IL CONSIGLIO REGIONALE

 

Premesso che:

 

q       il Decreto Bersani sulla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica ha avviato una serie d’iniziative private per la costruzione di centrali elettriche a turbogas. In corsa per arrivare al mercato elettrico ci sono 137 nuove centrali elettriche. Sono questi i progetti per i quali si sono eff~tti”~eate avviati gli iter amministrativi e le procedure del V.I.A.. del Ministero dell’Ambiente. Nel frattempo il Gestore di rete (la Spa del Tesoro che governa i flussi del l’alta tensione) ha diffuso l’ultimo censimento dei progetti presentati fino al 31 ottobre: sono arrivati al numero spropositato di 546 progetti di nuove centrali elettriche per complessivi 98.173 megawatt. Il “libro dei sogni” del Gestore di rete immagina una capacità i~allata superiore addirittura all’intero parco elettrico attuale italiano.;

q       In questo quadro la Regione Puglia ancora non adotta un Piano Energetico Ambientale e, tuttavia, ha già iniziato le procedure per l’approvazione di accordi di programma per la costruzione di centrali elettriche a ciclo combinato e a bio-masse nel territorio pugliese e in particolare in quello della provincia di Foggia, pur in presenza di una produzione di energia elettrica già di gran lunga superiore al fabbisogno regionale.;

q       il territorio della Capitanata è interessato da 10 richieste di autorizzazione per centrali termoeletiriche. di cui 7 a ciclo combinato alimentate a metano, di queste: la Edison S.p.a., nel comune di Candela e la Mirant Italia s.r.l. nel comune di 5. Severo hanno già avviato le procedure per il V.I.A. (VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE), mentre si apprestano ad avviarle litalcementi a Troia, la Sitel Sondel a Foggia e a Serracapriola, la Fiat Energia a Foggia, la Edison a Rignano G. e tre centrali alimentate a biomasse nei comuni di Carapelle, Ortanova e Ordona. queste ultime, hanno bisogno ciascuna di 250.000 tonnellate all’anno di combustibile e le società proponenti nelle loro relazioni fanno riferimento all’utilizzo delle paglie residue della mietitura delle graminacee da granella ( frumento, orzo e avena ) , la cui produzione. nella provincia di Foggia. è di 475.000 tonnellate l’anno, destinate già ad altro utilizzo. (zootecnia e fungaie). quindi ianalisi dei fabbisogai di coiiìbustibile fa insorgere ll serio dubbio che questi impianti si presentano come veri e propri inceneritori di rifiuti.;

q       Inoltre il Ministro dell’Ambiente ha riattivato una vecchia autorizzazione dell’Enichem­Agricoltura a Manfredonia per la costruzione di una Centrale a ciclo combinato alimentata a metano di 470 MW in un sito già altamente inquinato.

 

Considerato che:

 

q       L’alta densità di nuove centrali, i cui camini alti circa 60 metri e con un diametro di 3 metri, dislocati, per lo più. in zone agricole, va contro lo sviluppo ecocompatibile della Capitanata, la provincia più verde della Puglia per la presenza nel suo ecosistema del Parco Nazionale del Gargano. dell’istituzione di quattro parchi regionali e di un sistema agricolo e del turismo che risentirebbero ne2ativamente di queste presenze. Infatti. le centrali produrrebbero un impatto ne~zatìvo sull’aria, sull acqua. sul suolo, sul paesaggio. sulla flora, la fauna, sulla salute dell’uomo perché utilizzano comunque combustibili Iòssili:



 

 

q       le analisi d’impatto ambientale previste dal Ministero dell’Ambiente attraverso una commissione mista tengono conto del singolo impianto e non dell’insieme degli insediamenti che stanno per iniziare la procedura di autorizzazione al V.I.A.;

q       l’Assessore all’Ambiente dell’Amministrazione Provinciale di Foggia di fronte all’esagerata richieste di siti per centrali a ciclo combinato e a biomasse ha scritto al servizio V.I.A. del Ministero dell’Ambiente per sapere che incidenza avrà il complesso delle emissioni di gasserra in un area già fortemente interessata da processi di desertificazione e da una drammatica siccità, chiedendo una conferenza urgente tra comuni interessati, Regione, Provincia, Ministero e Società proponenti;

q       la richiesta così numerosa di centrali termoelettriche in provincia di Foggia, inoltre, ha fatto sorgere Comitati di cittadini a 5. Severo contro la Mirant, a Troia contro l’Italcementi, a Carapelle, Ortanova e Ordona contro la Euroenergy Group e la Erba srì e a Manfredonia contro 1’ Enichem-AgrlcOltura in liquidazione.

 

Impegna il Presidente e la Giunta Regionale:

 

ad approntare in Giunta, sentita la Consulta degli Enti Locali, il Piano Energetico e Ambientale Regionale da adottare in Consiglio Regionale;

a sospendere tutti gli accordi di programma per l’istallazione di centrali a turbogas;

a mettere in atto,in particolare in Capitanata, oltre al V.1.A., la cui competenza spetta al Ministero dell’Ambiente, procedure diverse come il V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), in modo da avere un quadro complessivo dell’impatto che la somma delle centrali proposte potrebbe provocare sul territorio provinciale;

a promuovere una Conferenza di Servizio con la presenza dei Ministeri competenti, l’Amministrazione Provinciale , i Comuni interessati per istituire un Piano Territoriale di Coordinamento.

 

 

Bari 28/11/2001