori dalle nostre mura, più la vita ci
conserva delle sorprese, quante volte è capitato che uscendo di casa per andare
a lavoro ci si incontra accidentalmente con persone che neppure si conoscono, si
vivono esperienze brevissime, ma spesso queste esperienze portano novità nella
nostra vita. Spesso uno esce di casa per andare in un posto e poi
all’improvviso succedono delle cose particolari, delle persone che si
incontrano per caso, e per cui ad esempio ci si trova in un luogo in cui neppure
ci si immaginava di trovarci prima di uscire di casa. Incontrare una persona per
caso, è la causa per cui in seguito si fondono due realtà distinte. Ogni
persona al mondo rappresenta una realtà a se stante. Fare amicizia con una
persona significa essere partecipe della realtà di quella persona, a sua volta
attraverso quella persona ci ritroviamo in luoghi dove non siamo mai stati
prima, si conoscono ancora altre persone, e così questo processo continua
all’infinito. In questa maniera noi siamo attivi, e se siamo attivi
permettiamo a Dio di guidarci verso luoghi o persone che hanno bisogno di noi, o
viceversa, come dicevo prima, se siamo noi ad avere bisogno di qualcuno in
particolare, restando attivi, alla fine incontreremo la persona giusta per noi.
Dio in questo ci aiuta sempre. Personalmente quando al mattino mi alzo mi affido
subito nelle mani di Dio, io non so quello che potrebbe accadere in quella
giornata, lascio fare a Dio, io spero solo di essere sempre all’altezza della
situazione, perché non sapendo cosa mi aspetta giorno dopo giorno devo essere
preparato a tutto.
Perciò
nella vita ogni cosa è regolata dalla legge della causa-effetto. Per ogni cosa
esiste una causa ben precisa. Ogni effetto diventa causa che a sua volta fa
scaturire altri effetti.
La vita
nella sua logicità è spesso quindi imprevedibile. Noi spesso trascuriamo le
nostre piccole azioni, siamo convinti di agire per raggiungere un preciso scopo,
ma non sappiamo che alla luce di altre persone, quella stessa azione, diventa la
causa di altri effetti che si sviluppano in altre direzioni, e che un giorno si
ricongiungeranno con la nostra vita. Noi non ce ne rendiamo conto ma spesso è
proprio Dio che si serve di noi per far capire qualcosa ad altri, a persone che
forse neppure conosciamo. In quel momento noi siamo Angeli, perché ci troviamo
nel luogo giusto al momento giusto, con la persona che ha bisogno di noi.
Quindi,
abbandonare il torrente, non significa isolarsi dal mondo illusorio, ma
significa entrare nelle tenebre per illuminare, per portare la luce dove non
c’è, lasciandosi guidare da Dio. Isolarsi rende il compito facile, tuffarsi
nelle tenebre rende tutto più pericoloso e difficile. Dobbiamo restare fermi e
solidi. Avere gli occhi aperti e mai farci fregare. Noi siamo luce e non
dobbiamo farci inghiottire dalle tenebre, ma dobbiamo essere più forti delle
tenebre.
Tanto per
cominciare essere luce e vivere nelle tenebre è una missione difficilissima. Il
rischio di sbagliare è alto, ed il rischio di essere assorbito dalle tenebre è
altrettanto elevato. Essere luce nelle tenebre significa essere prudenti,
rimanere concentrati nella maniera più naturale, parlare e agire poco e con
attenzione, non perdere di vista la vera prospettiva della realtà, non perdere
mai di vista l’uscita di emergenza, non affrontare mai direttamente le
tenebre. Più che tenebre preferisco però parlare di gente comune, tenebre è
forse un po’ esagerato, anche se è la definizione reale del mondo illusorio.
Dobbiamo essere semplici, umili, manifestare in pieno le nostre virtù
spirituali con le nostre parole, con le nostre azioni, in tutto quello che ci
concede il momento, stando però attenti alle trappole che continuamente Satana
ci pone in mezzo al cammino per farci cadere. La nostra visione delle realtà
deve rimanere inalterata, perché la nostra saggezza dipende fondamentalmente
dalla nostra visione della realtà. Immaginiamo il mondo come un grande lago o
fiume, mentre il paesaggio all’esterno è la nostra vera dimensione. Vivere
nel mondo significa buttarsi in acqua e andare a fondo. Quando siamo
all’esterno abbiamo la visione d’insieme, ovvero vediamo il lago e tutto il
bel paesaggio che lo circonda, quando siamo sott’acqua, vediamo un mondo
offuscato, freddo, e se non torniamo subito a galla rischiamo di annegare.
