La pretesa costruzione di una centrale termoelettrica di 400 MW nell’agro di San Severo, in terreno agricolo, contornata da altre nove proposte analoghe nella provincia di Foggia,  ha visto nascere una mobilitazione popolare che forse non ha precedenti nella storia della città ed in tutta la Capitanata.

Le fondate preoccupazioni per i pericoli alla salute, all’ambiente, all’agricoltura, alle risorse idriche, al paesaggio e non ultimo per il mancato rispetto della legalità, hanno prodotto una diffusa e trasversale opposizione che si è manifestata, in pochi mesi con 8.000 firme di cittadini, decine di memorie scritte e studi inviati alle diverse istituzioni interessate da parte del Coordinamento contro la Centrale termoelettrica,che ha dato vita anche ad alcune manifestazioni pubbliche, l’ultima delle quali il 17 dicembre 2001 ha visto scendere in corteo circa 1000 cittadini  in rappresentanza delle scuole, degli agricoltori, delle associazioni ambientaliste e di tutela dei cittadini, in difesa della salute e dei diritti del cittadini e degli agricoltori.  

In questi mesi sono state prodotte diverse interrogazioni al Ministro dell’ambiente da parte di Senatori e Onorevoli  sia dell’Ulivo che del Polo; interrogazioni in Consiglio Regionale di 4 consiglieri dell’Ulivo e del Polo.

Insomma questa centrale non piace a nessuno tranne che alla società proponente ex  Southern energy ora Mirant-Techint, al Sindaco e a pochi altri amministratori comunali.

La Provincia di Foggia ha deciso di sospendere ogni parere sulle procedure finchè  la Regione Puglia non adotterà il piano energetico regionale e, aggiungiamo noi, non renderà operativa l’A.R.P.A. (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  

Va sottolineato che la Puglia, dal punto di vista energetico, produce più di quanto consuma e pertanto non c’è alcuna necessità di nuovi impianti soprattutto termoelettrici; al più va riconvertita la Centrale di Brindisi e comunque attivata una politica energetica anche con la sostituzione delle attuali centrali,che potenzi ,sempre in modo sostenibile e connesso alle esigenze di uno sviluppo in armonia con le vocazioni del territorio,ovvero con piccoli impianti,il parco eolico e sviluppi l’energia fotovoltaica sulla scorta dell’esperienza tedesca e francese.

Proprio in questi giorni si sta formalizzando la costituzione di un comitato promotore per la richiesta di referendum cittadino ai sensi dello statuto comunale di San Severo.

È da sottolineare in proposito che il Comune di San Severo avendo aderito al protocollo europeo di Agenda 21 è tenuto a tenere nella massima considerazione il parere dei cittadini,a cui deve essere assicurata la partecipazione ai processi decisionali,come dettano le norme in vigore.