Altri riferimenti utilizzati nella presente:
A) IMPIANTO PROGETTATO e LA
POLITICA ENERGETICA:
-Aspetti relativi alla
produzione di energia elettrica nella Regione Puglia e il riferimento al
protocollo di Kyoto e al “libro bianco per la valorizzazione energetica delle
fonti rinnovabili”,che ha l’obiettivo di individuare gli strumenti e le
iniziative atte alla realizzazione degli obiettivi fissati dalla delibera del
CIPE 137/98;
- la situazione regionale e
provinciale.
Vengono trattati gli aspetti a base della richiesta di
moratoria in attesa di un PIANO
ENERGETICO REGIONALE
- vengono altresì evidenziate le “contraddizioni” (si fa
per dire) con le posizioni pur assunte da forze politiche omogenee in Comuni
limitrofi,che cangiano solo a seconda che siano o meno al governo o
all’opposizione.E’ il caso,tra gli altri di Torremaggiore,investito della
stessa proposta nell’estate 2000 della Southern Energy (ora Mirant Italia
s.r.l.) ,a distanza di circa 6 (sei) chilometri da S.Severo.Il Progetto a
Torremaggiore veniva abbandonato per la protesta delle associazioni dei
cittadini e si evidenzia in questa sede di quelle stesse forze politiche
(all’opposizione a Torremaggiore) che invece a S.Severo (si ribadisce a soli 6
chilometri di distanza) sono al governo e hanno approvato il progetto della
mirant Italia (ex Southern Energy).Si rappresenta anche che nell’estate 2001
in corso i Consiglieri Comunali di Torremaggiore all’opposizione Croce,De
Gennaro,Di Capua,Leccisotti,già protagonisti della battaglia che portò di
fatto al blocco del medesimo progetto in Torremaggiore,hanno ulteriormente
sottoscritto una raccolta di firme contro l’insediamento della stessa centrale
a S.Severo,insediamento,si badi bene,approvato dagli stessi partiti cui
appartengono i consiglieri citati !
-
L’EMERGENZA
ACQUA,ovvero
uno stato di vera e propria calamità,dai
tempi di risoluzione lunghi(almeno un decennio) secondo gli organi
competenti,che sta mettendo in ginocchio l’AGRICOLTURA,in crisi lo stesso USO
CIVICO e POTABILE dell’acqua,razionata in più Comuni e in più fasce
orarie(vedi Gazzetta del Mezzogiorno e altri mass media degli ultimi mesi,nonché
fonti di partiti e sindacati e Istituzionali,dalla Provincia ai Comuni,riunitisi
in Coordinamento sullo specifico problema);
Esempi:
-Gazzetta
del Mezzogiorno del 28-7-2001 dal titolo”Acqua,la Provincia(di Foggia)
lancia
mobilitazione.Si afferma che “ Il Presidente della Provincia..ha invitato i
cittadini a scrivere alla Rai e ai grandi network televisivi per dare
maggioranza rilevanza al problema”..”la
nostra carenza di acqua deve diventare una questione nazionale”
in quanto “la Capitanata (afferma il Presidente della Provincia di Foggia),la
più grande provincia del Mezzogiorno,sta morendo di sete.La siccità ha
prosciugato le riserve idriche.L’agricoltura
e la zootecnia sono allo sbando.Per molte aziende si profila il
fallimento.Diverse zone sono a rischio desertificazione.”
-Gazzetta
del Mezzogiorno del 23-7-2001(cronaca di Capitanata):
Titoli:”Acqua,politici a rapporto.Gli Agricoltori:subito nuove opere
idriche”.“ Ortaggi,crolla il “mito foggiano”-il 60% in meno
delle produzioni investite,raccolti modesti”.Si legge
nell’articolo: “ Trenta
grandi aziende agricole ormai sull’orlo del fallimento”Per
il secondo anno consecutivo le campagne foggiane vengono irrigate dall’acqua
dei pozzi,con ripercussioni evidenti sulla produzione(ridotta in media del 50%)
e sullo stato della falda del sottosuolo che di questo passo rischia di
prosciugarsi,accelerando il processo di desertificazione”.E’ facile calcolare quanto sia ridicolo
prospettare alcune decine di “nuovi di posto di lavoro” con impianti
inquinanti e bisognosi di acqua,come le centrali termoelettriche,con la
conseguenza di aggravare ancor più la situazione drammatica dell’Agricoltura
e il processo di desertificazione,ovvero per alcune decine di posti di
lavoro(invero molto meno a tempo indeterminato),si sacrificano
centinaia,migliaia di lavoratori e produttori agricoli e si espone l’intero
territorio all’inquinamento e alla desertificazione
-Gazzetta
del Mezzogiorno del 20-7-2001:”I
danni per il mancato raccolto sono stati stimati in oltre 100 miliardi di
lire”a proposito solo della produzione di grano;
-Gazzetta
del Mezzogiorno 18-7-2001”San Severo “Ottomila i
lavoratori interessati dal fenomeno-Braccianti,crollo giornate.E’
allarme:70%
di ingaggi in meno…Il
vero dramma lo stanno vivendo gli 8.000 braccianti agricoli dell’Alto
Tavoliere,che hanno visto diminuire,solo nel primo semestre 2001,del 70% le
giornate lavorative effettuate”Si badi bene si parla del
70% in meno di giornate lavorative per 8.000 braccianti e tutto ciò a causa
della carenza di acqua e la situazione è destinata a peggiorare vistosamente
con l’insediamento della centale termoelettrica a S.Severo,oltre a quelle già
progettate in altri Comuni e fuori da ogni programmazione provinciale e
regionale;
-Gazzetta
del Mezzogiorno del 15-7-2001 “Agricoltura prossima alla bancarotta”
a
causa dell’emergenza acqua.
