Trattato Spirituale

Fuga dal torrente delle illusioni

 esperienze religiose e mistiche di pezzino nunzio

contiene estratti dagli scritti degli esseni e dal famoso vangelo di tommaso apostolo

pezzino nunzio

scordia il 27 luglio 2002

 

 

Prefazione

 

 

Avevo sei anni quando conobbi la cultura buddista e quindi il pensiero religioso, e da quel momento in poi, iniziò per me un lungo cammino spirituale, fatto di costante ricerca, di studio e soprattutto di meditazione. Un cammino altalenante, che partendo dai misteri del Tao, mi conduceva attraverso gli insegnamenti del Buddha, fino ad abbracciare il Cristianesimo più profondo e spirituale, attraverso un Misticismo misterioso e uno Gnosticismo quasi esoterico proveniente da testi sacri come il famoso Vangelo di Tommaso. La costante ricerca di testi perduti come il libro segreto di Enoch ed altri testi, fra cui gli scritti degli Esseni, sono diventati fondamentali per la mia stessa fede religiosa. La presenza costante al mio fianco di un Padre spirituale molto particolare, rappresentato da un sacerdote Esorcista, Guaritore dello spirito e persino Stigmatizzato, ha contribuito tantissimo alla mia formazione spirituale di questi ultimi anni. La ricerca e la sperimentazione di nuove tecniche meditative con scopo mistico hanno portato alla luce delle verità importanti nella mia vita spirituale.

Questo piccolo trattato raccoglie in sé tutte le mie esperienze spirituali accumulate fino a questo momento. Vuole essere una sorta di visione d’insieme di tutto quello che è stato fin ora il mio cammino spirituale.

Sono convinto che in ogni essere vivente lo spirito divino si manifesta sempre in maniere ed in forme diverse, e la conoscenza di tutte le varie forme di espressione spirituale che si manifestano in ogni individuo, potrebbe condurre il ricercatore verso una scoperta spirituale di rilevanza assoluta per la propria essenza interiore. Questo mio trattato si potrebbe definire come espressione spirituale della mia anima più intima, conseguenza e frutto di tutte le mie esperienze terrene e spirituali, a disposizione per chiunque fosse interessato alla conoscenza di una forma di espressione spirituale particolare. E’ un piccolo contributo per il benessere spirituale del mio prossimo. Buona lettura.

 

Il senso segreto della nostra esistenza duplice

L’uomo raccoglie in sé quattro elementi fondamentali della materia, il fuoco sottoforma di calore, l’aria sottoforma di ossigeno vitale, la terra sottoforma di carne ed infine l’acqua. Nella terra ogni cosa è creata per mezzo di questi quattro elementi principali.  Questi elementi si mescolano con la massima perfezione per creare ogni individuo. Tale perfezione è garantita e regolata accuratamente dal codice genetico contenuto in ogni essere vivente. Pertanto si può affermare che ogni essere vivente è il prodotto e la conseguenza del suo stesso codice genetico ereditato. L’origine del codice genetico è la fecondazione di due esseri di sesso opposto.  In altre parole per creare un individuo è necessario che due poli opposti si uniscono. L’unione del maschio e della femmina è un momento culminante, poiché la fecondazione non è solo un semplice meccanismo naturale di riproduzione e di moltiplicazione della propria specie, bensì è quell’attimo in cui cielo e terra si uniscono per immettere uno spirito nell’uovo fecondato. Questo è un evento fondamentale e al tempo stesso rappresenta anche uno dei più grandi misteri assoluti. Durante la fecondazione, durante l’unione del maschio con la femmina si ha dunque anche l’unione del cielo con la terra, si ha l’unione di Dio Padre con la Madre Natura. Il risultato di quest’unione universale è l’Essere, formato da un lato da Dna e dall’altro da puro Spirito. Lo Spirito a questo punto, limitato dal corpo terreno diviene Anima. L’Anima conferisce armonia e amore al codice genetico. Nasce così l’individuo umano, l’individuo animale e l’individuo vegetale. Ogni essere è formato da cinque elementi costitutivi e principali. Sono il corpo, i sensi, le emozioni, la mente e la coscienza. Questi elementi costituiscono il prodotto del codice genetico e sono espressione della Madre Natura. L’Anima invece è il prodotto della limitazione dello Spirito disceso dal cielo al momento della fecondazione ed è espressione di Dio Padre. L’Essenza dell’individuo è da considerarsi pertanto duplice. Esiste una coscienza puramente Naturale o terrena ed una coscienza puramente spirituale dettata dall’anima. Questa stretta convivenza tra queste due coscienze, è stata la causa per la quale già i primi uomini vivevano immersi in una confusione immensa ed esagerata. All’interno dell’individuo c’era uno scontro-incontro tra due forze distinte, da un lato la mente terrena, che legandosi alle cose terrene sviluppava le sue teorie materialistiche, incentrate su una logica puramente terrena, dall’altro lato c’era l’anima che invece dava l’impulso verso una visione completamente diversa del mondo terreno, incentrata su una logica puramente spirituale, che ha causato all’interno dell’individuo la creazione del pensiero religioso insieme con altri pensieri altrettanto importanti. Fu così che in tutto il mondo si svilupparono pensieri religiosi da un lato e pensieri materialistici ed atei dall’altro lato. Col tempo questi pensieri opposti si mescolarono, e così ciò che accadeva all’interno dell’individuo si manifestava anche all’esterno, ovvero lo scontro ed incontro tra due energie completamente opposte.

Questa è la situazione odierna, un mondo pieno di religioni in parte giuste, spesso frammiste a pensieri politici ed economici. Il quadro odierno non è altro che la naturale conseguenza della nostra essenza interiore. La lotta tra illusione e realtà, tra giusto e male, ha causato il mondo in cui viviamo oggi, così variopinto e instabile, un po’ si ride e un po’ si piange.

La convivenza di anima e mente ha creato la fantasia, ha creato l’arte in tutte le sue manifestazioni, dalla pittura alla scultura e così via.

Ben presto però, si percepisce un’intuizione particolare ed importante.

L’individuo, nonostante la sua Essenza duplice, non possiede alcuna certezza sulla sua Essenza. Non è certo se l’anima esiste oppure non esiste.  A causa di questo dubbio l’uomo è diventato un essere incostante. Si muove lungo i suoi anni cercando certezze, e più è convinto di essere vicino ad una certezza e più affonda nei dubbi, come se la certezza fosse una meta irraggiungibile. L’uomo percepisce dentro di sé una coscienza, ma anche un impulso spirituale che lo inducono nella formazione dei propri valori giusti o sbagliati che siano. L’uomo prendendo spunto da questi valori, si è organizzato, e spinto dall’istinto di sopravvivenza, ha cercato di creare una società in cui potesse convivere con altri esseri. Nasce così la politica ed il diritto, come intenzione e desiderio di dare a tutto un ordine preciso ed una perfetta armonia. Alla luce di tutto questo, queste due energie che agiscono nell’individuo possono essere considerate come due energie reali e buone, che permettono l’evoluzione dell’uomo verso un equilibrio sempre più perfetto. In realtà queste due energie sono molto differenti l’una dall’altra.

Devo però precisare che la mia tendenza a credere nella reale esistenza di un’anima mi colloca tra quegli individui che non volendo permanere nel dubbio, hanno deciso di credere inizialmente per Fede nell’esistenza dell’anima. La pratica costante della meditazione trascendentale, e quello che ho ottenuto da questa particolare tecnica orientale, mi permette continuamente di percepire e sentire fortemente dentro di me la profonda ed intensa presenza dell’anima, e della sua condizione primitiva sottoforma di Spirito. Non solo percepisco questo, ma sento anche la profonda nullità e relatività della parte terrena che agisce dentro di noi. Alla luce della mia personale esperienza spirituale, sento come dentro di me agisce da un lato un’entità puramente spirituale e realmente esistente, e dall’altro una forza completamente illusoria, in armonia con la terra e con le cose terrene. L’essenza duplice dell’individuo consiste in un’essenza reale spirituale ed in un’essenza illusoria terrena.

La nostra vera identità va ricercata dunque nella componente spirituale visto che la parte terrena è illusoria e relativa. Il corpo, i sensi, le emozioni, la mente e la nostra coscienza che nel loro insieme costituiscono la componente terrena sono gli elementi principali della nostra essenza relativa, invece l’anima costituisce la nostra unica essenza assoluta. La nostra parte terrena dipende completamente dalle cose terrene che ci sono nel mondo in cui viviamo, invece la nostra anima dipende solo ed esclusivamente dalla dimensione spirituale che ha avuto origine grazie a Dio.

La nostra anima che un tempo era spirito, quell’alito divino che Dio ha perfuso dentro di noi al momento della nostra nascita, è l’Assoluto, è il principio e al tempo stesso anche la fine, è un’essenza misteriosa, senza spazio e senza tempo, invisibile ma pur sempre percepibile, trascurata e sottovalutata ma pur sempre determinante nella vita e nella morte.

 

 

la vita terrena

E’ da molti anni che studio le religioni, leggendo tantissimi testi sacri per comprenderne significati nascosti e le evoluzioni di codeste religioni nel tempo, mi piace osservare la gente comune per comprenderne i comportamenti, la mentalità e lo stile di vita, ma soprattutto il modo in cui la gente percepisce il mondo.

La pratica costante della meditazione e della ricerca hanno però indotto in me un profondo e forse anche irreversibile cambiamento. L’aver percepito la mia vera essenza spirituale, l’aver compreso l’ingannevole e l’illusoria essenza terrena, ha causato in me una profonda rottura con le cose della vita terrena. All’improvviso ho sentito dentro di me una sensazione strana, come se tutte le cose della terra, ad esempio la vita che viviamo tutti i giorni, gli amici, la famiglia, il nostro lavoro, il nostro rapporto con gli altri, tutti i nostri pensieri legati alle faccende terrene, non fossero più così importanti come invece lo erano un tempo. Sento come se dentro di me e tutto intorno a me ci fosse un qualche cosa di strano, qualcosa di misterioso, solo che i miei sensi non sono in grado di poter percepire tale fenomeno misterioso. La sensazione che dentro di me ci sia un qualcosa di trascendente, un anima, uno spirito, un non so che, ma pur sempre un entità costantemente presente e percepibile, mi fa capire che la vera realtà delle cose non è quella che mi sta innanzi, in pratica sento come se tutte le cose della nostra vita fungessero da velo illusorio che si frappone tra noi e la vera realtà delle cose e c’impedirebbe di scorgere la verità assoluta delle cose. Ogni qualvolta che qualcuno per sbaglio o per intuizione riesce a scorgere oltre tale velo, allora a costui si manifesta parte della verità.

