23 Aprile 2002
Dietro le sigle: come funzionano i principali organismi internazionali
relatore ALBERTO CASTAGNOLA
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    L'intervento

    Parliamo di organismi, parliamo di istituzioni, ignorare questa parte, considerare che questi organismi non siano legittimi, cioè non ci interessano, oppure non sapere bene come funzionano, è veramente grave nel senso che non sapere come funzionano queste cose non fa capire il grado di incidenza, il grado di pervasività che hanno certe strategie degli organismi stessi e quindi uno certe volte non capisce perchè un certo paese si comporta in un certo modo se non sa bene che tipo di vincoli gli sono stati imposti e quindi a mio modo di vedere sapere un pò meglio come funzionano è proprio necessario per la comprensione.
    A monte una precisazione : questi organismi non sono dell'ONU può sembrare strana questa precisazione, ma noi facciamo sempre molta confusione per cui questi organismi internazionali e l'ONU sono sempre la stessa cosa, questi non sono ONU cioè non appartengono a quella che si chiama la famiglia dell'ONU, l'ONU è formata dall'Assemblea, dal Consiglio di sicurezza e da tutti gli organismi tipo FAO, UNESCO, UNICEF, eccetera che sono per settori competenti per degli interventi. Questi organismi di cui parliamo stasera sono fuori dall'ONU. Perchè faccio questa precisazione? per due motivi probabilmente contrastanti fra loro, il primo è: che molte volte noi ci fidiamo molto dell'ONU per cui diciamo è un organismo di tipo democratico, sovranazionale, gli diamo, tutta una serie di responsabilità e certe volte diciamo: "speriamo che intervenga l'ONU", molte volte abbiamo un atteggiamento di molta fiducia, mal riposta , però dobbiamo sapere perchè è mal riposta e quindi il fatto che non siano dell'ONU, anche se siete fiduciosi, vi dovrebbe creare dei sospetti cioè dire se questi non sono ONU allora come si muovono? d'altra parte, viceversa, l'ONU potrebbe o dovrebbe essere la soluzione per una serie di problemi con i quali ci stiamo confrontando ci stiamo sbattendo il naso da parecchi anni e bisogna sapere esattamente perchè l'ONU non funziona, perchè l'ONU è stato concepito in un certo modo è stato svuotato viene continuamente eliminato dalla scena e soprattutto da sei mesi a questa parte che cosa sta succedendo, invece, dell'ONU, cioè c'è uno schema completamente diverso, di cui "prima ci rendiamo conto e meglio è..." e all'interno di questo schema, a mio modo di vedere, è una mia opinione, poi piano piano vediamo se siamo d'accordo, questi organismi tipo Fondo Monetario, Banca Mondiale e in particolare il WTO cioè l'organizzazione per il commercio internazionale sono invece degli strumenti, quindi se è vero che è cambiata la strategia del capitale a livello internazionale quelli di cui parliamo stasera sono degli strumenti preziosi per loro, non per noi, quindi è molto importante in questo momento parlare di questi organismi. Il punto fondamentale per cui non sono ONU, anche se vi può sembrare strano, a me la parola non piace mai moltissimo, sono sicuramente degli organismi non a base democratica e l'ONU malgrado tutto, con tutti i limiti tutti quelli che riuscite ad inventarvi, ha delle assemblee, delle assemblee dove ogni paese ha un voto cioè c'è questo tentativo di democrazia a livello internazionale, dico tentativo perchè sono successe dentro l'ambito dell'ONU una serie di cose per es. in organismi tipo l'UNICEF, l'ILO, ecc. l'UNESCO è stato il primo caso siccome gli Stati Uniti si trovavano regolarmente in minoranza perchè ,appunto, era un'assemblea democratica ed ognuno si esprimeva come il paese si esprimeva ad un certo punto sono usciti, sono usciti e ad un certo momento hanno tolti i finanziamenti quindi molti di questi organismi stanno annaspando, da quel momento, perchè sono stati tagliati i finanziamenti, ci sono una serie di episodi, di cui non devo parlare oggi, però molte volte, sappiamo, che l'attività di un organismo tipo la FAO è fortemente condizionata dalla minaccia degli Stati Uniti di uscire dalla FAO e di tagliare i finanziamenti alla FAO, credo che l'ultima volta che è successa questa cosa era per due piccoli progetti uno credo fosse un allevamento di galline, una cosa piuttosto modesta, che la FAO voleva fare nei territori della Palestina e la minaccia degli Stati Uniti ha detto voi se fate una cosa del genere non finanziamo più, allora queste cose bisognerebbe studiarle bene perchè l'ONU è anche questo tipo di cose. Il primo discorso è che questi organismi sono degli organismi che potrei chiamare privati anche se sono delle società con delle quote di capitale che vengono date da stati, quindi vuol dire che non c'è l'equivalenza delle quote con i voti ma c'è il controllo attraverso i voti, che è una cosa completamente diversa dalla democrazia per definizione, state attenti, sta nello statuto è scritto si sanno le quote e via dicendo quindi si sa che Banca Mondiale e Fondo monetario sono un'altra storia Allora, la Banca Mondiale che cosa significa che nel 1944 era già abbastanza chiaro un certo meccanismo, diciamo di controllo a livello internazionale, e questo l'andate a leggere nel testo che avete. Alcuni degli esperti inglesi avevano una certa visone di questi organismi cioè quando si discuteva di come impostarli, che statuto dare, ecc. erano degli esperti uno era ken uno degli economisti che poi ha avuto un certo successo successivamente aveva delle idee diverse voleva degli organismi che realmente aiutassero certe popolazioni, questa linea non è passata ed è passata una linea che era quella sostenuta dagli esperti degli Stati Uniti che era chiaramente diversa. Quindi, fin dall'origine, potrei dire, ci sono state delle scelte che hanno condizionato, poi, la utilizzazione successiva dello strumento stesso, parlando della Banca Mondiale è cominciato solo con 44 paesi e c'erano, però, dentro tutti i paesi industriali, attualmente il numero dei paesi aderenti è aumentato molto però i 10 paesi industriali più grandi controllano ancora il 52% del capitale della banca Mondiale. Fine. Questo è il dato. Significa una cosa molto precisa, significa che intanto tutte le decisioni che vengono prese anche quelle che vengono prese dal consiglio dei direttori, c'è un comitato che prende tutte le decisioni su ogni progetto che viene approvato, ogni finanziamento che viene fatto cioè sono proprio i direttori esecutivi è in quella sede che vengono prese le decisioni però in quella sede ci sono 24 direttori quindi sono di più del numero dei paesi industriali che hanno le quote maggioritarie però è abbastanza evidente che i 24 signori che stanno a sedere in quel direttivo sanno che il potere sta nelle mani di quei 10 paesi, questo bisognerà tenerlo sempre presente. Poi c'è una seconda conseguenza, questa, vi devo dire che ho avuto anche delle esperienze strettamente personali che francamente non ho capito al momento in cui l'ho fatte le ho capite dopo, e cioè che ogni volta che viene deciso un intervento, quindi, singolo progetto, si tiene conto di chi sono i paesi che hanno messo i capitali per realizzare quel progetto quindi se viene fatta una diga nei paesi francofoni dell'Africa, ex colonie francesi, nel giro di 15 giorni se ne deve approvare un altro nei paesi anglofoni, cioè ex colonie inglesi, per capire ci sono dei bilanciamenti continui e a questo livello