COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE,MEDICINA
DEMOCRATICA,i COMITATI per la tutela e la valorizzazione del territorio e
dell’Agricoltura di S.SEVERO,SERRACAPRIOLA,
SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO GARGANICO,TORREMAGGIORE,MANFREDONIA,
CITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE
PER I DIRITTI DEL MALATO
CAMBIAMENTI CLIMATICI
e CENTRALI TERMOELETTRICHE:
ALLARME in CAPITANATA !!
Se nel
mondo vi è allarme,come riportato dai mass media, per l’aumento dal 1880 al 2000 di mezzo grado di temperatura,allora
in Capitanata l’allarme va alle stelle…in quanto l’ aumento di temperatura
in soli dieci anni è di circa 2 (due) gradi e progressiva
desertificazione,siccità,azzeramento delle precipitazioni !!
Sui mass media in data odierna viene riportato il “caldo record dello
scorso anno”,ovvero che la temperatura media mondiale è stata pari a 14,52
gradi,di oltre mezzo grado in più rispetto alla media registrata dal 1880 al
2000,con la conseguenza di profonde mutazioni
climatiche.Due terzi di questo aumento si sono verificati
tra il 1980 e il 2000.Secondo
gli scienziati “ciò accade perché l’energia media dell’atmosfera è
aumentata,ci sono 2,5 watt su metro quadro in più e questa energia maggiore si
trasforma in calore e ciò aumenta l’instabilità climatica…le stagioni
tendono a diversificare il loro sviluppo temporale:si hanno inverni sempre più
brevi con picchi di freddo ed estati più prolungate con poca pioggia e
prolungati episodi di siccità”.
E mentre tutto ciò accade e la nostra
Agricoltura e le popolazioni della Capitanata stanno vivendo ore drammatiche per
la carenza di acqua,per la siccità,per le mutazioni climatiche,cosa ci
vogliono regalare i nostri amministratori..qua e là ?: solo centrali
termoelettriche in una Regione che dovrebbe invece solo
pensare a riconvertire la Centrale di Brindisi altamente inquinante e non
produrre più altra energia elettrica,di cui già produciamo un surplus rispetto ai nostri fabbisogni.Peraltro
va anche ripensata la attuale produzione di energia elettrica,dismettendo le
attuali produzioni da sostituirsi con piccoli impianti e solo con fonti
rinnovabili(eolico,solare).
Le Centrali ci portano un ulteriore inquinamento
termico,l’aumento della temperatura colle conseguenze
climatiche della siccità,della
desertificazione,l’effetto serra con la Terra che si surriscalda,la distruzione della
fascia di ozono(“buco
dell’ozono”),con la conseguente riduzione della difesa dall’effetto nocivo dei raggi
ultravioletti del sole,le
piogge acide con l’inquinamento dell’aria e dell’acqua,l’acidificazione dei
laghi e di gravi danni alla vegetazione,alle coltivazioni,all’ambiente in
generale,agli edifici,ai monumenti etc..Tutto ciò anche con le centrali a ciclo
combinato,che utilizzano il metano,ovvero con le centrali che vogliono
installare nel nostro territorio.
Il 4-1-2002 il Coordinamento ha trasmesso agli
organi competenti nonché divulgato i dati meteoclimatici dal 1991 al
2000,rilevati in Capitanata che la ditta
Mirant-Techint (che intende costruire una Centrale a S.Severo,ma lo stesso
ragionamento vale per gli altri progetti..) diceva falsamente di non avere a
disposizione.
ALLARME TEMPERATURA e SICCITA’ in CAPITANATA !!!
Se
la temperatura dal 1880 al 2000 è aumentata di mezzo grado nel mondo invero in
Capitanata è aumentata solo nel periodo dal
1991 al 2000 di quasi ben 2 gradi !!!! e le precipitazioni si sono quasi
azzerate !!!
Dalla documentazione fornitaci dal Centro Nazionale di Meteorologia e
climatologia Aeronautica-Aeronautica Militare-aeroporto Pratica di Mare-Pomezia,si
evidenzia che :
1)
a fronte dei circa 15°C
di temperatura media annuale
considerati dalla ditta Mirant,si
passa ai 16,45°C del 2000,ovvero
con un trend crescente dal 1996 al 2000;si fa rilevare pertanto un
incremento di circa due gradi rispetto alla temperatura di 14,8 riportata
nel progetto di massima dalla Ditta Mirant.