Gli
articoli citati sono in allegato nr.
D)
OBBLIGO di una CONFERENZA di SERVIZIO
e di ACCORDI di PROGRAMMA coinvolgenti tutte le
Amministrazioni e
gli Enti interessati,aperti alla partecipazione dei cittadini e delle
Associazioni
Ai sensi della l.241/’90
art.14(Conferenza di Servizio) e l. 142/’90 art.27 (Accordi di programma) e
altra normativa connessa,essendo il progetto in questione a rilevanza non
meramente locale,implicando,in termini di impatto e per ricaduta
“produttiva” interessi e rischi per le popolazioni viciniori,stante anche il
precedente della “bocciatura” di fatto del progetto,a causa di problematiche
similari,nel comune di Torremaggiore,si impone la attivazione di una CONFERENZA
di SERVIZIO,che coinvolga tutti i soggetti istituzionali e sociali.
L’art.27 della l.142/’90 al c.3 impone peraltro al
Presidente della Regione o al Presidente della Provincia o al Sindaco la
convocazione di una conferenza tra i rappresentanti di tutte le Amministrazioni
interessate,per verificare la possibilità di concordare l’accordo di
programma.Tutto cò è stato disatteso sia dal Sindaco del Comune di S.Severo,che
dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Foggia. Basti pensare ( pag.23 del Progetto di massima della centrale..) al punto “
Collegamento alla rete Gas-descrizione del tracciato” si legge: il tracciato
interesserà i Comuni di Lucera,Pietra Montecorvino,Torremaggiore e S.Severo;ora
non risulta essere stata attivata alcuna Consultazione,conferenza di servizio
nei confronti dei Comuni citati,oltre quello di S.Severo
Eppure il tracciato del
gasdotto previsto è lungo 24 Km.,attraverso terreni pianeggianti,ed uso
prevalentemente agricolo,secondo la Ditta..Non pare si possa fare a meno sul
piano giuridico,delle competenze proprie dei Comuni e delle popolazioni
“attraversate”,senza valutare rischi e implicazioni diverse.