del bilanciamento arriva fino alla composizione delle singole missioni di esperti che vanno nei singoli paesi, quindi, ogni volta si tiene conto che se si va in un paese di una certa area ci devono essere più esperti provenienti da quell'area quindi, come dire, il grado di presenza controllo cioè della presenza sul posto è strettamente condizionato dal meccanismo di formulazione, addirittura, delle commissioni che vengono mandate sul posto, ogni volta che esce un libro, ogni volta che esce un prodotto, ogni volta che esce un'approvazione di un progetto, dietro c'è stato un attento equilibrio dei rapporti di interessi forza nei confronti di quel paese questo è molto difficile, come dire, da capire sino in fondo e la mia esperienza personale risale a moltissimi anni fa ed era una missione in Spagna fatta dalla Banca Mondiale e la combinazione era molto semplice: uno dei problemi della Spagna era tanto la missione era molto importante perché riapriva la Spagna dopo il franchismo cioè riapriva la Spagna ai contatti con gli altri paesi industriali e via dicendo quindi era una missione con un peso politico rilevante, però c'erano dei precisi interessi economici dietro e allora tanto per fare degli esempi uno dei problemi grossi della Spagna era il fatto che avevano tutte le linee ferroviarie con uno scartamento più piccolo, quindi doveva cambiare questo scartamento per poter cominciare a girare nell' Europa e negli altri Paesi, chi era il paese più interessato: la Francia, cioè tutti i binari che uscivano dalla Spagna passavano attraverso la Francia, l'esperto che faceva parte della missione era monsieur Armand, mi ricordo perfettamente, che era il presidente delle ferrovie francesi allora attenzione era, come dire, sicuramente l'esperto migliore che si potesse trovare perché era quello che conosceva la situazione, sapeva tutto era un presidente di una grossa società più basso di quello sarebbe stato uno inferiore però era anche il rappresentante dell'organismo economico più interessato alla modifica della cosa, c'era un giovane ingegnere tedesco appartenente a una ditta che costruiva autostrade stava stranamente nella missione come esperto e la sua società ebbe l'appalto dell'autostrada Madrid-Barcellona, cioè erano ad altissimo livello di esperti cioè il livello dell'analisi, il livello dell'apporto che veniva dato era estremamente elevato, però, poi, il gioco del rispetto degli interessi esistenti era sull'uomo, addirittura, non era un discorso astratto, era un discorso concreto affrontato addirittura a priori cioè prima ancora di fare la missione, nel momento della presentazione del cast cioè del gruppo che doveva fare il lavoro. Io avevo 25 anni all'epoca e non capii assolutamente niente, l'ho capito qualche anno dopo ricordandomi andandomi a rivedere le liste ad un certo momento cominciai a capire delle cose al momento ero solo molto impressionato dal livello di questi mostruosi esperti altissimi in grado eccetera, eccetera. Allora, questa cosa, avviene a livello di estremo dettaglio, la Banca ha fatto anche una serie di operazioni, intanto è nata nel '44 era stata concepita come Banca che doveva finanziare la ricostruzione dei paesi danneggiati dalla guerra, infatti il nome iniziale adesso tutti la chiamano Banca Mondiale il nome iniziale era Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo quindi doveva fare quello, ripeto era il '44 metà dell'anno 1944 c'era ancora la guerra in corso. Questo primo compito che era stato attribuito alla Banca venne immediatamente sottratto alla banca cioè la ricostruzione dell'Europa venne affidata al piano Marshall famoso piano Marshall, tutto finanziato dagli Stati Uniti, cioè gli Stati Uniti dissero : cosa nostra, lo facciamo noi direttamente. Stavo rileggendo quel testo che avete in mano, sembrava come l'impostazione della guerra in Afghanistan no cioè lo stesso tipo di discorso: questo lo facciamo noi! Siamo tutti d'accordo, siamo tutti alleati, però cominciamo noi! se servite vi chiamiamo dopo. Questa storia del piano Marshall ha funzionato esattamente già all'epoca in questi termini, questo richiederebbe una serie di considerazioni per esempio in tutti quelli che sono filo americani in Italia tutti dicono al momento del piano Marshall era bellissimo essere aiutati, eccetera eccetera ci hanno aiutato gli americani, ecco, bene ,però queste cose è bello leggerle anche a 50 anni di distanza perché suonano delle campane molto divertenti. Il primo compito fu una specie di fallimento nel senso che la banca non venne autorizzata a fare questi interventi e quasi subito cioè prima del 1950 passò ai paesi sottosviluppati. La sua competenza divennero i paesi sottosviluppati non ci sono quasi nessun intervento nei paesi intermedi e via dicendo il grosso della concentrazione degli interventi è nei paesi sottosviluppati.( Quelli che stavano dormendo sono costretti a svegliarsi rapidamente perché adesso si vedono...) e gli interventi come vengono fatti , vengono fatti intanto in un settore considerato molto ampio quello che noi economisti chiamiamo infrastrutture quindi sono tutte le strade, le comunicazioni, i porti cioè tutte le grosse strutture, quindi la Banca da sola non fa interventi in favore delle singole imprese ha creato nell'arco del tempo delle altre associazioni delle altre società o degli altri organismi che invece finanziano direttamente le imprese, però la Banca in quanto tale finanzia solo le infrastrutture. Anche gli interventi che vengono fatti nel settore agricolo, che è diventato relativamente più importante col passare degli anni, sono tendenzialmente degli interventi nel settore delle infrastrutture cioè sono delle dighe per le irrigazioni, certo che sono essenziali per l'agricoltura, però l'interesse della Banca è sulla costruzione della diga mentre l'organizzazione, poi, della nuova cultura irrigua viene affidata ad altri organismi e il terzo aspetto importante, questo è stato una lunghissima battaglia sia all'interno della Banca che all'esterno, cominciare a far preoccupare la Banca dei problemi dell'ambiente. Devo dire che questa è una cosa (se andate a rivedere i documenti) che la Banca ha cominciato tardissimo, cioè ha cominciato 5 o 6 anni fa, cioè in termini molto ravvicinati mentre i problemi ambientali se ne parlava già da parecchi anni e ancora credo nel '97 cioè 4 o 5 anni fa confessavano candidamente di aver fatto pochissimi studi preliminari sulla popolazione cioè sugli aspetti di eventuali danni o conseguenze sulle popolazioni ogni volta che facevano realizzavano un impianto tipo una grossa diga che ha come dire effetti sia a valle che soprattutto a monte della diga stessa e quindi la banca da questo punto di vista è stata bersagliata di critiche perché non riusciva a adeguare le sue strutture interne per affrontare sotto un angolo completamente diverso i problemi del sottosviluppo e credo che di questo se ne sentano ancora gli effetti oggi, cioè non credo che abbia recuperato da questo punto di vista, cioè se noi facciamo l'analisi dei progetti dal punto di vista ambientale probabilmente la Banca è molto tradizionale. Questi progetti vengono finanziati tramite dei prestiti cioè la Banca fa un prestito al paese e il paese realizza l'opera o fa realizzare l'opera, fortemente condizionato sempre dalla banca perché la banca di fatto orienta tutta la parte dell'affidamento degli appalti, agevolata dal fatto