COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE,MEDICINA DEMOCRATICA,i COMITATI per la
tutela e la valorizzazione del territorio e dell’Agri-
coltura di S.SEVERO,SERRACAPRIOLA,
SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO GARGANICO,TORRE-
MAGGIORE,MANFREDONIACITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE
PER I DIRITTI DEL MALATO
S.Severo,22-10-2001
URGENTE
- Ministro
Ambiente
- Ministro Industria
-Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Via Liguria, 26 - 00187 ROMA
-Sindaco e Assessore all’Ambiente Comune di S.Severo
-Coordinamento Comuni aderenti all’Agenda 21
-Commissione Europea per Agenda 21
-Commissione Europea per l’Ambiente Segretariato
Generale L-2929
Oggetto:
1)-Nullità per
irritualità delle procedure di effettuazione dell’Inchiesta pubblica
inerente il progetto“ Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito
nel Comune di San Severo”della Mirant Italia S.r.l.,attivata con
comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno
del 15-6-2001;
2)-non
utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl. alle memorie presentate
entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell’art.7 c.3 dell’Allegato IV del
DPCM 27-12-1988,in quanto depositate(le
controdeduzioni della Mirant) in
data 2 ottobre 2001,
giusta nota nr. 3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di
S.Severo,ovvero oltre
i tre mesi dall’avvenuta pubblicazione del 15-6-2001,come previsti
dall’art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla chiusura della
inchiesta pubblica ;
3)-grave parzialità di fatto e
favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del Presidente della Inchiesta
pubblica,che ha ritenuto ammissibili,acquisendole,come da manifesto pubblico del
2-10-2001,invero affisso l’8-10-2001,le controdeduzioni della Ditta
Mirant,depositate il 2-10-2001,dopo la scadenza di norma,dando
pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie
scritte,per formulare le controdeduzioni,mentre si danno neanche cinque giorni
ai presentatori di memorie scritte e ad altri interessati,per prendere visione e
rispondere nel merito,peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui
alla nota dell’11-10-2001 del Coordinamento,inviata al Presidente della
Inchiesta pubblica,al Sindaco e Assessore
all’Ambiente,al Ministro dell’Ambiente,al Coordinamento Agenda 21 locale e
ad altri destinatari;
4)-dichiarazioni
false del Segretario generale contenute nella nota dello stesso del 12-
10-2001 nr. 3/R/01;
5)-esposto in
ordine all’assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della
Inchiesta Pubblica,che informa della “disponibilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2
ottobre medesimo”,guarda caso…e che rapidità…il giorno stesso del suo deposito(prot.24824 Comune di S.Severo),come
da nota del Segretario Generale citata:richiesta di
ispezione per verificare effettivi tempi di deposito,di
commissionamento e stampa del manifesto datato 2 ottobre,circa altresì la
mancata informazione dello stesso al Segretario generale(vedi nostra
dell’11-10-2001),stante il sospetto di “intese atte a favorire la Ditta
Mirant” tra diverso soggetti da identificare;
6)-segnalazione
di irritualità e illegalità-illegittimità ,ovvero indizione di audizione
pubblica di presentatori di memorie scritte,che non ne avevano fatto
richiesta,ammettendo le controdeduzioni della Mirant,depositate fuori scadenza,ex
art..7 c.5-6 dell’Allegato IV del DPCM citato,pubblicizzando
la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo
rispetto a quanto lo stesso recita,ciò non in coerenza
con la natura della inchiesta pubblica che deve necessariamente utilizzare gli
stessi canali previsti per norma per aprire la inchiesta pubblica,ovvero
quotidiani di diffusione nazionale,cioè le stesse modalità usate per aprirle
e non meramente un manifesto solo in S.Severo,in tal modo non assicurando la
informazione e l’espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e
associazioni,in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica;non risulta peraltro che siano invitati
alla audizione la Provincia(a quanto ci ha
riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001),né altri Enti locali,peraltro coinvolti(vedi
gasdotto..)ovvero i Comuni di Torremaggiore,Lucera,Pietra Montecorvino e altri,omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e doveri
verso le popolazioni e i territori coinvolti,stante il quadro normativo(dec.leg.vo
267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa),come riportato nel nostro
documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001;
7)-reiterazione
di richiesta di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della
inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori
inerenti l’impianto di cui trattasi,stante
altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell’Assessore al territorio
e all’ambiente della Provincia di Foggia,con cui lo stesso nel riferire che “questa
Provincia è…interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali
termoelettriche……-i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di
energia eolica già esistenti sul territorio” chiede al Ministero dell’Ambiente-servizio
di valutazione impatto ambientale “…una conferenza,con gli enti
interessati,al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti,anche in
relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale..”;
8)-Segnalazione
di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di
messaggi pubblicitari da
parte della Ditta MIrant,ai
sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627:richiesta
di intervento
sanzionatorio,con riguardo allo specifico progetto presentato;
PREMESSA
La presente fa
riferimento e integra-aggiorna-riscontra:
-il documento del Coordinamento in 437 pagine già trasmesso in data 28-7-2001,ai sensi dell’art.7
c.3 allegato
IV del DPCM 27-12-1988 in ordine all’Inchiesta Pubblica sul progetto della
Ditta Mirant
-la nota del Coordinamento
dell’11-10-2001(si allega) ad oggetto “-Irritualità delle procedure di
effettuazione
dell’Inchiesta pubblica inerente
il progetto“ Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo
combinato sito nel
Comune di San Severo”della Mirant Italia S.r.l.,come da comunicato pubblicato
su
Gazzetta del
Mezzogiorno del 15-6-2001:Richiesta
di copia delle controdeduzioni e della lettera di
trasmissione da parte
della Ditta Mirant Italia s.rl. e di rideterminazione dell’iter
procedurale”;
-alla normativa in materia di pubblicità ingannevole,ai sensi del DPR 627/’96,della Legge 249/’97,
del dec.leg.vo 74/’92 e altra normativa;
-alla l.241/’90 ,alla l.340 del 24-11/2000,in materia vuoi di Conferenza
di servizi (art.9 e seguenti l.340
citata) che
di utilizzo di siti industriali
per…approvvigionamento strategico dell’energia..;
-al DPCM 27-12-1988 in
ordine alle procedure in materia di Inchiesta pubblica;
-alla nota di
“riscontro” del Segretario Generale
del Comune di S.Severo con propria
del 12-10-2001
prot.3/R/01(si
allega) in risposta alla nostra dell’11-10-2001;
- ad altre note comunque
riportate nella presente.
