SOGGETTI CONFINANTI,PROPRIETARI,GESTORI dei terreni confinanti col sito su cui si localizza il Progetto di “ nuovo impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl - Techint.
Per:
-Sindaco
Comune di S.Severo con invito a trasmettere in sede di Consiglio
Comunale
urgente
- Presidente Regione Puglia Via
Capruzzi 212 70100 Bari
- Assessore Regionale
all’Urbanistica-Assetto del Territorio-Via Bozzi 59 70123 Bari
- Assessore Regionale
all’Industria-energia Via
Caduti tutte le guerre 7
70126 Bari
- Assessore Regionale all’Agricoltura
Lungomare Nazario Sauro 70100
Bari
- Assessore Regionale all’Ambiente-Politiche
energetiche-Settore Ecologia P.zza
A.Moro 37 70122 Bari
-Ministero
Ambiente
Direttore Generale del Servizio per la Valutazione dell’Impatto
Ambientale-
Prof.ssa Maria Rosa Vittadini- Via Cristoforo Colombo 44 00147
Roma
Per Posta Racc.A.R. + Fax 06
57225990
- Consiglieri Comunali Comune di S.Severo
- Prefetto di Foggia-Commissario per Emergenza Idrica
- Presidente Rappresentanza Conferenza Sindaci ASL FG/1
-
Presidente Provincia di Foggia P.zza XX Settembre 71100 Foggia
-
Assessore all’Ambiente Provincia di Foggia
- Ministro Industria
- Ministro Salute
- Coordinamento Comuni aderenti alla Agenda 21 locale
- On.V.Canelli eletto nella circ.di S.Severo
- Sen. Morra eletto nella circ.di S.Severo
- Forze sociali,altre Associazioni di tutela degli interessi dei
cittadini
- Procura della repubblica presso Tribunale di Foggia
e con riserva di adire ulteriori azioni a tutela degli interessi
legittimi dei sottoscritti
Oggetto:
- Diffida in
ordine alla autorizzazione all’impianto di Centrale termoelettrica
a
ciclo combinato sito nel Comune di San
Severo (FG)" della Mirant Italia Srl - Techint.
-Richiesta urgente
di immediato
blocco
delle procedure relative alla valutazione di
impatto
ambientale e alle autorizzazioni concernenti
il Progetto di nuovo impianto
termoelettri-
co
a ciclo combinato sito nel Comune
di San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl - Techint;
-RICHIESTA DI ANNULLAMENTO,per
irritualità e illegittimità,abuso di potere
e omissione di atti,della delibera di Giunta
Regionale e della delibera di Consiglio
Comunale di ratifica, relative a “
Accordo di programma per la realizzazione di una
centrale a ciclo combinato 1 x 400 MW per la produzione di energia elettrica nel
comune di S.Severo”,siglato in data 10-5-2001 tra Regione
Puglia e Comune di S.Severo,autorizzato cioè con delibera di G.R. nr.
439 del 12-4-2001 e sottoscritto dal Presidente della giunta Regionale e dal
Sindaco del Comune di S.Severo il 10-5-2001 ,accordo poi ratificato
dal Consiglio Comunale di S.Severo il 5-6-2001 ,in quanto comportante
variante urbanistica dell’area interessata dal
progetto di centrale,con la conseguenza che l’area sita in località Masseria
Ratino nell’agro di S.Severo varia da destinazione a uso
agricolo a destinazione urbanistica industriale,in contrasto e dispregio
della normativa specifica vigente.
