1)ABBATTIMENTO
CATALITICO;
2)ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI;
3)ABIOTICO;
4)ABISSALE;
5)ACIDIFICAZIONE DELLE
ACQUE SUPERFICIALI; 6)ACIDO;
7)ACIDO
SOLFIDRICO; 8)ACIDOGENICO;
9)ACQUA;
10)ACQUA DI FALDA;
11)ACQUA DI PRODUZIONE
MINERARIA; 12)ACQUA
DI ZAVORRA; 13)ACQUA
LENTICA; 14)ACQUA LOTICA;
15)ACQUA MARINA; 16)ACQUE:
(impianto di depurazione); 17)ACQUE: (normative antinquinamento);
18)ACQUE: (piano di
risanamento); 19)ACQUE
REFLUE; 20)ACQUE
TERRITORIALI; 21)ACQUIFERO;
22)ADALE;
23)ADATTAMENTO; 24)ADDITIVO;
25)ADSORBIMENTO; 26)AERAZIONE;
27)AEROBIO; 28)AEROBICO;
29)AEROSOL; 30)AFOTICO;
31)AGENDA 21;
32)AGENZIA NAZIONALE
PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE (ANPA);
33)AGENZIA PER LA PROTEZIONE
AMBIENTALE (EPA); 34)AIR
SPARGING;
35)ALBEDO;
36)ALTERNATIVE: (analisi delle);
37)AMBIENTE;
38)AMBIENTE
(tutela dell'); 39)AMBIENTE
FLUVIALE; 40)AMIANTO;
41)AMICI
DELLA TERRA; 42)ANAEROBICO;
43)ANAEROBIO; 44)ANALISI
AMBIENTALE; 45)ANIDRIDE
CARBONICA; 46)ANIDRIDE SOLFOROSA;
47)ANTE OPERAM/POST
OPERAM; 48)ANTICRITTOGAMICI;
49)ANTIPARASSITARI; 50)ANTROPIZZAZIONE;
51)APPA;
52)AREA
ECOLOGICA ATTREZZATA; 53)ARIA:
(livello di qualità); 54)ARIA:
(normative antinquinamento); 55)AROMATICI;
56)ARPA;
57)ASSORBIMENTO;
58)ATMOSFERA; 59)AUDIT
AMBIENTALE; 60)AUTOECOLOGIA;
61)AUTO ELETTRICA; 62)AUTOTROFO;
63)AZIONE
DI PROGETTO; 64)AZIONE
FOTODINAMICA
1)ABBATTIMENTO
CATALITICO Processo in cui l’abbattimento
degli inquinanti avviene con l’impiego di catalizzatori, sostanze in grado di
aumentare la velocità di una reazione chimica, rimanendo invariate alla fine
di essa.
2)ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI
Processo che consente, attraverso l’uso di opportune tecnologie, di ridurre
il quantitativo delle sostanze inquinanti presenti negli scarichi industriali
o civili, al fine di garantire la conformità della componente ambientale (aria,
acqua, suolo) ai relativi obiettivi di qualità e alle relative disposizioni
riportate dalle normative pertinenti. torna
su
3)ABIOTICO Indica
l’assenza di organismi viventi. torna
su
4)ABISSALE Ambiente
marino e oceanico molto profondo (dal latino abyssus, senza fondo), compreso
fra le profondità di 3.000 e di 6.000 metri. Occupa la maggior parte delle aree
profonde degli oceani. torna su
5)ACIDIFICAZIONE DELLE ACQUE
SUPERFICIALI Processo chimico causato
dall’inquinamento idrico e atmosferico, che determina una diminuzione del pH
delle acque superficiali. torna su
6)ACIDO Sostanza di
sapore acre che, sciolta in acqua o in altri solventi, libera ioni idrogeno
ed è in grado di trasferire protoni, i quali vengono accettati da una base.