- Nella sintesi non tecnica
a firma dell’Arc.Paolo Picozzi si dice laconicamente a pag. 9 che “sono
stati analizzati i PRG dei Comuni di Torremaggiore,Lucera e Pietramontecorvino”,mentre
non risulta che gli stessi siano stati coinvolti in Conferenza di servizio o
Accordi di programma
L’Obbligo si pone anche ai sensi:
- decreto legislativo 17-8-1999 nr. 334 art.23( Consultazione della
popolazione) e
articolato connesso;
-
art.8
decreto legislativo 18-8-2000 nr. 267 c.1-2-3,completamente omesso
dall’Amministrazione Comunale di S.Severo
E)
OMISSIONI
e ABUSI
-Mancato riscontro alla richiesta di documentazione fatta da
Cittadinanzattiva e Medicina Democratica al Sindaco di S.Severo (prot. Comune di
S.Severo nr. 18963 del 7-8-2000) con nota del
5-8-2000 ad oggetto “ Esposto concernente i progetti della Southern energy,con
l’avallo delle Amministrazioni Comunali di Torremaggiore e S.Severo…..Richiesta
di documentazione concernente il Progetto di Centrale termoelettrica
“(Allegato nr…..) “;in particolare si richiedeva copia del
progetto,copia della documentazione inerente eventuali protocolli di
intesa,lettere di intenti,accordi…” e ciò si chiedeva ai sensi della
L.241/90.Nella nota si evidenziava tra l’altro la grave situazione già
esplosiva nel 2000 circa la carenza d’acqua e il fatto che “per qualche
posticino di lavoro e per breve periodo andiamo a devastare settori economici
vitali della Capitanata,quale l’Agricoltura,il turismo e il loro
indotto,l’ambiente,la salute e la vivibilità dei nostri territori,mettendo a
repentaglio migliaia di lavoratoti e la pelle di tanti cittadini..”;ancora si
evidenziava e si evidenzia che “ ..tutto ciò mentre i depuratori nella zona
di S.Severo e Torremaggiore non funzionano,risultando…. e mentre la notoria
carenza di acqua,che affligge in particolare le campagne della nostra
Provincia,registra situazioni di utilizzo da parte di alcuni agricoltori di
acque dei corsi pubblici per irrigare ortaggi e prodotti destinati a essere
consumati anche crudi,donde l’aumento di casi di epatite e altre patologie da
inquinamento,documentato dalla stessa circolare dell’Assessorato Regionale
alla Sanità della regione Puglia nr. 24/19063/421 del 6-8-1999 .”;
- Mancato riscontro,almeno sul piano dei
contenuti alla nota successiva e integrativa di quella del 5-8-2000,rimasta
senza risposta e trasmessa in data
22-8-2000 da Cittadinanzattiva e Medicina Democratica al Sindaco del Comune di
S.Severo(prot.arrivo Comune S.Severo nr.20106 del 22-8-2000-ALLEGATO nr.
) e ad altri destinatari ad
oggetto “ Invio note preliminari relative al progetto di una centrale
termoelettrica ….proposta…nel sito di Torremaggiore o di S.Severo”;nel
documento si affermava “l’esigenza di rispettare il primato democratico
della volontà delle popolazioni a rischio,a cui va assicurata un’adeguata
preventiva informazione,dovendo essere il parre delle stesse elemento
qualificante e vincolante per qualsiasi decisione”.Risposta da parte
dell’Amministrazione Comunale = zero,nonostante e all’epoca non se ne aveva
neanche conoscenza,che il Comune aderisse all’Agenda 21,pertanto vincolato a
tale procedura partecipativa;
-Mancato riscontro alla richiesta fatta dal Coordinamento a giugno 2001
in dispregio del diritto di accesso e di informazione sancito dall’art.10 del
decreto legislativo nr.267/2000;
- Mancato riscontro alla richiesta fatta dalla Legambiente di S.Severo
il 15-6-2001(prot.arrivo al Comune di S.Severo nr. 15450 del
15-6-2001-ALLEGATO nr.
), in ordine alla copia del Progetto per la costruzione di una Centrale
termoelettrica prevista nell’Agro di S.Severo,ciò in considerazione anche
dell’adesione del Comune di S.Severo all’Agenda 21,donde l’obbligo di una
preliminare consultazione delle Associazioni.
Ancora mancata
consultazione e informazione:
Come risulta dalla delibera Regionale relativa all’Accordo di
programma per la realizzazione
della centrale,già con nota del 10-8-2001 il Sindaco del Comune di S.Severo
chiedeva al Presidente della G.R. la definizione di apposito Accordo di
programma per la realizzazione di una Centrale a ciclo combinato,appena dopo o
durante il blocco del progetto in Torremaggiore;in data 20-12-2000 il Comune
siglava un Protocollo di Intesa con la Southern Energy,tutto ciò senza alcuna
informativa né riscontro alle richieste formulate da Medicina Democratica e
nonostante il Comune aderisse all’Agenda 21 con gli obblighi derivanti circa
la informazione e partecipazione dei cittadini e delle Associazioni sulla
materia specifica..
OMISSIONE
del ruolo-funzioni spettanti alla Provincia ai sensi dell’art.19
dec.leg.vo 267/2000 e abuso perpetrato
dall’Amministrazione Comunale di S.Severo:
- l’art.19 del dec.leg.vo 267/2000 assegna alla Provincia le
funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone
intercomunali o l’intero territorio provinciale nel settore della difesa del
suolo,tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità,tutela
e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche,organizzazione dello
smaltimento dei rifiuti a livello provinciale,rilevamento,disciplina e controllo
degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore (art.19 c.1
lett.a ,b, g).
Ora
relativamente al progetto in questione e alla co-presenza di altri analoghi
nelle Provincia di Foggia,siamo nella fattispecie prevista dal decreto
legislativo 267/2000,a maggior ragione ove si consideri l’Emergenza acqua e il
processo di industrializzazione in atto,diffuso sul territorio provinciale.