2)
a fronte della
piovosità media annuale riportata nella documentazione della Mirant in ordine di
circa 500 mm.,la stessa invero è stata nel 1999 di circa 380 mm. e di
circa 200 mm. nel 2000,con ulteriore drammatico calo nel 2001,che
ha portato la Capitanata,ovvero la Provincia di Foggia costantemente nelle
cronache nazionali per la Emergenza acqua degli ultimi anni,che,secondo le
Associazioni di categoria,ha determinato la perdita di circa il 70% del prodotto
agricolo quest’anno
dr. d’Angelo
Fernando-portavoce del Coordinamento contro la Centrale termoelettrica
COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE,MEDICINA
DEMOCRATICA,COMITATI per la tutela e la valorizzazione del territorio e
dell’Agricoltura di S.SEVERO,SERRACAPRIOLA,
SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO Garganico,TORRE-
MAGGIORE,MANFREDONIA,CITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE
PER I DIRITTI DEL MALATO
S.Severo,23-1-2002
Conseguenze
di mutamenti climatici in agricoltura.
a cura di
Severino NATURALE,Agricoltore e componente del Coordinamento
Innanzitutto bisogna convenire che,a livello mondiale, il clima sta cambiando ed in modo veloce, più di quanto si possa pensare.
Al di là dalle stagioni di cui non esiste più una normale successione, ci sono due grossi fenomeni:la siccità e l’innalzamento medio delle temperature di cui l’umanità deve preoc-cuparsi seriamente.Fenomeni che vanno in sinergia fra di loro, poiché uno è scatenante dell’altro.
La sfrenatezza della civiltà
industriale ha portato, con l’uso immodico di energia dai fossili e lo
sfruttamento incontrollato dell’ambiente, a rompere ciò che era
l’equilibrio naturale (scioglimento dei ghiacciai, alluvioni, siccità,
piogge acide e via discorrendo).
In questo sconcertante scenario
si inserisce la Puglia, la quale insieme ad altre 3 regioni meridionali
(Basilicata,Calabria e Sicilia) presenta vaste aree, tra cui la
Capitanata, interessate al processo di desertificazione.
Ed è proprio in Capitanata che, operando come agricoltore avverto e constato dei seri cambiamenti in natura.
Da circa un decennio fare l’agricoltore è diventato un lavoro sempre più difficile e rischioso; questo è dovuto alle “bizzarrie” del tempo: le regole scandite dall’alternarsi delle stagioni sono tutte saltate, si hanno forti gelate invernali, alte temperature e siccità nel periodo primaverile-estivo. Si effettuano semine sempre più in anticipo e si usano varietà più precoci per evitare sia i freddi intensi che la calura estiva (tecniche che non assicurano la certezza di un buon raccolto).
Le varie colture quasi si accavallano proprio per queste tendenze ad abbreviare il ciclo .In sintesi l’agricoltura stà cambiando,questi in breve i più significativi mutamenti:
-Coltivazione grano duro :una delle più antiche e semplici colture legate più ad usi e consuetudini ma che oggi non si riesce a portare a termine se non si eseguono nuove tecniche di coltivazione e scelte di varietà a ciclo breve e a volte con irrigazione di soccorso.Nell’annata 2001in Puglia la resa è stata di (q.li per ha)13 a differenza dell’annata 2000 in cui la resa fù superiore di + 51,9 %.
-Allevamento della vite : anch’essa stà soffrendo della grande sete;ceppi più deboli sono colpiti da “colpi di calore” e le chiome mostrano sempre più sofferenza.
-Allevamento dell’olivo :in una annata di ricarica proveniente da un inverno eccessivamente mite(vedi inverno 2000-2001) si è trovato a fronteggiare l’eccessiva calura e la penuria di acqua che
hanno causato la mancata crescita delle drupe (olive) e la diminuzione della resa olearia .
-Coltivazione barbabietola da zucchero : Nell’annata 2000-01 in provincia di Foggia la forte e duratura siccità e le temperature alte di luglio e agosto in particolare hanno ostacolato l’ingrossamento delle radici e l’accumulo di saccarosio.Per poter trarre un minimo reddito dal loro lavoro gli agricoltori pugliesi sono stati costretti (con un ulteriore aggravio di spesa) ad un emungimento massiccio di circa 100.000 pozzi presenti sul territorio,con gravi rischi di salinizzazione delle falde e gravi dissesti idro-geologici.
Questo dissesto meteorologico ha portato al verificarsi di fenomeni nuovi per il nostro territorio:attacchi di cavallette nelle zone di Manfredonia e Rignano Garganico,sciami di moscerini che oscurano il cielo all’inizio di calde ed umide primavere;colture attaccate da specie nuove e sempre più resistenti (afidi,trigioli,elateridi,ragnetti rossi …..);sempre più colture virosate;infestanti erbacce che prendono il sopravvento su altre,trovando a loro agio un habitat arido.
In
questo scenario come trova posto una “centrale
termoelettrica”?
Non è forse il caso di pensare seriamente alla soluzione dei problemi che
attanagliano l’agricoltura e innanzitutto quello dell’acqua?
Non và mai dimenticato che l’acqua è fonte di vita.
Severino Naturale