Ecco, la consapevolezza di questo fenomeno mi ha scosso molto, al punto che ho deciso di non voler più vivere una vita comune, immerso nei pensieri terreni, stressato e legato a valori terreni. Sento che vivere una vita terrena comune sia solo perdita di tempo, a mio avviso bisogna essere più attivi in questo contesto. Io non voglio sostenere che bisogna rinunciare a VIVERE per dedicarsi solo alla ricerca della verità, intendo invece affermare che il VIVERE la vita di tutti i giorni deve passare in secondo piano, o meglio, bisogna vivere alla luce della consapevolezza che noi non siamo di questo mondo, che ci troviamo in questo mondo per chissà quale motivo e che un giorno andremmo o ritorneremo chissà dove. La vita su questa terra è determinata dallo spazio e dal tempo, ogni individuo vive in un dato spazio e vive per un determinato tempo, e inoltre ogni individuo è costretto a sottostare obbligatoriamente alle leggi della natura che prevedono la nascita, la vecchiaia, la malattia e la morte di ogni tipo di cellula. Ogni individuo, se ha come punto di riferimento la sua parte terrena, allora, vivrà una vita illusoria, vivrà immerso nel torrente dell’illusione, concepirà tutto relativamente, l’individuo creerà il bene e lo amerà, creerà il male e lo odierà, l’uomo creerà le idee relative, si legherà a loro, e a causa di queste idee soffrirà. Questa è la vita di tutti i giorni, l’uomo crea le sue illusioni; i suoi sensi però percepiscono queste illusioni come se fossero delle realtà, e di conseguenza l’uomo crea le emozioni. Si creano emozioni positive che stimolano il legame illusorio, si creano emozioni negative che stimolano l’odio e l’antipatia.

Questo è quello che vedo quando attraverso la meditazione trascendentale vedo il mondo, vedo l’uomo che vive una vita frenetica e stressante in balia delle illusioni che esso stesso crea. Vedo un uomo che legandosi al denaro considera all’improvviso suo fratello come un nemico, conseguentemente accade che neppure lo saluta e addirittura non perde occasione di bestemmiarlo offensivamente, poi vedo un altro signore che odia con violenza un'altra persona perché ha subito un piccolissimo torto, vedo un ragazzo che lasciato dalla propria ragazza tenta il suicidio, vedo persone che per disperazione fanno cose inimmaginabili. Vedo persone che si professano religiose, che sparlano e giudicano negativamente altri solo perché appartenenti ad altri movimenti religiosi e tendono ad isolarsi e prendere distanze da loro.  Poi addirittura ci sono persone che giudicano altri per il colore della pelle. Altri ancora perché risiedono in certi paesi più disagiati. Altri ancora si legano a persone della televisione al punto che non dormono neppure la notte. Molti criticano, giudicano, tutti vogliono essere intelligenti, ma quasi nessuno si chiede sul vero senso della propria vita, forse che se qualcuno lo facesse, cambierebbe sicuramente modo di concepire la realtà.

La famiglia, gli amici, il lavoro, tutte queste cose sono importanti, infatti, in un qualche modo dobbiamo pur trascorrere il nostro tempo in questa vita, però a mio avviso penso che queste realtà, come il lavoro, la casa, gli amici, devono solo permetterci di manifestare il nostro amore e la nostra compassione, dati da profonda umiltà, benevolenza e magnanimità rivolto al nostro prossimo. E' come se la nostra anima qui sulla terra avesse uno scopo ben preciso, una missione da compiere, e questa missione consiste nel vivere all’interno di un corpo e manifestarsi in questo mondo così strano. E' come se noi poiché anima dovessimo dimostrare qualcosa a qualcuno di tanto speciale. Questo è il senso della nostra vita. Vale a dire cercare, cercare e ancora cercare. Cercare significa capire ogni giorno di più perché si è qui, quale sia la nostra vera missione e quale la nostra destinazione. Molte religioni nel mondo si sono create grazie alla nostra anima, ma poi all’improvviso tutte si sono atrofizzate. Non bisogna mai arrendersi di cercare e di avere fiducia.

Personalmente credo alla Madonna, soprattutto alle sue innumerevoli apparizioni in questo mondo, appariva spesso triste e preoccupata per l’umanità, incitava sempre alla preghiera e alla fede in Dio. Questo è un monito profondo che spesso è dimenticato. Queste apparizioni, la presenza dei Santi non devono essere intesi come semplici culti religiosi e spesso spettacolari, ma sono dei segnali fortissimi che provengono direttamente da Dio. Questi segnali hanno solo un fine; ed è quello che noi tutti dobbiamo svegliarci, dobbiamo accendere la lampadina della fede e diventare persone spirituali. Ci sono molte profezie funeste che riguardano il nostro futuro in questa o nell’altra vita che noi non riusciamo ad interpretare, ma Gesù ci ha insegnato però che la nostra Fede sarà la nostra Salvezza. Perché allora complicarci ancora la vita? Molte persone dicono di non avere tempo per la meditazione o per la preghiera, perché devono lavorare o perché sono molto impegnati per altre faccende, o magari pregano solo quando qualcosa va male nella loro vita; ad esempio quando qualcuno si ammala, altri addirittura pregano affinché la propria squadra del cuore vinca la partita, altri perché devono vincere al totocalcio. Tutti questi signori non hanno ancora capito che la preghiera e la meditazione vengono prima anche del nutrimento e del riposo notturno. La preghiera deve essere la prima cosa che si fa di mattino quando ci si sveglia e deve essere l’ultima cosa prima che si va a dormire. Il nutrirsi, il riposarsi, il lavoro, gli amici e tutto il resto sono solo cose della vita terrena, se per dedicarsi a queste cose non si trova il tempo di pregare o di meditare allora l’illusione e l’inganno deve essere veramente potente.

Qualcuno dei miei amici, incuriosito dal mio modo di vivere mi chiede se io qualche giorno gli potessi insegnare la meditazione. Ma la meditazione è la cosa più naturale e meravigliosa di tutta la nostra essenza. Per meditazione s’intende staccare la spina alla propria vita per starsene lontani da tutto. Significa far riposare la mente e tutti i pensieri terreni, non ci devono essere né preoccupazioni e né impegni da compiere, bisogna stare distaccati da tutto a da tutti.

Ultimamente ho avuto modo di incontrare per caso un signore molto gentile ma anche molto particolare nel suo modo di fare meditazione. Questo signore da sempre nutre come suo passatempo personale l’osservazione delle stelle e delle costellazioni della sfera celeste con un telescopio molto potente. La prima cosa che mi ha colpito è stato intanto il luogo, così distante ed isolato da tutto, dalla città e quindi dalla vita di tutti i giorni, e poi quella voglia, quel desiderio di guardare oltre, di trascendere la realtà che tutti conosciamo, la tendenza a farsi domande sull’origine e sulla natura di tanta perfezione divina che si trova nell’universo. Ho subito capito che anche questo è meditazione, e anche una forma molto potente di meditazione, infatti, i frutti di tale passatempo si ritrovano tutti quanti in quel signore, così profondo, così spirituale, ma soprattutto così attivo nella ricerca.

La meditazione è appunto fermarsi, alzare la testa fuori dal torrente illusorio, capire che si sta andando per il verso sbagliato, uscirne completamente fuori dal torrente per fare una precisa scelta, e questa scelta è DIO.

  

 

i punti di riferimento fuori dal torrente

Tutto dunque è incominciato il giorno in cui ho creduto fermamente all’esistenza di un anima dentro di me, come già ho detto, questa percezione mi ha categoricamente impedito di continuare a vivere una vita normale, anche se l’uomo tende naturalmente a vivere una vita terrena; infatti, vivere una vita spirituale significa vivere una vita attiva, invece vivere una vita terrena, significa vivere passivamente, lasciarsi trasportare dalle cose della vita, immersi in quel torrente di illusioni senza fine.

E’ stata la mia esperienza buddista prima, e la lettura di alcuni scritti sacri in seguito, a dare quell’impulso nel mio cammino spirituale affinché raggiungessi quella magnifica percezione o intuizione. Tra questi testi uno che possiede particolare rilevanza nel mio cammino è il Vangelo di Tommaso Apostolo. Ritengo questo vangelo il succo o meglio il centro energetico da cui tutto si è evoluto. Un testo che contiene parole magiche, parole che nascondono significati spirituali. Molti hanno letto questo vangelo e non hanno trovato niente di particolare, io stesso la prima volta che l’ho letto sono stato abbastanza superficiale, ma è stata la meditazione versetto per versetto la mia chiave di lettura. Alla fine riuscivo a trovare un senso logico, un senso che collegava tutti i versetti in un’armonia fantastica. Ho capito che se si rimane superficiali non si va lontano, ma è solo scrutando in profondità che si fanno le scoperte più importanti. Gesù in questo vangelo incita continuamente alla ricerca interiore, parla del mondo come di qualcosa che non è degno di noi, e ci indica la via da seguire. Altri testi come il vangelo degli Esseni sono importanti perché definiscono altre parti del cammino. Comunque il risultato di tutto ciò è che quando ho deciso di vivere diversamente la mia vita, avevo bisogno di un punto di riferimento, cioè avevo bisogno di una vera e propria guida spirituale, e questa guida è stata impersonata da questi testi particolari, ma soprattutto dalla mia guida spirituale Padre Gabriele, uomo di imponenti virtù e carismi, esorcista e stigmatizzato. Sacerdote di elevatissimo spessore spirituale, missionario Tibetano, diffusore della verità cristiana attraverso il vangelo di Tommaso. La sua presenza nella mia vita è fondamentale, il mio cammino interamente dipendente da questa mia guida, mi accompagna lungo le mie avventure spirituali, mi tiene stretto per mano e non mi lascia mai. Mi segue giorno e notte, con la sua delicata severità ma anche con la sua copiosa saggezza. A lui dedico questo scritto e la mia stessa vita.

Se è vero che ogni uomo è il risultato delle sue componenti innate e di tutte le sue esperienze di vita, allora posso affermare che ciò che sono diventato, non è altro che il risultato di questa ricerca infinita attraverso la lettura di testi sacri, esperienze religiose varie, buddismo ed infine l’esperienza di Padre Gabriele. Tutto ciò ha prodotto la mia essenza attuale. Poiché mi sento realizzato e soprattutto sono convinto che sto percorrendo la retta via, non posso che esserne compiaciuto di tutte queste esperienze della mia vita.