I sottoscritti CONFINANTI,PROPRIETARI,GESTORI dei terreni confinanti col sito su cui si localizza il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl – Techint,
-
venuti a conoscenza del Progetto
della ditta Mirant solo in conseguenza del documento delle Associazioni degli
Agricoltori(CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI,
COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA ) del 19-11-2001
e del documento del 21-11-2001 del Coordinamento contro la centrale
termoelettrica,che si
intendono qui richiamati e al cui testo integrale si rinvia,nonché agli altri
già trasmessi dallo stesso Coordinamento alle SS.LL. in data
28-7-2001,22-10-2001,2-11-2001 e altri citati negli stessi,
con
la presente intendono in particolare evidenziare che:
- nei loro confronti,pur essendo confinanti col sito individuato dalla
Ditta Mirant e dal Comune di S.Severo,con riferimento all’accordo di programma
su riportato tra Regione Puglia,Comune di S.Severo e Ditta Mirant,non
è stata loro assicurata la benché minima forma di consultazione preventiva,né attivata ,da parte dei soggetti
competenti,alcuna preventiva-preliminare partecipazione ,dovendosi
invece almeno minimamente tener conto dei rischi gravissimi a cui i sottoscritti
sono esposti,sia per le attività agricole,zootecniche che per gli insediamenti
abitativi autorizzati in loco,con rischi anche sugli
abitanti delle zone limitrofe e confinanti,tutto ciò in spregio altresì del
fatto che la Città di S.Severo aderisce all’Agenda 21,nonché con riguardo
alla normativa vigente specifica e ai sensi della L.142/’90 e della
L.241/’90,essendo soggetti titolari di interesse specifico,da attivare di
ufficio da parte delle amministrazioni pertinenti;
-pertanto
i sottoscritti hanno
appreso in forma indiretta del progetto di cui all’oggetto della presente e
che giammai sono stati consultati nel merito ;
DIFFIDANO
le SS.LL. ed esprimono:
-
la propria contrarietà al progetto
in questione sulla base di motivazioni di
metodo e merito,le
stesse formulate dal documento delle Associazioni degli
Agricoltori del
19-11-2001,cui si rinvia,con le seguenti integrazioni:
a) l’accordo
di programma siglato a seguito della delibera di G.R. citata e la conseguente
ratifica del consiglio Comunale sono da intendersi nulli in
quanto in ordine
al
richiamato accordo fra Regione Puglia, Comune di Severo e altri soggetti, va
pure rilevato che - oltre alle obiezioni già esposte nella relazione di
Medicina Democratica - l'articolo 2 del DPCM 377/1988 precisa che per i progetti
da sottoporre a pronuncia di compatibilità ambientale "si intendono (i) progetti
delle opere di cui all'art. 1, i progetti di massima delle
opere stesse, prima che i medesimi vengano inoltrati per i pareri, le
autorizzazioni, i nulla-osta e gli
altri atti previsti dalla normativa vigente…".
Va da sé che la valutazione di impatto ambientale o di pronuncia di
compatibilità ambientale,
per quanto anzidetto doveva essere attuata prima di qualsivoglia accordo,
programma o altro
da parte degli enti pubblici in questione.
Cosa che per il progetto Mirant non è avvenuto e questo in violazione, anche sotto
quest'ultimo
profilo, delle anzidette norme di legge.
a.1) L’Accordo di programma risulta pertanto quanto
meno viziato da irritualità e
illegittimità,abuso di potere
e omissione di atti,con conseguente nullità di efficacia della
delibera di Giunta Regionale e della delibera
di Consiglio Comunale di ratifica, relative a
“ Accordo di programma per la realizzazione di
una centrale a ciclo combinato 1 x 400 MW per
la produzione di energia elettrica
nel comune di S.Severo”,siglato
in data 10-5-2001 tra Re-
gione Puglia e Comune di S.Severo,autorizzato
cioè con delibera di G.R. nr. 439 del 12-4-
2001 e sottoscritto dal Presidente della
giunta Regionale e dal Sindaco del Comune di
S.Severo il 10-5-2001 ,accordo poi
ratificato dal Consiglio Comunale
di S.Severo il 5-6-
2001 ,in quanto comportante variante
urbanistica dell’area interessata dal progetto di
centrale,con la conseguenza che
l’area sita in località Masseria Ratino nell’agro di S.Severo
varia da destinazione a uso agricolo a destinazione
urbanistica industriale in contrasto e
dispregio
della normativa vigente.
