HILLER UH-12

Special Hobby 1/72 edizione limitata

 

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Questa recensione è molto simile a quella del modello dell’elicottero Hughes TH-55 Osage della stessa ditta essendo la struttura del kit identica. Infatti il modello è composto di parti di plastica, di resina e vacuform. Il foglio istruzioni comprende brevi cenni storici in quattro lingue, cecoslovacco, inglese, tedesco e francese, un disegno delle parti del modello, le istruzioni di montaggio e le indicazioni delle decals per tre versioni: due americane, Air National Guard e U.S. Army, una inglese, Fleet Air Arm. Sono di ottima qualità, Cartograf, opache e precise nel disegno. Le indicazioni per il montaggio del kit sono chiare, con una serie di disegni particolareggiati e quotati per i pezzi da autocostruire. L’autocostruzione riguarda principalmente la zona dei comandi del rotore principale e della testa del rotore stesso quindi una zona molto complessa. Analizzando il contenuto della busta, iniziamo con le due stampate in vacuform in acetato trasparente, la prima dedicata alla bolla, separata orizzontalmente in due pezzi, da unire in corrispondenza del frame centrale. La seconda riproduce gli sportelli con quello di sinistra con la parte bassa bombata per la presenza della leva del passo collettivo. Questa soluzione permette di montarli aperti. Le istruzioni non dicono nulla in merito al loro montaggio. L'acetato è robusto ma non perfettamente limpido. Prima di effettuare il taglio, conviene utilizzare il pezzo come master per ottenere una dima da usare per stampare un eventuale pezzo di riserva e come base d’appoggio per il taglio stesso. Le parti in resina, esenti da bolle ma con il telaio di stampata piuttosto grosso che crea alcuni problemi nello staccare i pezzi più piccoli, riproducono l’abitacolo, con i seggiolini (mancanti degli schienali), le cinture (mancano quelle per il terzo posto), le pedaliere (molto fragili e sbagliate nella posizione), l’estintore, la console centrale, il tutto in un pezzo unico. A seguire ci sono quelle necessarie per ottenere un motore (riprodotto abbastanza fedelmente) completo dei suoi accessori, il pannello strumenti, le barre del passo ciclico/collettivo (da sostituire giacché troppo semplici, sbagliate nella forma e mancanti per il secondo pilota), il compartimento cargo posto dietro il motore per la versione F.A.A. ed, in fine, le ruote per gli spostamenti a terra. Tutti questi pezzi sono di buona fattura, alcuni piuttosto piccoli e fragili. La stampata di plastica presenta piccolissime sbavature ed è tipica delle serie short run. Troviamo i pattini con le gambe, i due rotori, la trave di coda, la base e le barre del traliccio del motore, l'albero di trasmissione, in due pezzi, per il rotore di coda, la faccia posteriore della cabina di pilotaggio, lo stabilizzatore. Il carrello e le barre per il traliccio potranno essere sostituiti con tondini Evergreen. Il giudizio complessivo è più che positivo, collocando il kit nella fascia di quelli dedicati a modellisti di una certa esperienza poiché necessita di un dettaglio nella zona del propulsore completamente in vista, nell’utilizzo di parti autocostruite e nella complessità dell’assemblaggio. La ditta ceca conferma la volontà di riempire spazi vuoti nella produzione modellistica dedicata agli elicotteri meno conosciuti. La documentazione è in pratica inesistente. Una ricerca su Internet non ha dato alcun risultato se non una fotografia. Forse si può trovare qualcosa nelle varie enciclopedie aeronautiche. Poiché è stato utilizzato in Vietnam, alcune fotografie si trovano nelle varie pubblicazioni dedicate a questo conflitto. Alcuni anni fa, durante una visita presso una ditta di lavoro aereo di Asti, ho potuto fotografare l’unico (affermazione dei titolari dell’azienda) velivolo esistente in Italia, dotato dell’apparecchiatura per l’irrorazione agricola.

Foto1, Foto2, Foto3, Foto4

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Livio Gonella Centro I.P.M.S. "TUTTOINSCALA" Roma

G.I.S. Elicotteri

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