Immaginate che la gente comune sia rappresentata da individui che sono convinti
di essere pesci che nuotano in quel fiume, essi non annegano perché sono
abituati a vivere in acqua, ma la cosa sorprendente è che lo spirito che vive
in loro non è pesce, ma è un essenza che vive fuori dall’acqua, e più lo
spirito si eleva e più raggiunge la superficie, e quando la raggiunge scopre un
mondo fantastico, se è forte abbastanza raggiunge la riva e impara a vivere
fuori dall’acqua, anzi ben presto capisce che, in effetti, sta meglio fuori
dall’acqua che dentro. Altri invece che non hanno la forza ritornano di nuovo
giù.
Noi che
abbandoniamo il torrente siamo appunto spiriti che hanno capito di non essere
pesci e ci godiamo tutto il paesaggio circostante e andiamo alla ricerca
costante di altre scoperte. Non dimentichiamoci però di tornare
a rituffarci in acqua per portare la buona novella agli altri spiriti
convinti ancora di essere pesciolini. Importante è però che la realtà dei
pesci sott’acqua non diventi più la nostra realtà, tutte le cose che fanno
soffrire i pesci non devono più avere alcun effetto su di noi. Questa è una
delle cose più difficili da raggiungere. Faccio un esempio. La morte di una
persona cara, è un esperienza che causa tanta sofferenza di tipo terrena, noi
poiché illuminati, solo in parte percepiamo questa sofferenza. Da un lato perché
comunque restiamo legati al nostro corpo che istintivamente soffre per la
mancanza di quella persona, mentre il nostro spirito soffre per la condizione in
cui si trova. Ma subito dopo dobbiamo tornare subito a galla, per ritrovare la
nostra serenità e tranquillità, e una volta raggiunta la riva ci rendiamo
subito conto che, in effetti, quella sofferenza è solo illusoria, nessuno è
morto, lo spirito di quella persona è ancora vivo, il suo corpo si è rotto
irreversibilmente; è il pesce quello che è morto, ovvero l’illusione di
quella persona, ma non la sua vera essenza. Purtroppo la malattia e la morte
fanno parte di questo mondo, sono dei processi completamente logici e naturali.
Generalmente
si potrebbero racchiudere le cause che provocano sofferenza in un gruppo di
esperienze. E queste sono esperienze che riguardano la mente ed il corpo.
Esperienze che fanno soffrire la mente sono la sofferenza che scaturisce dal
desiderare qualcosa che non si può ottenere, cioè di desideri irrealizzabili,
o anche dai continui desideri insaziabili della vita, soddisfatto uno ne
rispunta subito uno nuovo, poi c’è la sofferenza che scaturisce quando si
perde qualcuno o qualcosa di caro, ed infine quando si subisce un torto o una
disgrazia. Sofferenze che fanno soffrire il corpo sono come già detto la
vecchiaia, la malattia e la morte. Sofferenze che fanno soffrire lo spirito sono
dati dalla misera condizione in cui si trova lo spirito, intrappolato dal corpo,
dipendente dalla componente fisica e terrena, costretto a subire tutte le
sofferenze precedenti.
Restiamo
quindi umili e semplici nella vita terrena. Non dobbiamo avere nemici. Non
dobbiamo legarci alle cose terrene al punto da metterci in conflitto con altri
esseri. Non dobbiamo giudicare ma essere comprensivi che tutto ciò che accade
di brutto nella vita non è colpa dello spirito che anima le cose ma
esclusivamente del lato umano di tutti gli esseri. Tutti gli spiriti della terra
sono vittime e soffrono il male prodotto dalla loro stessa componente terrena,
se poi anche noi ci mettiamo ad odiare nostro fratello è come se stessimo
odiando noi stessi, perché in quel corpo vive uno spirito che è tutt’uno con
il nostro, ma soprattutto tutt’uno con Gesù. Nel vangelo si trovano belle
parole del tipo: se fate del bene al vostro prossimo o addirittura al vostro
nemico è come se lo faceste a me, ma se fate del male al vostro prossimo è
come se lo faceste pure a me. Non penso che queste parole meritano altra
spiegazione. Quindi quando nostro fratello si comporta male con noi, dobbiamo
essere pazienti, e ancora pazienti, comprensivi e ancora comprensivi, anche
esageratamente. E’ come stare all’interno di una clinica psichiatrica e
curare dei pazzi (scherzo!), ma questi ce ne fanno di tutti i colori, e noi con
chi ci dobbiamo lamentare? non certo con quei poveracci, che colpa ne hanno. Se
li evitiamo essi non impareranno mai ad essere normali. Quindi coraggio e umiltà.
Qui si fatica e si soffre, così dimostriamo al nostro caro Padre che siamo
degni di essere i suoi figli.
E poi
raccomando di non perdere mai di vista l’uscita di emergenza o la riva del
fiume, è importante che spesso si fa ritorno allo stato spirituale vero, che può
essere in aperta natura o in una stanza della propria casa, importante che ci
sia silenzio e concentrazione, distacco da ogni cosa. Se si smarrisce la via del
ritorno possiamo essere certi che passa poco tempo e diventiamo di nuovo pesci,
ed illusi ricominciamo ad essere felicemente ingannati. Per questo motivo la
pratica della meditazione deve essere costante nel tempo
per tutta la vita.