che per molte opere cioè se si decide di fare una diga di cemento armato di 150 m. di altezza praticamente non c'è nessuna impresa o società nei paesi del sottosviluppo che sia in grado di realizzare un opera del genere a quel punto l'appalto non può che essere dato a un'impresa italiana oppure ad una impresa tedesca e quindi di volta in volta sono avvenute queste cose e ciò significa che grossa parte dei proventi di un'operazione di realizzazione di un'opera di quella portata ritornano nei paesi del nord. Ci sono state una serie di accuse che sono state fatte alla Banca , la vita della Banca è costellata da una serie di almeno 4 o 5 fughe di persone cioè di persone che ad un certo punto hanno detto no, non ci stiamo, non possiamo condividere questa cosa, sono uscite ed hanno cominciato a parlare cioè ci sono una serie di documenti, tutti ufficiali non c'è niente di misterioso o di nascosto in cui questi signori dicendo noi abbiamo lavorato 18 anni in quell'ufficio e adesso vi diciamo le cose che non andavano, le cose che abbiamo fatto, ma che era meglio non fare e l'ultimo è uscito un paio di anni fa e su "Le monde diplomatique" di questa settimana c'è un suo articolo che spiega in dettaglio che cosa è successo in Etiopia e quel modello è un modello di intervento normale cioè quello che sta scritto lì è quello che è successo in tutti gli altri paesi e quindi abbiamo anche alcune fonti di valutazione di persone che non sono, non posso dire nemmeno nè rivoluzionari nè marxisisti sono normali funzionari che però conoscono la situazione cioè hanno degli elementi assolutamente di prima mano certe volte sono spinti da forti sensi di colpa, però in questo caso sono molto utili, però le loro analisi sono tranquille, se volete, cioè non possono essere accusati di essere degli "zuzzurelloni" assolutamente pieni di fantasia, sono sempre con dei piedoni per terra e dicono però quella volta abbiamo sbagliato, quel progetto non si doveva fare e via dicendo sono, a mio modo di vedere, sono particolarmente utili nel senso che sono di prima mano e permettono di entrare nel meccanismo. Il grosso problema è finanziario, cioè la B mondiale ha continuato a prestare ai paesi sottosviluppati, quindi tenete molto conto del fatto che una quota non rilevantissima ma abbastanza consistente del debito dei paesi sottosviluppati del debito estero è formato da prestiti che la B. ha dato e che questi paesi non sono stati in grado di restituire e qui c'è una cosa: ve la dico con estrema chiarezza, perché non solo è vero quello che è scritto nell'articolo che vi abbiamo distribuito, ma l'abbiamo sentito in tante altre sedi sia la B.M. che il Fondo Monetario non accettano la cancellazione di niente cioè hanno sempre a tutt'oggi preteso la restituzione completa dei prestiti fatti. In base ad una valutazione che, come dire, non fa una grinza, dal loro punto di vista: la prima volta che noi cancelliamo un debito gli altri potranno chiedere che anche il loro debito sia cancellato e però contemporaneamente stanno continuando a chiedere la restituzione, hanno richiesto l'anno scorso la restituzione dei prestiti il pagamento degli interessi con una sospensione solo di 1 anno ad un Monzambico che stava sotto 2 metri di acqua cioè stanno facendo ancora oggi cose a questo livello: chiedere ad un paese che sta sott'acqua la restituzione salvo 1 anno di sospensione non di eliminazione, ma di sospensione del pagamento degli interessi è un qualcosa non accettabile ma non solo dal punto di vista umano, etico, eccetera è proprio inaccettabile dal punto di vista del rapporto economico cioè non si può pretendere certe cose quando il paese non è assolutamente in grado e via dicendo e quindi c' è tutta una parte nel meccanismo della B. che non è razionale nemmeno da un punto di vista strettamente economico non saprei se siamo d'accordo o meno però sarebbe bene tenere conto di questo tipo di ragionamento, perché se no il ragionamento puramente etico come dire, certo, dovrebbe essere cancellato tutto il debito, siamo d'accordo, stiamo facendo la campagna, figuriamoci! però bisognerebbe anche pretendere che in certe occasioni la cancellazione del debito dovrebbe essere automatica, implicita nel rapporto, cioè dovremmo cominciare a pretendere delle cose un po' più in profondità. Per quanto riguarda la B., l'ultimo pezzo importante è questo: c'è stato un coordinamento negli ultimi anni con il F.M.I. (io adesso vi dico una cosa la capirete fra un quarto d'ora quando avrò finito di parlare del F.M.I.), la cosa è che la B. sta destinando negli ultimi anni credo quasi un quarto mediamente, un anno per l'altro, delle sue risorse ai paesi che hanno interventi del F.M.I. cioè le strategie dell'aggiustamento strutturale, questo discorso che significa cioè che le politiche puramente monetarie, di cui adesso parleremo, hanno avuto il sopravvento, hanno cominciato ad avere il sopravvento sulle politiche di carattere strutturale cioè la B.M. negli anni in cui cominciavamo a rendere conto che la popolazione del terzo mondo era raddoppiata rispetto al "44 cioè che i fabbisogni di interventi in infrastrutture erano estremamente aumentati, quindi avrebbe dovuto, come dire, aumentare gli interventi ha cominciato, invece, a dirottare una parte di questi interventi soltanto per sostenere le politiche del F.M. Questo discorso è molto complicato da vedere , lo riprendiamo dopo, però questo è una delle accuse grosse che viene fatta alla B. nel periodo più recente cioè di non essere in grado per motivi anche di disponibilità di fondi però derivanti da questo tipo di scelte fatte all'interno, di non essere in grado di tenere il passo con l'aumento dei fabbisogni dei paesi quindi c'è un giudizio di inadeguatezza nei confronti del livello dei fabbisogni esistenti, poi ci sono altre considerazioni che si potrebbero fare prima di passare al F.M. ci sono delle letture che si potrebbero fare un pò più tendenziose, dico tendenziose non, io ne sono profondamente convinto, non è che mi preoccupano queste cose, però come dire sottolineano degli aspetti che in qualche modo dovrebbero essere capiti a priori cioè prima ancora di parlare della Banca Mondiale, mi spiego: si può fare l'analisi dei finanziamenti concessi dalla B.M. tenendo conto del fatto che la B. dà priorità a paesi che hanno un tipo di governo che garantisce il rispetto delle strategie della BM , quindi molte volte si è visto che non ha dato i finanziamenti a un paese più o meno democratico appena c'è stato il colpo di stato militare ha cominciato a dare i finanziamenti, queste cose non sono delle accuse così, si verificano tranquillamente quando uno riesce a fare l'analisi progetto per progetto intervento per intervento, però se uno le fa in questo modo sembrano, come dire, ideologiche sembrano vogliamo essere contro la BM a tutti i costi, in realtà poi fa parte della loro logica, ci sono tutta una serie di assunzioni che vengono fatte cioè: un paese sottosviluppato se ha un governo rigido duro con capacità di intervento è meglio di uno democratico in preda al disordine, questo fa parte della filosofia della B. sta scritto da tutte le parti, sta scritto in questo linguaggio aulico dei rapporti, ma sta scritto, quindi meravigliarsene, meravigliarsi che hanno dato più finanziamenti a quel paese piuttosto che a quell'altro è un po' banale, non so se è chiaro fa parte della strategia complessiva.