Gli acidi si distinguono in: acidi forti e deboli secondo la maggiore o minore
capacità di dissociazione; acidi monobasici, bibasici, tribasici, secondo che
la molecola, dissociandosi, liberi uno, due o tre ioni idrogeno; acidi inorganici
(ad esempio, acido cloridrico, acido solforico, acido nitrico) e acidi organici
(ad esempio, acido acetico, acido butirrico, acidi grassi). torna
su
7)ACIDO SOLFIDRICO
Composto chimico tossico costituito da due atomi di idrogeno e uno di zolfo,
che può essere associato agli idrocarburi del petrolio. A fini commerciali è
necessario in tal caso procedere al trattamento degli idrocarburi mediante sistemi
di separazione. L’acido solfidrico separato è poi inviato ad un impianto di
recupero dello zolfo. torna su
8)ACIDOGENICO E’
un processo, in genere microbiologico, che genera acidi. torna
su
9)ACQUA E’ l’insieme
delle acque sotterranee e delle acque superficiali (dolci, salmastre e marine),
considerate come componenti, come ambienti e come risorse. Al fine di una razionale
valutazione e gestione dell’acqua si fa riferimento ai corpi idrici, cioè a
quelle masse d’acqua che presentano proprie caratteristiche idrologiche, fisiche,
chimiche e biologiche. I corpi idrici soggetti alla normativa italiana sono
stati così definiti: - laghi e serbatoi artificiali; - corsi d’acqua naturali
e artificiali; - acque di transizione (estuari, lagune); - acque costiere marine;
- falde acquifere sotterranee. Tra le diverse forme che assume l’acqua, si realizza
un complesso sistema dinamico (il ciclo idrologico), caratterizzato da continui
scambi. torna su
10)ACQUA DI FALDA Acqua
sotterranea, presente in strati di roccia porosa o fessurata, generalmente sovrastante
a strati di roccia impermeabile. Essa costituisce una importantissima risorsa
naturale messa in pericolo sia dall’inquinamento proveniente da infiltrazione
di sostanze tossiche nel sottosuolo, sia dal suo depauperamento, causato ad
esempio dalla riduzione del tasso di infiltrazione per aumento dell’estensione
di superfici impermeabili. In altri casi, invece, variazioni dell’entità degli
emungimenti (vedi) e maggiore apporto di precipitazioni idriche determinano
innalzamenti del livello delle acque nel sottosuolo e conseguenti danni alla
parte sotterranea delle costruzioni. torna
su
11)ACQUA DI PRODUZIONE MINERARIA
Acqua associata, nei giacimenti, al gas naturale e al petrolio ed estratta insieme
agli idrocarburi. Nella fase di produzione costituisce il tipo di refluo liquido
più rilevante presso i centri di trattamento degli idrocarburi. L’acqua di produzione
contiene composti inorganici (tracce di metalli) e organici (principalmente
idrocarburi dispersi e in soluzione, acidi organici). Gli idrocarburi aromatici
sono in genere più abbondanti nelle acque prodotte dalle piattaforme a gas che
in quelle ad idrocarburi liquidi. Previa autorizzazione si ricorre spesso alla
reiniezione in strati geologici profondi e confinati o, dopo trattamento di
disoleazione, allo scarico in mare. torna
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12)ACQUA DI ZAVORRA
Acqua di mare utilizzata dalle navi petroliere per riempire le loro cisterne,
al fine di mantenere la stabilità quando effettuano viaggi con carico parziale
o senza carico. Può essere stivata in apposite cisterne (zavorra segregata)
o ad uso misto. In quest’ultimo caso l’acqua di zavorra deve essere pompata
in serbatoi del porto di caricamento per essere opportunamente trattata (Deballasting).
torna su
13)ACQUA LENTICA
Acqua caratterizzata da assenza di corrente e direzione costante nel tempo,
tipica di laghi, stagni, paludi. torna
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14)ACQUA LOTICA
Acqua caratterizzata da scorrimento o elevata turbolenza, tipica dei fiumi e
dei torrenti. torna su
15)ACQUA MARINA
Acqua caratterizzata da salinità superiore a quella delle acque dolci e contenuta
nei mari e negli oceani. torna su
16)ACQUE: (impianto
di depurazione delle)
Impianto che, attraverso uno o più processi di carattere meccanico, fisico,
chimico e biologico, consente l’eliminazione di sostanze nocive dai liquidi.