Tutto ciò
che è stato detto fin’ora è solo l’inizio del cammino, il bello ancora
deve venire, ma prima di passare alla fase successiva ci tenevo a chiarire e a
fissare alcune regole fondamentali che poi a mano a mano risultano evidenti
durante la pratica della meditazione mistica trascendentale.
Chi smette
di vivere nel torrente deve cambiare la propria vita, la sua vita deve essere
incentrata sulla purificazione da tutta la sporcizia accumulata fino a quel
momento.
Per
approfondire il concetto di purificazione espongo qui sotto un testo ottenuto da
una meditazione mistica personale sugli scritti degli Esseni:
“Gesù insegnò la Purificazione. Perché
attraverso la purificazione della nostra anima, noi ci ripuliamo dalle Tenebre
per diventare Luce. La nostra Luce è oscurata dalle Tenebre, solo la
Purificazione ci permette di splendere con Luce eterna. Dunque esistono diversi
tipi di Purificazione. Esiste la Purificazione del Corpo. Esiste la
Purificazione della Mente. Esiste la Purificazione dello Spirito. Il corpo si
purifica con l’aiuto della Nostra Madre Terra ed i suoi Angeli. L’Angelo
dell’acqua ci purifica dentro e fuori. Dentro con acqua di sorgente
zampillante che ingeriamo e diventa parte di noi. Fuori ci purifichiamo con
acqua pura per liberarci delle impurità esterne. L’Angelo della terra ci
purifica con i frutti nati dalla terra. Le verdure, i cereali, i legumi e la
frutta saranno il nostro nutrimento perché in loro c’è la vita della Madre
Terra. Non mangiate cibo ucciso, o cibo che contiene un anima. Non mangiate né
carne e né pesce. Perché essi porteranno impurità e malattie. Mangiate solo
cibo che possiede il seme della Vita e non il seme della Morte. L’Angelo
dell’aria purifica con l’aria pura che entra dentro di voi. Non
intossicatevi con sostanze inebrianti. Perché vi arrecheranno impurità e
malattie. L’angelo del Sole vi purifica con i suoi raggi calorosi. Vi scalda e
vi protegge, e permette la crescita dei frutti della Terra. Così dovete
purificarvi nel corpo. Non tenete una cattiva condotta sessuale, non diffondete
inutilmente il seme di Dio per puro piacere. La purificazione della Mente
avviene in diversi modi. Esiste la purificazione dai pensieri nefasti che ci
rendono Tenebre. Liberiamoci da queste Tenebre. Concentriamoci solo sull’amore
verso ogni essere vivente. Liberiamoci dalle cose terrene. Liberiamoci da
Satana. Dimostriamo a Dio Padre che siamo degni di lui con le nostre azioni. Non
giudichiamo i nostri fratelli invano. Ma glorifichiamo ogni essere vivente perché
è nostro fratello. Aiutiamo chi ha bisogno di conforto e di aiuto. Aiutiamo chi
è povero in spirito. Dio è il nostra unico punto di riferimento. Gesù è il
nostro Maestro. La Madre Natura è nostra Madre. Liberiamoci da tutte le
discussioni inutili del mondo. Perché non sono degne di Dio. Concepiamo Tutto
come un semplice passatempo. Poiché in codesto mondo siamo solo di passaggio.
Portiamo ordine dove c’è disordine. Portiamo purezza dove c’è impurità.
Portiamo Luce dove ci sono le Tenebre. Schiacciamo ogni pensiero negativo e
creiamo tanti pensieri gloriosi, questa è la purificazione della mente. Poi
esiste la purificazione di bocca o di lingua, non sparlare, né dire volgarità
e non giudicare maliziosamente, ma parla con dolcezza e amore. Purifica ciò che
esce dalla tua bocca. La purificazione in Spirito avviene con la meditazione.
Avviene con la preghiera costante rivolta al Regno invisibile. Avviene con
lettura di testi sacri, come il Vangelo di Tommaso e quello degli Esseni, ma
ogni testo sacro può andare bene. Dunque questa è la purificazione dello
Spirito. Quindi il segreto della resurrezione è la Purificazione. Se ci
atteniamo a questa legge risorgiamo e mai più moriremo.”
