COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE TERMOELETTRICA 29-3-2002
LEGAMBIENTE,MEDICINA DEMOCRATICA,i COMITATI
per la tutela e la valorizzazione del territorio e
dell’Agricoltura di S.SEVERO,SERRACAPRIOLA, SAN PAOLO CIVITATE,
SANNICANDRO GARGANICO,
TORREMAGGIORE,MANFREDONIA,CITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE
PER I DIRITTI DEL MALATO
COMITATO PROMOTORE -denominato “Coordinamento
contro la centrale termoelettrica”-del
REFERENDUM
CONSULTIVO
e di altre iniziative popolari
sulla Centrale termoelettrica
COMUNICATO STAMPA
SI’
al REFERENDUM LOCALE
Richiediamo al
Consiglio Provinciale:
-di attivare le procedure di indizione di referendum consultivo dei cittadini
della Capitanata sulle Centrali termoelettriche progettate(circa una decina)
e ai Consigli Comunali di S.Severo e Candela,come di altri Comuni :
-di attivarsi per referendum locali e in appoggio a quello provinciale.
Tutti insieme per dire
N O
a l l e C E N T R A L I T E R M O E L E T T R I C HE
In Capitanata e
in Puglia
VOGLIAMO ACQUA,ARIA
pulita,LAVORO ,
non Centrali che distruggerà
la nostra Agricoltura,le prospettive di lavoro e
sviluppo e
nuocerà alla nostra salute e al nostro ambiente.
A S.Severo abbiamo costituito un secondo
Comitato Promotore di Referendum Consultivo sulla Centrale termoelettrica,
formato dalle Associazioni presenti nel nostro Coordinamento e espressione del
mondo degli agricoltori,delle loro Associazioni e sulla
base altresì di 8.000 firme raccolte dal Coordinamento in questi mesi.
Il nostro Comitato rammenta che il
testo sottoscritto da 8.000 cittadini con la raccolta di firme riportava
le richieste di::blocco immediato dei progetti di
Centrali termoelettriche (ovvero l’annullamento di ogni atto in tal senso) e
di consultazione popolare preventiva,ovvero
di un REFERENDUM,vista la gravità di una posizione delle Amministrazione
Comunali di fatto contro le popolazioni.
Nei giorni scorsi abbiamo inviato
all’Assessore Provinciale all'ambiente dr. Ciro Mundi e con richiesta di
inoltrarla al Presidente della
Provincia e ai soggetti competenti,la richiesta di attuare un
Referendum Provinciale sulla costruzione delle centrali termoelettriche in
Capitanata, avendo preso atto altresì della richiesta analoga formulata dal
Consiglio Comunale di Ascoli Satriano :a tutt’oggi nessuna risposta..
La
consultazione popolare si impone a questo punto ,stante la gravità della approvazione
della Centrale in Candela e di altre in fase di arrivo,in quanto non si può
meramente rinviare a decisioni del Ministero dell’ambiente o ad altri organismi
nazionali,considerato ciò che questi hanno già dimostrato di decidere
sulla testa dei cittadini e dei lavoratori,come nel caso di Porto Marghera,
Manfredonia,Gela, in situazioni che poi col tempo hanno lasciato tanti morti
“per strada” e famiglie con vedove e orfani.
Il
Coordinamento con la richiesta di Referendum non fà altro che confermare quanto
già contenuto nel documento del 28-7-2001,trasmesso ai Comuni e alla
Provincia,in cui aveva individuato le competenze dei Comuni e della Provincia
in merito alla problematica "Centrali",ai sensi del dec,leg,vo
267/2000 e altra normativa connessa.Si diceva e si riafferma che la
questione "Centrali" non può in alcun modo essere ricondotta a vicende
localistiche che ora interessano,pare ,solo Candela e S.Severo( pare “in
dirittura d’arrivo” nelle autorizzazioni ministeriali),invero coinvolgenti
tutti i Comuni della Provincia,ancorchè il livello Regionale,per gli aspetti
più volte evidenziati nei nostri documenti,dall'impatto ambientale,ai rischi
sanitari,alla viabilità,alla sicurezza,ovvero a tutti gli aspetti connessi
all'impianto delle centrali,agli elettrodotti,ai gasdotti etc..Ancora una volta
si ricorda che il territorio pugliese produce già energia elettrica in
surplus rispetto al fabbisogno medesimo, tanto che si è in attesa che venga
varato dalla Regione Puglia il Piano Regionale per la produzione di energia
elettrica.
Tonino d'Angelo-
Portavoce del Coordinamento contro la Centrale