I trattamenti meccanici hanno la funzione di separare gran parte dei materiali
in sospensione, mentre i trattamenti biologici operano la degradazione delle
sostanze organiche ad opera di particolari microorganismi. Infine i trattamenti
chimico-fisici consistono essenzialmente nell’insolubilizzazione e nella successiva
separazione di sostanze disciolte. torna
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17)ACQUE: (normative
antinquinamento delle)
Le attuali norme, relative alla tutela delle acque dall’inquinamento, traggono
origine dalla legge 10 maggio 1976, n. 319 e dalle successive modifiche adottate
per adeguarsi all’esperienza via via maturata e per recepire le direttive della
Cee emanate in materia. La legge 319/76, meglio nota come "Legge Merli", ha
per oggetto: - la disciplina degli scarichi di qualsiasi tipo nelle acque superficiali
e sotterranee, interne e marine sia pubbliche sia private, nonchè in fognature,
sul suolo e nel sottosuolo, individuando limiti di accettabilità delle concentrazioni
dannose; - la formulazione di criteri generali per l’utilizzazione e lo scarico
delle acque in materia di insediamenti; - l’organizzazione dei pubblici servizi
di acquedotto, fognatura e depurazione; - la redazione di un piano generale
di risanamento delle acque, sulla base di piani regionali; - il rilevamento
sistematico delle caratteristiche qualitative e quantitative dei corpi idrici.
Tratto saliente del provvedimento è l’aver sottoposto a controllo - sia sotto
il profilo dell’obbligo di autorizzazione preventiva, sia del regime sanzionatorio
- ogni attività di scarico di sostanze, indipendentemente dalla qualità del
corpo recettore (ad esempio, acqua di balneazione, falda sotterranea, ecc.).
Le problematiche relative alla protezione del mare sono state affrontate per
la prima volta con la legge 31 dicembre 1982, n. 979. La legge affidava al Ministro
della Marina mercantile il compito di attuare la politica intesa alla protezione
dell’ambiente marino e dedicava, fra l’altro, un complesso di norme relative
al pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti
da idrocarburi causati da incidenti. Inoltre, la legge vieta lo scarico in mare,
da natanti, di idrocarburi, di miscele di idrocarburi e sostanze nocive. torna
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18)ACQUE: (piano
di risanamento delle)
Strumento di pianificazione che definisce gli obiettivi e le modalità di risanamento
delle risorse idriche superficiali e sotterranee di un determinato territorio
e che indica le necessità finanziarie per le operazioni di risanamento pianificate.
Le problematiche connesse a tale risanamento, riferite ad una certa regione,
assumono carattere di "sistema", in quanto sussistono complesse interrelazioni
tra molteplici variabili sia di tipo strettamente idraulico, sia inerenti alle
correlazioni tra approvvigionamento idrico, interventi di miglioramento e fattori
economico-territoriali. La risoluzione di tali problematiche deve rispondere
all’obiettivo di identificare le quantità da destinare agli usi, con opportuna
articolazione temporale, territoriale e settoriale e i conseguenti interventi
da realizzare. torna su
19)ACQUE REFLUE
Acque di scarico derivanti da attività industriali o da scarichi domestici.
Le acque reflue possono essere scaricate nell’ambiente esterno solo se rispecchiano
la normativa sugli scarichi e, in caso contrario, solo dopo un adeguato trattamento.
torna su
20)ACQUE TERRITORIALI
Zona di mare che si estende dalla costa ad un determinato limite verso il largo.