Quindi, vivere da luce nelle tenebre significa
rimanere puri e non perdere d’occhio la via che conduce fuori dal torrente.
vantaggi e misteri della
vita fuori dal torrente delle illusioni
Quel che succede dopo è ancora più
sconvolgente. Mettiamo da parte il mondo terreno, usciamo dal torrente e non
pensiamoci più per un po’. Le cose della vita per adesso non ci toccano più,
sono solo passatempi, adesso ci concentriamo sull’altro mondo. Per mia
esperienza personale confermo che se si porta avanti questo cammino di
purificazione e di meditazione per tanto tempo, nel mio caso, più di dieci
anni, iniziano ad accadere cose strane. Intanto una delle cose più inevitabili
è la lotta diretta contro Satana che non vuole che usciamo dal torrente, lui è
il primo nemico che dobbiamo affrontare. Però Satana è anch’esso un
illusione, è l’ultima grande illusione che ci separa ancora da Dio. In questa
fase iniziamo a fare strani sogni, nella vita ci capitano cose strane,
incontriamo persone strane, che io definisco angeli, nel mio caso è stato il
mio padre spirituale Padre Gabriele che ho incontrato in una maniera
completamente misteriosa; praticamente egli mi appariva per caso sempre nei
momenti in cui io chiedevo aiuto a Dio, questo mi ha fatto subito capire che chi
vive fuori dal torrente entra più facilmente in contatto con Dio rispetto a chi
vive dentro il torrente. Questa fase perciò è caratterizzata da particolari
visioni, sogni ed esperienze mistiche straordinarie.
Personalmente mi trovo ancora in questa fase, da
un lato sono impegnato a gestire il mio IO illusorio nella vita di tutti i
giorni, compito difficile e rischioso per il mio stesso cammino, e dall’altro
lato sono impegnato sull’altro fronte, ovvero sto continuando la mia ricerca
al di là del torrente.
Ultimamente ho avuto delle intuizioni un po’
particolari, oltre che a sogni premonitori e consiglieri. Questi segni erano
concentrati tutti sulla Madonna, e sul fatto che è necessario pregare. La
preghiera è importante, perché eleva ancora di più lo spirito, sento che la
Madonna ci chiede di pregare incessantemente ogni giorno, soprattutto ci chiede
la preghiera con il santissimo Rosario e questo ogni giorno della nostra vita.
Ho voluto approfondire questa cosa leggendo del materiale in riferimento a tutte
le apparizioni mariane, e come per incanto, in quello stesso istante in cui
chiedevo a Dio qualche consiglio, ecco che qualcuno della mia famiglia aveva già
a portata di mano ciò che cercavo, ovvero un testo che descrive tutte le
apparizioni della Madonna nella storia. Non è la prima volta che capita una
cosa simile, oramai mi sono anche abituato a questa cosa. Ogni volta che ho
bisogno di qualcosa che dovrebbe avvicinarmi a Dio ecco che dopo un po’ trovo
quello che cerco. Sento che c’è qualcuno da qualche parte che mi osserva, che
mi sta aiutando a cercare la verità e questa cosa capita a chiunque sia
desideroso di verità. Quindi posso dire con sicurezza che quando si cerca Gesù
sarà egli stesso a farsi trovare.
le cinque catene
Permanere nella dimensione spirituale significa
quindi distaccarsi dalla propria componente terrena. La nostra anima è
vincolata alla parte terrena mediante cinque catene, una lega l’anima al
corpo, la seconda ai sensi, la terza alle emozioni, la quarta alla mente ed ai
pensieri ed infine la quinta alla coscienza. Quando usciamo dal torrente
dobbiamo riuscire a rompere ciascuna di queste catene in maniera da liberare la
nostra anima da quella schiavitù. Anche quando viviamo all’interno del
torrente dobbiamo riuscire a rompere le catene, e vivere in piena libertà la
nostra esistenza qui in questo mondo. Ma restare non aggrappati a niente è un
po’ pericoloso, perché si rischia di essere trascinati a destra e a sinistra.
E’ necessario legarsi a qualcosa di sicuro, ad un punto di riferimento saldo.
Attraverso la meditazione ho compreso che questi punti fermi cui dobbiamo
legarci sono rappresentati da Gesù, dalla Madonna, dai Santi, dagli Angeli e
dagli Spiriti che vivono attorno a noi. Quindi come possiamo vedere tutto gira
attorno a cinque catene, da un lato dobbiamo rompere le catene che ci legano al
torrente, mentre dall’altro dobbiamo di nuovo ricostruire le catene che ci
legano all’altro estremo, questo ci permette di non essere trascinati
nuovamente nel torrente e non corriamo così il rischio di smarrirci. Importante
è quindi la pratica quotidiana della meditazione trascendentale riferita al
concetto delle catene ma soprattutto la pratica della preghiera rivolta appunto
ad ognuno di queste sacre catene.
