evento
per 26 commensali
di
Paola Berselli e Stefano Pasquini
con
Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini
Sì,
al Teatro da mangiare? si mangia davvero,si mangiano le cose che
facciamo da dieci anni,da quando è cominciata la nostra vita di
contadini.
Si mangiano le cose che coltiviamo e trasformiamo nella nostra azienda
agricola,che tiriamo fuori dalla nostra terra. Seduti attorno a un tavolo,
preparando e consumando un vero pasto,raccontiamo a modo nostro la nostra
singolare esperienza di contadini-attori: dieci anni di vita in campagna
e di teatro fatto fuori dai teatri.Teatro
da mangiare? è nato in una cucina,la cucina della nostra casa
delle Ariette.
Noi facevamo le tagliatelle e intanto parlavamo con Armando Punzo e Cinzia
de Felice che si erano fermati a dormire a casa nostra dopo lo spettacolo
della sera prima.
Ci hanno proposto di andare a Volterra al festival a raccontare la nostra
storia,ma raccontarla così,facendo le tagliatelle.
Noi stavamo lavorando sull'autobiografia e avevamo molto materiale,di
tagliatelle poi ne avevamo fatte delle tonnellate.Abbiamo accettato.
Teatro da mangiare?
ha debuttato a Volterrateatro il 18 luglio 2000.
Nel 2001 è stato invitato ai festivals di: Primavera dei teatri
(Castrovillari), Opera prima (Rovigo), Santarcangelo dei teatri, Volterrateatro,
Drodesera (Dro), Ogliastra teatro (Tortolì), Milano Oltre 90 (Milano),
Il Filo di Arianna (Belluno), Festival Letteratura (Mantova), Festival
Città Spettacolo (Benevento), Berliner Festspiele (Berlino), Le
Vie dei Festival (Roma), Festival Inteatro (Polverigi)
Nel novembre 2001 ha ricevuto la nomination Premio speciale UBU 2001.
A fine agosto 2003 ha raggiunto 290 repliche.
"Certo,lo
spettacolo è ancora un po' fragile,ma è un esperimento e
dà furiosamente voglia di andare a vedere quello che succede nella
loro valle dei sogni."(Brigitte Salino Le Monde).
"Uno strano teatro da mangiare.Continuano ad arrivare in tavola le
portate, ma c'è qualcosa che rallenta sempre di più il nostro
pasto.Facciamo fatica a servirci: ci stanno rapendo,prendendo alla radice
dell'emozione".
(Massimo Marinowww.tuttoteatro.com).
" Il tutto raccontato con una genuinità tanto autentica da
fare male:perché fra verdure biologiche e pane cotto al forno si
ha quasi l'impresione di toccare quella terra di nessuno dei sentimenti
che attraversa chiunque".
(Claudio Cumani Il Resto del Carlino).
"L'evento"naturale" che mette d'accordo tutti, romantici
e marxisti,post-moderni e tradizionali,è stato il "teatro
da mangiare?"
(Paolo Ruffini Liberazione).
"Perché è un gesto estremo,quello di mettersi così
a nudo, senza filtri,senza porsi un limite
in primo luogo c'è
il tentativo di trasmettere un' esperienza (e a pochi ospiti).Poi c'è
come un aspetto di espiazione,di dolorosa confessione pubblica.E ancora
c'è chiaro il fatto di operare in un ambito estetico come quello
del teatro, anche se ai suoi margini,come per ridefinirne i confini rimescolando
l'arte con la vita."
(Oliviero Ponte di Pino ateatro).
"Non ho dubbi è il miglior spettacolo di questa annata teatrale.
Piccolo, semplice,umile eppure grande,grazie a quel senso di verità
che ti assale e disarma."
(Carlo Infante)
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