E’ sottoposta alla piena sovranità dello Stato costiero che deve, però, concedere
il diritto di passaggio alle navi straniere. La Convenzione di Montego Bay,
adottata a conclusione dei lavori della III Conferenza delle Nazioni Unite sul
Diritto del Mare del 30.4.1982, ha imposto uniformemente il limite di 12 miglia
nautiche per la determinazione delle acque territoriali.
torna su
21)ACQUIFERO Strato
di roccia porosa o fessurata contenente acqua di falda. Esso può essere libero
o in pressione: nel caso delle falde libere (o freatiche) la superficie superiore
della falda acquifera ha la possibilità di oscillare, variando la quota in relazione
alle diverse condizioni di alimentazione o di sfruttamento; nel caso di quelle
in pressione, la superficie della falda è confinata superiormente da livelli
impermeabili. In quest’ultimo caso, se la falda è raggiunta da pozzi, l’acqua
può risalire fino ad una quota detta livello piezometrico. torna
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22)ADALE Ambiente
oceanico molto profondo (dal greco: invisibile, nascosto). Comprende le grandi
fosse e le massime profondità della idrosfera tra 6.000 e 10.957 metri (fossa
Challenger presso le isole Marianne, massima profondità conosciuta). L’ambiente
adale occupa solo il 3% della superficie totale della idrosfera. torna
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23)ADATTAMENTO
Facoltà degli organismi viventi di mutare i propri processi metabolici, fisiologici
e comportamentali, consentendo loro di adattarsi alle condizioni dell’ambiente
nel quale vivono. torna su
24)ADDITIVO
Sostanza chimica, che, aggiunta a prodotti industriali (alimentari, carburanti,
lubrificanti, materie plastiche, ecc.), conferisce loro peculiari proprietà,
migliorandone le prestazioni e la conservabilità. Gli additivi alimentari (le
cui modalità di impiego sono stabilite da disposizioni di legge), comprendono
conservanti, addensanti, emulsionanti, coloranti, aromatizzanti. torna
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25)ADSORBIMENTO
Ritenzione superficiale di solidi, liquidi, molecole gassose da parte di un
solido o un liquido adsorbente. torna
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26)AERAZIONE
Immissione di aria in un ambiente o in una sostanza per facilitare il processo
di ossidazione. Viene utilizzata come sistema di depurazione delle acque reflue.
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27)AEROBIO
Uno dei due grandi ambienti della biosfera contrapposto all’idrobio. Indica
anche un organismo animale o vegetale che utilizza l’ossigeno dell’aria o dell’acqua
per produrre l’energia necessaria alle funzioni vitali. torna
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28)AEROBICO Processo
microbiologico che avviene in presenza di ossigeno. torna
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29)AEROSOL
Stato di sospensione di minutissime particelle di una
sostanza solida o liquida, nell’aria o in un mezzo gassoso. torna
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30)AFOTICO Privo
di luce. E’ così definito l’ambiente sottomarino profondo, nel quale non penetra
la luce solare e nel quale gli organismi viventi sono caratterizzati dall’adattamento
al buio perenne. La sua estensione dipende dalle caratteristiche di trasparenza
delle acque e in genere si sviluppa a partire da 200/300 metri, fino alle massime
profondità esistenti. torna su
31)AGENDA 21
Letteralmente "Programma di azioni per il 21° secolo", documento nel quale viene
esposto il programma di attuazione della Dichiarazione di Rio (UNCED) e che
affronta temi che vanno dalla demografia al commercio, dal trasferimento delle
tecnologie alle istituzioni internazionali, dallo sviluppo rurale agli oceani,
ecc., indicando per ciascuno di essi linee d’azione che, sebbene non vincolanti
sul piano legale, riflettono il consenso sostanziale dei partecipanti al Summit
di Rio. Tale consenso va verso un modello di "sviluppo sostenibile" più attento
alla qualità della vita e capace di mantenere un equilibrio stabile fra l’uomo
e l’ecosistema, il cui patrimonio di risorse naturali e biologiche deve essere