il regno di dio tutto
attorno a noi
Abbiamo affermato che il mondo terreno è
illusorio, e che i nostri sensi terreni concepiscono il tutto come se fosse
invece realtà assoluta. Per logica si potrebbe affermare che sensi illusori
percepiscono una realtà illusoria come realtà assoluta. Quindi in altre
parole, noi pensiamo che tutto ciò che ci circonda sia realtà solo ed
esclusivamente perché, sono i nostri stessi sensi terreni ad indurre a farci
credere questa menzogna. Se concepiamo tutta la realtà invece da un punto di
vista spirituale, allora comprendiamo che tutto è illusorio, ecco allora che si
parla di torrente o di fiume delle illusioni. Tutto dipende allora dai nostri
sensi. I nostri sensi si basano su principi prettamente terreni, principalmente
su leggi della fisica e della biologia. I nostri sensi percepiscono la realtà
attraverso onde elettromagnetiche aventi una certa frequenza ed una certa
lunghezza d’onda. L’intervallo di frequenza assorbibile dai nostri sensi però
è molto ristretto, questo significa che i nostri sensi percepiscono solo una
piccolissima parte della realtà che ci circonda, questo ci fa comprendere che
il nostro corpo vuole farci vedere solo una piccolissima parte dell’universo e
vuole invece evitarci la visione di tutta la restante parte. Quando un individuo
sta per morire secondo il pensiero buddista, si parla di riassorbimento dei
sensi. Accade cioè che durante il processo di morte l’anima perde il contatto
con i propri sensi tutto a vantaggio dell’anima che così impara di nuovo a
riutilizzare i propri sensi spirituali primordiali che sono senza limitazioni.
All’improvviso quell’anima vede un mondo tutto diverso attorno a sé, vede
altre anime, vede spiriti di persone morte da qualche tempo, e chissà quante
altre cose ancora riesce a vedere. Secondo questa concezione risultano chiari
molti versetti del vangelo di Tommaso come ad esempio quello che afferma che il
regno di Dio è dentro di noi e tutto attorno a noi, solo che noi non riusciamo
a vederlo. Praticamente è come se noi vivessimo in una sfera illusoria
rappresentata dal nostro universo, strapieno di galassie, stelle e pianeti,
immersi nel vuoto più assoluto, in un nero denso che non ci permette di
intravedere i confini dello stesso universo, eppure è tutto illusorio, perché
questa sfera straordinaria si trova immersa nel regno di Dio, noi vediamo solo
ciò che ci è permesso poter vedere, ma chi ha abbandonato il proprio guscio
corporeo vede oltre l’universo, e fa esperienza di Dio in persona. Noi siamo
impegnati nella vita comune di tutti i giorni e magari siamo circondati
continuamente da spiriti, anime ed angeli e sicuramente anche da altri esseri
spirituali di cui non abbiamo conoscenza. Loro ci vedono, noi invece non
riusciamo a vederli, essi hanno molteplici poteri, possono interagire nella
nostra vita per guidarci, dicevo prima, nella vita spesso ci capitano cose
strane, come ad esempio incontrare persone sconosciute accidentalmente che poi
si rivelano fondamentali per la nostra stessa esistenza, ma spesso
l’importanza della loro presenza si rivela nel nostro cammino spirituale dove
possiamo trarre vantaggio dai loro messaggi segreti e nascosti. Una volta ho
sentito di una signora che stava attraversando la strada, quando
all’improvviso un signore la ferma per chiedergli l’ora, immediatamente dopo
due macchine si scontrano tragicamente proprio di fronte alla signora. Quando la
signora si è ripresa dallo shock, il signore di prima era scomparso. Se non ci
fosse stato quel signore a fermare la signora, sarebbe sicuramente morta. Di
queste esperienze se ne raccontano veramente tante, e spesso uno non ci fa
neppure caso. Ma gli angeli sanno prevedere ciò che verrà e quindi cercano di
evitare il possibile interferendo indirettamente nella nostra vita.
Al di là di tutto questo, la cosa più simpatica
però rimane l’indifferenza assoluta della gente immersa nel torrente, che
continua a vivere inesorabilmente la sua vita, con tutte le difficoltà, con
tutte le allegrie e le sofferenze. Qualcuno magari ha la fortuna di fare qualche
bella esperienza mistica, ma rimane comunque un fatto isolato. I potenti della
terra continuano ad accumulare tesori materiali, poi c’è chi decide di fare
la guerra, addirittura chi sfrutta la propria religione per giustificare il
proprio ruolo di terrorista, e bene sì, questo è il nostro mondo, con Gesù
che soffre nel vedere gli uomini uccidersi a vicenda, con la Madonna che piange
per i suoi figli.
Il vedere continuamente la nostra sofferenza qui
sulla terra, mi fa sempre più comprendere quanto vero e reale sia il cammino
che sto facendo. La vita non può essere questa ed, infatti, non lo è, siamo
noi che la dipingiamo così triste e macabra. Impariamo ad utilizzare altri
colori, i colori della luce, ridipingiamo allora il nostro mondo per renderlo più
allegro e più luminoso.