 

 

Sfuggire dal torrente illusorio

A questo punto voglio chiarire quindi la situazione o meglio la condizione di colui che comprende a fondo queste cose e decide di conseguenza di spiccare un salto di qualità nella propria vita. Da un lato ci troviamo innanzi al torrente della vita che continuamente ci attira trascinandoci dietro ad infinite illusioni, desideri e pensieri relativi. Tutte queste cose creano quel velo che ci oscura la retta visione della realtà. Invece dall’altro lato c’è il mistero, c’è l’ignoto. C’è un mondo diverso, un mondo che ci fa paura, per questo, spesso lo evitiamo e ci rituffiamo nel torrente delle illusioni. Ma ora che abbiamo capito che la nostra vera essenza è lo Spirito, e che noi non apparteniamo a questo mondo ma siamo solo di passaggio, deve essere logico continuare la nostra ricerca in quel senso. Capisco che non sono tutti che avvertono questa necessità, purtroppo la maggior parte della gente è troppo immersa nel torrente e difficilmente riesce a comprendere queste cose, o se qualche volta per un’intuizione improvvisa o perché qualche Angelo si rende manifesto al momento giusto, può accadere che qualche povero illuso per un attimo percepisce quel senso spirituale che agisce dentro di lui, solo che poi ritorna di nuovo nel torrente. Questo fenomeno mi ricorda quella parabola di Gesù che afferma che il regno di Dio è come un seme che è gettato sulla terra; se la terra è fertile allora il seme è accolto e assorbito e un giorno produrrà qualcosa di buono, ma se la terra è arida e pietrosa allora il seme non metterà radice e niente di buono sarà prodotto. Gesù qui è chiaro, vuole che tutti diventiamo terra fertile, solo se siamo terra fertile riusciamo a far nostro il seme della verità, a cambiare vita e produrre il giusto.

Quindi, dal momento in cui per un attimo ci fermiamo e ci distacchiamo dalle cose terrene, ci ritroviamo di fronte ad una scelta. O rientrare nel torrente e far finta di niente, tanto forse Dio non esiste, e poi la vita terrena è più divertente e stimolante con tutti i suoi piaceri, questo potrebbe essere uno dei nostri pensieri. Oppure potremmo rimboccarci le mani, prendere fiducia e coraggio, dare un calcio alla vita illusoria piena di piaceri ingannevoli, e cercare la verità nutrendo lo spirito.

Fare questa scelta è molto difficile, da un lato perché non tutti riescono ad avere questa intuizione spirituale che permette un attimino il distaccarsi dalle cose terrene, e di quelli che ci riescono solo pochi riescono a credere con sicurezza alla reale esistenza di una vita spirituale o di un al di là, e di quei pochi che ci credono pochi riescono a sfuggire al richiamo naturale del torrente illusorio della vita terrena, cosicché alla fine quasi nessuno sceglie la via giusta.

Il torrente illusorio è la vita di tutti i giorni, vivere in questo torrente significa alzarsi ogni mattina con la mente concentrata a tutti i doveri terreni che si devono affrontare in quel giorno, alle preoccupazioni, alle persone  con cui rapportarsi, alle sofferenze, ai desideri che non si riescono a soddisfare, alle ingiustizie che non si riescono ad evitare, al lavoro e a tutti gli impegni della giornata, fino a quando alla sera si ritorna a letto e con fatica si cerca di riposare. E così ogni giorno, ogni settimana, ogni mese e per tutta la vita. Ogni tanto muore un caro in famiglia o un amico, allora per un attimo si pensa a Dio, all’al di là, al Paradiso, che qui siamo solo di passaggio, ma questi pensieri durano per poco, spesso basta qualche giorno per ritornare di nuovo normali, quel poveraccio che è morto tanto oramai non c’è più, la vita continua e tutto finisce qui. Quindi vivere in questo torrente significa considerare le faccende dello spirito solo come un lusso, infatti, spesso quando parlo alla gente di meditazione e di preghiera come tecniche importanti per raggiungere un certo benessere, mi rispondono che ho ragione, che è vero che la meditazione è importante, solo che non hanno tempo, non possono dedicare neppure un quarto d’ora al giorno alla preghiera. Pazienza dico sempre a me stesso. Spero che un giorno qualcuno cambierà idea, prima che sia troppo tardi. Comprendo che non tutti credono nello spirito, purtroppo la componente terrena che è in noi è molto forte e potente, anche perché è influenzata da forze ed energie negative presenti sulla terra, definite sataniche. Infatti, anche chi comprende queste cose e vuole scegliere di seguire lo spirito non sempre ci riesce. Ad esempio, io personalmente, è da anni che ho compreso questa realtà, ma mai sono riuscito a liberarmi completamente dagli influssi negativi del torrente illusorio. Anzi, se uno vive all’interno del torrente neanche se ne accorge di come è manipolato e manovrato dalle energie negative ed illusorie, tutto sembra così naturale e così normale; invece chi vive queste esperienze dall’esterno, cioè chi vede il torrente dall’esterno capisce subito che quelle forze negative si manifestano attraverso illusioni, solo che essendo fuori dal torrente queste forze ci appaiano per quello che sono realmente. Ho letto molti libri sui santi, e una delle cose che li accomuna è la lotta contro Satana; tutti i santi sono stati tentati ed hanno lottato guerre pesantissime contro le forze maligne, ma hanno vinto tutti perché stavano dalla parte di Dio. Ecco, tutti i santi sono per noi un esempio da seguire, essi sono riusciti a distaccarsi dal torrente illusorio della vita terrena, hanno capito la verità, erano terra fertile, hanno trovato la forza di combattere e di soffrire, ma così sono riusciti a dare una svolta alla propria vita, protetti da vicino da Dio in persona. Quindi, non perdiamo tempo, coraggio, cambiamo vita e viviamo questa vita illusoria di passaggio senza legarci a niente. Con ciò intendo sostenere che dobbiamo lavorare, avere amici o altro, significa continuare a fare quello che facevamo sempre, ma solo considerando tutto sotto un’altra prospettiva.

Ad esempio, in questo momento mi trovo nella mia stanza davanti al computer, quindi sto agendo in maniera terrena, usando il mio corpo, i pensieri, i sensi e tutto il resto, ma allo stesso tempo sono fuori dal torrente, perché la mia concentrazione è rivolta fuori, in questo momento mi sento vicino a Dio, a Gesù, alla Madonna e a tutti Santi. Sto solo utilizzando il computer per manifestare questa verità, questo mio particolare sentimento. Quindi, la stessa cosa la faccio quando sono a tavola e mangio, quando sono con i miei familiari, con i miei amici, quando lavoro, quando studio, sempre. Io non faccio altro che passarmi il tempo in questo mondo, un tempo indefinito, ma sfrutto questi passatempi per manifestare la mia spiritualità al prossimo, attraverso l’amore, la compassione, l’umiltà e tutto ciò di buono che posso improvvisare in quell’istante. Non sempre è così facile, anzi è difficile, soprattutto quando si ha a che fare con altre persone, non sempre la pensano come noi, perciò ci possono essere divergenze, quindi è proprio in quei momenti che dobbiamo stare attenti, perché questi momenti sono per noi come trappole, in cui rischiamo di cadere se non siamo abbastanza saggi e svegli. La vita fuori dal torrente è perciò qualcosa di particolare e soprattutto qualcosa di complesso.

 

 

vita fuori dal torrente

Uno che è ancora all’inizio e si trova fuori dal torrente si sente spaesato, confuso, non sa cosa fare, da un lato si sente bene, protetto, come se tutte le cose della vita non lo sfiorassero per niente, ma poi non sa come gestire la cosa, e ritorna di nuovo nel torrente.

La vita fuori dal torrente si deve meditare, perché è solo attraverso la meditazione che possiamo iniziare a comprendere qualcosa di questa vita. Deve crescere dentro di noi la voglia di batterci per questa ricerca. Dobbiamo fare in modo che lo Spirito e Dio diventano veramente la cosa più importante della nostra vita, senza questa promessa e questa voglia, non andremo lontano. All’inizio è pesante ma poi con il tempo diventa sempre più normale, anzi spesso cresce il bisogno di Dio sempre di più. Col passare del tempo perdiamo il senso della vita all’interno del torrente, facciamo fatica a comprendere tutte le altre persone, le loro esigenze e le loro attenzioni diventano messaggi indecifrabili per noi, praticamente è come se all’improvviso perdessimo il contatto con il nostro corpo e con le sue funzioni cognitive, infatti, è proprio questo quello che accade. Tutto ciò che accade sulla terra col tempo ci sembra futile, gli interessi della gente non sono più i nostri interessi, iniziamo a parlare un altro linguaggio, parliamo con la mente, ma soprattutto con lo spirito.

Eppure dobbiamo stare attenti a non lasciarci assorbire completamente dallo spirito perché altrimenti così porremmo fine alla nostra vita sulla terra, potrebbe essere anche una soluzione, essere assorbiti completamente dallo spirito, ma non posso essere certo che Dio sia d’accordo. Dobbiamo invece trovare una sorta di equilibrio tra la cosiddetta vita passiva e la vita attiva.

Innanzi tutto dobbiamo concepire che cosa significa la vita terrena fuori dal torrente. Abbiamo affermato che la componente terrena dell’individuo è data dal corpo, dai sensi, dalle emozioni, dalla mente e dalla coscienza. L’individuo che vive immerso nel torrente possiede sì uno spirito al suo interno, però questo si trova in un grado bassissimo in uno stato sottosviluppato. Sono le sue componenti terrene ad essere più sviluppate. Questo squilibrio nello sviluppo causa purtroppo una maggiore azione terrena a scapito di quella spirituale, ecco perché l’individuo rimane immerso nel torrente, ed ecco perché molti non riescono a fermarsi ed a uscirne fuori. Una volta qualcuno mi ha chiesto riguardo alle persone credenti che vanno in chiesa o che credono in una qualunque religione e sono inoltre anche molto praticanti. Io gli ho ricordato che bisogna stare attenti. E’ vero che la pratica religiosa eleva lo spirito, perché la religione è il frutto dello spirito che agisce in ognuno di noi, ma è pur vero che molti praticanti nonostante la loro costante pratica non riescono ad elevare il loro spirito abbastanza, questo dipende sicuramente dalla visione della vita e dalla mancanza di una vera e propria prospettiva spirituale, spesso la causa è data da una guida spirituale non all’altezza, da pratiche sbagliate e dalla pratica di riti che non fanno altro che bloccare e atrofizzare lo spirito della persona. Non è solo la quantità di pratica spirituale che fa elevare lo spirito, ma anche e sicuramente anche la qualità delle pratiche e del tipo di cammino spirituale scelto. Personalmente sono convinto che chiunque può elevare il proprio spirito, qualunque religione è il pretesto per fare un cammino di elevazione spirituale, perciò non esiste una religione prediletta, perché come già più volte ho ricordato, ogni religione è il frutto dello spirito che agisce in ognuno di noi. Lo spirito dentro di noi è vivo, e questa sua vitalità gli serve per manifestarsi nella vita. La religione è solo un pretesto per l’uomo, è una linea guida che dovrebbe portare all’elevazione dello spirito. Purtroppo la religione è offuscata e manipolata dalla componente terrena illusoria per cui si stravolge e perde quindi la sua funzione principale, diventa quindi una religione sterile, e con mio dispiacere ritengo che nel mondo sono molte le religioni sterili. Se non fosse per quelle poche persone sante che riescono ad elevare lo spirito completamente ed indipendentemente, potremmo sostenere che pochi praticano un cammino spirituale serio, in proporzione all’intera umanità della terra. Tutti abbiamo lo spirito dentro, nessuno è di questo mondo, eppure la nostra vita fa pensare il contrario.