preservato per il bene delle future generazioni. torna
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32)AGENZIA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE (ANPA)
L’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente è una struttura pubblica,
istituita con la legge del 21 gennaio 1994, n. 61, che è stata emanata in seguito
al referendum del 18 aprile 1993, con il quale erano state sottratte alle USL
le competenze in materia di controlli ambientali., Il nuovo ente deve svolgere
attività di monitoraggio, informazione, promozione e proposizione sulle tematiche
ambientali che avvicinano il modello italiano a quello di analoghe strutture
già operanti in altri paesi (Agenzia per la Protezione Ambientale). Tra i compiti
essenziali dell’ANPA rientrano: il sostegno tecnico-scientifico alle autorità
amministrative; la realizzazione di una rete di informazioni sullo stato dell’ambiente;
l’attuazione di controlli ispettivi; la definizione di standard di qualità ambientale;
l’impulso alla ricerca di tecnologie ecocompatibili; le funzioni di segreteria
tecnica del comitato competente per l’attuazione del Regolamento sull’audit
ambientale (EMAS) e sull’ecolabel. La legge al tempo stesso dà mandato alle
Regioni e alle Provincie autonome di istituire apposite Agenzie regionali (ARPA)
e provinciali autonome (APPA), alle quali sono affidati compiti di intervento
operativo sul territorio. torna su
33)AGENZIA PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE
(EPA) Agenzia americana,
con sede a Washington, responsabile della gestione del Programma Nazionale dell’Ambiente,
il suo mandato viene svolto principalmente fissando e facendo osservare gli
standard ambientali nazionali (previsti nel Clean Air Act del 1970 e nel Clean
Water del 1972) sui limiti degli scarichi inquinanti e sugli impianti necessari
per mantenere l’inquinamento ambientale entro determinati standard. torna
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34)AIR SPARGING
Tecnologia per la bonifica di suoli contaminati nella zona satura. Il sistema
consiste nella ventilazione del sottosuolo mediante insufflazione di aria compressa,
al fine di rimuoverne i contaminanti volatili. torna su
35)ALBEDO
Fattore di riflessione di una superficie, pari al rapporto fra la luce riflessa
e la luce incidente. torna su
36)ALTERNATIVE: (analisi
delle) Fase
dello studio di un progetto in cui vengono analizzate e valutate le diverse
possibili alternative a disposizione. L’analisi delle alternative effettuata
nell’ambito dello Studio di impatto ambientale deve enfatizzare non solo i possibili
benefici economici (tempi, costi, efficienza produttiva), ma anche i potenziali
benefici ambientali (minori impatti sulle singole componenti, minor consumo
di risorse, ecc.). Generalmente le principali tipologie di alternative che vengono
valutate possono essere suddivise in scelte tecnologiche, scelte inerenti alla
localizzazione, scelte di carattere logistico e scelte di carattere puramente
ambientale. torna su
37)AMBIENTE
Insieme delle condizioni fisiche (temperatura, pressione, ecc.), chimiche (concentrazioni
di sali, ecc.) e biologiche in cui si svolge la vita. L’ambiente è un sistema
aperto, capace di autoregolarsi e di mantenere un equilibrio dinamico, all’interno
del quale si verificano scambi di energia e di informazioni. Esso include elementi
non viventi (acqua, aria, minerali, energia) o abiotici ed elementi viventi
o biotici tra i quali si distinguono organismi produttori (vegetali), consumatori
(animali) e decompositori (funghi e batteri). Tra le tipologie di ambiente che
sono state identificate sulla Terra si segnalano quella terrestre e quella acquatica.
torna su
38)AMBIENTE: (tutela
dell’) Insieme di misure di diritto penale e
amministrativo tendenti a proteggere l’ambiente naturale (aria, terra, acque,
bellezze naturali e lo stesso spazio interplanetario) da ogni inquinamento o
supersfruttamento. A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, si sono
espressi crescenti timori per il futuro dell’ambiente, minacciato dalle attività
umane, sempre più invadenti e distruttive, a livello sia locale, sia globale.
