Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra

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Alighieri Dante

Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra

Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra

son giunto, lasso, ed al bianchir de' colli,

quando si perde lo color ne l'erba:

e 'l mio disio però non cangia il verde,

sì è barbato ne la dura petra

che parla e sente come fosse donna.

Similemente questa nova donna

si sta gelata come neve a l'ombra:

ché non la move, se non come petra,

il dolce tempo che riscalda i colli

e che li fa tornar di bianco in verde

perché li copre di fioretti e d'erba.

Quand'ella ha in testa una ghirlanda d'erba,

trae de la mente nostra ogn'altra donna:

perché si mischia il crespo giallo e 'l verde

si bel, ch'Amor lì viene a stare a l'ombra,

che m'ha serrato intra piccioli colli

più forte assai che la calcina petra.

La sua bellezza ha più vertù che petra,

e 'l colpo suo non può sanar per erba.

ch'io son fuggito per piani e per colli,

per potere scampar da cotal donna;

e dal suo lume non mi può far ombra

poggio né muro mai né fronda verde.

Io l'ho veduta già vestita a verde,

sì fatta ch'ella avrebbe messo in petra

l'amor ch'io porto pur a la sua ombra:

ond'io l'ho chesta in un bel prato d'erba

innamorata com'anco fu donna,

e chiuso intorno d'altissimi colli.

Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli,

prima che questo legno molle e verde

s'infiammi, come suol far bella donna,

di me; che mi torrei dormire in petra

tutto il mio tempo e gir pascendo l'erba,

sol per veder do' suoi panni fanno ombra.

Quantunque i colli fanno più nera ombra,

sotto un bel verde la giovane donna

la fa sparer, com'uom petra sott'erba.