I compiti di programmazione assegnati alla Provincia vanno
svolti ai sensi dell’art.20 del dec.leg.vo 267/2000,dotandosi altresì di un PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (art.20 c.2).
A
tale procedura e modalità programmatoria dovevasi conformare anche la Regione,invero
del tutto omissiva al proposito,anzi adottando una delibera relativa a “
Accordo di programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1 x
400 MW per la produzione di energia elettrica nel comune di S.Severo”,in
contrasto e dispregio di quanto richiamato nello stesso decreto legislativo nr.
267/2000 e nel dec.leg.vo 334/1999.
L’Accordo di
Programma citato,ratificato in Consiglio Comunale del 5-6-2001,invero non poteva
essere solo tra Regione Puglia e Comune di S.Severo,bensì
investire,anche col richiamo agli artt. 19 e 20 del dec.leg.vo 267/2000 la
Provincia e agli altri Comuni,almeno quelli limitrofi,stante le caratteristiche
del Progetto e le sue implicazioni sull’ambiente,sulla risorsa idrica etc.,al
fine di dover almeno acquisire dalla Provincia il PIANO TERRITORIALE DI
COORDINAMENTO (art.20 c.2). e quant’altrto indispensabile ad evitare un
ulteriore peggioramento delle condizioni in cui versa la Capitanata.
OMISSIONI………
Basti pensare ( pag.23
del Progetto di massima della centrale..)
al punto “ Collegamento alla rete Gas-descrizione del tracciato” si legge:
il tracciato interesserà i Comuni di Lucera,Pietra Montecorvino,Torremaggiore e
S.Severo;ora non risulta essere stata attivata alcuna Consultazione,conferenza
di servizio nei confronti dei Comuni citati,oltre quello di S.Severo:Eppure il
tracciato del gasdotto previsto è lungo 24 Km.,attraverso terreni
pianeggianti,ed uso prevalentemente agricolo,secondo la Ditta..Non pare si possa
fare a meno sul piano giuridico,delle competenze proprie dei Comuni e delle
popolazioni “attraversate”,senza valutare rischi e implicazioni diverse.
- Nella sintesi non tecnica
a firma dell’Arc.Paolo Picozzi si dice laconicamente a pag. 9 che “sono
stati analizzati i PRG dei Comuni di Torremaggiore,Lucera e
Pietramontecorvino”,mentre non risulta che gli stessi siano stati coinvolti in
Conferenza di servizio o Accordi di programma.
F)
FALSITA‘in
Atti Pubblici:
ACQUA..da
dove ??
Si legge vuoi nella
delibera Regionale di approvazione dell’Accordi di Programma col Comune di
S.Severo che negli atti allegati e in altri connessi :
-possibilità
di approvvigionamento idrico dagli impianti del Consorzio di Bonifica di
Capitanata ed AQP(Acquedotto Pugliese);questa affermazione risulta
priva di fondamento e soprattutto di pratica realizzabilità;basti leggere anche
quanto riportato in Gazzetta del Mezzogiorno dell’8-7-2001,circa i lavori
dell’Assemblea Nazionale dei Consorzi di bonifica,che riportano dati
allarmanti circa la disponibilità d’acqua negli invasi e la conseguente
riduzione della produzione agricola oltre ai problemi per l’uso civico.
Senza questa disponibilità
di approvvigionamento nessun impianto è fattibile,donde l’obbligo di una
Conferenza almeno provinciale di Servizio e di un piano di coordinamento;
-nel progetto di massima a pag.6 si legge al p.2.3.4
“ L’acqua necessaria al funzionamento della Centrale sarà approvvigionata
dal Consorzio di Bonifica della Capitanata attraverso una nuova condotta.
Ma da quale atto risulta la garanzia di tale
approvvigionamento,considerato lo stato di carenza dell’acqua denunciato dallo
stesso Consorzio di bonifica e soprattutto con quale impatto sugli altri settori
di utenza dell’acqua?
Basta invero rileggere quanto riportato sotto la lett.C) della presente
a proposito di Emergenza Acqua per capire che non vi sono in modo alcuno
presupposti di veridicità nelle affermazioni della Ditta.