    Fondo Monetario da questo punto di vista, cioè seguendo lo stesso schema, è ancora peggio, nel senso che il numero dei paesi che danno le quote è ristretto e è stato guidato da un gruppo di governatori che a loro volta erano o governatori, segretari generali, presidenti ecc. di banche centrali dei paesi industriali oppure ministri delle finanze dei paesi industriali, quindi in sostanza erano, per noi sarebbe ministri del tesoro in realtà, ma il termine inglese è ministri delle finanze, allora il discorso è che il FM aveva dei compiti, allora all'inizio estremamente delimitati, cioè doveva intervenire sul contesto monetario internazionale quindi in sostanza doveva intervenire doveva essere in grado di intervenire soltanto quando un problema di carattere monetario es. un paese con un'inflazione troppo alta o un paese che non riusciva a pagare i suoi oneri all'esterno, o un paese che non riusciva a esportare, un paese che aveva, quindi, dei problemi di finanza, di disponibilità finanziaria e all'inizio nei primissimi anni questi erano i compiti del F. Il secondo compito importante era molto rilevante, assolutamente fondamentale, finchè c'è stato il problema dei cambi fissi è in discorso molto complicato (cerco di farmi capire un po' al volo) per tutto un lungo periodo di anni fino a qualche anno fa, c'era un sistema di cambi fissi cioè il rapporto fra il dollaro e il marco era 712, quel 712 cioè il rapporto di valore fra le due valute era fissato dal FM, cioè al F.M. si incontravano questi governatori, ogni 3 mesi, avevano un mare di statistiche, di informazioni sull'andamento delle singole economie e cercavano di calcolare qual'era il tasso di cambio, cioè il rapporto di cambio, fra una valuta e l'altra che permettesse il massimo di scambi commerciali, questo era il loro obiettivo. Doveva essere un rapporto di valore che permettesse il massimo di scambi commerciali e lo calcolavano a tavolino e come dire in previsione, non a posteriori dopo un anno, ma lo calcolavano in anticipo cercando di dire siccome la produzione tedesca di acciaio andrà a questo livello ecc. a questo prezzo, potranno esportare a questo prezzo, quale deve essere il valore del marco che permette di esportare il più possibile? cioè che gli altri possono pagare che possano comprare l'acciaio, cercavano di mantenere coerente il sistema di fissazione dei prezzi ed era un discorso preventivo, veniva fatto preliminarmente, se si sbagliavano, perché questo è successo varie volte, si riunivano in tutta fretta e cercavano di cambiare questo rapporto tra il marco e il dollaro o viceversa o altre valute. Questo era il compito fondamentale e per lunghi anni tutto il sistema si è mantenuto nell'ambito di questo meccanismo di fissazione a tavolino quindi in larga misura artificiale ma che era quella, secondo la teoria dominante, che garantiva gli scambi commerciali ai livelli più alti possibili. Il discorso facciamolo in maniera più semplice, vedo alcune facce stravolte, c'è un padre, che dice: qual è la paghetta che devo dare a mia figlia? Facciamo un discorso molto terra terra: le serve la miscela per il motorino, un cinema alla settimana..? e la fissa ad una certa cifra, se la figlia comincia a fumare smodatamente deve pagare...no? La paghetta non le basta, allora ci sono due soluzioni: o il padre fa finta di niente e la figlia va in rovina o il padre dice aumentiamola un pochetto almeno compra un fumo buono cioè cerca di adeguare il livello della paghetta al bisogno effettivo, oppure voglio incentivare un suo viaggio le dà il 20% in più per i successivi sei mesi in maniera che ad agosto trova..., se lei vuole fuggire col ragazzo fa il lavoro inverso le levo la paghetta oppure gliela riduco il più possibile in maniera che non possa fuggire, in genere si fugge lo stesso ma questo è un altro discorso, allora il tentativo era quello e l'obiettivo non era la buona educazione della fanciulla ma era la possibilità di usare proprio la paghetta quella cifra lì e non un'altra per comprare acciaio, scarpe, petrolio e via dicendo quindi il tentativo era di avere un quadro nel quale tutti i paesi avendo un sistema di cambi regolamentato in questo modo avessero garantito il fatto che tutti compravano il massimo possibile e vendevano il massimo possibile. Questo discorso lo sto facendo con un po' di dettaglio, ho visto alcuni sorrisi quindi vi state rilassando il fatto della paghetta era utile, il discorso è: questo meccanismo, vi rendete conto che impone, se ci pensate un attimo, che tutti i parametri economici cioè tutti i dati economici sono tutti in funzione di quanti scambi si fanno, il fatto, per es. che un operaio voglia quindi 100.000 £ di più al mese non era previsto era previsto solo che aumentassero le esportazioni di cemento armato le esportazioni di.., i valori che venivano considerati fondamentali erano quelli degli scambi. Questo comporta una serie di conseguenze, nel periodo più recente si è cominciato a pensare che il F.M. non riusciva a regolamentare tutte queste cose in questa maniera così perfetta e che anzi il mercato cioè il libero scambio di merci avrebbe permesso di fissare il valore delle relative valute in funzione del mercato stesso cioè che non c'era bisogno di questo organismo sopranazionale che regolamentasse tutto, soprattutto perchè non funzionava molto bene, e quindi si è passato ad un mercato liberalizzato in questo senso, negli ultimi 15 anni stiamo in una situazione di questo genere. Il F.M. da quel momento che cosa ha cominciato a fare? ha cominciato ad occuparsi di altre cose, cioè ha cominciato per es. ad occuparsi di tutti i paesi che entravano in crisi perché avevano fatto troppi debiti e non erano più in grado di pagare e anche lì ha cominciato a commettere degli errori grossolani che sono ancora in corso, purtroppo, cioè la filosofia del FM è sempre stata: i paesi che si sono indebitati non sono in grado di pagare i loro debiti, i loro interessi ecc. ecc. perché non hanno abbastanza disponibilità di soldi e quindi la soluzione era diamogli degli altri prestiti e gli davano degli altri prestiti non riuscivano a pagare neanche gli altri prestiti e il debito continuava ad aumentare, però il FM a tutt'oggi continua a fare in questo modo, cioè continua a tentare di risolvere il meccanismo dell'indebitamento aumentando il grado di indebitamento. C'è uno splendido documento fatto dalla B.M. sui 23 paesi più poveri cioè quelli per i quali si stanno facendo questi tentativi di modesta, graduale cancellazione del debito, cioè parziale, nel quale la B. candidamente con delle tabelle, che sono proprio da ridere, dice: si, noi abbiamo fatto la cancellazione al 92% a questi paesi, strano! sono passati 4 anni e il debito è aumentato! E, infatti si vede il debito doveva diventare 98, 96 e invece è diventato 102, 104, rispetto al livello di partenza sta continuando ad aumentare. Questo sembra una cosa buffa, dal loro punto di vista, non capiscono molto bene perché, e in realtà è abbastanza ovvio perché se tu non sei in grado di pagare i tassi di interesse e poi questi tassi di interesse il secondo anno ti vengono messi come se avessi preso un altro prestito e cominci a pagare sugli interessi un altro interesse..., è il meccanismo dell'usura e entri nei guai che è la situazione in cui stanno i paesi sottosviluppati, però il FM da questo punto di vista, è particolarmente rigido ,nel senso che a tutt'oggi non ci sono state modifiche in questo tipo di filosofia. Come