Le preoccupazioni per la salvaguardia dell’ambiente locale (urbano e rurale)
hanno condotto all’elaborazione di apposite leggi: agricoltura, industria, produzione
di energia, trasporti, costruzione di nuovi insediamenti sono attività soggette
a valutazione e a normative di contenimento dell’impatto ambientale. Per tenere
sotto controllo le alterazioni prodotte sull’ambiente globale (fino a modificare
la composizione dell’atmosfera o la temperatura media sulla Terra) sono stati
raggiunti accordi internazionali. Nel corso di una serie di conferenze svoltesi
sotto l’egida delle Nazioni Unite, iniziate nel 1972 a Stoccolma e culminate
nel Vertice mondiale su Ambiente e sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992
(UNCED e Agenda 21), sono state adottate convenzioni internazionali per salvaguardare
il clima e la diversità biologica. torna
su
39)AMBIENTE FLUVIALE
Ambiente caratterizzato da corsi d’acqua di rilevante portata che influiscono
sulla regione che attraversano, tanto in termini di evoluzione e modellamento
del territorio (ciclo fluviale, geomorfologia di ambiente fluviale, erosione
lineare), quanto in termini di biocenosi floristiche e faunistiche (foresta
fluviale). Dello studio dei fiumi come ambiente e organismi viventi si occupa
la potamologia. torna su
40)AMIANTO Materiale
utilizzato nel passato per le proprietà isolanti, sia nelle coibentazioni, sia
in materiali compositi (Eternit per le coperture dei tetti). Le fibre e la polvere
di amianto sono però cancerogene. Tale materiale viene pertanto oggi rimosso
e smaltito con particolari precauzioni.
41)AMICI DELLA TERRA
Associazione presente in Italia dal 1977. Fa parte dell’organizzazione ambientalista
più estesa del mondo, i Friends of the Earth International, presenti in 52 paesi.
Sono riconosciuti, come organismo non governativo, dalle Nazioni Unite e hanno
lo status di osservatori presso le principali organizzazioni internazionali.
A livello internazionale, l’associazione è impegnata in un’articolata opera
di pressione perchè i governi e le istituzioni sovranazionali adottino ed attuino
politiche di sviluppo sostenibile. Gli Amici della Terra-Italia collaborano
attivamente alle iniziative per la salvaguardia delle foreste tropicali e dei
loro popoli. A livello nazionale l’associazione è particolarmente impegnata
su energia e trasporti (risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti)
e sui rifiuti (minimizzazione e corretta gestione). I gruppi locali degli Amici
della Terra promuovono in tutte le regioni italiane programmi di educazione
ambientale per i giovani e per i cittadini in genere. torna
su
42)ANAEROBICO
Processo microbiologico che avviene in assenza di ossigeno. torna
su
43)ANAEROBIO
Microrganismo che non necessita di ossigeno per le sue funzioni vitali e che
addirittura non può vivere in presenza di ossigeno. torna
su
44)ANALISI AMBIENTALE
Esauriente analisi iniziale dei problemi ambientali, degli effetti e dell’efficienza
ambientali, relativi alle attività previste in un sito. torna
su
45)ANIDRIDE CARBONICA
L’anidride carbonica è un gas incolore, inodoro e insapore, più pesante dell’aria,
che si forma in tutti i processi di combustione, respirazione, decomposizione
di materiale organico, per ossidazione totale del carbonio. E’ indispensabile
alla vita vegetale (Fotosintesi clorofilliana) ed è praticamente inerte. La
CO2 è trasparente alla luce solare, ma assorbe le radiazioni infrarosse emesse
dalla superficie terrestre, determinando il cosiddetto "effetto serra". Variazioni
di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, dovute a varie attività
antropiche (combustione, deforestazione), determinano nel tempo modifiche del
clima. torna su
46)ANIDRIDE SOLFOROSA