Dio in questo compito ci aiuterà, ma solo se noi
ci crediamo veramente. La fede ci salverà, quante volte Gesù lo ha ripetuto
nei suoi vangeli.
chiarimenti
Quindi facendo un resoconto di tutto quello che
è stato detto possiamo affermare che: noi un tempo eravamo solo Spirito e poi
per chissà quale motivo ci siamo incarnati in questo mondo durante la
cosiddetta fecondazione naturale. Da quel momento siamo diventati esseri viventi
di questo universo, abitanti di questo pianeta sotto forma umana. Altri invece
sono nati come animali e magari altri ancora sono nati su altri pianeti di cui
ancora oggi non siamo in grado di conoscere l’esistenza. La nostra vera
essenza spirituale si è mischiata con la componente terrena e questo ha causato
tantissimi problemi perché non sempre riusciamo a trovare e poi mantenere il
giusto equilibrio tra le due forze, infatti, spesso è la componente terrena a
possedere la supremazia su quella spirituale influendo così radicalmente sui
nostri pensieri, sulle nostre azioni e sulla nostra vita in generale e quindi
sulla storia di tutta l’umanità. Lo spirito ha dato l’impulso per la
creazione dell’arte ma anche del pensiero religioso, il quale è stato reso
sterile dalla nostra componente terrena. Nel mondo è giusto seguire una
religione, che sia il cristianesimo o il buddismo non ha alcuna importanza,
l’importante è che si comprende che il fine della religione deve essere
l’elevazione del proprio spirito alla ricerca di Dio, se la religione diventa
solo un pretesto per il benessere della propria coscienza terrena attraverso la
pratica costante di rituali e cerimonie e atti di carità solo per apparire in
una certo maniera nella società, allora si corre il rischio di deviare da
quello che è il giusto cammino. Una delle cose che non dobbiamo fare è fidarci
ciecamente della storicità della religione in cui crediamo, poiché dalla sua
nascita e per tutta la sua evoluzione, sicuramente si sono mescolati interessi
spirituali ad interessi terreni, questo ha causato la scomparsa volontaria di
testi importanti, documenti e testimonianze che possono in un qualche modo
testimoniare la verità volontariamente perduta, eppure questo compito è troppo
difficile se non impossibile per la gran quantità di documenti che sono andati
perduti e per il lungo tempo che ormai è trascorso da quando lo spirito
primordiale si manifestò all’umanità. Quindi più che credere fermamente ai
principi ed alle regole di una religione istituiti dalla mente umana, è più
conveniente meditare sullo spirito che ha creato tutte le religioni nel mondo.
Bisogna trascendere ogni cosa terrena per scoprire l’azione vitale del nostro
spirito. Molti vivono una vita troppo spensierata e troppo tranquilla. Bisogna
invece essere più pensierosi nella vita e soprattutto un po’ più attenti
alle preoccupazioni della Madonna. Dobbiamo pregare, non sappiamo bene quale sia
il disegno di Dio, non sappiamo ciò che è stato in principio e non sappiamo ciò
che sarà in futuro, ci sono religioni che profetizzano avvenimenti futuri
straordinari e spesso disastrosi per tutta l’umanità, molte profezie si
ritrovano anche nella Bibbia, qualcuno addirittura pensa che potrebbe accadere
già qualcosa nei prossimi anni, ci sono teorie religiose e testi sacri che
prevedono che accada qualcosa di terrificante tra il 2017 ed il 2020. Questa
tendenza a fissare date, ad intravedere un’ipotetica fine del mondo, da un
lato può essere frutto di un fanatismo religioso, ma da un altro lato potrebbe
anche essere una forma particolare di espressione spirituale, e quindi in tal
caso in ciò potrebbe nascondersi qualcosa di vero, ma non sappiamo con certezza
quello che potrebbe accadere, l’umanità potrebbe distruggersi da sola, oppure
ad esempio un asteroide potrebbe dirigersi dritto contro la terra e schiantarsi
intorno al 2019 sulla terra e distruggere tutto, oppure non accadrà proprio
niente, e la vita continuerà tranquillamente come sempre è stato. Dal mio
punto di vista invece penso che qualche cosa potrebbe accadere, ho letto
parecchi testi, e mi sono fatto parecchie idee a riguardo; ho letto ad esempio
che la nascita di Gesù è fissata in alcuni testi intorno al 11 o 10 a.C. e che
all’età di circa 30 anni Gesù avrebbe fatto intendere che sarebbero passati
circa 2000 anni prima che qualcosa di straordinario potesse nuovamente accadere,
come se l’umanità fosse messa alla prova per tutto questo periodo di tempo,
prima di essere giudicata definitivamente. Quindi, anche in questo caso i conti
si riferiscono ad un periodo che potrebbe andare dal 2017 fino al 2021 con
maggiore incidenza sull’anno 2019. Molte profezie dei Santi come anche i
famosi segreti di Fatima fanno presagire a qualcosa che dovrebbe accadere,
spesso è coinvolta la chiesa, preti e soprattutto il pontefice, insomma ci sono
troppe profezie a riguardo, si tratta veramente di un fanatismo religioso o si
nasconde qualcosa di vero?