interviene il F.M. quando un paese è in crisi?, pensate all'Argentina come è intervenuto prima e come è intervenuto ...... dico l'Argentina perché è l'ultimo, subito prima c'era stata la Russia, l'anno prima l'Indonesia, cioè succede una volta ogni anno e mezzo e l'intervento è: questa politica di aggiustamento strutturale alla quale ho accennato prima che è una parola strana, in sostanza dice: dovete, in maniera molto grossolana, fissare un livello di spese, un livello di bilancio nazionale, un quadro del vostro bilancio statuale a un livello tale che vi permetta di pagare il debito quindi l'aggiustamento è in questo senso cioè dovete aggiustare, sto un po' forzando la mano, ma è per evitare di tornare alla paghetta, dovete aggiustarvi in maniera tale da essere in grado di pagare, quindi, ancora una volta, l'obiettivo non è far sviluppare il paese, attenzione questo è drammatico, non è far sviluppare il paese, ma mettere il paese sottosviluppato in condizione di pagare il debito e questo diventa l'obiettivo dell'intervento del F.M. Io su questo sono molto netto perché questo purtroppo è così, non ci sono grosse difficoltà di interpretazione o uno capisce che funziona in questo modo oppure è meglio che studi e cerchi di capire bene di cosa si tratti. Il motivo qual' è? Il motivo è che per il Fondo cioè nella filosofia del F., il F è praticamente l'alfiere del libero scambio è quello che ci crede di più, è quello che non ha esitazioni è quello profondamente convinto che soltanto aumentando gli scambi, che tutti li possano fare nella maniera più libera possibile, e che tutti possano fare investimenti negli altri paesi, cioè, che tutto debba essere libero soltanto in questo modo si riesce ad ottenere il massimo risultato economico il fatto che sono più di 30 anni che questi paesi stanno andando abbastanza rapidamente nell'altra direzione, ancora non è riuscito a scalfire questo tipo di convinzione. Allora il tipo di interventi che fa sono molto semplici, sono 9 o 10 a seconda di come li calcolate, dice: dovete ridurre la spesa pubblica!, perché ridurre? Perché così si liberano un po' di soldi per pagare le rate del debito dell'anno dopo, dovete: liberalizzare i commerci per cui se avete dei dazi che impediscono a qualcuno di entrare o avete delle barriere che impediscono a voi di uscire, ecc., se avete difficoltà di questo genere dovete liberalizzare tutto, cioè dovete aprirvi completamente. Profitti: se qualche impresa entra nel paese e fa dei profitti deve essere libera di uscirne con tutti i profitti, ma quando dico libera , libera significa senza nessun controllo, completamente libera! quindi non c'è nessuna ipotesi che uno dice non so ha fatto dei profitti superiori ad x e almeno il 20% li deve reinvestire nel paese, che sarebbe, una misura più che decente di partecipazione di quell'impresa alla vita del paese, non buttare i soldi dalla finestra! reinvestire nel paese. Ecco, misure di questo genere per il F.M. sono assolutamente da scartare non devono neanche essere immaginate. Vi è abbastanza chiara questa cosa? Continuando sulle liberalizzazioni il Fondo ha negli ultimi anni imposto le privatizzazioni delle imprese pubbliche, cioè tutte le imprese pubbliche dovevano essere messe in vendita il più rapidamente possibile, allora, state attenti, perchè è la stessa politica che abbiamo adottato in Italia, non stiamo parlando di altre cose, però c'è un piccolo particolare: in Italia sono una parte del capitale....... è un po' più complicato, in Africa sono state privatizzate 550 aziende pubbliche che erano praticamente il totale delle imprese che erano state create dagli stati negli ultimi 50 anni cioè improvvisamente quel minimo di capitale di natura pubblica che era stato comunque creato è stato rivenduto, cioè rimesso sul mercato. E il fatto grave sapete qual è? È che quando andate a vedere, questi sono dati ufficiali della Banca Mondiale, quando andate a vedere la lista di chi ha comprato queste aziende privatizzate sono: delle multinazionali, oppure sono, attenti, dei detentori di fondi depositati su paradiso fiscale, quindi proveniente da vendite di armi, vendita di droga, tangenti, tangenti alcune volte prese sui prestiti di cui parlavamo prima, cioè quelli che hanno già guadagnato con operazioni sui prestiti, bla, bla, bla, poi in più possono rientrare nel paese da cui erano usciti in questo modo illegale e acquistare quote del capitale delle aziende del loro stesso paese. E' una delle cose successe in Argentina con le telefoniche, cioè le telefoniche argentine quelli che protestano tanto in questo momento perché l'Argentina ........ le telefoniche sono state comprate dalla Olivetti, dopo aver acquistato il debito dell'Argentina a metà prezzo, cioè facendo il più bell'affare della loro storia ed oggi stanno protestando! Quindi è un meccanismo, questo del debito e quindi del meccanismo del F.M. dove il meccanismo paga all'andata ed al ritorno, paga in un momento e poi paga quando si cerca di andare nell'altra direzione paga lo stesso, è il motivo per cui il debito è uno di questi disastri che si sta accumulando ecc. Allora, un'altra delle misure che il Fondo impone immediatamente è: l'eliminazione di tutti i sussidi per i prodotti alimentari essenziali cioè nella maggior parte di questi paesi il pane o il riso alcune materie prime alimentari di largo consumo sono vendute a un prezzo controllato cioè lo stato interviene e paga una parte che è la differenza con il prezzo internazionale questa cosa che lo stato intervenga sul riso fa venire le bolle ai funzionari del F.M., quindi è la primissima cosa che deve scomparire, questa cosa che cosa comporta? Comporta che nel giro di 24 ore la popolazione e la popolazione più povera, si trova improvvisamente con il riso che rappresenta il 70% della sua spesa quotidiana, che costa 4 volte tanto, il motivo per cui la gente attacca i supermercati in Argentina o sono morte 200 persone in Venezuela, non adesso, precedentemente, dipende da questo perché improvvisamente passano da una situazione di miseria ad una situazione di fame, come dire, spinta, nel senso non sono in grado di comprare neanche il cibo minimo. Mentre la privatizzazione o l'aumento dell'esportazioni è un qualcosa che si verifica nel giro di qualche mese ci vuole del tempo, la popolazione si impoverisce, ma come dire, gradualmente questa modifica dell'intervento statuale sul prodotto alimentare fondamentale è nel giro di 24 ore, cioè firmano la lettera di impegno e la mattina dopo quel prezzo cambia è una di quelle cose molto pesanti, quelle cose che sul piano della popolazione e sul piano umano sono pagate immediatamente. L'altra critica che si può fare a questo tipo di politica è questa (fate un attimo attenzione perché è importante) questa cosa del "libero tutto" cioè del liberalizzare completamente tutto, dovete sempre pensare una cosa, se fosse consigliato ad un paese alla volta 5 paesi cioè 2 asiatici, 2 africani, 2 America a latina quest'anno, altri 6 l'anno prossimo potrebbe funzionare, non so se è chiaro, perché? perchè quei 2 paesi africani dovrebbero esportare più rapidamente possibile a tutti i paesi africani vicini, potrebbe avere un senso, piccolo particolare che il F.M. lo consiglia, nello stesso momento, a tutti i paesi del mondo! Dopo di che tutti cercano di vendere e tutti quanti si trovano quell'altro che sta cercando di vendere ecc. ecc. è molto semplice il meccanismo, è orrendo, però è molto semplice.