Nel merito dell’oggetto,con la sequenza riportata nello stesso,
si riporta quanto segue:
1)-Nullità per irritualità delle procedure di effettuazione
dell’Inchiesta pubblica inerente
il progetto“ Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel
Comune di San Severo”della Mirant Italia S.r.l.,attivata con comunicato
pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno
del 15-6-2001;
2)-non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia
s.rl. alle memorie presentate
entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell’art.7 c.3 dell’Allegato IV
del DPCM 27-12-1988,in quanto depositate(le
controdeduzioni della Mirant) in
data 2 ottobre 2001, giusta nota
nr. 3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo,ovvero
oltre i tre mesi dall’avvenuta pubblicazione del 15-6-2001,come
previsti dall’art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla
chiusura della inchiesta pubblica ;
3)-grave parzialità di fatto e
favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del Presidente della Inchiesta
pubblica.
In ordine ai punti 1-2-3 sopra
riportati,
oltre
che riferirsi,rinviandosi allo stesso,al documento del 28-7-2001,già trasmesso
e alla parte concernente gli aspetti della “irritualità”,si fa in questa
sede ulteriore riferimento al fatto che il Presidente della Inchiesta pubblica
ha ritenuto ammissibili,acquisendole,come
da manifesto pubblico del 2-10-2001,invero affisso l’8-10-2001,le
controdeduzioni della Ditta Mirant,depositate il 2-10-2001,dopo la scadenza di
norma,dando
pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie
scritte,per formulare le controdeduzioni,mentre si danno neanche cinque giorni
ai presentatori di memorie scritte e ad altri interessati,per prendere visione e
rispondere nel merito,peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui
alla nota dell’11-10-2001 del Coordinamento,inviata al Presidente della
Inchiesta pubblica,al Sindaco e Assessore
all’Ambiente,al Ministro dell’Ambiente,al Coordinamento Agenda 21 locale e
ad altri destinatari;si rinvia altresì a quanto di seguito riportato ai
punti successivi.
4)-dichiarazioni false del Segretario generale contenute in nota dello
stesso 12-10-2001 nr. 3/R/01
( si allega la nota citata )
In riferimento alla nota del Segretario generale,si precisa che:
-
le pagine avute in copia
in “camera caritatis” sono invero in nr. di venti e non di trenta come dice
falsamente il Segretario generale;nella nota dell’11-10-2001 non si è
fatto riferimento a queste copie per due ragioni:
a)-le
copie sono state date in modo informale e in
numero di venti,perché il Segretario consentiva solo un estratto
parziale,avendo il riferimento a quanto scritto nel Manifesto del 2-10-2001 a
cura del Presidente dell’Inchiesta pubblica in ordine alla presa visione delle
controdeduzioni e non alla possibilità di estrarne copia,per cui,vista la
“difficoltà” posta dal segretario a dare formalmente il testo integrale,si
riteneva di non coinvolgerlo per le venti pagine consegnate “irritualmente”;
b) le pagine estratte
era in nr.di venti su complessive 70 pagine delle controdeduzioni,essendo
pertanto carenti di tabelle e dati tecnici,che impedivano di fare
alcuna osservazione cogente e qualificata sul documento medesimo,donde
la richiesta formale con nota dell’11-10-2001
di invio di copia delle controdeduzioni e della lettera di
trasmissione(giammai pervenuta) delle stesse da parte della Ditta Mirant,pertanto
recitando ancora il falso il Segretario generale quando affema che in data
12-10-2001 il documento veniva consegnato al sottoscritto a seguito di richiesta
telefonica.Invero il sottoscritto aveva telefonato reiteratamente
all’Assessore all’Ambiente per sollecitare la consegna,indi con riguardo
alla richiesta formalizzata con nota dell’11-10-2001;
-
la nota dell’11-10-2001 non ha
avuto alcun riscontro in ordine alla richiesta
di fissare altri
tempi e modalità per
assicurare la partecipazione informata e qualificata da parte del Coordina-
mento alle fasi successive
della Inchiesta pubblica,intendosi
anche quella programmata per il
15 ottobre,data,per
irritualità e per le questioni su riportate,che si riteneva non praticabile
,per-
tanto da rinviare;
-
da quanto lo stesso
Segretario generale afferma la Ditta Mirant ha depositato solo in data 2 ottobre
2001 presso il Comune di S.Severo (nr.di protocollo 24824) le controdeduzioni al
nostro docu-mento di 437 pagine del 28-7-2001 e ad un altro di altra
fonte,ovvero ben oltre i tre mesi previsti dall’art.7
c.6 allegato IV del DPCM 27-12-1988 (G.U. nr.4 del 5-1-1989 pag.17 e
segg.),tre mesi che scadevano
il 15 settembre.