Afferma falsamente la Mirant:
- “raggiungimento degli obiettivi di Kyoto sulla riduzione
dell’emissione di CO2 in atmosfera;l’impianto previsto immette in
atmosfera,per ogni KWh prodotto,la metà del CO2 mediamente immessa per KWh dal
sistema termoelettrico esistente”;invero
la realizzazione dell’impianto (si precisa che trattasi di un nuovo impianto,non
certamente della riconversione da un vecchio impianto più nocivo ad uno meno
nocivo) rappresenta un incremento assoluto nella
produzione di gas serra,rimanendo nell’ambito regionale,in quanto
lo stesso non viene proposto in sostituzione di impianti esistenti (vedere
documento riportato di Medicina Democratica coi titoli
“ Note relative al progetto di centrale termoelettrica..” del
26-7-2001 e “ Note preliminari relative al progetto di una centrale
termoelettrica…”Agosto 2000).
-QUADRO
di RIFERIMENTO PROGRAMMATICO:
OBBLIGO disatteso
di:
una CONFERENZA PROGRAMATICA
REGIONALE e di un PIANO ENERGETICO
REGIONALE,oltre al Piano territoriale di Coordinamento e alla
Conferenza di Servizio
provinciale suddetti.
Con riferimento alla
interrogazione del’11-7-2001 del Consigliere Regionale Dino Marino (Allegato nr..
),si rileva che “ la
Regione Puglia non ha un Piano energetico regionale pur in presenza di uno
studio in tal senso finanziato dalla Comunità Europea,nell’ambito del POP
94/99,realizzato dal Politecnico di Bari e coordinato dai
proff.D.Laforgia,U.Ruggiero e M.Trovato),….che in particolare in Capitanata risultano aver già iniziato l’iter di valutazione di
impatto ambientale le seguenti aziende:Edison s.p.a.(Candela),Mirant Italia
s.r.l.(già Southern energy) (S.Severo),Italcementi (Foggia),Sitel Sondel
(Foggia e Serracapriola) e Fiat Energia (Foggia)…”;….le
analisi di impatto ambientale
tengono in considerazione il singolo intervento e non l’insieme…..,sono in corso di autorizzazione altre centrali
elettriche alimentate a turbogas sempre insistenti nel territorio della
Capitanata(zona ASI Foggia e zona ASI Lucera)..”.Il
Consigliere Regionale conclude,come pare ovvio debba concludere anche un
semplice cittadino,a maggiore ragione chi ha responsabilità di governo o
comunque di programmazione,affermando: “..se non sia il caso di sospendere
ogni procedimento autorizzativo in attesa dell’approvazione del Piano
energetico regionale”.
Appare in modo dirompente
che tutti i progetti in atto vanno a innestarsi in una realtà regionale già
caratterizzata da surplus energetico e con le conseguenze di un clamoroso e
caotico processo di inquinamento destinato a impattare violentemente su un
territorio che vive già gravissime problematiche occupazionali e ambientali,sicuramente
aggravate da interventi che mortificheranno ulteriormente l’Agricoltura,il
turismo e altre risorse vocazionali del territorio.
Ai progetti su
citati va ad aggiungersi anche quello nel Comune di Rignano Garganico sempre
dell’EDISON per una Centrale termoeletettrica da 760 MW.Anche in
questo,progetto si legge che l’iniziativa è peraltro finalizzata allo
sviluppo di un “futuro
polo industriale”.
Si allegano in modo esemplificativo solo alcuni
progetti in Provincia di Foggia,ovvero:
- della EDISON per Rignano
Garganico;
-della SONDEL per
Serracapriola;
-della EDISON per Candela;
-della Econergia per S.Severo(in questo caso trattasi di
impianto di produzione di energia
elettrica a CDR,tanto da per assommare inquinamento a inquinamento)VEDI
ALLEGATI nr
….Ma invero l’impatto ambientale ,riferendoci a quanto afferma la
stessa Mirant,come tutte le Aziende proponentisi per gli altri progetti
citati,va calcolato anche in relazione a quello riveniente dai NUOVI POLI
INDUSTRIALI facilitati dalle CENTRALI termoelettriche:dalla
padella alla brace..
Se prendessimo per buono
quanto tutti i progetti riferiscono sullo sviluppo industriale indotto dalle
Centrali che dovrebbero insediarsi sul territorio della Capitanata,e quindi
moltiplicassimo la ricaduta sul versante del fabbisogno di acqua da canalizzare
alle industrie e sul versante dell’inquinamento ambientale,che si
assommerebbe,vedremmo crescere,facendo semplici conti,esponenzialmente i rischi di completa desertificazione e di annientamento delle già poche
risorse destinate all’Agricoltura oltre a dare sepoltura al turismo e alle
altre aree vocazionali del territorio e al Parco Nazionale del Gargano,a parte
infine i disagi e le conseguenze anche sull’uso civico dell’acqua,già
razionata.