 

 

osservazione sulle religioni

Giacché stavo parlando di religioni volevo adesso solo chiarire un particolare. E’ vero che nel mondo ci sono parecchie religioni, ma generalmente si potrebbe affermare che il mondo è diviso da due forme di pensiero opposto. Da un lato c’è l’Occidente in cui si è sviluppato principalmente il cristianesimo con tutte le sue diramazioni interne, mentre dall’altro c’è l’Oriente con tutte quelle religioni filosofiche incentrate nella meditazione e nella reincarnazione. Ripercorrendo la mia vita, e quindi il mio cammino spirituale, ripenso spesso a tutte quelle religioni che ho conosciuto, studiato e praticato, ma alla fine insoddisfatto da tutto mi sono fermato. Ed è stato proprio in quel momento che ho compreso l’importanza di ogni singola religione, ho capito che ogni religione è l’espressione dello spirito. Allora mi sono chiesto il motivo per cui non trovavo soddisfazione in nessuna di queste religioni. Ebbene, la risposta non si è fatta attendere a lungo. Ho deciso di studiare il quadro storico di ogni religione, e soprattutto la sua formazione iniziale. E bene, ho notato con mia sorpresa, che molte religioni già dall’inizio sono state offuscate dalla componente terrena dell’uomo. Cioè l’impulso primitivo della religione si è mischiato con l’interesse materiale, questa fusione dava l’inizio alla religione, e questo fenomeno era sempre più evidente nei paesi più ricchi dove appunto c’erano più interessi materiali. Ed è così che all’improvviso vengono alla luce testi scartati, testi sacri manipolati, persecuzioni, inganni e tanto altro ancora. L’Oriente povero, ha sentito poco di questi influssi, ecco perché in Oriente troviamo religioni profonde, introspettive, distaccate completamente dalla realtà, perché non c’era alcun interesse a mantenere la gente legata alle cose terrene. Invece in Occidente, il Cristianesimo è nato nel contesto dell’impero romano, fu così che una religione pura e perfetta perse questa sua perfezione per diventare una religione sterile. Se non fosse appunto per tutti i santi che conosciamo dalla storia che spesso si sono opposti alla chiesa, a quest’ora vivremmo nell’illusione più totale. Il cristianesimo e tutte le religioni dipendenti, come l’islam ad esempio, sono religioni che hanno avuto la fortuna di essere ispirati direttamente da Dio, ovvero in queste Dio si è manifestato direttamente. Solo che poi in seguito l’uomo è riuscito grazie alla sua grande saggezza a sterilizzare ogni pensiero spirituale, per cui le religioni hanno perso tantissimo.

Personalmente credo ai Santi, alla Madonna, e a Gesù, e soprattutto alle loro apparizioni. Le loro apparizioni sono segni fondamentali per la nostra vita. La Madonna viene direttamente dall’altra dimensione, entra nel torrente delle illusioni e ci appare, nella sua tristezza ma anche con il suo amore materno. Ci invoca continuamente di svegliarci, di pregare, di cambiare. Beati sono coloro che credono a queste esperienze, ai Santi ed ai miracoli. Poveri quelli che vedono in queste cose solo pura speculazione, rendendo il tutto una vera e propria impresa economica.

A mio avviso quando si visita un luogo sacro, è giusto che si comprino i ricordini, o souvenir come di solito si chiamano, ma questi devono essere dati gratuitamente ai fedeli, o per lo meno in cambio di un’offerta di beneficenza, denaro o qualcos’altro. Comunque, queste cose a me non interessano, sarebbe veramente il colmo se adesso dovessimo sfruttare Dio, la Madonna ed i Santi per guadagnare denaro e altri beni terreni. Ritornando quindi alla questione delle religioni, si potrebbe quindi affermare che le religioni orientali hanno mantenuto tanto col trascorrere del tempo di quelle tecniche meditative trascendentali sufficienti ad elevare lo spirito, l’unica mancanza in oriente è la presenza di Dio e di Gesù, anche se molte testimonianze e diversi testi sacri confermano il contrario, e cioè che Gesù durante la sua vita qui sulla terra sia stato anche in oriente, personalmente credo a questa ipotesi. Il cristianesimo invece ha perso queste tecniche meditative, questa semplicità, questo distacco dalle cose terrene, divenendo una religione puramente terrena, con tutti i suoi interessi, intrighi, persecuzioni e uccisioni di massa durante le crociate. La vera religione però esiste, e si percepisce se si considerano tutte le religioni del mondo dall’esterno e nel loro insieme, se ci concentriamo su ciò che ha dato origine a tutte le religioni, comprenderemo come lo spirito ha agito dentro l’umanità, lo spirito è uguale in tutti noi, sia che viviamo in occidente, sia che viviamo in oriente, quindi cercare di conoscere tutte le religioni significa conoscere l’espressione globale del nostro spirito, ma oltre a questo lavoro dobbiamo impegnarci in un’azione di filtraggio, ovvero tenendo conto che l’espressione spirituale di ognuno è macchiata dall’influenza della componente terrena che agisce anche in noi, dobbiamo filtrare tutte queste influenze terrene e concentrarci solo ed esclusivamente sulla componente spirituale, non è facile e inoltre l’immagine che poi si viene a formare non è neppure tanto nitida, ma comunque basta affinché possiamo farci un’idea di ciò che lo spirito vuole manifestarci. Quindi per me l’unica vera religione è trascendere tutto il pensiero dell’umanità, filtrare da tutto le influenze negative, elevare quindi lo spirito, e sfruttare questa maggiore lucidità per cercare la verità divina.

 

 

la grande culla

Ritorniamo quindi a parlare di come dovremmo vivere fuori dal torrente illusorio. Abbiamo affermato che vivere illusi all’interno del torrente sia molto facile, anche perché il torrente ha un grande potere assorbente, nel senso che senza che ce ne accorgiamo veniamo trascinati dentro e viviamo accecati da tutte le illusioni del mondo e Dio diventa solo un optional. Vivere invece fuori dal torrente e soprattutto permanere fuori non è cosa facile, sia perché le forze sataniche ci colpiscono direttamente e poi perché ci sentiremo troppo spaesati come pesci fuor d’acqua, eppure, quella è la vera essenza, quella è la realtà cui noi apparteniamo, ma purtroppo talmente tanto ci siamo illusi ed abituati al mondo dei piaceri, che il nostro vero habitat spirituale diventa per noi molto scomodo.

La vita terrena rispetto a quella spirituale è molto limitata, al punto che basta una semplice meditazione trascendentale per superarla in ogni sua parte. La vita terrena è una vita molto riduttiva vista dall’esterno, è macchinosa, troppo prevedibile, soprattutto se si conoscono tutti i suoi principi regolatori. Nel mondo tutto è regolato dallo spazio, dal tempo e dalla materia, tutto è impermanente, tutto conduce inevitabilmente alla sofferenza e tutto è vacuità, queste furono le parole di Buddha quando meditò sulla vita terrena. Tutte le cose nella vita terrena hanno una nascita, un’evoluzione, subiscono un invecchiamento, si ammalano e muoiono. Ma tutte queste realtà sono illusorie per il nostro spirito, poiché il nostro spirito non viene per nulla sfiorato da queste regole terrene. Lo spirito non nasce qui sulla terra, non invecchia, non si ammala e tanto meno muore, oltre tutto lo spirito non è limitato dal tempo e neppure dallo spazio. È solo la componente terrena di ogni individuo che sottostà a queste leggi. E’ il corpo ad esempio che invecchia, si ammala e muore, ma noi non possiamo fare nulla per cambiare questa realtà. Eppure quando si ammala un nostro caro e soprattutto quando muore noi soffriamo tantissimo. In realtà quella sofferenza che si è sviluppata dalla morte del nostro caro è una sofferenza duplice. Da un lato la nostra componente terrena, rappresentata dalla mente e dalla coscienza, insieme alle emozioni soffrono tantissimo, perché per la nostra parte terrena la morte è qualcosa di reale e di assoluto, è un distacco irreversibile da una persona cara; invece per il nostro spirito la sofferenza è assorbita diversamente, poiché per il nostro spirito la morte del corpo è solo qualche cosa di illusorio, non rappresenta un distacco assoluto, poiché il nostro spirito con lo spirito della persona morta sono una cosa sola, per cui lo spirito non piange per il distacco da quell’altro spirito, bensì per la condizione misera in cui si trova. Lo spirito si trova racchiuso nel suo corpo, a sua volta imprigionato in un mondo di illusioni, costretto a sopportare la componente terrena in tutti i suoi stati d’animo. La componente terrena vede tutto in un modo completamente diverso, tutto è reale nella vita, e per ogni cosa è prodotta un’emozione corrispondente che a sua volta crea dolore o felicità, conseguentemente la mente produce pensieri infelici o allegri, e lo spirito sta lì a subire tutto questo, in una condizione non certo favorevole.

Quindi quando pensiamo al mondo dobbiamo concepirlo come una grande culla, all’interno della quale il buon padre ha posto i suoi figli insieme a tanti giocattoli. Noi tutti siamo bambini, perché siamo ingenui, pensiamo solo a giocare con tutte le cose della terra, siamo ingenui perché come i bambini consideriamo con serietà quei giochi, consideriamo reali quei giocattoli, così tutti gli uomini pensano che tutte le loro attività, tutti i loro possedimenti siano veramente reali, e conseguentemente per quelle cose spesso mettono a repentaglio i rapporti affettivi con i propri cari. Le persone diventano così accecate, la loro vita così frenetica che non si fermano neppure per un attimo. I bambini nella culla non si chiedono come e perché si trovino in quella culla, non si chiedono se magari c’è un padre buono che dall’alto li osserva continuamente. Uscire dal torrente delle illusioni significa comprendere proprio questo, capire di essere bambini, capire che tutto ciò che ci circonda non è altro che un gioco, tutte le cose e le attività terrene sono i nostri giocattoli, uscire dal torrente significa capire che tutto ciò è solo un passatempo, un giorno saremo costretti ad abbandonare questa culla, e poi come la metteremo con nostro padre? Abbandonare il torrente significa crescere, fermarsi un attimo di giocare e chiedersi il perché. Il passo successivo è dato dalla ricerca, il bambino quando è piccolo la prima cosa che impara è la parola Papà e Mamma, anche noi dobbiamo fare nella stessa maniera. Gesù stesso affermava che per entrare nel regno di Dio bisognava essere come i bambini.