Gas presente nelle emissioni provenienti dall’uso di combustibili contenenti
zolfo, usualmente derivati dal petrolio o dal carbone. Gran parte dei processi
di raffinazione del petrolio è finalizzata alla riduzione del contenuto di zolfo
nei combustibili (Desolforazione). Elevate concentrazioni di SO2 in aria possono
determinare le cosiddette "piogge acide" che provocano danni alle foreste, come
ad esempio in quelle del centro e nord Europa. ANPA (Agenzia nazionale per la
Protezione dell’ambiente) torna su
47)ANTE OPERAM/POST OPERAM
Termini utilizzati per descrivere la situazione ambientale di una determinata
area, prima e dopo la realizzazione di un’opera in progetto torna
su
48)ANTICRITTOGAMICI
(Fungicidi) torna su
49)ANTIPARASSITARI
(Fitofarmaci) torna su
50)ANTROPIZZAZIONE
Colonizzazione da parte dell’uomo degli ambienti naturali, con conseguente modifica
e alterazione degli stessi. torna su
51)APPA (Agenzia
Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) (confronta Agenzia Nazionale per
la Protezione dell’Ambiente) torna
su
52)AREA ECOLOGICA ATTREZZATA
Area comprendente un ecosistema naturale, nella quale sono presenti infrastrutture
che ne consentono la visita, l’osservazione e lo studio. torna
su
53)ARIA: (livello
di qualità dell’) Per livelli di qualità dell’aria,
si intende la concentrazione di uno o più inquinanti rilevata nell’aria ambiente.
Tali valori, confrontati con opportuni standard fissati dalla normativa, permettono
di stabilire il grado di inquinamento atmosferico presente. torna
su
54)ARIA: (normative
antinquinamento dell’)
La normativa nazionale in tema di inquinamento atmosferico nasce con la legge
13 luglio 1966, n. 615, intitolata "Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico".
In particolare, le sue disposizioni sono atte a regolamentare le possibili fonti
in atmosfera di inquinanti. Tale provvedimento attualmente regola soltanto le
emissioni degli impianti termici, in quanto esso è stato in gran parte superato
dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 203/88. Con esso viene attribuita
alla Pubblica Amministrazione la competenza ad individuare limiti massimi di
accettabilità delle concentrazioni inquinanti delle emissioni provenienti da
impianti industriali. I limiti di qualità dell’aria vengono fissati dal DPCM
28 marzo 1983 "Limiti massimi di accettabilità delle concentrazioni e di esposizione
relativi ad otto inquinanti (biossido di zolfo, biossido di azoto, ozono, monossido
di carbonio, piombo, fluoro e particelle sospese)". Il DM 25 novembre 1994 stabilisce,
per le sole aree urbane, i livelli di attenzione e di allarme per cinque inquinanti
(anidride solforosa, biossido di azoto, polveri, monossido di carbonio e ozono).
Secondo il Decreto, l’autorità competente, qualora si verifichi lo stato di
attenzione o quello di allarme, ha la facoltà di adottare i provvedimenti che
ritiene necessari per proteggere la popolazione. Il DM 16 maggio 1996, recependo
una direttiva Cee, stabilisce l’attivazione del sistema di sorveglianza di inquinamento
da ozono. torna su
55)AROMATICI
Idrocarburi dall’odore tipico e gradevole, da cui il nome, generalmente caratterizzati
dalla presenza nelle loro molecole di almeno un anello benzenico. Sono presenti
nel greggio e si formano in alcuni processi di raffinazione finalizzati alla
produzione di componenti per benzina. La particolare attenzione rivolta negli
ultimi anni agli idrocarburi aromatici deriva dalla evidenziata nocività dei
loro vapori, specialmente del benzene, che ha portato alla limitazione dei contenuti
massimi ammessi nelle benzine finite e all’adozione, a breve, di specifiche
cautele operative nelle stazioni di servizio stradali (Benzine riformulate).