Si riporta comunque (oltre
che in allegato) il testo
integrale della nota dell’11-10-2001:
Oggetto: “-Irritualità
delle procedure di effettuazione dell’Inchiesta pubblica inerente il progetto“
Nuovo
Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San
Severo”della Mirant Italia S.r.l.,come da comuni-
cato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno
del 15-6-200:Richiesta di copia delle controdeduzioni e della lettera
di trasmissione da parte della Ditta Mirant Italia s.rl. e di
rideterminazione dell’iter procedurale”
Premesso che:
a)-il Coordinamento contro la
Centrale termoelettrica(di seguito riportato come C.cc) con documento in nr.437
pagine
in data 28-7-2001 ha presentato al Presidente della Inchiesta Pubblica ai sensi
del DPCM 27-12-1988(G.U.
nr.4 del 5-1-1989),la “Valutazione inerente il progetto “ Nuovo
Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel
Comune di San Severo” della Mirant Italia
S.r.l.,come da comunicato pubblicato
su Gazzetta del Mezzogiorno
del 15-6-2001”;
b)-nel documento citato del 28-7-2001 si affermava :
” SI TRASMETTE la presente
con gli allegati citati,restando in attesa di riscontro
da parte dei
destinatari,per quanto
previsto dalla legge 241/’90,dalle norme su citate in materia di
partecipazione,
consultazione e con modalità adeguate alla natura degli
interessi legittimamente rappresentati dai firmatari
della presente,alcuni dei quali peraltro riconosciuti ai sensi della
L.281/’98 e del dec.leg.vo 229/99 e altra
nor-
mativa connessa.Si fa esplicita riserva di produrre
documenti, memorie e note integrative della presente rela-
zione tecnica.La presente è costituita dall’Indice e da complessive
nr.pagine=437,compresi gli allegati citati ”;
c)-pertanto
il C.cc è,ai sensi del DPCM citato allegato IV art.7 soggetto inserito a tutti
gli effetti nelle procedure
relative alla Inchiesta Pubblica;
d)-l’art.7
dell’allegato IV del DPCM citato al c.6 sancisce che “Il presidente chiude
l’inchiesta pubblica e trasmette
al Ministero dell’ambiente le memorie presentate e le osservazioni
dell’ENEL(nella fattispecie leggasi Ditta
Mirant),con una relazione di sintesi delle attività
svolte”,scadenza pertanto da individuare nel giorno15
settembre c.a.,stante la pubblicazione sui quotidiani avvenuta in data
15-6-2001;
e)- l’art.4 c.6 dell’allegato IV del DPCM citato
sancisce che “regione.provincia
e comune mettono a disposizione
del pubblico la documentazione presentata dall’ENEL”
Si evidenzia la gravità dei seguenti eventi:
1)-in
data 10-10-2001 in modo indiretto apprendevamo da amici che in S.Severo
risultava affisso un Manifesto dal
titolo “ AVVISO”(si
allega copia) in cui il Presidente
della Inchiesta pubblica relativa all’impianto di cui
trattasi,”informa che le controdeduzioni prodotte dalla Mirant
Italia S.r.l. in merito alle proposte presentate…
sono disponibili in visione al pubblico,a partire dal giorno 2 ottobre
2001 presso…….Comune di San Severo-
Segreteria Generale Piazza municipio 1 San Severo,inoltre informa che il
giorno 15 ottobre 2001 alle ore 12.00
presso la sala comunale San Benedetto …procederà…all’audizione dei
presentatori di memorie scritte e della
Mirant Italia s.r.l.,cui potrà assistere il pubblico”;il manifesto
riporta la data del 2 ottobre 2001;
2)-invero
il manifesto
risulta essere stato affisso ovvero disponibile al pubblico solo in data 8-10-2001;
3)-non
è pervenuto al nostro recapito alcun invito formale scritto per l’audizione
del 15 ottobre
su riportata,non
potendosi in alcun modo affidare ad un manifesto pubblico l’invito al
C.cc,presentatore delle memorie scritte di cui
sopra,mentre si comprende che il manifesto possa essere strumento utile
per la popolazione cui si vuole assicurare
la possibilità di “assistere” come si legge nel manifesto,non
potendosi inviare l’invito-informativa a tutti i cittadini;
si precisa ancora che i presentatori di memorie scritte risultano
essere solo due soggetti,pertanto non vi era
e non
vi è alcuna giustificazione a questa grave palese omissione;
4)in
data 15 settembre è scaduto il termine per la chiusura della inchiesta
pubblica,come sopra riportato;
ancora
nel merito della gravità dei comportamenti “istituzionali” nei confronti
del C.cc.:
5)-sempre in data 10-10-2001,appena
conosciuta la notizia del manifesto di cui sopra,mi recavo presso la segreteria
generale del Comune di S.Severo,chiedendo del Segretario generale,che mi
diceva l’usciere essere impegnato in
riunione,indi recandomi presso la segreteria per chiedere di poter
visionare le controdeduzioni della Mirant Ita-
lia,come si affermava nel manifesto del Presidente dalla Inchiesta
pubblica;l’addetta alla segreteria affermava
di non esserne a conoscenza,né del manifesto in questione
e dopo aver chiesto ad una altra collega mi
diceva
che dovevo rivolgermi alla Prefettura a Foggia,al che ribadivo che il
manifesto era chiaro e che il riferimento era
la segreteria generale del comune.Andavo via,provvedendo strada facendo a
telefonare al numero di telefono del
Segretario generale,mi rispondeva l’assessore all’ambiente Caposiena,dicendomi
di tornare più tardi,a fine della
riunione in cui era impegnato il segretario Generale.Tornato verso le ore
13.00 incontravo il Segretario Generale e
l’Assessore all’ambiente,risultandone che il
Segretario generale non era a conoscenza del manifesto e quindi
di essere referente per la visione delle controdeduzioni al pubblico,rinviando
poi al pomeriggio la messa a
disposizione delle stesse per la visione.Nel pomeriggio verso le ore
16.30 venivano messe
a disposizione per la
visione le controdeduzioni,con il divieto a poterne fare copia,ciò
in palese contrasto con la condizione del C.cc
di soggetto presentatore di memorie scritte all’interno della Inchiesta
pubblica e con l’art.4 c.6 dell’allegato IV
del DPCM 27-12-1988 che sancisce che “…il Comune mette a disposizione
