La gestione
dei rifiuti.
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Il problema dei rifiuti, sia urbani che
speciali, è strettamente collegato alle attività
produttive, ai modelli di consumo ed ai sistemi di
distribuzione dei beni e delle merci: se non si
analizzano i difetti e le aberrazioni di questi sistemi
non possono trovarsi soluzioni durature, sostenibili e di
lungo respiro alle difficoltà che affliggono
lattuale gestione dei rifiuti. Nel dettaglio si
devono analizzare i seguenti aspetti: Materie prime: è assolutamente necessario affrontare nello spirito di un corretto principio di sviluppo sostenibile il reperimento e lutilizzo delle risorse non rinnovabili, non solo nel senso di studiare le soluzioni per garantire in futuro ai paesi in via di sviluppo sistemi e tecnologie di crescita non esaustive delle risorse naturali, ma soprattutto nel senso di ridurre progressivamente, ma immediatamente e drasticamente i consumi superflui e lo spreco di risorse non rinnovabili dei paesi industrializzati. A tal fine vanno seriamente incentivati il riuso, il riciclaggio ed il recupero dei materiali e dei beni ponendo particolare attenzione alla loro progettazione e realizzazione con criteri di prevenzione della produzione dei rifiuti che privilegino la durata e la riutilizzabilità degli stessi. Energia: in un processo di pianificazione generale di gestione dei rifiuti non è possibile prescindere da un corretto bilancio energetico che consenta di modulare le scelte di gestione con criteri razionali improntati alla migliore utilizzazione e conservazione delle risorse sia energetiche che materiali. A tal fine è utile ricorrere ad ecobilanci che siano in grado di mettere in evidenza i sistemi da adottare per ottimizzare il ciclo di gestione dei beni durante e dopo il loro utilizzo. Territorio: il territorio non può essere considerato una risorsa inesauribile e vanno valutati tutti gli accorgimenti per ridurre limpatto delle attività antropiche sia in termini paesaggistici, sia in termini di utilizzabilità del suolo. Vanno pertanto attentamente valutate le destinazioni duso delle aree dedicate alle attività produttive come a quelle di gestione dei rifiuti per evitare il deperimento irreversibile dei suoli e delle risorse idriche sottostanti. Salute: Tutte le attività produttive sono soggette alle norme di salvaguardia della salute umana e dellambiente che vanno rigorosamente applicate e rispettate per evitare effetti nefasti sulla popolazione. Al di là delle normative igienico sanitarie, di sicurezza e di salvaguardia dellambiente, vanno valutati e mitigati gli effetti negativi sulle popolazioni determinati anche da scelte squilibrate o atteggiamenti ecologicamente poco razionali introdotti senza considerazione dellimportanza di un giusto equilibrio tra popolazioni e territorio tenendo presente non solo gli aspetti meramente fisiologici, ma anche gli effetti sugli equilibri psico fisici delle popolazioni dovuti a fattori di pressione ambientale o allintroduzione distorsiva di esigenze non essenziali che, lungi dal perseguire modelli di sviluppo sostenibile provocano bisogni indotti del tutto superflui non utili allaccrescimento della qualità della vita, ma anzi elemento di un suo progressivo deterioramento. Le connessioni dirette sul ciclo dei rifiuti Rispetto a tutti gli aspetti sopra accennati si ritiene indispensabile, nelloperare scelte pianificatorie di lungo termine nel settore di gestione dei rifiuti, valutare le esigenze reali dei sistemi produttivi e distributivi anche in riferimento alle auspicate e necessarie innovazioni tecnologiche che, con adeguato impulso, diventano strumento sostanziale per la riduzione dello spreco di risorse. Il Termovalorizzatore di Acerra Le caratteristiche generali del sistema di smaltimento rifiuti per la Provincia di Napoli sono incentrate esclusivamente sulla realizzazione di tre impianti per la produzione di CDR a Giugliano, a Caivano, a Tufino e di un Megatermovalorizzatore ad Acerra. Nessuna motivazione viene riportata per giustificare questa scelta rispetto ad altre possibilità di riutilizzo dei rifiuti. Gli impianti sono dimensionati per trattare la totalità dei rifiuti prodotti nella provincia ed è ovvio che qualora riuscissero a funzionare secondo la progettazione fungerebbero da deterrente per ogni altra possibilità di gestione dei rifiuti. LIPAE (Istituto di Patologia Ambientale e di Ecologia) e lEIDOS, lAssociazione di Acerra, componente del Comitato Cittadino del NO al MegaInceneritore, che è impegnata nel coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte che riguardano il futuro e lo sviluppo sostenibile del territorio, evidenziano nel progetto della gestione dei rifiuti le seguenti gravi lacune.
Per quanto brevemente accennato si ritiene necessario sospendere immediatamente la realizzazione degli impianti che, come detto, non servono ad affrontare lemergenza rifiuti, ma sono delle scelte strategiche ben definite, nonchè sospendere le illegittime procedure di esproprio, già in atto, per la realizzazione degli impianti di CDR. Si propongono le seguenti iniziative:
Questo comitato dovrà inoltre affiancare il lavoro del Commissario per lemergenza rifiuti e valutare periodicamente lesito delle operazioni proposte. La cittadinanza campana è generalmente favorevole alla raccolta differenziata ed al riciclaggio rifiuti ed è, come sempre, ingiusto attribuire a questa la responsabilità delle scelte operate e trattarla come incapace rispetto alle più civilizzate popolazioni nordiche. |
e-mail del 11 luglio 2000 |