torna su
56)ARPA
(Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) (confronta Agenzia Nazionale
per la Protezione dell’Ambiente) torna
su
57)ASSORBIMENTO
L’inglobamento di materiale liquido o gassoso all’interno di un altro materiale
liquido o solido. torna su
58)ATMOSFERA
Involucro di gas e vapori che circonda la Terra. Tra tutti i pianeti del sistema
solare la Terra è l’unico a possedere un’atmosfera ricca di ossigeno e di azoto,
elementi fondamentali per consentire la presenza della vita in tutte le sue
forme, animali e vegetali. L’atmosfera svolge anche un ruolo essenziale per
garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno schermo efficace
per le radiazioni ultraviolette e per il flusso di particelle provenienti dal
Sole, che altrimenti la distruggerebbero quasi immediatamente. La densità dell’atmosfera
terrestre diminuisce con l’aumentare della quota e ciò permette di suddividerla
in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a
50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera. Si impiegano
anche suddivisioni differenti, soprattutto con riferimento alla temperatura
relativa alle diverse quote. torna
su
59)AUDIT AMBIENTALE
(Ecoaudit) Per audit (di sicurezza o ambientale) si intende l’insieme delle
attività svolte secondo apposita procedura, che consente una valutazione sistematica,
documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione e del
sistema di gestione della sicurezza e dell’ambiente, anche mediante la verifica
della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali,
la verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati e l’individuazione di
eventuali azioni correttive. Audit ambientali o di sicurezza possono essere
svolte sia da verificatori interni all’azienda, sia da esterni, quali società
di consulenza accreditate per il rilascio della certificazione ambientale o
da verificatori accreditati dall’Unione europea. torna
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60)AUTOECOLOGIA
E’ lo studio delle relazioni tra un singolo organismo (o una specie) e i diversi
fattori ambientali (ecologia degli organismi). In questo ambito, sono esclusi
i rapporti che l’organismo ha con gli altri organismi viventi. torna
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61)AUTO ELETTRICA
Automobile con apparato di trazione costituito da un sistema di accumulatori
ricaricabili che alimentano un motore elettrico. Attualmente questa tecnologia
presenta limiti notevoli in termini di autonomia, potenza, durata e costi; in
compenso l’auto elettrica non dà luogo a emissioni di gas combusti su strada
(le emissioni sono traslate agli impianti di produzione dell’energia elettrica)
e risulta pertanto adatta all’impiego in ambienti urbani critici. torna
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62)AUTOTROFO
Microrganismo in grado di produrre nutrienti organici direttamente da sostanze
inorganiche semplici, quali l’anidride carbonica e l’azoto inorganico. torna
su
63)AZIONE DI PROGETTO
Elemento, nell’ambito di un progetto, che costituisce la sorgente di interferenze
sull’ambiente circostante e ne è quindi causa di perturbazione. torna
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64)AZIONE FOTODINAMICA
E’ l’azione esercitata dalla luce sulla sostanza vivente. L’effetto può essere
dannoso; da qui, l’esigenza degli organismi di proteggersi con strati di cheratina
(cellule morte) e con pigmenti. Determinate lunghezze d’onda di luce sono sufficienti
per uccidere alcuni batteri ed anche quegli organismi che, vivendo in zone prive
di luce (grotte, interstizi del terreno), sono privi di pigmenti. L’insorgenza
di alcuni tipi di tumore della pelle è dovuta all’azione fotodinamica della
luce. torna su