del pubblico la documentazione..”,
cosa che non può esaurirsi nella mera “visione”,stante le
caratteristiche stesse della documentazione in
questione,ovvero circa 100 pagine,con allegati e dati di carattere tecnico,che non
possono essere “digeriti” ovvero
memorizzati nella mera visione,a meno di voler impedire la partecipazione
del C.cc,come di altri soggetti,al
procedimento in questione,sorvolando,si
fa per dire,il fatto che il Comune di S.Severo
aderisce all’agenda 21
locale
con tutti gli obblighi conseguenti alla
informazione,consultazione,partecipazione..;
Tutto quanto sopra risulta:
-irrituale,nonché
illegittimo e di impedimento al C.cc nella fattispecie,anche
con riguardo alla nostra
esplicita e formale richiesta fatta con documento del 28-7-2001,riportata
alla lett.b della presente,per
l’espletamento corretto delle proprie funzioni,inficiando
tutto l’iter della stessa inchiesta pubblica,non a
caso “pubblica”,ovvero dovendo assicurare nella forma e nella
sostanza il diritto di partecipazione e nel merito
da parte dei cittadini e delle organizzazioni ai diversi livelli,
e si RICHIEDE:
-invio al
recapito riportato a piè di pagina di copia delle controdeduzioni e della
lettera di trasmissione
delle stesse da parte della Ditta Mirant Italia s.r.l.;
-di fissare
altri tempi e modalità per assicurare la partecipazione informata e qualificata
da parte del
Coordinamento alle fasi successive della
Inchiesta pubblica,intendosi
anche quella programmata per il
15 ottobre,data,per
irritualità e pe le questioni su riportate,che si ritiene non praticabile
,pertanto da rinviare.
Restano fermi gli altri aspetti sulla irritualità e
altre valutazioni di merito formulate nel
documento del 28-7-2001.
Si attende urgente riscontro,salutando
Per il
Coordinamento-dr.d’Angelo Fernando
Per riscontro indirizzare a:
-dr.d’Angelo Fernando per Coordinamento contro la Centrale
termoelettrica
Via Cantatore 32/N 71016
S.Severo (Fg) Fax 0882
228156;
e mail: toninodangelo@libero.it
“
FINE
NOTA dell’11-10-2001
5)-esposto in ordine all’assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001
del Presidente della Inchiesta
Pubblica (si allega copia)
Rinviandosi anche al testo della nota nostra dell’11-10-2001 già
citata,si sottolinea che il testo del manifesto in questione informava della “disponibilità
delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo”,guarda caso…e che rapidità…il
giorno stesso del suo deposito(prot.24824 Comune di S.Severo),come
da nota del Segretario Generale citata de 12-10 Al proposito si rende
necessaria una ispezione
per verificare effettivi tempi di deposito,di commissionamento e stampa del
manifesto datato 2 ottobre,circa altresì la mancata informazione dello stesso
al Segretario generale(vedi nostra dell’11-10-2001),stante il sospetto di
“intese atte a favorire la Ditta Mirant” tra diverso soggetti da
identificare.
6)-segnalazione di irritualità e illegalità-illegittimità ,ovvero
indizione di audizione pubblica di
presentatori di memorie scritte
Si precisa che i
presentatori di memorie scritte non avevano fatto richiesta di audizione,in
specie nelle forme utilizzate dal Presidente della Inchiesta pubblica
che,ammettendo le controdeduzioni della Mirant,depositate fuori scadenza,ex
art..7 c.5-6 dell’Allegato IV del DPCM citato,pubblicizzava
la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo
rispetto a quanto lo stesso recita,ciò
non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve
necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la
inchiesta pubblica,ovvero quotidiani di diffusione nazionale,cioè le stesse
modalità usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo,in
tal modo non assicurando la informazione e l’espletamento di funzioni di cui
sono titolari cittadini e associazioni,in ordine alle tappe successive della
inchiesta pubblica;non risulta
peraltro che siano invitati alla
audizione la Provincia(a quanto ci
ha riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001),né
altri Enti locali,peraltro
coinvolti(vedi gasdotto..)ovvero i Comuni di Torremaggiore,Lucera,Pietra
Montecorvino e altri,omettendo di
interessare soggetti titolari di diritti e doveri
verso le popolazioni e i territori coinvolti,stante il quadro normativo(dec.leg.vo
267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa),come riportato nel nostro
documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001.
7)-reiterazione di richiesta di sospensione della procedura relativa
alla fase successiva della
inchiesta
pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori
inerenti l’impianto di cui trattasi
Ciò con riguardo sia a
quanto già esplicitato nel documento di 437 pagine del 28-7-2001 che
alla nota nr. 41673 del 15-10-2001
a firma dell’Assessore al territorio e all’ambiente della Provincia di
Foggia,con cui lo stesso nel riferire che “questa Provincia è…interessata
dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche……-i quali- si sommeranno a
quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio”
chiede al Ministero dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale
“…una conferenza,con gli enti interessati,al fine di verificare la
sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione
energetica del territorio provinciale..”;
CENTRALI termoelettriche a Serracapriola,a Rignano Garganico,a
Candela,Troia,per citarne alcune,tutte
nel territorio della Provincia di Foggia,che con riguardo altresì
all’associato riferito processo di industrializzazione,drammaticamente in uno
scenario da terzo mondo aggraveranno
sempre più la carenza idrica,vera e
propria calamità sotto gli occhi di tutti,il processo di desertificazione,con le conseguenze
sull’agricoltura e su altre risorse economiche-produttive
del territorio,sulla qualità
dell’aria,del suolo,del sottosuolo…,stante
la co-presenza di diversi e interagenti fattori di inquinamento.