Si evidenzia che la stessa Giunta regionale con propria deliberazione nr.1097 del
24-7-2001 ha annullato provvedimenti del Comune di S.Paolo Civitate per
illegittimità,con riguardo alla realizzazione di impianto di
produzione di energia elettrica della Ditta Girola green energy,relativamente
alla concessione edilizia che prevedeva deroga di uso dei terreni da agricolo a
industriale,peraltro non attinente all’agricoltura.La delibera di G.R.
citata viene qui richiamata per i profili e per il merito,oltre che per
gli aspetti procedurali riportati alla lett.a) della presente,in quanto la
diversa destinazione del terreno individuato come sito per la centrale ha
ripercussioni non indifferente sugli interessi e i legittimi diritti dei
sottoscritti,come anche appresso evidenziato,dovendosi riferire al P.R.G. e agli
altri riferimenti specifici di norma e regolamentari come a “bastioni” a
tutela della salvaguardia del territorio,del suolo,sottosuolo,aria,acqua,nonché
di regole di mercato improntate alla trasparenza e alla legalità,ovvero
rispettose degli interessi dei
singoli e della collettività.
b)
si determina a seguito della installazione
della Centrale in oggetto una PERDITA
DI
VALORE DEI
TERRENI,a destinazione agricola,nelle vicinanze
dell’impianto;
c)
il suddetto impianto nei fatti contribuirà ad alterare i già
precari equilibri
ecologici,aumentando
la desertificazione dei suoli,già in atto;
d) le emissioni
di inquinanti dalla centrale danneggeranno le coltivazioni dei terreni
circostanti
e sicuramente la salute degli agricoltori,degli animali allevati in zona;si
segnala
esemplificativamente
che i sottoscritti sono proprietari di vivai,aziende
zootecniche con circa
duemila pecore,60 bovini,1000 maiali,20.000 ovaiole etc.;
e) la realizzazione dell’impianto impedirà ai sottoscritti,proprietari dei terreni limitrofi di
effettuare agricoltura di tipo biologico e
quindi accedere ai benefici previsti per legge e al mercato specifico;
f) altro aspetto drammatico
è connesso al consumo di acqua,in
considerazione dell’attuale emergenza persistente e della pressoché nulla
erogazione di acqua ai terreni nel corso dell’anno trascorso,sicuramente
peggiorata dall’insediamento in questione sia per il consumo diretto di acqua
che per l’inquinamento termico e le conseguenze inerenti la desertificazione
progressiva.
Grave
risulta che
Si fanno proprie le valutazioni espresse nei documenti del
Coordinamento contro la centrale termoelettrica,già
trasmesse dallo stesso alle SS.Ll. e acquisite formalmente nel corso della
Inchiesta pubblica,con particolare riguardo alle note del 28-7-2001,del
22-10-2001,del 2-11-2001,del 21-11-2001 coi relativi allegati e documentazione
scientifica annessa e del documento delle Associazioni degli Agricoltori del
19-11-2001 (che si allega)
Si
sottolinea ancora,come fatto dalle Associazioni degli agricoltori nel documento
del 19-11-2001
“ la
gravità di una “inchiesta
pubblica”,così come segnalato altresì
nelle note citate del Coordinamento contro la centrale e che confermiamo,che non
ha in alcun modo assicurato la informazione e l’espletamento di funzioni di
cui sono titolari cittadini e associazioni”,nonché i sottoscritti titolari di
interessi legittimi.
Questa come altre
motivazioni mutuate dai documenti citati sono alla base della
richiesta
di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta
pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l’impianto di cui
trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma
dell’Assessore al territorio e all’ambiente della Provincia di Foggia,con
cui lo stesso nel riferire che “questa Provincia è…interessata dalla
richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche……-i quali- si sommeranno a
quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio”
chiede al Ministero dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale
“…una conferenza,con gli enti interessati,al fine di verificare la
sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione
energetica del territorio provinciale..”,richiesta a cui ci associamo;
“…Per tutto
quanto formulato e documentato, la Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG)
che le società Mirant-Techint intendono realizzare nel territorio comunale
di San Severo, non può essere realizzata perché il progetto in questione viola
le leggi in materia e perché se lo stesso dovesse malauguratamente essere
realizzato, determinerebbe rilevanti impatti ambientali e sanitari per le
popolazioni residenti a San Severo e nei comuni limitrofi.
