allipoli deriva il suo nome dal greco Kalé = bella e Polis = città e, infatti, molte sono le bellezze naturali di questa cittadina definita da Pietro Maisen Venere dello Jonio.

A queste si aggiungono, nei secoli le molte opere che l'arte umana ha prodotto impreziosendo strade, piazze e chiese di Gallipoli: per esempio, una fontana antichissima, se non la più antica d'Italia, di squisita fattura greca; e poi i limpidi colori di quadri e ale d'altare che adornano le Chiese e, ancora, attraverso l'arte: monumenti, reperti archeologici, vasi, monili; autentici tesori scoperti nelle tombe che ci rivelano lo straordinario senso estetico delle antiche e floride civiltà che fiorirono in tutto il Sud Italia.

Veduta interna del Museo Civico
interno

Il Museo Civico di Gallipoli ha la particolarità di offrire al visitatore una notevole varietà di reperti suddivisi in 10 sezioni:

    Armi e vestiti
    Oggetti archeologici
    Ceramiche e vetri
    Collezione Malacologica
    Collezione Talassologica
    Collezione Numismatica
    Collezione Zoologica
    Collezione Mineralogica
    Oggetti antichi vari
    Fossili


Della prima sezione segnaliamo due bocche da cannone, di cui una trovata in fondo al mare e che pare risalire al 1537; vi è poi un archibugio a miccia del 1620 e vestiti di gala in seta, velluto, broccato e damasco che risalgono alla fine del XVII secolo e all'inizio del XVIII.

cannonevestiti

La seconda sezione è la più importante del Museo non solo per il valore degli oggetti archeologici ma anche perchè ritroviamo i segni di quella mirabile arte che avrebbe poi raggiunto il suo apice nella Magna Grecia, di cui Gallipoli faceva parte. Tra i tanti pezzi, si notano due sarcofagi di età messapica; uno di essi, monolitico, è un esemplare molto raro.

sarcofago

In questo reparto si trovano vasi di varia fattura - alcuni davvero splendidi - del V e VI secolo a.C., usati sia per contenere oli profumati per l'igiene e l'intimità dei cittadini nei ginecei, sia per contenere liquidi nei banchetti, per pomate di uso quotidiano e anche per uso funerario. Sempre in questa sezione sono esposti oggetti molto belli in rame, bronzo e altri metalli, la loro fattura è tale da farli sembrare oggetti moderni per la precisione dei disegni e la finezza del lavoro. Si ammira un anello, raro esemplare archeologico, con uno scudo e una croce scolpiti nel centro.

testavaso1vaso2


conchiglieIl terzo reparto contiene una collezione di ceramiche tra cui spicca una elegante anfora del tardo '700, decorata con raffaellesche a colori diversi.

Nel quarto reparto troviamo una collezione malacologica interessante per la notevole varietà di conchiglie di molluschi terrestri e marini di tutto il mondo.


coralliDue vetrine contengono la collezione talassologica, oggetto del quinto reparto, con esemplari di madrepore, retepore, coralli rossi e neri; esemplari di pesci e crostacei. Al centro del salone campeggia lo scheletro di un balenottero, lungo 20 m., pescato a Gallipoli nel 1894.

La sesta sezione, dedicata alla numismatica espone interessanti monete di zecche locali e regionali.

La settima sezione è dedicata alla zoologia con una collezione di coleotteri, denti di elefante, rinoceronti, un teschio di gibbone bruno, resti di rettili, uccelli e piccoli quadrupedi.

Arriviamo così all'ottavo reparto e a una notevole varietà di pietre sia minerarie che da cava.

Nel nono reparto troviamo oggetti antichi vari; tra questi segnaliamo un modello di pianola a quattro tastiere chiamato pantarmonico e un calice d'argento di rito greco-orientale.

Infine, nella decima sezione, sono esposti fossili di epoca secondaria, terziaria e quaternaria.

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