A queste centrali termoelettriche a turbogas e
eoliche,si aggiungono sempre
in Provincia di Foggia quelle progettate quali impianti
a biomasse nel territorio dei Comuni
di Carapelle,Ortanova e Ordina(società proponenti la Erba e la Euroenergy group),altre
a S.Paolo Civitate e in altri Comuni(Manfredonia..)
-------------------------------------------
-La
raccolta
di firme fatta dal Coordinamento con oltre 3000 firme
in poco tempo,ha visto cittadini di diversi Comuni (S.Severo,Serracapriola,Torremaggiore,S.Paolo
Civitate,Sannicandro Garganico e altri) insieme per affermare una volontà
decisa di partecipazione,loro riconosciuta per legge e disattesa gravemente ad
oggi,nonché il loro no ad una politica selvaggia di insediamenti di centrali
energetiche,senza alcun Piano Energetico Regionale né Piano Provinciale di
Coordinamento,è espressione di una forte determinazione in un momento in cui
tutto il Pianeta deve fare i conti con le esigenze,i bisogni posti da emergenze
locali e mondiali,che non possono più essere disattesi e rimossi.La tutela
della salute e dell’ambiente,la ricerca di uno sviluppo ecosostenibile non
sono rinchiudibili nelle porte e nelle mura dei Palazzi,ma essere patrimonio
partecipato delle popolazioni,come peraltro sancisce l’Agenda 21 cui aderisce
la Città di S.Severo e la cui Amministrazione Comunale arrogantemente
disattende,pur afferendo a finanziamenti specificatamente assegnati
per tali scopi.
8)-Segnalazione
di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di
messaggi pubblicitari da
parte della Ditta MIrant,ai
sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627:richiesta di intervento
sanzionatorio,con riguardo allo specifico progetto presentato
In data 28-7-2001 abbiamo depositato presso il Comune di S.Severo per il Presidente della Inchiesta pubblica per il progetto di Centrale termoelettrica della Mirant un documento di 437 pagine,per spiegare la nostra posizione contro la Centrale Termoelettrica.Il documento è stato trasmesso altresì alla Regione Puglia,ai Ministeri competenti,alla Commissione Europea,ai diversi soggetti politici-istituzionali e sociali.
Nel frattempo,senza neanche aspettare l’esito della valutazione di impatto ambientale prevista per legge e a cui si riferisce l’iter di valutazione da parte del Presidente dell’Inchiesta pubblica,la Ditta Mirant,dimostrando quanto ci tiene a questa operazione di oltre 300 miliardi,spende fior di milioni per pubblicizzare questo impianto sulla Gazzetta del Mezzogiorno,sul settimanale” Protagonisti” e su altri mass media,con una pubblicità a dir poco ingannevole,ovvero contro legge,su cui chiediamo l’intervento delle autorità competenti,nonché la mobilitazione delle forze politiche e sociali.La pubblicità ingannevole ,ai sensi del DPR 627/’96,della Legge 249/’97,del dec.leg.vo 74/’92 e altra normativa,è caratterizzata dal fatto che la Mirant negli spot pubblicitari sui giornali e in quelli audiovisivi trasmessi ad esempio presso il supermercato Il Pianeta a S.Severo,titola in modo gravemente e palesemente ingannevole:“ Voglio acqua potabile in abbondanza-A San Severo si può.Grazie all’energia a basso costo prodotta coi nostri impianti,sarà possibile alimentare un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua ad uso industriale e potabile”,ancora “Voglio pagare di meno la bolletta elettrica.A San Severo si può.Grazie alla costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano(non inquinante per l’ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente bassi con indubbi vantaggi per il territorio…”,infine “Voglio coltivazioni più rigogliose.A San Severo si può.. grazie all’energia prodotta a basso costo con i nostri impianti..sarà possibile alimentare un impianto di depurazione delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo e alimentare serre per una coltivazione protetta e naturale”,tutte affermazioni gratuite,false e fuorvianti,sicuramente ingannevoli per come sono poste,non fatte in un contesto scientifico,bensì rivolte a tutta la popolazione,non in possesso di conoscenze,in quanto,nonostante l’adesione all’Agenda 21,il Comune di S.Severo ad oggi ha omesso la benché minima consultazione delle Associazioni e informazione qualificata e confrontata,obbligo sancito proprio dall’adesione all’Agenda 21 oltre che da altre norme.
Nelle 437 pagine del
documento vengono riportati
elementi a carattere scientifico e di valutazione normativa e progettuale,che
dimostrano l’assurdità di un impianto del genere.