conclusioni
Consiglio vivamente di fidarci solo delle cose
sicure della vita, e queste sono rappresentate da Dio, dalla Madonna e dai Santi
non finirò mai di nominarli e di rinominarli; dalle esperienze che ho avuto e
che continuo ad avere, comprendo ogni giorno di più che dietro alla nostra
esistenza si nasconde qualcosa di meraviglioso che merita essere cercato e
trovato. Il vangelo di Tommaso potrebbe esserne la chiave. Ma è soprattutto la
meditazione e la preghiera costante la nostra arma vincente. Quindi come
conclusione a questo mio piccolo trattato spirituale lancio un grande invito a
tutta l’umanità. Meditate e pregate. Un po’ di tempo nella nostra vita si
trova sempre per il nostro Padre celeste. Se eleviamo il nostro spirito
diventiamo persone diverse, persone migliori, riusciamo a soffrire di meno e
soprattutto impariamo ad assorbire meglio le delusioni della vita, sia che si
tratta di una malattia o di altri dispiaceri. Ma la cosa più importante e che
possiamo essere maggiormente di aiuto per le persone che ci stanno accanto. Sono
tanti i benefici che possiamo fare ai nostri fratelli grazie alla nostra forza
spirituale. Aiutiamo l’umanità per un’esistenza migliore. Confidiamo in Gesù
e tutto sarà più facile.
estratti dal vangelo di
tommaso
Queste sono le mie
parole segrete. Queste parole costituiscono i miei insegnamenti profondi. Se
trovi il significato di questi insegnamenti non morirai più. Inoltre non appena
troverai il senso ne resterai sconvolto. La scoperta del significato inoltre ti
permetterà di regnare su Tutto. Ci saranno persone che ti indicheranno la
strada sbagliata. Tu non li ascoltare perché così ti allontani dalla verità.
Ma cerca dentro di te e anche fuori di te, poiché lì è la verità. Conoscere
il significato significa conoscere te stesso a fondo. Soprattutto la tua
spiritualità interiore che ti lega a Dio Padre. Più una persona è adulta e più
si legherà alle cose terrene e più sarà lontana dalla verità. Torna di nuovo
bambino, annulla tutta la tua esperienza illusoria che hai accumulato. Se resti
legato alle cose terrene non potrai percepire la verità. Impara a vedere la
realtà per ciò che è realmente. Così capirai quello che avrai davanti e
tutto quanto si svelerà. Non fare niente di nascosto perché qualsiasi cosa fai
si manifesterà. Non fare mai qualcosa che odi solo perché lo devi fare. Cerca
nella vita l’unica vera verità, e lascia andare tutte le illusioni della
terra. Distaccati dal corpo e dalla mente, non devi essere tu a seguire loro, ma
loro a seguire te. Io ho seminato tantissimo ma molti non raccoglieranno niente
perché non cercano, tu invece cerca dove ho seminato, così raccoglierai i
frutti e ti salverai. Io ho gettato il fuoco sulla terra, è lo farò ardere
fino a quando ci sarà qualcuno che mi cercherà. Molti si sono legati alle cose
terrene, che sono illusioni, rendendoli reali, ma così facendo si sono
allontanati da me. Tu invece non ti legare alle illusioni ma concepiscile come
tali, cerca me che sono reale. Tutto ciò che tu vedi oggi un giorno non ci sarà
più, preparati a quel giorno. Io non sono di questo mondo, e per questo non
esiste nome terreno con cui tu puoi definirmi, pensa solo a cercarmi. Molti
credono che io sia venuto a portare pace e amore, ma cercandomi capirai che
avrai tutto il mondo contro. Io ti porterò in un luogo che tu non hai mai
visto. Non avere paura della tua fine o non farti troppe domande sulla tua
morte, poiché tornerai da dove sei venuto, dal principio. Il padre ti ha dato
il libero arbitrio, ma io ti consiglio di seguirmi. Questo mondo non ti
appartiene, un giorno dovrai restituire tutto. Attento che il mondo è pieno di
ladri, non farti derubare della tua santità. Se adesso mi stai ascoltando per
caso, cogli l’attimo e seguimi, altrimenti non lo farai più e sarà troppo
tardi. Non cercare vittorie in questo mondo, rimani ingenuo sulla terra e sarai
dotto in cielo. Io ti sceglierò in mezzo a mille. Io vengo dalla luce e alla
luce tornerò, seguimi e anche tu sarai figlio della luce. Ama i tuoi fratelli
come la tua pupilla, poiché come la pupilla essi sono fragili, e senza di loro
diventerai cieco. Non giudicare la fragilità di tuo fratello, se non prima ti
liberi della tua fragilità. Io sono venuto e ho trovato tutti ubriachi, tu
invece torna in te, smetti di bere dalla fonte di illusione, ma bevi dalla fonte
di verità, così mi vedrai e avrai salvo la vita. Se stando con me diventi
luce, non ti nascondere, ma cammina nelle tenebre per illuminare chi ancora è
smarrito nel buio. Non ti affannare troppo dei tuoi bisogni terreni, ma pensa a
ciò che sei veramente e a ciò che un giorno sarà. Solo se ti spogli dei tuoi
pensieri, della tua mente e del tuo corpo, solo restando nudo mi vedrai. Ci sono
persone che possiedono le chiavi della conoscenza solo che non ti permettono di
accederci, e neanche loro accedono alla conoscenza nonostante possono farlo. Tu
non ti preoccupare e fai fluire le cose del mondo secondo la loro strada. Tu
resta con me e sarai salvo, perché in me hai trovato la Via, la Vita e la Verità.