In particolare,
il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i seguenti motivi :
-
il
sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta contrasta e non è
compatibile con il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
-
i
dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono inattendibili
come illustrato e documentato da questi relatori nelle presenti note e in quelle
del 26 luglio 2001(riferimento ai documenti trasmessi dal Coordinamento);
-
nessuna
valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti ambientali e
sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata - della
Centrale in questione;
-
la
scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità preposte
sulla base del "parametro" aberrante
del "consenso" politico
offerto dalla attuale Amministrazione comunale di San Severo,….senza peraltro
alcuna consultazione delle Associazioni…..;
-
l'inchiesta
pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata per il giorno 30
luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al pubblico
del deposito del progetto di massima e dello “studio di impatto ambientale” da parte della società proponente,
con il palese intento di mettere la popolazione interessata davanti al fatto
compiuto. In proposito, come già detto in precedenza, quello presentato dalla
società Mirant-Techint non costituisce affatto uno studio di impatto ambientale
secondo i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la
consultazione preventiva della popolazione interessata nonché l'illustrazione
alla stessa della cosiddetta "opzione
zero" ovvero la non realizzazione del progetto attraverso
l’attuazione di iniziative alternative tese, nel caso di specie, a fornire
(non far mancare !) a tutti gli utenti l'energia
elettrica e termica. In proposito, va sottolineato che nelle osservazioni
che precedono, è stato ampiamente documentato che l'area del cosiddetto "basso
Adriatico" (Puglia, Molise, Abruzzi), complessivamente presa, presenta
un surplus di produzione di energia elettrica e non un deficit come si ostinano
ad affermare contro l'evidenza dei fatti le società in
questione;
-
In
particolare, in questo ambito, la regione Puglia presenta un surplus produttivo
di
energia, i più elevati consumi energetici nel comparto industriale
italiano ..;
-
non
va ignorato un fatto di notevole rilevanza ovvero che la società Mirant non
utilizza e non destina ad utilizzo l'energia termica che prevede di produrre
presso gli impianti di
cogenerazione che vorrebbe realizzare nel comune di San Severo (FG).Questo
fatto, a nostro parere,viola le elementari condizioni di legge previste per
poter accedere all'autorizzazione di installare un impianto a ciclo combinato di
cogenerazione per la produzione di energia.
In altri termini, non si può autorizzare la produzione di energia
termica ed elettrica quando dal progetto si rileva in modo inequivocabile che
l'energia termica prodotta verrà scaricata all'atmosfera (vedi pag. 3 e 4
della nostra relazione del 26.10.2001-documento del Coordinamento..).
-
non
ha senso neppure affermare, come fanno le società Mirant/Techint, che gli
impianti di cui al progetto in questione presentano rendimenti che rispettano i
parametri stabiliti dal CIP, in passato, e ora dall'Autorità per l'energia
elettrica e il gas, quando nei fatti una quota rilevante di
energia prodotta (quella termica) non solo è sprecata ma è destinata a
produrre inquinamento termico.
-
Circa il
richiamato accordo fra regione Puglia, Comune di Severo e altri soggetti, va
pure rilevato che - oltre alle obiezioni già esposte nella nostra ultima
relazione - l'articolo 2 del DPCM 377/1988 precisa che per i progetti da
sottoporre a pronuncia di compatibilità ambientale "si
intendono (i) progetti delle opere di
cui all'art. 1, i progetti di massima delle opere stesse, prima che i medesimi
vengano inoltrati per i pareri, le autorizzazioni, i nulla-osta
e gli altri atti previsti dalla normativa vigente…".
Va
da sé che la valutazione di impatto ambientale o di pronuncia di compatibilità
ambientale, per quanto anzidetto doveva essere attuata prima di qualsivoglia
accordo, programma o altro da parte degli enti pubblici in questione.
Cosa che,come prima detto,per il progetto Mirant non è avvenuto e questo in violazione, anche sotto quest'ultimo profilo,
delle anzidette norme di legge.