Ricapitolando,si espongono di seguito i seguenti messaggi
pubblicitari,di cui si riportano Ditta pubblicizzante,contenuti,luoghi e
mezzi di pubblicizzazione,agenzia pubblicitaria di riferimento,documentazione
probante a disposizione:
MESSAGGI pubblicitari: nr. 4 ( quattro),almeno
quelli a nostra conoscenza,di cui uno non è solo uno spot,bensì un opuscoletto
(si allega
insieme a copia degli altri tre spot-manifesti)
Ditta pubblicizzante: MIRANT Techint,titolare di progetto di“ Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo” depositato presso il Comune di San Severo (Fg) e sottoposto alla “Inchiesta pubblica come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001”;
Contenuti dei quattro gruppi di messaggi considerati: si riportano tra virgolette:
1) “Voglio acqua potabile in abbondanza-A San Severo si può.Grazie all’energia a basso costo prodotta coi nostri impianti,sarà possibile alimentare un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua ad uso industriale e potabile”;
2) “Voglio pagare di meno la bolletta elettrica.A San Severo si può.Grazie alla costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano(non inquinante per l’ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente bassi con indubbi vantaggi per il territorio…”,
3) “Voglio coltivazioni più rigogliose.A San Severo si può.. grazie all’energia prodotta a basso costo con i nostri impianti..sarà possibile alimentare un impianto di depurazione delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo e alimentare serre per una coltivazione protetta e naturale”,
I messaggi sono riportati con le stesse parole sia sui mass media ( Gazzetta del Mezzogiorno
cronaca di Capitanata,Settimanale Protagonisti diffuso in Capitanata e in altri circuiti) che nel
supermercato Pianeta in San Severo,che su manifesti affissi in tutta la città di S.Severo,in diversi
formati standards e gigante.
4)
Opuscolo in nr. 16 pagine multicolore,
in cui si abusa della
assenza di informazione e di partecipazione ai processi decisionali della
popolazione,giammai consultata al proposito,affermando che la Centrale della
Mirant non ponga pericoli per la salute, l’ambiente e la sicurezza.
Ancor più
grave è il fatto che la Mirant si permette di scrivere in terza pagina che “A
San Severo sta per nascere l’impianto per la produzione di energia elettrica”,quando
si dovrà ancora decidere da parte del Ministero dell’Ambiente circa la
compatibilità ambientale e successivamente da parte del Ministro
dell’Industria,mettendo
i cittadini di fronte al fatto compiuto,non informando in alcun modo che è in
atto ancora la inchiesta pubblica e tutto l’iter autorizzatorio.
Periodo considerato:da
circa due mesi;
Luoghi di diffusione e mezzi di pubblicizzazione:
Luoghi:
A) Supermercato
“Il Pianeta”,ovvero Condominio-Consorzio Pianeta shopping center in
Via Zannotti 200 a San Severo,con flusso di persone,consumatori di migliaia
al giorno
Mezzi:Al Pianeta vengono trasmessi nr. 3 ( tre) spot ,della durata di circa 30 secondi con immagini suggestive di verdure,scenari rassicuranti di ambiente agricolo etc.mentre lo speaker recita con fare suasivo le parole,i contenuti di cui ai punti 1-2-3 su riportati;
Frequenza: Al “Pianeta” gli spot vengono trasmessi ogni giorno ,ad intervalli di alcuni minuti l’uno dall’altro;
Agenzia pubblicitaria di riferimento per il Pianeta: telefono 0882 331603 :
B) nel territorio della Provincia di Foggia,ovvero
nelle edicole,tramite Gazzetta del Mezzogiorno in cronaca di Capitanata e
tramite il settimanale Protagonisti nelle seconda.terza pagina e ultima di
copertina;
C) nel Comune di S.Severo,tramite manifesti standard e formato gigante.
Per
quanto sopra esistono tutti i presupposti,stante la particolare gravità e
urgenza, per la sospensione della pubblicità suddetta.
Appendice-Annotazione:
Per gli aspetti scientifici,si rinvia al documento,a carattere tecnico-scientifico prodotto da Medicina
Democratica del 26-7-2001 dal titolo
“ Note relative al progetto di Centrale termolettrica a ciclo combinato di San
Severo;esso dimostra
inequivocabilmente,insieme alle
altre valutazioni di merito,l’assurdità,sul
piano dell’impatto complessivamente inteso,ambientale,sanitario,occupazionale
etc. dell’insediamento di cui trattasi..
Si
riportano comunque di seguito solo alcune Conclusioni :
“Va sottolineato che il pesantissimo impatto ambientale rappresentato dalle emissioni di NOx (ma senza ignorare gli altri inquinanti come ha fatto colpevolmente la società proponente !), deve essere valutato compiutamente in ogni suo aspetto ivi compresi gli aspetti sanitari della popolazione a rischio.
Viceversa il proponente(la Mirant) tende a presentare dati tranquillizzanti della ricaduta delle emissioni di NOx ("sempre inferiore a 0,3 microgrammi/mc, con un massimo assoluto di circa 0,25 microgrammi/mc localizzato a circa 7,5 km in direzione Sud-Est rispetto alla centrale", pagina 34, documento sub B)), senza neppure indicare nel documento sub B) relativo alla cosiddetta "Sintesi non tecnica", i dati meteoclimatici utilizzati per giungere a tali stime.
In proposito, si segnala che la società Mirant-Techint afferma di aver utilizzato, per la caratterizzazione climatica dell'area, i dati metereologici della stazione di Foggia Amendola dal 1951 al 1991, senza però spiegare i motivi per i quali ha ignorato i valori degli ultimi 10 anni ! Inoltre, nulla dice circa le risultanze delle analisi di tali dati (es. tipologia delle classi di stabilità ricavabili dai dati e frequenza degli stessi ovvero, in particolare, la frequenza delle condizioni meteoclimatiche "sfavorevoli", rispetto alla ricaduta al suolo degli inquinanti).
…la Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG) che la società Mirant-Techint intende realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere realizzata perché il progetto in questione viola le leggi in materia e perché se lo stesso dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe rilevanti impatti ambientali e sanitari per le popolazioni residenti a San Severo e nei
comuni limitrofi.