Tutte le cose del mondo sono state piantate senza il Padre, ma un giorno tutto
sarà di nuovo sradicato, tu resta con me. Resta sempre di passaggio in questo
mondo, non mettere mai radici. Impara a lodare il Padre e lo Spirito Santo della
Madre. Le persone buone si riconoscono dai loro frutti, se non raccolgono
niente, non saranno certo uomini buoni. Non puoi credere in me e continuare ad
essere ubriaco; credere in me significa abbandonare il piacere del mondo. Non
farti troppe domande su coloro che sono morti, perché essi sono stati già
giudicati. Non modificare la Natura, perché è perfetta, se c’è qualcosa che
non va, Dio lo saprebbe. Se non ti distacchi da tutti i tuoi cari, non potrai
stare con me. Beato tu che per colpa mia soffri, perché sarai ripagato. Volgi
lo sguardo verso di me finche sei vivo, perché potrebbe essere troppo tardi in
seguito. Io rivelo i miei misteri solo a chi è degno di riceverli. Se tu ti
rallegri di conoscere tutto, ma poi non conosci te stesso, allora sei privo di
ogni cosa. Beato sei tu se per colpa mia sarai deriso e preso in giro o
addirittura incolpato e perseguitato, tu sarai salvato, chi ti perseguita invece
sarà condannato. Beato sei tu se hai avuto una vita sventurata e affamata, ti
prometto che sarai ripagato. Ricordati che è ciò che è dentro di te che ti
salverà e non ciò che è fuori di te. Non chiedermi aiuto sulle cose terrene,
poiché non mi riguardano. Molti mi girano intorno ma nessuno si accinge a
cercarmi, tu cercami sempre. Molti si fermano davanti alla porta e nessuno bussa
per entrare, tu bussa sempre. Molti mi cercano ma non mi trovano, ma io sono
dovunque; taglia un pezzo di legno ed io ci sarò, solleva una pietra e là mi
troverai. Non lasciarti ingannare dalle meraviglie di questo mondo, poiché
nessuna meraviglia illusoria conosce la verità. Se rimane vicino a me, sarai
vicino al Fuoco, ma se ti allontani, sarai lontano anche dal Regno. Tu sei
infelice imprigionato nel tuo corpo e nella mente, ma felice sono il corpo e la
mente a possederti. Tu non sei solo, ma gli angeli ti tengono sempre compagnia,
basta cercarli. Non lavare le cose esterne, ma purificati dall’interno. Vieni
a me, poiché è leggero il mio giogo e dolce la mia autorità e troverai la tua
Quiete. Cercami e mi troverai. Non dare ciò che è sacro ai cani e neppure le
perle ai porci, che tu non venga a perderci aiutando il tuo prossimo. A colui
che mi cerca io mi faccio trovare, e a chiunque mi bussa io aprirò. Tu non
pregare e non digiunare se stai con me, poiché sarai già salvo. Se invece mi
perdi allora spera che digiunando e pregando ti salverai. Se cerchi capirai che
il mondo è un cadavere, e non sarà più degno di te. Guai a te se ti farai
dominare dalla carne. Non chiedermi quando verrà il regno di Dio poiché è già
qui, cercalo e lo troverai. Dio Padre non fa differenza fra i suoi figli, poiché
gli sono tutti ugualmente cari. Rispetta Dio e solo a lui puoi fare delle
offerte. Non cercare il Paradiso in cielo, ma apri il tuo cuore, come un fiotto
di luce il Paradiso entrerà dentro di te. Se stai con me ogni tribolazione
della vita sarà meno faticosa. Abbandona i tuoi idoli terreni e non eseguire
alcun rito religioso poiché così ti separi dal Padre. Non ti legare a nessun
sacerdote dal quale il paradiso si è allontanato. Tanto Dio un giorno infliggerà
un castigo adeguato a tutti coloro che avranno condotto i suoi figli lontano
dalla giusta strada. Entra dentro te stesso e riempi il tuo animo con buoni
pensieri, con la pazienza e con la fede incrollabile nel Padre nostro. Fai ciò
che piace a Dio. Prima di morire devi risorgere, perché se prima muori non puoi
più risorgere.
Queste sono le
parole segrete che Gesù disse a Tommaso
autobiografia
NON PRESENTE PER MOTIVI DI PRIVACY
dedica personale
Dedico questo scritto con tanto affetto e tanto
amore a Padre Gabriele, per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che
rappresenta nella mia vita.
Grazie
PER CONTATTARE L'AUTORE DI QUESTO TRATTATO SCRIVERE A