Dio padre vuole essere cercato, vuole essere pensato in ogni istante della nostra vita.

Così lo renderemo felice e vivere nella sua grazia sarà la nostra massima aspirazione in questa vita.

 

la logica terrena

Come già avevo detto, la vita terrena è limitata e riduttiva; in altre parole la vita è regolata da leggi fisse ed immutabili, e proprio per questo motivo si parla anche di una logica terrena. Quando ci sono degli schemi fissi ed immutabili che creano un movimento, allora questo sarà definito movimento logico, perché segue una legge. Nella vita ogni cosa che nasce è costretta a morire. Considerando la natura terrena della nostra essenza è chiaro che sia logico che nel mondo ci sia tanta sofferenza. I nostri sensi fisici sono oscurati dal velo di ignoranza che ci circonda, più la nostra anima è atrofizzata e più percepiamo tutto nella maniera più sbagliata. Non si tratta di aderire per forza ad una religione per godere della retta visione, bensì si tratta di lasciare andare il proprio spirito, perché è solo elevando lo spirito che i sensi vedono tutto secondo un’altra prospettiva. Il mondo terreno è un mondo difficile per chi vi è sepolto dentro. E’ la nostra essenza terrena che ci rende imperfetti, essere uomini terreni significa essere impulsivi e soprattutto istintivi. Immaginate solo questa situazione e si capisce subito che quello che succede nel mondo è logico. Mettete insieme una falsa visione delle cose, una visione oscurata dal velo dell’ignoranza e delle illusioni di questo mondo, i sensi che percepiscono il tutto spinti da uno spirito non sviluppato, si producono infinite emozioni che incidono fortemente sulla mente e sulla coscienza dell’individuo. La mente produce infiniti pensieri che spesso si traducono in azioni completamente sbagliate, esagerate e fuori luogo. E per tutto questo la coscienza ne piange le conseguenze e si sente così misera. Quindi essere istintivi, essere qualche volta un po’ egoisti, avere antipatia verso qualcuno, arrivare addirittura ad odiare, o al contrario legarsi troppo a qualcuno o a qualcosa, amare, tutte queste cose sono assolutamente normali per un individuo comune con uno spirito poco sviluppato. Ma anche chi fa un cammino spirituale con il fine di elevare il proprio spirito non si libera così facilmente delle cattive abitudini. Spesso ci vogliono parecchi anni affinché si riesca ad estinguere un solo vizio o un solo difetto della propria essenza terrena. Anche i santi avevano i loro difetti ma ciò che li rendeva speciali era lo stato elevato del loro spirito.

Sarebbe troppo facile andare a rinchiudersi in un convento per il resto della vita e dedicarsi solo al proprio spirito. La solitudine è la condizione più perfetta per andare d’accordo con tutti, ma in realtà così non si fa altro che sfuggire dal nemico. Gesù stesso quando è andando nel deserto fu tentato, ma egli però tenne duro e rimase fermo sulla sua fiducia nel padre. Gesù tornò in mezzo agli uomini sostenendo che egli era il figlio di Dio, il figlio della Luce e chi stava con lui diventava anche luce, e chi diventava luce doveva andare nelle tenebre per illuminarle e portare luce dove c’erano le tenebre. Gesù stesso venne al mondo, ovvero nelle tenebre per illuminarci, per portare luce. Nel vangelo di Tommaso si legge che Gesù ha incendiato il mondo con la sua luce e lo farà ardere fino a quando ci sia ancora qualcuno che lo cerca. Quindi se noi cerchiamo Gesù, diventiamo luce, ma se poi andiamo a rinchiuderci in convento, non facciamo altro che tenerci la luce solo per noi venendo meno all’amore e alla compassione e all’umiltà insegnataci da Gesù in persona. Quindi i nostri familiari, i nostri amici, il nostro lavoro, tutte le circostanze e le attività della nostra vita ci permettono di portare luce dove ci sono le tenebre e viceversa.

Perché dico viceversa? È semplice! Se nel mondo decidiamo di stare sempre in un luogo, nascosti e separati da tutti, accade che se eleviamo il nostro spirito e quindi diventiamo luce, non facciamo niente per illuminare le tenebre nel mondo, e neppure permettiamo a qualche povero disgraziato di incontrarci e quindi convertirlo alla luce. Dio padre, ci osserva sempre, e vuole che noi siamo attivi nella vita. Più noi usciamo fuori dalle nostre mura, più la vita ci conserva delle sorprese, quante volte è capitato che uscendo di casa per andare a lavoro ci si incontra accidentalmente con persone che neppure si conoscono, si vivono esperienze brevissime, ma spesso queste esperienze portano novità nella nostra vita. Spesso uno esce di casa per andare in un posto e poi all’improvviso succedono delle cose particolari, delle persone che si incontrano per caso, e per cui ad esempio ci si trova in un luogo in cui neppure ci si immaginava di trovarci prima di uscire di casa. Incontrare una persona per caso, è la causa per cui in seguito si fondono due realtà distinte. Ogni persona al mondo rappresenta una realtà a se stante. Fare amicizia con una persona significa essere partecipe della realtà di quella persona, a sua volta attraverso quella persona ci ritroviamo in luoghi dove non siamo mai stati prima, si conoscono ancora altre persone, e così questo processo continua all’infinito. In questa maniera noi siamo attivi, e se siamo attivi permettiamo a Dio di guidarci verso luoghi o persone che hanno bisogno di noi, o viceversa, come dicevo prima, se siamo noi ad avere bisogno di qualcuno in particolare, restando attivi, alla fine incontreremo la persona giusta per noi. Dio in questo ci aiuta sempre. Personalmente quando al mattino mi alzo mi affido subito nelle mani di Dio, io non so quello che potrebbe accadere in quella giornata, lascio fare a Dio, io spero solo di essere sempre all’altezza della situazione, perché non sapendo cosa mi aspetta giorno dopo giorno devo essere preparato a tutto.

Perciò nella vita ogni cosa è regolata dalla legge della causa-effetto. Per ogni cosa esiste una causa ben precisa. Ogni effetto diventa causa che a sua volta fa scaturire altri effetti.

La vita nella sua logicità è spesso quindi imprevedibile. Noi spesso trascuriamo le nostre piccole azioni, siamo convinti di agire per raggiungere un preciso scopo, ma non sappiamo che alla luce di altre persone, quella stessa azione, diventa la causa di altri effetti che si sviluppano in altre direzioni, e che un giorno si ricongiungeranno con la nostra vita. Noi non ce ne rendiamo conto ma spesso è proprio Dio che si serve di noi per far capire qualcosa ad altri, a persone che forse neppure conosciamo. In quel momento noi siamo Angeli, perché ci troviamo nel luogo giusto al momento giusto, con la persona che ha bisogno di noi.

Quindi, abbandonare il torrente, non significa isolarsi dal mondo illusorio, ma significa entrare nelle tenebre per illuminare, per portare la luce dove non c’è, lasciandosi guidare da Dio. Isolarsi rende il compito facile, tuffarsi nelle tenebre rende tutto più pericoloso e difficile. Dobbiamo restare fermi e solidi. Avere gli occhi aperti e mai farci fregare. Noi siamo luce e non dobbiamo farci inghiottire dalle tenebre, ma dobbiamo essere più forti delle tenebre.

 

 

vivere nelle tenebre

Tanto per cominciare essere luce e vivere nelle tenebre è una missione difficilissima. Il rischio di sbagliare è alto, ed il rischio di essere assorbito dalle tenebre è altrettanto elevato. Essere luce nelle tenebre significa essere prudenti, rimanere concentrati nella maniera più naturale, parlare e agire poco e con attenzione, non perdere di vista la vera prospettiva della realtà, non perdere mai di vista l’uscita di emergenza, non affrontare mai direttamente le tenebre. Più che tenebre preferisco però parlare di gente comune, tenebre è forse un po’ esagerato, anche se è la definizione reale del mondo illusorio. Dobbiamo essere semplici, umili, manifestare in pieno le nostre virtù spirituali con le nostre parole, con le nostre azioni, in tutto quello che ci concede il momento, stando però attenti alle trappole che continuamente Satana ci pone in mezzo al cammino per farci cadere. La nostra visione delle realtà deve rimanere inalterata, perché la nostra saggezza dipende fondamentalmente dalla nostra visione della realtà. Immaginiamo il mondo come un grande lago o fiume, mentre il paesaggio all’esterno è la nostra vera dimensione. Vivere nel mondo significa buttarsi in acqua e andare a fondo. Quando siamo all’esterno abbiamo la visione d’insieme, ovvero vediamo il lago e tutto il bel paesaggio che lo circonda, quando siamo sott’acqua, vediamo un mondo offuscato, freddo, e se non torniamo subito a galla rischiamo di annegare. Immaginate che la gente comune sia rappresentata da individui che sono convinti di essere pesci che nuotano in quel fiume, essi non annegano perché sono abituati a vivere in acqua, ma la cosa sorprendente è che lo spirito che vive in loro non è pesce, ma è un essenza che vive fuori dall’acqua, e più lo spirito si eleva e più raggiunge la superficie, e quando la raggiunge scopre un mondo fantastico, se è forte abbastanza raggiunge la riva e impara a vivere fuori dall’acqua, anzi ben presto capisce che, in effetti, sta meglio fuori dall’acqua che dentro. Altri invece che non hanno la forza ritornano di nuovo giù.