OBBLIGO di V.A.S.-valutazione ambientale strategica
In questa sede si evidenzia
una altra palese omissione
di ordine programmatico regionale e non solo,circa la
mancata definizione della V.A.S.,con riguardo alla valenza
del progetto in questione e alla regolamentazione vigente sui fondi strutturali
ovvero sugli investimenti e sull’esigenza di definire strategie settoriali e
territoriali capaci di promuovere uno sviluppo realmente sostenibile.Al
proposito si rinvia all’ALLEGATO nr.
“ Linee guida per
la valutazione ambientale strategica “-Fondi strutturali
2000-2006-Supplemento al mensile del Ministero
dell’Ambiente –L’ambiente informa nr.9-1999.
L’obbligo della
VAS,ovvero di una valutazione ambientale strategica,oltre alla V.I.A.,si
impone,nel quadro degli obblighi comunitari e nazionali,in quanto l’impianto
progettato a S.Severo,da inquadrarsi insieme agli altri previsti in Capitanata e
in Puglia e al paventato
indotto processo selvaggio di industrializzazione,non
concerne solo il territorio di
S.Severo e la sola centrale termoelettrica in questione,bensì
tutte le problematiche di
impatto derivanti dalla co-presenza,ora progettuale,indi di
fatto,di centrali termoelettriche
a Serracapriola,a Rignano Garganico,a Candela,per citarne
alcune,tutte nel territorio della
Provincia di Foggia,nonché con riguardo all’associato
riferito processo di Industrializza-
zione,alla carenza idrica,vera e
propria calamità sotto gli occhi di tutti,al processo di
desertificazione,con le conseguenze sull’agricoltura e su
altre risorse economiche-pro-
duttive del territorio,sulla qualità dell’aria,del
suolo,del sottosuolo…,stante la co-presen-
za di diversi e interagenti fattori di inquinamento.Si rinvia alla lettura integrale del-
l’allegato citato.
CONTRASTO con
AGENDA 21-Violazione degli obblighi derivanti
L’Amministrazione
Comunale di S.Severo,nonostante abbia aderito all’Agenda 21(vedesi tra
l’altro delibera di Consiglio Comunale nr.
104 del 21-12-2000 e atti precedenti e connessi),HA OMESSO di assicurare
qualsivoglia forma di partecipazione e consultazione-informazione preventiva.Si
badi bene che “uno dei prerequisiti fondamentali per raggiungere lo sviluppo
sostenibile è la più ampia partecipazione nei processi decisionali”(AGENDA 21 Cap.23).L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE di S.SEVERO ha ritenuto pervicamente di omettere e
disattendere volutamente il rispetto di questo prerequisto;basta leggere il
resoconto del consiglio Comunale del 5-6-2001(ALLEGATO nr.
),in cui il Sindaco ed altri esponenti dell’amministrazione non hanno
in alcun modo ritenuto di dover preliminarmente attivare,prima della ratifica
dell’Accordo di programma,una consultazione delle associazioni
richiedenti,senza considerare che già dall’estate 2000 si era omesso di
riscontrare richieste di informazione e documentazione rivenienti da Medicina
Democratica.Si segnala in
particolare quanto riportato nella stesura del Consiglio Comunale del 5-6-2001
da pag.247 a pag.256 (intervento del Sindaco) anche per la supponenza,arroganza
con cui si riferisce ai cittadini,agli obblighi di consultazione delle
Associazioni,nei fatti insultando,apostrofando,ovvero con toni e contenuti completamente in contrasto con quelli derivanti dagli
obblighi di cui all’adesione all’Agenda 21.
…salvo poi,a giochi avviati e fatti…..,dopo aver
esibito i muscoli….,ovvero
dopo l’approvazione dell’Accordo di programma citato…..dirsi a parole e comunque
con modalità estemporanee ..disponibili al dialogo…A tal proposito si riporta
di seguito il testo del comunicato-stampa del 20-7-2001,indi inviato al Sindaco
di S.Severo(Prot.arrivo al Comune di S.Severo nr. 19274 del 27-7-2001-ALLEGATO nr.