    Il dibattito

    Domanda : poiché chi produce è comunque una multinazionale o comunque l'occidente chi è che detiene la ricchezza, siamo noi che produciamo ovunque e liberalizzando anche se liberalizziamo l'Africa sostanzialmente chi produce siamo noi cioè andiamo a vendere solo in Africa, non vedo la concorrenza, cioè non c'è concorrenza il problema è proprio cominciare a costruire dare loro una possibilità di cominciare a crescere e creare qualcosa tipo per es. la Banca Etica che finanzia micro progetti
    Risposta: tu stai già cercando di passare alle soluzioni no? Io vi prego di una cosa facciamo un po' attenzione perchè qui stiamo parlando ancora di un meccanismo, ampio, largamente dominante e largamente indiscusso a livello dei centri di poteri effettivi, il fatto che sia contestato, che scriviamo tanti libri e articoli che stiamo nelle piazze eccetera, ovviamente va bene, però in termini di incidenza al momento è un meccanismo ancora non toccato. Quindi tutte le cose che facciamo sono tutte utilissime, va benissimo, figuriamoci stiamo lavorando da 30 anni, quindi va bene, però mai fare immediatamente questo passaggio e dire quella allora è la soluzione perché purtroppo bisogna anche un po' smontare il meccanismo dominante. Venendo al dettaglio che dicevi, quello è uno delle cose importanti, quello che si è dimostrato negli ultimi 20 anni è che tutte le misure di liberalizzazione, che cosa fanno? sarebbero ancora una volta utili se tutti fossero sullo stesso piano, cioè avessero gli stessi poteri, la realtà è che appena hai fatto la liberalizzazione di 10 paesi africani la prima che si presenta è una multinazionale americana e copre il mercato immediatamente e questo è il risultato concreto pratico, se vai a vedere le statistiche del commercio estero dei paesi sottosviluppati, dal '60 ad oggi, credo che non siano cambiate nemmeno di 1 punto cioè non si è riusciti a sfondare sui mercati internazionali se non in misura assolutamente poco consistente, questa è la realtà, tieni sempre conto che circa il 65% del commercio estero è sotto controllo delle singole imprese multinazionali. Quindi quando cominci a muovere le prime che si muovono sono ecc. questo è una delle accuse grosse che ovviamente viene fatta, però dal loro punto di vista, sto facendo l'avvocato del diavolo, è che le multinazionali sono la maniera più efficiente di realizzare il commercio internazionale. A noi non piace, però sto dicendo dal punto di vista della logica di cui stiamo parlando è questa, l'idea è: perché non diventi anche tu una multinazionale? hanno idee di questo genere in testa.

    Domanda: perché si porta ai livelli reali il prezzo delle derrate di base?
    Risposta: perché dal punto di vista del pensiero liberista significa che non è il prezzo di mercato quello che c'è in quel momento, perché è un prezzo "intervenuto", significa che lo stato è intervenuto e invece di venderlo al prezzo internazionale, che sarebbe assolutamente irraggiungibile alla fascia più povera della popolazione, lo vende a metà prezzo, cioè, lo compra ad un certo prezzo e lo vende ad un prezzo più basso.

    D.: perché il F.M. pretende questo?
    R.: perchè Il F.M. ritiene che questi interventi siano non liberisti.

    D.: quindi è un fatto ideologico più che economico in senso stretto
    R.: quella discussione cui avevo accennato, quella del '44 era fra un k ... che diceva si può intervenire, lo stato deve svolgere certi ruoli, che non erano niente di rivoluzionario, però erano uno ! viene fatto in questo modo qua. Quando ti si dice in Italia cominciamo a privatizzare la scuola, le carceri ecc. è esattamente la stessa cosa, noi stiamo molto bene quindi se privatizzano un carcere non succede niente, perché noi stiamo a livelli estremamente alti, appena si fa un intervento invece in un paese dove il discorso del cibo quotidiano, cioè il minimo della sussistenza, è un grosso problema per 2\3 della popolazione gli effetti sono paurosamente diversi.

    D.: com'è cambiata la politica del F.M. dopo la crisi del '73, quindi nel mutamento negli stati fordisti keynesiani a semplicemente liberisti con la caduta del fordismo keynesiano?
    R.: io non so se si può fissare una data della caduta .ecc., nel senso che è un movimento molto diverso. Il pensiero liberista risale a molto prima della Thacther nel senso che era sostenuto e via dicendo adesso ci sono dei professori universitari e non vorrei essere offensivo, però nelle nostre università è un pensiero assolutamente dominante, quindi tutti questi discorsi sono assolutamente inaccettabili nel senso che non trovano nessuna sponda, nessun tipo di interesse, una discussione su quali sono i limiti se si potrebbe modificare almeno un pezzo ecc., ecc.. Io invertirei, se mi permetti, la tua domanda: è il F.M. che ha visto ampliare, legalizzare, riconoscere e legittimare la sua strategia, perché loro l'avevano sempre fatta! E' un po' l'inverso quella era la sede nella quale siccome era il settore monetario era il settore finanziario era il settore nel quale il discorso del liberismo era il massimo possibile, e quindi dopo hanno cominciato dal '73 in poi, cioè dall'80 in poi mano mano che cominciava l'accumulazione del debito hanno cominciato ad espandere i loro settori di intervento perché è stata proprio un'espansione. Su questo ti potrei dare 2 indicazioni, 1): il F.M. ha preso in mano tutto il meccanismo del finanziamento dei paesi sottosviluppati , il discorso che dicevo prima sulla Banca, significa che ha preso perfino il controllo, come suo spirito, filosofia e strategia perfino di parte dei fondi della Banca ,nel momento in cui sarebbero serviti usarli in un'altra maniera, dall'altra parte sono 15 anni che è in corso l'espansione della sfera finanziaria, che è possibile, è stata possibile e continua ad essere possibile solo perché è totalmente libera, non è tassata, non è controllata in nessun modo. Tieni conto che questa maniera di presentarti la cosa sta creando perfino dei problemi ad alcuni dei monetaristi più convinti, senza che mi fai fare delle grosse citazioni, ma un Krugman1 è preoccupato, perché questo liberismo completamente scatenato dice: andate calmi, Luttwak dice: attenti! Lutwak è un falco terribile, uno della estrema destra americana, scrive un libro in cui dice abbiamo messo in moto una cosa che lui chiama turbo-capitalismo e, dice, a, me piace, sono convinto, va bene così, però facciamo attenzione...cioè cerca di dire forse bisogna moderare qualcosa, dobbiamo forse fare qualcosa, cioè non mette in discussione il meccanismo però ti dice se è così scatenato può creare dei problemi. Questa mi sembra una lettura un pò più aderente ai tempi, alle scadenze.