-
Da
ultimo,si reitera, ma non per importanza,che le "CONTRO DEDUZIONI ALLE MEMORIE PRESENTATE RELATIVAMENTE AL : Progetto di
nuovo impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo
(FG)" depositate dalle società Mirant-Techint il 2 ottobre 2001 presso
la Segreteria del Comune di San Severo, al di là del loro merito, qui
contestato punto punto, sono tardive e non possono essere inserite nella
procedura autorizzativa stabilita dalla legge, che si è aperta con la
pubblicazione del deposito degli atti degli impianti in questione sul quotidiano
Gazzetta del Mezzogiorno del 15 giugno
2001. “
Per quanto sopra,i sottoscritti
RICHIEDONO:
1)- ANNULLAMENTO,per irritualità e
illegittimità,abuso di potere e omissione di atti,della delibera
di Giunta Regionale e della delibera di Consiglio Comunale
di ratifica, relative a “
Ac-cordo di programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1 x
400 MW per la produzione di energia elettrica nel comune di S.Severo”,siglato
in data 10-5-2001 tra Regione Puglia e Comune di S.Severo,autorizzato cioè con
delibera di G.R. nr. 439 del 12-4-2001 e sottoscritto dal Presidente della
giunta Regionale e dal Sindaco del Comune di S.Severo il 10-5-2001 ,accordo poi
ratificato dal Consiglio Comunale
di S.Severo il 5-6-2001 ,in quanto comportante variante
urbanistica dell’area interessata dal progetto di centrale,con la
conseguenza che l’area sita in località Masseria Ratino nell’agro di
S.Severo varia da destinazione a uso agricolo a destinazione
urbanistica industriale in contrasto e dispregio della normativa vigente;
2)-immediato blocco delle procedure relative
alla valutazione di impatto ambientale e alle
autorizzazioni
concernenti il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a
ciclo combinato sito nel Comune di San
Severo (FG)" della Mirant Italia Srl – Techint;
Nel
rappresentare la grande preoccupazione e mobilitazione della popolazione su
questa problematica,come dimostrata da una serie di
iniziative che si vanno moltiplicando in tutti i settori della vita
sociale,nonché dalla raccolta di oltre 5000 firme,si porgono distinti saluti e si attende
riscontro nei termini e modi previsti dalla legge 241/’90 e
modifiche-integrazioni successive,restando a disposizione per chiarimenti e
approfondimenti.
I sottoscritti
si riservano l’utilizzo di ogni mezzo,previsto per legge,per far rispettare i
propri
diritti.
Per
riscontro alla presente indirizzare
a :
-Sig.ra Lidia ANTONACCI Via
M.Tondi 44
71016 S.Severo ( Fg )
per
i soggetti confinanti firmatari della nota del 4-12-2001 inerente il Progetto di
centrale
termoelettrica della Ditta Mirant a S.Severo(Fg)
Seguono firme dei soggetti interessati in relativo elenco in nr.
complessivo di 53 (cinquantatre) firmatari.
SOGGETTI
CONFINANTI,PROPRIETARI,GESTORI dei terreni confinanti col sito su cui
si localizza il Progetto di “ nuovo
impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di
San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl - Techint,che sottoscrivono il documento su riportato di diffida- immediato blocco
delle procedure relative alla valutazione di impatto ambientale e alle
autorizzazioni concernenti il Progetto
di nuovo impianto termoelettrico a ciclo
combinato sito nel Comune di San
Severo (FG)" della Mirant Italia Srl – Techint,di ANNULLAMENTO,
della delibera
di Giunta Regionale e della delibera di Consiglio Comunale
di ratifica, relative a “
Accordo di programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1 x
400 MW per la produzione di energia elettrica nel comune di S.Severo”,siglato
in data 10-5-2001 tra Regione Puglia e Comune di S.Severo,autorizzato cioè con
delibera di G.R. nr. 439 del 12-4-2001 e sottoscritto dal Presidente della
giunta Regionale e dal Sindaco del Comune di S.Severo il 10-5-2001 ,accordo poi
ratificato dal Consiglio Comunale
di S.Severo il 5-6-2001 .
Seguono firme dei soggetti interessati in relativo elenco in nr.
complessivo di 53 (cinquantatre) firmatari.