In particolare, il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i seguenti motivi :
- il sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta viola palesemente il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
-
i dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono
inattendibili come illustrato nei paragrafi che precedono;
-
nessuna valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti
ambientali e sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata
- della Centrale in questione;
-
la scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità
preposte sulla base del "parametro"
aberrante del "consenso" politico
offerto dalla attuale Amministrazione comunale di San Severo;
- l'inchiesta pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al pubblico del deposito del progetto di massima e dello “studio di impatto ambientale” da parte della società proponente, con il palese intento di mettere la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In proposito, come già detto in precedenza, quello presentato dalla società Mirant-Techint non costituisce affatto uno studio di impatto ambientale secondo i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la consultazione preventiva della popolazione interessata nonché l'illustrazione alla stessa della cosiddetta "opzione zero" ovvero la non realizzazione del progetto attraverso l’attuazione di iniziative alternative tese, nel caso di specie, a fornire (non far mancare !) a tutti gli utenti l'energia elettrica e termica. In proposito, va sottolineato che nelle osservazioni che precedono, è stato ampiamente documentato che la regione Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i più elevati consumi energetici nel comparto industriale italiano e, proprio per questi motivi, l'unica politica regionale sensata, economicamente utile nonché rispettosa della salute pubblica e dell'ambiente è costituita dalla realizzazione di un rigoroso ed efficace programma di risparmi energetici e in primis nel comparto industriale.
Tra l’altro:
-in relazione alla politica energetica nazionale,
sotto il profilo ambientale, la società proponente cita gli obiettivi di
riduzione dei “gas serra” in
relazione ai quali l’impianto sarebbe “conforme”
in quanto “immette nell’atmosfera, per
ogni kWh prodotto la metà della CO2
mediamente immessa per kWh dal sistema termoelettrico esistente”. Il
proponente non documenta l’affermazione relativa al dimezzamento
dell’emissione di CO2 e, comunque,
la realizzazione dell’impianto rappresenterebbe un incremento assoluto
nella produzione di gas serra, rimanendo all’ambito regionale, in
quanto lo stesso non viene proposto in sostituzione di impianti esistenti.
Viceversa lo stesso proponente già Southern Energy, nel suo sito sul web [1],
dichiara che progetta di abbattere le emissioni di CO2 per MW/h del 17 % entro il 2010 (da 1.600 g/CO2/MWh
a circa 1.200 g/CO2/MWh). Nel caso si
assuma il valore di 1.200 g/CO2/MWh,
nel nostro caso, in cui si prevede di produrre 3.010 GWh di energia elettrica
avremmo una emissione aggiuntiva pari a circa 4.000.000 t/a di CO2
(a fronte delle complessive emissioni di CO2
relativa agli impianti della “Direzione
produzione termoelettrica sud” dell’ENEL pari a 12.600.000 t/a nel 1998
– in relazione alla produzione di energia elettrica – pari a 19.221 GWh
delle centrali di Bari, Brindisi, Brindisi Sud, Rossano Calabro).
-
Al punto 4.1.5.2 “Consumo e produzione di energia elettrica” della
sintesi non tecni-
ca,lo stesso estensore deve invece ammettere che “..la Puglia abbia un
surplus annua-
le di oltre 4.000 GWh..” di produzione energetica.Invero come risulta
dal documento
di Medicina Demoratica del
17-8-2001 il surplus energetico Pugliese è pari a 5.599
GWh (vedi ENEL “ dati statistici sull’energia elettrica in Italia
1998”),non risultando
corrispondere pertanto al vero quello che lo stesso estensore afferma a
pag.6 circa il
fatto che “ le Regioni Puglia… sono complessivamente fortememte
deficitarie da un
punto di vista energetico..”.
..e…a proposito di acqua,la centrale ne beve(consuma) acqua,non ne
produce,come ingannevolmente un semplice cittadino potrebbe capire dalla
pubblicità che sta facendo la Mirant in questi giorni;si rinvia ancora una
volta al documento scientifico a disposizione di tutti.
ANALOGIE con analoga vicenda relativa a progetti di Centrali elettriche
a
gas metano della Southern Company e di altre Aziende,che ha visto coinvolti i
Comuni di Crevalcore,Sala Bolognese,Sant’Agata Bolognese,San Giovanni
in
Persicelo,Finale Emilia,Codigoro,Ostellato(Emilia Romagna).
Si
ricorda che in Emilia e Romagna,per vicende analoghe,dopo una serie di
vicissitudini e la mobilitazione popolare contro i relativi insediamenti,si è
addivenuti alla indispensabilità del riferimento
obbligatorio preliminare,deciso dai
Sindaci interessati,dalla stessa Provincia di Bologna,con riguardo altresì a
interpellanza dei Consiglieri Regionali di Alleanza Nazionale e di altri
consiglieri,all’adozione da
parte della Regione Emilia e Romagna del Piano Energetico Regionale,”al fine di determinare il reale fabbisogno di energia elettrica e bloccare
un ‘eventuale “proliferazione selvaggia”
di centrali elettriche sul proprio territorio,impegnando la Giunta
all’adozione del Piano energetico regionale e affinché,fino
alla adozione di tale piano,i Comuni non concedano autorizzazioni ad
insediamenti di impianti produttori di energia elettrica”(cfr.risoluzione del Consiglio Regionale proposta dai Consiglieri
Regionali di Alleanza Nazionale).
