INDICE EDIZIONI | Domenica 29 Dicembre 2002 |
LUIGI ROANO
Sconfitti l’acqua del Sebeto e Tangentopoli che le si sono
posti come baluardi su di un percorso di poco più di 10 chilometri, la nuova
tratta della Circumvesuviana Napoli-Poggioreale-Casalnuovo sulla linea
Napoli-Nola-Baiano è stata inaugurata ieri e da oggi è anche in esercizio. Non
ancora la biglietteria. E questo significa che chi deve fare il ticket per un
po’ di tempo ancora dovrà raggiungere quella vecchia che si trova nell’area
dismessa e attraversare un ponte di fortuna, altrimenti si finisce in acqua.
Un’opera concepita nel 1977 ma solo ora portata a termine «grazie alla
Regione e al Comune che hanno saputo ben utilizzare i 350 miliardi di vecchie
lire di fondi nazionali ed europei spesi per portarla a termine», ha
sottolineato il governatore Bassolino. Ardui gli ostacoli superati: le acque del
Sebeto, che hanno costretto gli ingegneri a cimentarsi con tecniche di
costruzione innovative perché il vecchio fiume continua a scorrere di fianco e
sotto i binari; e poi Tangentopoli e palazzo Caramanico, che è stato abbattuto
per far posto ai binari. Il percorso è quasi tutto in galleria e questo ha
consentito l’eliminazione di 4 passaggi a livello, tre su territorio di Napoli.
La tratta. La periferia orientale e la zona vesuviana ora sono più vicine
alla città e da Volla al centro di Napoli occorreranno poco meno di 20 minuti e
soprattutto un solo treno. Ci sono anche tre nuovi parcheggi di interscambio per
complessivi 296 posti auto gratuiti. La nuova tratta
Napoli-Poggioreale-Casalnuovo è dotata di tre nuove stazioni: Centro
Direzionale, Poggioreale e Botteghelle. Le due stazioni di Centro Direzionale e
Botteghelle esistevano già come semplici fermate e sono state ora ampliate e
dotate di nuove strutture mentre quella di Poggioreale sostituisce la vecchia
fermata situata a pochi metri di distanza. All’inaugurazione svoltasi al Centro
Direzionale, oltre ad Antonio Bassolino sono intervenuti il sindaco Rosa
Iervolino, il suo Vice Rocco Papa e l’assessore regionale ai Trasporti Ennio
Cascetta.
La tratta sostituisce quella vecchia, il cui tracciato potrà
adesso essere in parte utilizzato dalla linea ad alta velocità Roma-Napoli in
fase costruzione. Le aree dismesse verranno riqualificate da Palazzo San
Giacomo. E le idee al riguardo non mancano. Da piazza Municipio trapelano già
indiscrezioni: cineforum e sale lettura, o addirittura librerie sul modello di
quanto avviene già a Roma, per dare vita al sottosuolo della città, Sebeto
permettendo. E dare alla zona del Centro Direzionale in particolare, altre
infrastrutture per il tempo libero. Con il nuovo tracciato si avrà da subito un
primo aumento sull’intera linea Napoli-Nola-Baiano di quattro treni al giorno,
due per ogni senso di marcia. Entro la fine dell’anno, il tracciato da Napoli a
Poggioreale, ora a binario unico, verrà raddoppiato: ciò consentirà di
raddoppiare anche la frequenza dei treni (una corsa ogni 15 minuti da Baiano al
capoluogo, passando per Nola, Pomigliano, Volla e viceversa). Da Volla a Napoli
l’offerta sarà di ben 76 treni al giorno.
Entro il 2004 infine verrà
ultimata la bretella (definita in gergo tecnico «baffo») tra le stazioni di
Madonnelle e Botteghelle, lunga circa 740 metri. Sarà l’anello di congiunzione
fra la zona orientale e occidentale indicata come linea 3 del metrò. Con gli
interscambi previsti a Poggioreale e al Centro Direzionale, tra 4 anni si
potranno raggiungere la linea 1 della Metropolitana di Napoli e l’Alifana
Piedimonte-Aversa-Napoli.
Rivoluzione. «Stiamo cambiando la vita di milioni
di persone, è la rivoluzione del trasporto pubblico, il principale cambiamento
del modo di vivere per migliaia e migliaia di cittadini» ha concluso il
governatore. Per la Iervolino «il trasporto pubblico su ferro è l’unico modo
serio per decongestionare la città». Rocco Papa, il vicesindaco, sottolinea un
altro aspetto: «La stazione del Centro direzionale collega il centro con una
larghissima fascia della città». E in funzione dell’apertura della Torre A, cioè
del nuovo tribunale, non è cosa da poco. Infine Ennio Cascetta: «È un altro
pezzo del metrò regionale. l’opera pubblica più importante in costruzione in
Italia. Nei prossimi tre anni contiamo di aprire altre 25 stazioni e costruire
23 chilometri di ferrovia».