Noi che abbandoniamo il torrente siamo appunto spiriti che hanno capito di non essere pesci e ci godiamo tutto il paesaggio circostante e andiamo alla ricerca costante di altre scoperte. Non dimentichiamoci però di tornare   a rituffarci in acqua per portare la buona novella agli altri spiriti convinti ancora di essere pesciolini. Importante è però che la realtà dei pesci sott’acqua non diventi più la nostra realtà, tutte le cose che fanno soffrire i pesci non devono più avere alcun effetto su di noi. Questa è una delle cose più difficili da raggiungere. Faccio un esempio. La morte di una persona cara, è un esperienza che causa tanta sofferenza di tipo terrena, noi poiché illuminati, solo in parte percepiamo questa sofferenza. Da un lato perché comunque restiamo legati al nostro corpo che istintivamente soffre per la mancanza di quella persona, mentre il nostro spirito soffre per la condizione in cui si trova. Ma subito dopo dobbiamo tornare subito a galla, per ritrovare la nostra serenità e tranquillità, e una volta raggiunta la riva ci rendiamo subito conto che, in effetti, quella sofferenza è solo illusoria, nessuno è morto, lo spirito di quella persona è ancora vivo, il suo corpo si è rotto irreversibilmente; è il pesce quello che è morto, ovvero l’illusione di quella persona, ma non la sua vera essenza. Purtroppo la malattia e la morte fanno parte di questo mondo, sono dei processi completamente logici e naturali.

Generalmente si potrebbero racchiudere le cause che provocano sofferenza in un gruppo di esperienze. E queste sono esperienze che riguardano la mente ed il corpo. Esperienze che fanno soffrire la mente sono la sofferenza che scaturisce dal desiderare qualcosa che non si può ottenere, cioè di desideri irrealizzabili, o anche dai continui desideri insaziabili della vita, soddisfatto uno ne rispunta subito uno nuovo, poi c’è la sofferenza che scaturisce quando si perde qualcuno o qualcosa di caro, ed infine quando si subisce un torto o una disgrazia. Sofferenze che fanno soffrire il corpo sono come già detto la vecchiaia, la malattia e la morte. Sofferenze che fanno soffrire lo spirito sono dati dalla misera condizione in cui si trova lo spirito, intrappolato dal corpo, dipendente dalla componente fisica e terrena, costretto a subire tutte le sofferenze precedenti.

Restiamo quindi umili e semplici nella vita terrena. Non dobbiamo avere nemici. Non dobbiamo legarci alle cose terrene al punto da metterci in conflitto con altri esseri. Non dobbiamo giudicare ma essere comprensivi che tutto ciò che accade di brutto nella vita non è colpa dello spirito che anima le cose ma esclusivamente del lato umano di tutti gli esseri. Tutti gli spiriti della terra sono vittime e soffrono il male prodotto dalla loro stessa componente terrena, se poi anche noi ci mettiamo ad odiare nostro fratello è come se stessimo odiando noi stessi, perché in quel corpo vive uno spirito che è tutt’uno con il nostro, ma soprattutto tutt’uno con Gesù. Nel vangelo si trovano belle parole del tipo: se fate del bene al vostro prossimo o addirittura al vostro nemico è come se lo faceste a me, ma se fate del male al vostro prossimo è come se lo faceste pure a me. Non penso che queste parole meritano altra spiegazione. Quindi quando nostro fratello si comporta male con noi, dobbiamo essere pazienti, e ancora pazienti, comprensivi e ancora comprensivi, anche esageratamente. E’ come stare all’interno di una clinica psichiatrica e curare dei pazzi (scherzo!), ma questi ce ne fanno di tutti i colori, e noi con chi ci dobbiamo lamentare? non certo con quei poveracci, che colpa ne hanno. Se li evitiamo essi non impareranno mai ad essere normali. Quindi coraggio e umiltà. Qui si fatica e si soffre, così dimostriamo al nostro caro Padre che siamo degni di essere i suoi figli.

E poi raccomando di non perdere mai di vista l’uscita di emergenza o la riva del fiume, è importante che spesso si fa ritorno allo stato spirituale vero, che può essere in aperta natura o in una stanza della propria casa, importante che ci sia silenzio e concentrazione, distacco da ogni cosa. Se si smarrisce la via del ritorno possiamo essere certi che passa poco tempo e diventiamo di nuovo pesci, ed illusi ricominciamo ad essere felicemente ingannati. Per questo motivo la pratica della meditazione deve essere costante nel tempo  per tutta la vita.

 

Tutto ciò che è stato detto fin’ora è solo l’inizio del cammino, il bello ancora deve venire, ma prima di passare alla fase successiva ci tenevo a chiarire e a fissare alcune regole fondamentali che poi a mano a mano risultano evidenti durante la pratica della meditazione mistica trascendentale.

Chi smette di vivere nel torrente deve cambiare la propria vita, la sua vita deve essere incentrata sulla purificazione da tutta la sporcizia accumulata fino a quel momento.

Per approfondire il concetto di purificazione espongo qui sotto un testo ottenuto da una meditazione mistica personale sugli scritti degli Esseni:

 

“Gesù insegnò la Purificazione. Perché attraverso la purificazione della nostra anima, noi ci ripuliamo dalle Tenebre per diventare Luce. La nostra Luce è oscurata dalle Tenebre, solo la Purificazione ci permette di splendere con Luce eterna. Dunque esistono diversi tipi di Purificazione. Esiste la Purificazione del Corpo. Esiste la Purificazione della Mente. Esiste la Purificazione dello Spirito. Il corpo si purifica con l’aiuto della Nostra Madre Terra ed i suoi Angeli. L’Angelo dell’acqua ci purifica dentro e fuori. Dentro con acqua di sorgente zampillante che ingeriamo e diventa parte di noi. Fuori ci purifichiamo con acqua pura per liberarci delle impurità esterne. L’Angelo della terra ci purifica con i frutti nati dalla terra. Le verdure, i cereali, i legumi e la frutta saranno il nostro nutrimento perché in loro c’è la vita della Madre Terra. Non mangiate cibo ucciso, o cibo che contiene un anima. Non mangiate né carne e né pesce. Perché essi porteranno impurità e malattie. Mangiate solo cibo che possiede il seme della Vita e non il seme della Morte. L’Angelo dell’aria purifica con l’aria pura che entra dentro di voi. Non intossicatevi con sostanze inebrianti. Perché vi arrecheranno impurità e malattie. L’angelo del Sole vi purifica con i suoi raggi calorosi. Vi scalda e vi protegge, e permette la crescita dei frutti della Terra. Così dovete purificarvi nel corpo. Non tenete una cattiva condotta sessuale, non diffondete inutilmente il seme di Dio per puro piacere. La purificazione della Mente avviene in diversi modi. Esiste la purificazione dai pensieri nefasti che ci rendono Tenebre. Liberiamoci da queste Tenebre. Concentriamoci solo sull’amore verso ogni essere vivente. Liberiamoci dalle cose terrene. Liberiamoci da Satana. Dimostriamo a Dio Padre che siamo degni di lui con le nostre azioni. Non giudichiamo i nostri fratelli invano. Ma glorifichiamo ogni essere vivente perché è nostro fratello. Aiutiamo chi ha bisogno di conforto e di aiuto. Aiutiamo chi è povero in spirito. Dio è il nostra unico punto di riferimento. Gesù è il nostro Maestro. La Madre Natura è nostra Madre. Liberiamoci da tutte le discussioni inutili del mondo. Perché non sono degne di Dio. Concepiamo Tutto come un semplice passatempo. Poiché in codesto mondo siamo solo di passaggio. Portiamo ordine dove c’è disordine. Portiamo purezza dove c’è impurità. Portiamo Luce dove ci sono le Tenebre. Schiacciamo ogni pensiero negativo e creiamo tanti pensieri gloriosi, questa è la purificazione della mente. Poi esiste la purificazione di bocca o di lingua, non sparlare, né dire volgarità e non giudicare maliziosamente, ma parla con dolcezza e amore. Purifica ciò che esce dalla tua bocca. La purificazione in Spirito avviene con la meditazione. Avviene con la preghiera costante rivolta al Regno invisibile. Avviene con lettura di testi sacri, come il Vangelo di Tommaso e quello degli Esseni, ma ogni testo sacro può andare bene. Dunque questa è la purificazione dello Spirito. Quindi il segreto della resurrezione è la Purificazione. Se ci atteniamo a questa legge risorgiamo e mai più moriremo.”

 

 

Quindi, vivere da luce nelle tenebre significa rimanere puri e non perdere d’occhio la via che conduce fuori dal torrente.

 

 

vantaggi e misteri della vita fuori dal torrente delle illusioni

Quel che succede dopo è ancora più sconvolgente. Mettiamo da parte il mondo terreno, usciamo dal torrente e non pensiamoci più per un po’. Le cose della vita per adesso non ci toccano più, sono solo passatempi, adesso ci concentriamo sull’altro mondo. Per mia esperienza personale confermo che se si porta avanti questo cammino di purificazione e di meditazione per tanto tempo, nel mio caso, più di dieci anni, iniziano ad accadere cose strane. Intanto una delle cose più inevitabili è la lotta diretta contro Satana che non vuole che usciamo dal torrente, lui è il primo nemico che dobbiamo affrontare. Però Satana è anch’esso un illusione, è l’ultima grande illusione che ci separa ancora da Dio. In questa fase iniziamo a fare strani sogni, nella vita ci capitano cose strane, incontriamo persone strane, che io definisco angeli, nel mio caso è stato il mio padre spirituale Padre Gabriele che ho incontrato in una maniera completamente misteriosa; praticamente egli mi appariva per caso sempre nei momenti in cui io chiedevo aiuto a Dio, questo mi ha fatto subito capire che chi vive fuori dal torrente entra più facilmente in contatto con Dio rispetto a chi vive dentro il torrente. Questa fase perciò è caratterizzata da particolari visioni, sogni ed esperienze mistiche straordinarie.

Personalmente mi trovo ancora in questa fase, da un lato sono impegnato a gestire il mio IO illusorio nella vita di tutti i giorni, compito difficile e rischioso per il mio stesso cammino, e dall’altro lato sono impegnato sull’altro fronte, ovvero sto continuando la mia ricerca al di là del torrente.

Ultimamente ho avuto delle intuizioni un po’ particolari, oltre che a sogni premonitori e consiglieri. Questi segni erano concentrati tutti sulla Madonna, e sul fatto che è necessario pregare. La preghiera è importante, perché eleva ancora di più lo spirito, sento che la Madonna ci chiede di pregare incessantemente ogni giorno, soprattutto ci chiede la preghiera con il santissimo Rosario e questo ogni giorno della nostra vita. Ho voluto approfondire questa cosa leggendo del materiale in riferimento a tutte le apparizioni mariane, e come per incanto, in quello stesso istante in cui chiedevo a Dio qualche consiglio, ecco che qualcuno della mia famiglia aveva già a portata di mano ciò che cercavo, ovvero un testo che descrive tutte le apparizioni della Madonna nella storia. Non è la prima volta che capita una cosa simile, oramai mi sono anche abituato a questa cosa. Ogni volta che ho bisogno di qualcosa che dovrebbe avvicinarmi a Dio ecco che dopo un po’ trovo quello che cerco. Sento che c’è qualcuno da qualche parte che mi osserva, che mi sta aiutando a cercare la verità e questa cosa capita a chiunque sia desideroso di verità. Quindi posso dire con sicurezza che quando si cerca Gesù sarà egli stesso a farsi trovare.