) a cura del Coordinamento contro la Centrale termoelettrica,quali ANNOTAZIONI
sulla sconcertante,irrituale e intempestiva modalità di attivazione delle
procedure partecipative previste dall’Agenda 21 da parte del Comune di
S.Severo il 20 luglio 2001,ovvero dieci giorni prima della scadenza
dell’Inchiesta pubblica relativa al Progetto della Mirant:
“
COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE,MEDICINA
DEMOCRATICA,i COMITATI per la tutela e la valorizzazione
del territorio e dell’Agricoltura di
S.SEVERO,SERRACAPRIOLA, SAN PAOLO CIVITATE,
TORREMAGGIORE,CITTADINANZATTIVA/TRIBUNALE PER I
DIRITTI DEL MALATO,
S.Severo,27-7-2001
Oggetto:AGENDA 21 e Comune di S.Severo:Richiesta,ai sensi di L.241/90 e
altra normativa di:
-sospensione con atto deliberativo delle procedure relative al
progetto di Centrale termo-
elettrica della Mirant Italia ;
-trasmissione della documentazione citata nella delibera di Giunta
Comunale nr.226 del 2-7-
2001,ricevuta in copia il 20-7-2001,nonché il relativo piano finanziario
inerente la gestione dei
finanziamenti del Ministero dell’Ambiente per l’Agenda 21;
-modifica della delibera di G.C. nr. 226 del 2-7-2001,sulla base
di ulteriori elementi,anche
documentali da acquisire e comunque in relazione ad una consultazione
interna alle Associazioni;
-relazione sullo stato ambientale nel territorio di S.Severo;
-proposta scritta sull’articolazione del Forum,sulla
regolamentazione interna
In data 20-7-2001 si è tenuto un
incontro presso il Comune di S.Severo per avviare le attività della Agenda 21,a
cui la Città di S.Severo ha aderito,non sappiamo precisamente da quanti anni.
L’Agenda 21 è il piano di Azione dell’ONU per la
tutela dell’ambiente e lo sviluppo soste-nibile e impone come prerequisito
fondamentale per raggiungere lo sviluppo sostenibile la più ampia
partecipazione nei processi decisionali( Agenda 21 Cap.23);ancora
la Carta di Aalborg (1994) ,documento che viene sottoscritto dalle città
che si impegnano ad attuare a livello locale gli obiettivi di Agenda 21 locale
impone di evitare ulteriori inquinamenti e prevenirli alla fonte.Tutto questo
ipocritamente e arrogantemente non è stato rispettato dall’Amministrazione
Comunale di S.Severo in ordine alla progettata Centrale termoelettrica.
Pertanto come Associazioni componenti del Coordinamento nel corso
dell’incontro
abbiamo richiesto e riaffermiamo con la presente:
-la sospensione con atto deliberativo delle
procedure relative al progetto di Centrale termo-elettrica della Mirant Italia
e quindi anche della scadenza fissata al 30 luglio per la presentazione
delle valutazioni di merito inerenti la Inchiesta Pubblica; tale atto è
dovuto in coerenza all’Agenda 21 e al percorso informativo e di consultazione
omesso da parte del Comune ne confronti dei cittadini e delle Associazioni,a
parte il merito della questione,trattato in altra sede;
-la trasmissione della documentazione citata
nella delibera di Giunta Comunale nr.226 del 2-7-2001,ricevuta in copia il
20-7-2001,nonché il relativo piano finanziario inerente la gestione dei
finanziamenti del Ministero dell’Ambiente per l’Agenda 21;
- modifica della delibera di G.C. nr. 226 del
2-7-2001,sulla base di ulteriori elementi,anche documentali da acquisire
e comunque in relazione ad una consultazione interna alle Associazioni,onde
evitare forme di burocratizzazione,sprechi di risorse e puntare invece su
modalità operative e progettuali che valorizzino adeguatamente le risorse e le
vocazioni del territorio;
-la relazione sullo stato ambientale nel
territorio di S.Severo,propedeutico a valutazioni,individuazione di priorità
e impegni conseguenti da parte delle stesse Associazioni,fermo restando
quanto detto in ordine alla Centrale termoelettrica;
-proposta scritta sull’articolazione del
Forum,sulla regolamentazione interna,sui temi e gruppi di lavoro,a cui ci
s’impegna,una volta ricevuta la proposta,a dare riscontro entro sette
giorni,dopo aver attivato una consultazione interna.
Attendiamo
il riscontro su quanto richiesto e proposto,evidenziando ancora una volta l’esigenza
di partire con l’Agenda 21,dopo anni di ritardo e di “silenzio” su di
essa, nonostante l’adesione formale data dal Comune,col piede giusto
ovvero con l’adozione della delibera di sospensione dell’iter procedurale
relativo alla Centrale termoelettrica,altrimenti
rileveremmo il solito comportamento di chi predica bene e razzola male.”
Il
Portavoce p.t. del Coordinamento
Tonino
d’Angelo
Recapito:Via
Cantatore 32/N ;71016 S.Severo-Fax 0882 228156;e mail:toninodangelo@libero.it
“
DELIBERAZIONE della GIUNTA
REGIONALE-2001 ad oggetto “URB/DEL/2001/00031-LL.RR.34/94-8/98-Accordo di
Programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1x400 MW per
la produzione di energia elettrica nel Comune di San Severo (Fg)
“:illegittimità,irritualità,omissioni..