Evidente il parallelismo con la situazione pugliese e con il
progetto in questione.
abbiamo
richiesto e richiediamo a ciascuno dei destinatari e
per quanto di propria competenza,nei termini e modalità sanciti
da norme specifiche sulla propria funzione e per le materie su esposte:
1)-dichiarazione
di nullità per irritualità delle procedure di effettuazione
dell’Inchiesta pubblica inerente il progetto“ Nuovo Impianto
termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo”della Mirant
Italia S.r.l.,attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del
Mezzogiorno del 15-6-2001;
),per irritualità e illegalità-illegittimità nell’indizione di audizione
pubblica di presentatori di memorie scritte,che non ne avevano fatto
richiesta,ammettendo le controdeduzioni della Mirant,depositate fuori scadenza,ex
art..7 c.5-6 dell’Allegato IV del DPCM citato,pubblicizzando
la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo
rispetto a quanto lo stesso recita,ciò
non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve
necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la
inchiesta pubblica,ovvero quotidiani di diffusione nazionale,cioè le stesse
modalità usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo,in
tal modo non assicurando la informazione e l’espletamento di funzioni di cui
sono titolari cittadini e associazioni,in ordine alle tappe successive della
inchiesta pubblica;non risulta
peraltro che siano invitati alla
audizione la Provincia(a quanto ci
ha riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001),né
altri Enti locali,peraltro
coinvolti(vedi gasdotto..)ovvero i Comuni di Torremaggiore,Lucera,Pietra
Montecorvino e altri,omettendo di
interessare soggetti titolari di diritti e doveri
verso le popolazioni e i territori coinvolti,stante il quadro
normativo(dec.leg.vo 267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa),come
riportato nel nostro documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001;
2)
sospensione della procedura relativa alla fase
successiva della inchiesta pubblica e di tutti i
procedimenti autorizzatori inerenti l’impianto di cui trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma
dell’Assessore al territorio e all’ambiente della Provincia di Foggia,con
cui lo stesso nel riferire che “questa Provincia è…interessata dalla
richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche……-i quali- si sommeranno a
quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio”
chiede al Ministero dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale
“…una conferenza,con gli enti interessati,al fine di verificare la
sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione
energetica del territorio provinciale..”;
3)-non
utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl. alle memorie
presentate entro il
termine del 30-7-2001 ai sensi dell’art.7 c.3 dell’Allegato IV del DPCM
27-12-
1988,in quanto depositate(le controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001,
giusta nota nr.
3/R/01 del 12-10-2001
del Segretario Generale del Comune di S.Severo,ovvero oltre i tre mesi
dall’avvenuta
pubblicazione del 15-6-2001,come
previsti dall’art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-
1988 in
ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;
4)-attivazione di indagine
da parte degli organi competenti: su
a)
grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte
del
Presidente della Inchiesta pubblica,che ha ritenuto ammissibili,acquisendole,come da
manifesto
pubblico del
2-10-2001,invero affisso l’8-10-2001,le
controdeduzioni della Ditta Mirant,depositate il 2-10-
2001,dopo la
scadenza di norma,dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di
tempo dal deposito delle
memorie
scritte,per formulare le controdeduzioni,mentre si danno neanche cinque giorni
ai presentatori di
memorie scritte e ad altri interessati,per prendere visione e rispondere
nel merito,peraltro con le modalità
illegittime e illegali di cui alla nota dell’11-10-2001 del
Coordinamento,inviata al Presidente della Inchiesta
pubblica,al Sindaco e Assessore
all’Ambiente,al Ministro dell’Ambiente,al Coordinamento Agenda 21 locale
e ad altri destinatari;
b)dichiarazioni false del
Segretario generale contenute nella nota dello stesso del
12-10-2001 nr.
3/R/01;
c)assurdità di un
manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della Inchiesta
Pubblica,che
informa della “disponibilità
delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione
dal 2 ottobre medesimo”,guarda
caso…e che rapidità…il giorno
stesso del suo deposito (prot.
24824 Comune di S.Severo),come
da nota del Segretario Generale citata, onde verificare effet-
tivi tempi di deposito,di commissionamento e stampa del manifesto datato
2 ottobre,circa altresì
la mancata informazione dello stesso al Segretario generale(vedi nostra
dell’11-10-2001),stante il
sospetto di “intese atte a favorire la Ditta Mirant” tra diverso
soggetti da identificare;
5)
Intervento sanzionatorio per
pubblicità ingannevole-ingannevolezza di
messaggi
pubblicitari da parte della Ditta MIrant,ai
sensi del D.P.R. 10 ottobre
1996, n. 627.
6)
una CONFERENZA Provinciale e Regionale di SERVIZIO
ovvero una CONFERENZA
Programmatica Provinciale e Regionale,come
chiesta a suo tempo per vicende anch’esse
conseguenti
a progetti della stessa Ditta o comunque analoghi,sulla base di iniziative dei
Sindaci dei
Comuni
di Crevalcore,Sala Bolognese,Sant’Agata Bolognese in Persiceto,unitamente
all’Assessore
all’Ambiente della Provincia di Bologna al fine di una PROGRAMMAZIONE
REGIONALE
ENERGETICA ovvero degli eventuali insediamenti di centrali per la produzione di
energia elettrica
o di una loro riconversione a minor impatto,dovendo comunque assicurare
la partecipazione delle
Associazioni specificatamente interessate e tener conto che la Regione
Puglia già produce un surplus
Energetico e che in primo luogo debba provvedersi
alla riconversione della Centrale di Brindisi,
anche in considerazione del fatto che la Città di San Severo aderisce
all’Agenda 21;
7) PIANO TERRITORIALE DI
COORDINAMENTO (art.20 c.2 dec.leg.vo
267/2000) a cura della
Provincia di Foggia.
Si
allegano i documenti citati,fatti salvi quelli già trasmessi in precedenza.
Si attende riscontro ai sensi della L.241/’90 e altra normativa
connessa e specifica,in ordine alla problematica di cui trattasi.
Si saluta cordialmente.
Il Responsabile legale di Medicina Democratica e di Cittadinanzattiva
e Portavoce p.t. del Coordinamento
Tonino d’Angelo
Recapito:Via Cantatore 32/N ;71016 S.Severo-Fax 0882 228156;e mail:toninodangelo@libero.it “