 

le cinque catene

Permanere nella dimensione spirituale significa quindi distaccarsi dalla propria componente terrena. La nostra anima è vincolata alla parte terrena mediante cinque catene, una lega l’anima al corpo, la seconda ai sensi, la terza alle emozioni, la quarta alla mente ed ai pensieri ed infine la quinta alla coscienza. Quando usciamo dal torrente dobbiamo riuscire a rompere ciascuna di queste catene in maniera da liberare la nostra anima da quella schiavitù. Anche quando viviamo all’interno del torrente dobbiamo riuscire a rompere le catene, e vivere in piena libertà la nostra esistenza qui in questo mondo. Ma restare non aggrappati a niente è un po’ pericoloso, perché si rischia di essere trascinati a destra e a sinistra. E’ necessario legarsi a qualcosa di sicuro, ad un punto di riferimento saldo. Attraverso la meditazione ho compreso che questi punti fermi cui dobbiamo legarci sono rappresentati da Gesù, dalla Madonna, dai Santi, dagli Angeli e dagli Spiriti che vivono attorno a noi. Quindi come possiamo vedere tutto gira attorno a cinque catene, da un lato dobbiamo rompere le catene che ci legano al torrente, mentre dall’altro dobbiamo di nuovo ricostruire le catene che ci legano all’altro estremo, questo ci permette di non essere trascinati nuovamente nel torrente e non corriamo così il rischio di smarrirci. Importante è quindi la pratica quotidiana della meditazione trascendentale riferita al concetto delle catene ma soprattutto la pratica della preghiera rivolta appunto ad ognuno di queste sacre catene.

 

 

il regno di dio tutto attorno a noi

Abbiamo affermato che il mondo terreno è illusorio, e che i nostri sensi terreni concepiscono il tutto come se fosse invece realtà assoluta. Per logica si potrebbe affermare che sensi illusori percepiscono una realtà illusoria come realtà assoluta. Quindi in altre parole, noi pensiamo che tutto ciò che ci circonda sia realtà solo ed esclusivamente perché, sono i nostri stessi sensi terreni ad indurre a farci credere questa menzogna. Se concepiamo tutta la realtà invece da un punto di vista spirituale, allora comprendiamo che tutto è illusorio, ecco allora che si parla di torrente o di fiume delle illusioni. Tutto dipende allora dai nostri sensi. I nostri sensi si basano su principi prettamente terreni, principalmente su leggi della fisica e della biologia. I nostri sensi percepiscono la realtà attraverso onde elettromagnetiche aventi una certa frequenza ed una certa lunghezza d’onda. L’intervallo di frequenza assorbibile dai nostri sensi però è molto ristretto, questo significa che i nostri sensi percepiscono solo una piccolissima parte della realtà che ci circonda, questo ci fa comprendere che il nostro corpo vuole farci vedere solo una piccolissima parte dell’universo e vuole invece evitarci la visione di tutta la restante parte. Quando un individuo sta per morire secondo il pensiero buddista, si parla di riassorbimento dei sensi. Accade cioè che durante il processo di morte l’anima perde il contatto con i propri sensi tutto a vantaggio dell’anima che così impara di nuovo a riutilizzare i propri sensi spirituali primordiali che sono senza limitazioni. All’improvviso quell’anima vede un mondo tutto diverso attorno a sé, vede altre anime, vede spiriti di persone morte da qualche tempo, e chissà quante altre cose ancora riesce a vedere. Secondo questa concezione risultano chiari molti versetti del vangelo di Tommaso come ad esempio quello che afferma che il regno di Dio è dentro di noi e tutto attorno a noi, solo che noi non riusciamo a vederlo. Praticamente è come se noi vivessimo in una sfera illusoria rappresentata dal nostro universo, strapieno di galassie, stelle e pianeti, immersi nel vuoto più assoluto, in un nero denso che non ci permette di intravedere i confini dello stesso universo, eppure è tutto illusorio, perché questa sfera straordinaria si trova immersa nel regno di Dio, noi vediamo solo ciò che ci è permesso poter vedere, ma chi ha abbandonato il proprio guscio corporeo vede oltre l’universo, e fa esperienza di Dio in persona. Noi siamo impegnati nella vita comune di tutti i giorni e magari siamo circondati continuamente da spiriti, anime ed angeli e sicuramente anche da altri esseri spirituali di cui non abbiamo conoscenza. Loro ci vedono, noi invece non riusciamo a vederli, essi hanno molteplici poteri, possono interagire nella nostra vita per guidarci, dicevo prima, nella vita spesso ci capitano cose strane, come ad esempio incontrare persone sconosciute accidentalmente che poi si rivelano fondamentali per la nostra stessa esistenza, ma spesso l’importanza della loro presenza si rivela nel nostro cammino spirituale dove possiamo trarre vantaggio dai loro messaggi segreti e nascosti. Una volta ho sentito di una signora che stava attraversando la strada, quando all’improvviso un signore la ferma per chiedergli l’ora, immediatamente dopo due macchine si scontrano tragicamente proprio di fronte alla signora. Quando la signora si è ripresa dallo shock, il signore di prima era scomparso. Se non ci fosse stato quel signore a fermare la signora, sarebbe sicuramente morta. Di queste esperienze se ne raccontano veramente tante, e spesso uno non ci fa neppure caso. Ma gli angeli sanno prevedere ciò che verrà e quindi cercano di evitare il possibile interferendo indirettamente nella nostra vita.

Al di là di tutto questo, la cosa più simpatica però rimane l’indifferenza assoluta della gente immersa nel torrente, che continua a vivere inesorabilmente la sua vita, con tutte le difficoltà, con tutte le allegrie e le sofferenze. Qualcuno magari ha la fortuna di fare qualche bella esperienza mistica, ma rimane comunque un fatto isolato. I potenti della terra continuano ad accumulare tesori materiali, poi c’è chi decide di fare la guerra, addirittura chi sfrutta la propria religione per giustificare il proprio ruolo di terrorista, e bene sì, questo è il nostro mondo, con Gesù che soffre nel vedere gli uomini uccidersi a vicenda, con la Madonna che piange per i suoi figli.

Il vedere continuamente la nostra sofferenza qui sulla terra, mi fa sempre più comprendere quanto vero e reale sia il cammino che sto facendo. La vita non può essere questa ed, infatti, non lo è, siamo noi che la dipingiamo così triste e macabra. Impariamo ad utilizzare altri colori, i colori della luce, ridipingiamo allora il nostro mondo per renderlo più allegro e più luminoso.

Dio in questo compito ci aiuterà, ma solo se noi ci crediamo veramente. La fede ci salverà, quante volte Gesù lo ha ripetuto nei suoi vangeli.

 

 

 

 

chiarimenti

Quindi facendo un resoconto di tutto quello che è stato detto possiamo affermare che: noi un tempo eravamo solo Spirito e poi per chissà quale motivo ci siamo incarnati in questo mondo durante la cosiddetta fecondazione naturale. Da quel momento siamo diventati esseri viventi di questo universo, abitanti di questo pianeta sotto forma umana. Altri invece sono nati come animali e magari altri ancora sono nati su altri pianeti di cui ancora oggi non siamo in grado di conoscere l’esistenza. La nostra vera essenza spirituale si è mischiata con la componente terrena e questo ha causato tantissimi problemi perché non sempre riusciamo a trovare e poi mantenere il giusto equilibrio tra le due forze, infatti, spesso è la componente terrena a possedere la supremazia su quella spirituale influendo così radicalmente sui nostri pensieri, sulle nostre azioni e sulla nostra vita in generale e quindi sulla storia di tutta l’umanità. Lo spirito ha dato l’impulso per la creazione dell’arte ma anche del pensiero religioso, il quale è stato reso sterile dalla nostra componente terrena. Nel mondo è giusto seguire una religione, che sia il cristianesimo o il buddismo non ha alcuna importanza, l’importante è che si comprende che il fine della religione deve essere l’elevazione del proprio spirito alla ricerca di Dio, se la religione diventa solo un pretesto per il benessere della propria coscienza terrena attraverso la pratica costante di rituali e cerimonie e atti di carità solo per apparire in una certo maniera nella società, allora si corre il rischio di deviare da quello che è il giusto cammino. Una delle cose che non dobbiamo fare è fidarci ciecamente della storicità della religione in cui crediamo, poiché dalla sua nascita e per tutta la sua evoluzione, sicuramente si sono mescolati interessi spirituali ad interessi terreni, questo ha causato la scomparsa volontaria di testi importanti, documenti e testimonianze che possono in un qualche modo testimoniare la verità volontariamente perduta, eppure questo compito è troppo difficile se non impossibile per la gran quantità di documenti che sono andati perduti e per il lungo tempo che ormai è trascorso da quando lo spirito primordiale si manifestò all’umanità. Quindi più che credere fermamente ai principi ed alle regole di una religione istituiti dalla mente umana, è più conveniente meditare sullo spirito che ha creato tutte le religioni nel mondo. Bisogna trascendere ogni cosa terrena per scoprire l’azione vitale del nostro spirito. Molti vivono una vita troppo spensierata e troppo tranquilla. Bisogna invece essere più pensierosi nella vita e soprattutto un po’ più attenti alle preoccupazioni della Madonna. Dobbiamo pregare, non sappiamo bene quale sia il disegno di Dio, non sappiamo ciò che è stato in principio e non sappiamo ciò che sarà in futuro, ci sono religioni che profetizzano avvenimenti futuri straordinari e spesso disastrosi per tutta l’umanità, molte profezie si ritrovano anche nella Bibbia, qualcuno addirittura pensa che potrebbe accadere già qualcosa nei prossimi anni, ci sono teorie religiose e testi sacri che prevedono che accada qualcosa di terrificante tra il 2017 ed il 2020. Questa tendenza a fissare date, ad intravedere un’ipotetica fine del mondo, da un lato può essere frutto di un fanatismo religioso, ma da un altro lato potrebbe anche essere una forma particolare di espressione spirituale, e quindi in tal caso in ciò potrebbe nascondersi qualcosa di vero, ma non sappiamo con certezza quello che potrebbe accadere, l’umanità potrebbe distruggersi da sola, oppure ad esempio un asteroide potrebbe dirigersi dritto contro la terra e schiantarsi intorno al 2019 sulla terra e distruggere tutto, oppure non accadrà proprio niente, e la vita continuerà tranquillamente come sempre è stato. Dal mio punto di vista invece penso che qualche cosa potrebbe accadere, ho letto parecchi testi, e mi sono fatto parecchie idee a riguardo; ho letto ad esempio che la nascita di Gesù è fissata in alcuni testi intorno al 11 o 10 a.C. e che all’età di circa 30 anni Gesù avrebbe fatto intendere che sarebbero passati circa 2000 anni prima che qualcosa di straordinario potesse nuovamente accadere, come se l’umanità fosse messa alla prova per tutto questo periodo di tempo, prima di essere giudicata definitivamente. Quindi, anche in questo caso i conti si riferiscono ad un periodo che potrebbe andare dal 2017 fino al 2021 con maggiore incidenza sull’anno 2019. Molte profezie dei Santi come anche i famosi segreti di Fatima fanno presagire a qualcosa che dovrebbe accadere, spesso è coinvolta la chiesa, preti e soprattutto il pontefice, insomma ci sono troppe profezie a riguardo, si tratta veramente di un fanatismo religioso o si nasconde qualcosa di vero?

 

 

conclusioni

Consiglio vivamente di fidarci solo delle cose sicure della vita, e queste sono rappresentate da Dio, dalla Madonna e dai Santi non finirò mai di nominarli e di rinominarli; dalle esperienze che ho avuto e che continuo ad avere, comprendo ogni giorno di più che dietro alla nostra esistenza si nasconde qualcosa di meraviglioso che merita essere cercato e trovato. Il vangelo di Tommaso potrebbe esserne la chiave. Ma è soprattutto la meditazione e la preghiera costante la nostra arma vincente. Quindi come conclusione a questo mio piccolo trattato spirituale lancio un grande invito a tutta l’umanità. Meditate e pregate. Un po’ di tempo nella nostra vita si trova sempre per il nostro Padre celeste. Se eleviamo il nostro spirito diventiamo persone diverse, persone migliori, riusciamo a soffrire di meno e soprattutto impariamo ad assorbire meglio le delusioni della vita, sia che si tratta di una malattia o di altri dispiaceri. Ma la cosa più importante e che possiamo essere maggiormente di aiuto per le persone che ci stanno accanto. Sono tanti i benefici che possiamo fare ai nostri fratelli grazie alla nostra forza spirituale. Aiutiamo l’umanità per un’esistenza migliore. Confidiamo in Gesù e tutto sarà più facile.

 

estratti dal vangelo di tommaso

Queste sono le mie parole segrete. Queste parole costituiscono i miei insegnamenti profondi. Se trovi il significato di questi insegnamenti non morirai più. Inoltre non appena troverai il senso ne resterai sconvolto. La scoperta del significato inoltre ti permetterà di regnare su Tutto. Ci saranno persone che ti indicheranno la strada sbagliata. Tu non li ascoltare perché così ti allontani dalla verità. Ma cerca dentro di te e anche fuori di te, poiché lì è la verità. Conoscere il significato significa conoscere te stesso a fondo. Soprattutto la tua spiritualità interiore che ti lega a Dio Padre. Più una persona è adulta e più si legherà alle cose terrene e più sarà lontana dalla verità. Torna di nuovo bambino, annulla tutta la tua esperienza illusoria che hai accumulato. Se resti legato alle cose terrene non potrai percepire la verità. Impara a vedere la realtà per ciò che è realmente. Così capirai quello che avrai davanti e tutto quanto si svelerà. Non fare niente di nascosto perché qualsiasi cosa fai si manifesterà. Non fare mai qualcosa che odi solo perché lo devi fare. Cerca nella vita l’unica vera verità, e lascia andare tutte le illusioni della terra. Distaccati dal corpo e dalla mente, non devi essere tu a seguire loro, ma loro a seguire te. Io ho seminato tantissimo ma molti non raccoglieranno niente perché non cercano, tu invece cerca dove ho seminato, così raccoglierai i frutti e ti salverai. Io ho gettato il fuoco sulla terra, è lo farò ardere fino a quando ci sarà qualcuno che mi cercherà. Molti si sono legati alle cose terrene, che sono illusioni, rendendoli reali, ma così facendo si sono allontanati da me. Tu invece non ti legare alle illusioni ma concepiscile come tali, cerca me che sono reale. Tutto ciò che tu vedi oggi un giorno non ci sarà più, preparati a quel giorno. Io non sono di questo mondo, e per questo non esiste nome terreno con cui tu puoi definirmi, pensa solo a cercarmi. Molti credono che io sia venuto a portare pace e amore, ma cercandomi capirai che avrai tutto il mondo contro. Io ti porterò in un luogo che tu non hai mai visto. Non avere paura della tua fine o non farti troppe domande sulla tua morte, poiché tornerai da dove sei venuto, dal principio. Il padre ti ha dato il libero arbitrio, ma io ti consiglio di seguirmi. Questo mondo non ti appartiene, un giorno dovrai restituire tutto. Attento che il mondo è pieno di ladri, non farti derubare della tua santità. Se adesso mi stai ascoltando per caso, cogli l’attimo e seguimi, altrimenti non lo farai più e sarà troppo tardi. Non cercare vittorie in questo mondo, rimani ingenuo sulla terra e sarai dotto in cielo. Io ti sceglierò in mezzo a mille. Io vengo dalla luce e alla luce tornerò, seguimi e anche tu sarai figlio della luce. Ama i tuoi fratelli come la tua pupilla, poiché come la pupilla essi sono fragili, e senza di loro diventerai cieco. Non giudicare la fragilità di tuo fratello, se non prima ti liberi della tua fragilità. Io sono venuto e ho trovato tutti ubriachi, tu invece torna in te, smetti di bere dalla fonte di illusione, ma bevi dalla fonte di verità, così mi vedrai e avrai salvo la vita. Se stando con me diventi luce, non ti nascondere, ma cammina nelle tenebre per illuminare chi ancora è smarrito nel buio. Non ti affannare troppo dei tuoi bisogni terreni, ma pensa a ciò che sei veramente e a ciò che un giorno sarà. Solo se ti spogli dei tuoi pensieri, della tua mente e del tuo corpo, solo restando nudo mi vedrai. Ci sono persone che possiedono le chiavi della conoscenza solo che non ti permettono di accederci, e neanche loro accedono alla conoscenza nonostante possono farlo. Tu non ti preoccupare e fai fluire le cose del mondo secondo la loro strada. Tu resta con me e sarai salvo, perché in me hai trovato la Via, la Vita e la Verità. Tutte le cose del mondo sono state piantate senza il Padre, ma un giorno tutto sarà di nuovo sradicato, tu resta con me. Resta sempre di passaggio in questo mondo, non mettere mai radici. Impara a lodare il Padre e lo Spirito Santo della Madre. Le persone buone si riconoscono dai loro frutti, se non raccolgono niente, non saranno certo uomini buoni. Non puoi credere in me e continuare ad essere ubriaco; credere in me significa abbandonare il piacere del mondo. Non farti troppe domande su coloro che sono morti, perché essi sono stati già giudicati. Non modificare la Natura, perché è perfetta, se c’è qualcosa che non va, Dio lo saprebbe. Se non ti distacchi da tutti i tuoi cari, non potrai stare con me. Beato tu che per colpa mia soffri, perché sarai ripagato. Volgi lo sguardo verso di me finche sei vivo, perché potrebbe essere troppo tardi in seguito. Io rivelo i miei misteri solo a chi è degno di riceverli. Se tu ti rallegri di conoscere tutto, ma poi non conosci te stesso, allora sei privo di ogni cosa. Beato sei tu se per colpa mia sarai deriso e preso in giro o addirittura incolpato e perseguitato, tu sarai salvato, chi ti perseguita invece sarà condannato. Beato sei tu se hai avuto una vita sventurata e affamata, ti prometto che sarai ripagato. Ricordati che è ciò che è dentro di te che ti salverà e non ciò che è fuori di te. Non chiedermi aiuto sulle cose terrene, poiché non mi riguardano. Molti mi girano intorno ma nessuno si accinge a cercarmi, tu cercami sempre. Molti si fermano davanti alla porta e nessuno bussa per entrare, tu bussa sempre. Molti mi cercano ma non mi trovano, ma io sono dovunque; taglia un pezzo di legno ed io ci sarò, solleva una pietra e là mi troverai. Non lasciarti ingannare dalle meraviglie di questo mondo, poiché nessuna meraviglia illusoria conosce la verità. Se rimane vicino a me, sarai vicino al Fuoco, ma se ti allontani, sarai lontano anche dal Regno. Tu sei infelice imprigionato nel tuo corpo e nella mente, ma felice sono il corpo e la mente a possederti. Tu non sei solo, ma gli angeli ti tengono sempre compagnia, basta cercarli. Non lavare le cose esterne, ma purificati dall’interno. Vieni a me, poiché è leggero il mio giogo e dolce la mia autorità e troverai la tua Quiete. Cercami e mi troverai. Non dare ciò che è sacro ai cani e neppure le perle ai porci, che tu non venga a perderci aiutando il tuo prossimo. A colui che mi cerca io mi faccio trovare, e a chiunque mi bussa io aprirò. Tu non pregare e non digiunare se stai con me, poiché sarai già salvo. Se invece mi perdi allora spera che digiunando e pregando ti salverai. Se cerchi capirai che il mondo è un cadavere, e non sarà più degno di te. Guai a te se ti farai dominare dalla carne. Non chiedermi quando verrà il regno di Dio poiché è già qui, cercalo e lo troverai. Dio Padre non fa differenza fra i suoi figli, poiché gli sono tutti ugualmente cari. Rispetta Dio e solo a lui puoi fare delle offerte. Non cercare il Paradiso in cielo, ma apri il tuo cuore, come un fiotto di luce il Paradiso entrerà dentro di te. Se stai con me ogni tribolazione della vita sarà meno faticosa. Abbandona i tuoi idoli terreni e non eseguire alcun rito religioso poiché così ti separi dal Padre. Non ti legare a nessun sacerdote dal quale il paradiso si è allontanato. Tanto Dio un giorno infliggerà un castigo adeguato a tutti coloro che avranno condotto i suoi figli lontano dalla giusta strada. Entra dentro te stesso e riempi il tuo animo con buoni pensieri, con la pazienza e con la fede incrollabile nel Padre nostro. Fai ciò che piace a Dio. Prima di morire devi risorgere, perché se prima muori non puoi più risorgere.

Queste sono le parole segrete che Gesù disse a Tommaso

 

autobiografia

NON PRESENTE PER MOTIVI DI PRIVACY

dedica personale

Dedico questo scritto con tanto affetto e tanto amore a Padre Gabriele, per tutto quello che ha fatto e per tutto quello che rappresenta nella mia vita.

 

Grazie  

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