A parte le
considerazioni già esposte nel presente documento e il riferimento alla
V.A.S.,si riportano ulteriori motivazioni ,a reiterazione e integrazione di
quanto
riportato
:
-Nullità per irritualità e illegittimità della delibera di G.R.
relativa a “ Accordo di
programma per la realizzazione di una centrale a ciclo combinato 1 x 400
MW per
la produzione di energia elettrica nel comune di S.Severo”,in contrasto e dispregio di
quanto richiamato nel decreto legislativo nr. 267/2000 e nel
dec.leg.vo 334/1999,e nella
L.142/90 e nella l.241/90 e altra normativa connessa;
Si
reitera e rinvia infine,per una disamina cogente a quanto sopra detto a
proposito di:
-Aspetti di rilevanza
Istituzionale(rif.lett.A),Elementi a base di una Conferenza di
servizio(rif.lett.C),OBBLIGO di una CONFERENZA di SERVIZIO e di ACCORDI di
PROGRAMMA coinvolgenti tutte le Amministrazioni e gli Enti interessati,aperti
alla partecipazione dei cittadini e delle Associazioni(rif.lett. D),Omissioni e
abusi(rif.lett.E),Quadro di riferimento programmatico e di altri elementi sopra
riportati integrativi.
ANALOGIE con
analoga vicenda relativa a progetti di Centrali elettriche
a
gas metano della Southern Company e di altre Aziende,che ha visto coinvolti i
Comuni di Crevalcore,Sala Bolognese,Sant’Agata
Bolognese,San Giovanni in
Persicelo,Finale
Emilia,Codigoro,Ostellato(Emilia Romagna).
Si
riportano in allegato(ALLEGATO
nr..
) documenti relativi alla vicenda da cui risulta,dopo una serie di
vicissitudini e la mobilitazione popolare contro i relativi insediamenti,il
riferimento obbligatorio preliminare,deciso dai Sindaci interessati,dalla stessa Provincia
di Bologna,con riguardo altresì a interpellanza dei Consiglieri Regionali di
Alleanza Nazionale e di altri consiglieri,all’adozione da parte della Regione Emilia e Romagna del Piano
Energetico Regionale,”al fine di determinare il reale fabbisogno di
energia elettrica e bloccare
un ‘eventuale “proliferazione selvaggia” di centrali elettriche sul proprio
territorio,impegnando la Giunta all’adozione del Piano energetico regionale e affinché,fino alla adozione di tale piano,i Comuni non concedano
autorizzazioni ad insediamenti di impianti produttori di energia elettrica”(cfr.risoluzione
del Consiglio Regionale proposta dai Consiglieri Regionali di Alleanza Nazionale).
Evidente il parallelismo
con la situazione pugliese e con il progetto in questione.
PROBLEMI di IMPATTO AMBIENTALE-SANITARIO:Schede
Si riportano alcune schede sintetiche,di fonte istituzionale,sugli
inquinanti relativi alla Centrale termoelettrica oggetto della presente(Allegato
nr…. )
CONCLUSIONI ULTERIORI
Per quanto sopra,
-in
considerazione degli ASPETTI FORMALI-PROCEDURALI,nonché ISTITUZIONA-
LI su evidenziati,nonché degli ASPETTI SCIENTIFICI ( IMPATTO
AMBIENTALE..),
si riportano di seguito anche i motivi di ordine giuridico,riepilogati per
capoversi,come risultano dai contenuti e allegati della presente,ostativi della
realizzazione della Centrale in questione,oltre quelli già riportati nei
documenti di Medicina Democratica e in altra parte del presente documento:
1)
Eccesso di potere-Difetto di istruttoria-Omesso esame dei presupposti
giuridici e di fatto delle determinazioni adottate e degli atti
specifici-Violazione di legge e omesso esame del complessivo quadro normativo su
citato.
2)
Eccesso di potere-Violazione di legge-Illegittimità-Violazione della
Normativa statale e Regionale;
3)
Violazione di legge-Incompetenza-Eccesso di potere;
4)
Eccesso
di potere per errata e falsa individuazione di presupposti-Illegittimità.
5)
Eccesso di potere-Motivazione apparente sufficiente e
contraddittoria-Violazione di legge L.241/’90;
6)
Difetto di motivazione-Eccesso di potere-Motivazione apparente e
contraddittoria per altri profili-Eccesso di potere per sviamento.
SI RAPPRESENTA infine che: