PROCESSO
A BRINDISI PER IL DECESSO DI DUE LAVORATORI DEL PETROLCHIMICO
A CAUSA DI TUMORI MALIGNI DELLA PLEURA (MESOTELIOMI) E PER LESIONI
GRAVISSIME IN UN TERZO. UDIENZE DEL 12 E 13 FEBBRIAIO.
Si sono svolte il 12 e 13 febbraio scorso altre
due udienze del processo che vede imputati venti dirigenti del
petrolchimico per la morte di due lavoratori per tumori maligni
della pleura (mesoteliomi) dovuti ad esposizione ad amianto e
per le lesioni gravissime determinate dallo stesso agente in un
altro lavoratore.
In questa tornata sono stati esaminati tre consulenti
di Medicina Democratica, parte civile difesa dall’avv. Stefano
Palmisano: il dott. Maurizio Portaluri, oncologo, il dott. Carlo
Bracci, medico legale di Roma e il dott. Vito Totire, medico del
lavoro di Bologna.
I consulenti hanno sottolineato la consolidata
evidenza in letteratura scientifica di una relazione dose risposta
tra esposizione all’amianto e incidenza dei mesoteliomi con la
conseguenza che le esposizioni successive alla prima rivestono,
comunque, un ruolo causale nell’insorgenza del temibile tumore.
Il dott. Vito Totire ha illustrato i documenti scientifici comprovanti
che la capacità dell’asbesto di produrre il cancro era
nota ai medici di base già all’inizio degli anni ’60 ed
agli specialisti anche negli anni ’50.
Nelle prossime udienze di marzo si procederà
al controesame dei periti di parte e si inizierà ad ascoltare
i periti a difesa degli imputati.
(dr Maurizio Portaluri)