    D.: è vero che la B.M. ha dei tassi di interesse sui prestiti che in alcuni paesi come l'Italia, sono considerati usurai, sono superiori ad un certo livello che viene deciso all'interno dei singoli stati per le banche? Un'altra domanda, più ingenua, ma forse più complicata, ad es. il Monzambico, come è possibile e perché, il Monzambico nonostante tutto quelle poche risorse che ha è costretto a pagarle e le paga alla B.M.? e com'è possibile che la B.M. continui a prestare, all'inverso, ad un paese sapendo che non potrà..., cosa impedisce al Monzambico di dire no! non ho i soldi, non ti posso pagare! questi pochi soldi che ho raccolto quest'anno ci costruisco strade non te li do.
    R.: tu hai fatto un esempio, purtroppo, reale cioè 2 mesi prima dell'alluvione quindi era la fine del '99 la B.M. tra le condizioni c'è quella dell'aggiustamento strutturale ne ha aggiunte un'altra ha chiesto a tutti i paesi indebitati di preparare un piano di lotta contro la povertà. Dice: in più se volete essere ammessi ai benefici, il M. ha risposto guardate non abbiamo una lira, è inutile che vi facciamo un ulteriore documento sul quale non siamo assolutamente in grado di metterci una lira! La B. ha risposto freddamente: siete sospesi dalla ammissione alla procedura HIPC cioè quella procedura di parziale taglio del debito per i paesi più poveri, più fortemente indebitati che è in vigore dal '96. Questo a monte. La tua domanda è più ampia: che cosa impedisce al singolo paese... il problema è che a oggi il F.M. è in grado di dire a tutte le banche, anche private, a tutti i governi donatori, anche non amici, guardate: quello non paga! Quel paese viene messo all'indice, cioè non trova più una lira su nessun mercato internazionale. Questo è il problema. Adesso, quello che dico, è completamente irreale cioè non ha rispondenza nella realtà, l'unica tecnica cioè l'unica soluzione sarebbe se tutti i paesi indebitati, mercoledì mattina a mezzogiorno facessero sapere, tutti insieme, che loro non pagano più e tra l'altro questa è una mia valutazione che ho un po' di difficoltà a dimostrartela, però potrei documentartela, non succederebbe nulla e non succederebbe nulla per dei motivi molto semplici, perché le banche private col 20-24% di tasso di interesse che hanno imposto su un debito da 18 anni a questa parte sono già rientrate nel capitale iniziale parecchie volte, cioè che cosa perdono? Perdono un ipotetico ecc. e gli altri governi l'hanno fatto molte volte per costringere l'Egitto a entrare nell'alleanza contro l'Afghanistan, sono le uniche cancellazioni che sono state fatte, il Pakistan per l'Afghanistan e l'Egitto contro l'Iraq in precedenza ho sbagliato la citazione, non succede nulla di sostanziale. E' molto utopico, è chiaro che a tutt'oggi i paesi indebitati non sono riusciti a mettersi d'accordo su questa posizione, perché? Perché uno è Taiwan, un altro è l'Arabia Saudita, quando vai a vedere c'è una lista di paesi che non sono disponibili e a quel punto siccome ne bastano 10 per permettere lo svuotamento dell'operazione, l'operazione non ha mai funzionato, c' hanno provato i paesi latino-americani hanno fatto un accordo a kartaena, si sono incontrati hanno fatto tutta una scena si sono messi d'accordo per fare un bollettino, un ciclostile, come si diceva un tempo, di informazioni fine. Questa è la realtà. Allora, su questo il F.M. gioca pesantemente, il F.M. non fa mai trattative con più paesi insieme sempre trattative bilaterali. Sembra poco? C'hanno messo quasi 4 anni per fare tutti gli incontri per mettersi d'accordo per questi 30 paesi più poveri più fortemente indebitati stiamo parlando della Somalia, del Malì, poveri disgraziati, li hanno messi nella procedura 1 per 1 come se non avessero abbastanza funzionari uno dopo l'altro, in fila per evitare qualunque tipo di allineamento, di coordinamento, di accordo. Questa è la realtà. Sul problema del tasso usuraio ho difficoltà a rispondere perché i tassi di interesse non li sappiamo, su tutte le fonti B.M. anche quelle più di dettaglio i tassi di interesse non ci sono mai, non c'è nessuna fonte ufficiale con la lista dei prestiti dati e delle condizioni del singolo prestito tu hai l'ammontare complessivo di prestito che ha ottenuto il paese in 1 anno , ma non hai il dettaglio del singolo prestito, questo è un grossissimo limite, tutte le analisi che noi facciamo sul debito sono sempre fatte su dati di somma, annuali, non abbiamo il dettaglio della singola operazione, sono sempre non conosciute. ...................................... Trucchi degli economisti, lo facciamo al contrario siccome quanto è aumentato quello sappiamo quanto è aumentato quell'altro grosso modo la parte di interessi accumulati che vanno a capitale dovrebbe essere così ma non lo sappiamo come statistiche. L'ordine di grandezza lo sappiamo perché quando per l'Argentina 2 mesi e mezzo fa si è scoperto che 200.000 italiani avevano comprato buoni del tesoro, chiamiamoli così, del governo argentino con il 15% di tasso di interesse (adesso per avere i soldi paghi il 4-5% di interesse) e l'hanno fatto oltre i fondi di investimento e via dicendo anche 200.000 italiani singoli statisticamente probabilmente ce ne sono due o tre in questa sala, statisticamente spero politicamente no, però li hanno comprati delle persone incredibili se erano 200000 italiani che adesso stanno protestando perché il governo argentino dice che forse non paga però nessuno ti dice io ho approfittato con il 15% di tasso di interesse sono un usuraio, non passa questa immagine! e sono buoni del tesoro, governativi, figurati gli altri!

    D.: dalla crisi messicana alla crisi ultima asiatica il volume di denaro dell'intervento del F.M. è aumentato in maniera incredibile, l'ultima volta nel '97 nella crisi asiatica ci sono state delle difficoltà a reperire la liquidità, la prossima crisi potrebbe essere ancora più grossa, fin quando il F. può far fronte al problema della liquidità delle crisi che si succedono?

    R.: se sapessi rispondere avrei un grosso stipendio dal F.M. Il problema è grosso , purtroppo la risposta è nell'aumento della massa di mezzi che stanno nella sfera finanziaria è una risposta un po' generica però i dati sono in espansione, quindi tu hai una serie di fonti che sono le banche multinazionali, in primis, una serie di governi, non tutti, ma alcuni, che sono in grado di fornire questo tipo di fondi, dal momento che servono per bloccare la situazione. Le difficoltà, ci sono sempre, però se vai a vedere, sono difficoltà più politiche cioè gli USA si sono rifiutati di intervenire sulla situazione argentina finchè il F.M. non aveva dato il via, queste sono le difficoltà che bloccano gli interventi non la disponibilità della liquidità. La seconda questione: ogni volta che vengono fatti questi interventi sui giornali esce 50 miliardi di dollari 100 miliardi di dollari il F.M. paga sempre a trance cioè a fette quindi i primi 3 mesi ne dà 2 di miliardi di dollari poi aspetta e vede come vanno le cose quindi in realtà potrebbero non averceli in cassa e prendere un impegno di quel genere che poi va avanti ,con l'Argentina è 1 anno che stanno ritardando il pagamento delle trances successive alle prime credo che abbiano pagato dagli 8 ai 10 miliardi di dollari quando la prima richiesta era 15 la realtà è molto più articolata da questo punto di vista, io non credo che ci sia una difficoltà in prospettiva da questo punto di vista. Tieni conto, anche il reddito nazionale dei paesi industriali sta continuando ad aumentare, che i dati sono in espansione a tutt'oggi, più o meno in espansione, ma in espansione, non c'è una curva verso il basso dal punto di vista della produzione di sfera finanziaria.

    D.: quando prima facevi riferimento alla sostanziale indifferenza per le grandi banche ed anche per il Fondo, nel caso in cui non venisse ripagato il debito, proprio perché i tassi maturati nel corso del tempo hanno ampiamente ripagato il capitale iniziale, due parole, sarebbe il caso di dirle, sull' origine del debito estero di molti paesi perché , altrimenti, facendo l'avvocato del diavolo si potrebbe dire che in fondo, in qualche modo, se la sono cercata, adesso il debito si deve pagare mentre invece non a caso anche in termini strettamente economici si parla di debito "odioso" per far capire che non c'è una motivazione.
    R.: una delle prove del fatto che per le banche private, che rappresenta una percentuale in alcuni casi non altissima, tenete conto questo è un inciso: per tutta l'Africa, per i paesi più poveri dell'Africa la percentuale di debito in mano alle banche private è meno del 10%, sono tutti crediti pubblici, quindi se si volesse intervenire si potrebbe intervenire con un atto semplicemente politico cioè potrebbero i governi cancellare il credito pubblico, non ci sarebbe nemmeno l'ostacolo quello delle banche private che invece vogliono a tutti i costi eccetera, eccetera, la prova fondamentale è il mercato secondario cioè a partire dall'84 le banche americane, in particolare, hanno cominciato a vendere i debiti con lo sconto, in sostanza: se tu ti presenti e dici voglio comprare il debito dell'Ecuador o il debito del Malì le faccio uno sconto favoloso l'85% perché quel 15% che tu paghi per loro è un'entrata inaspettata arrivano fino al 50% per il Brasile e l'Argentina, quando una banca fa una cosa del genere, ripeto dall'84 sono già passati 15 anni abbondanti, significa che il valore facciale è uno e il valore sostanziale, che dal punto di vista della banca ha quel titolo di credito è zero, tutto quello che gli dai da 15 a 50 è una favola. Però se tu gli dici: cancellate! Giammai! Perché? Perché si mettono in discussione i principi fondamentali del sistema, perché forse qualcuno qualche volta pagherà e nessuno accetta l'idea che hanno in cassa un credito non esigibile. Quando la banca, intesa commerciale, 1 mese e mezzo fa ha presentato il bilancio, ha presentato con valore zero tutti i crediti che avevano dato all'Argentina, che cosa significa? Significa per essere seri non le consideriamo niente però non li hanno cancellati, li hanno portati a bilancio con valore zero però stanno lì, se l'Argentina incassa una lira si presentano e vogliono quella lira. Nessuna banca a tutt'oggi, di quelle che conosco di banche italiane solo il San Paolo di Torino ha cancellato 120 miliardi, ma credo abbiano rinchiuso il direttore nel senso che era un prestito talmente piccolo, dal loro punto di vista, che la spesa di recupero l'hanno cancellato. Tutti gli altri lo tengono lì, sanno che non vale niente, ma non lo cancellano. Questo è un grosso problema. Adesso rispondo all'altro pezzo di domanda: quando vai a vedere l'origine dei prestiti, noi abbiamo parlato oggi siccome siamo partiti oggi dalla Banca Mondiale, abbiamo sempre parlato come se i prestiti avessero di fronte una diga, una strada cioè qualcosa di molto concreto, se voi invece andate a vedere sui 2500 miliardi di dollari che devono ancora pagare, le cifre sono: 30% sono stati prestiti concessi per l'acquisto di armi, vorrei essere più preciso, sono prestiti che sono stati dati solo perché acquistavano delle armi da noi. Non sarebbero stati dati se avessero acquistato armi alla OTOMELERA o alla BOEING erano finalizzati all'acquisto di armi presso quelle imprese. 30% significa, questo è documentato nel senso che sappiamo le esportazioni, chi l'ha fatto, non ci sono statistiche ufficiali ma sappiamo l'equivalenza, questi prestiti dal punto di vista economico, spero vi rendiate conto che le armi non producono reddito è banale, però diciamolo perché è il 30% sono dei prestiti che non avevano la base economica per il ripagamento. L'indebitamento era prevedibile nel senso che dal punto di vista economico non c'era la base: una diga qualche cosa rende, un carro armato no! Non casualmente l'Argentina che ha fatto la guerra, l'Iraq che ha fatto la guerra, sono tra i paesi più indebitati perché alla fonte del casino che c'è stato in Argentina c'è l'acquisto di armi, alcune prese dalla Rolls Royce inglese, che ha continuato ad esportare motori e pezzi di ricambio durante la guerra. Questo è ampiamente documentato. La seconda componente sono le tangenti gran parte di questi prestiti, quando vengono fatti, danno luogo a delle tangenti, cioè danno luogo a delle tangenti pagate al funzionario della banca che concede il prestito, al ministro delle finanze che riceve il prestito che dice io vengo a chiedervelo se me ne date un po'.. e la banca dice siccome sei molto simpatico ti regaliamo un po'! Sul totale è circa il 30% questo è un dato ufficiale della Banca Mondiale. Questi soldi, questo 30% dell'ammontare del prestito, in genere non sono nemmeno entrati nel paese, cioè non hanno dato luogo a nulla. Se Sese Seko Mobutu avesse con i soldi che ha preso, costruito delle case nel suo paese era un fatto economicamente positivo, però lui ha comprato delle ville in Costa Azzurra...! è chiara questa distinzione? Terza componente, sempre trascurata, i prestiti ottenuti, qui la Banca Mondiale c'entra, tutti i progetti che non sono andati a buon fine. Es. tu fai una diga in Africa, i fiumi africani portano un sacco di fango, il bacino della diga si riempie, cioè esce meno acqua dalla diga. Tutto il calcolo del finanziamento sono stati fatti per una produzione di acqua per l'irrigazione e acqua per la produzione di energia, a bacino pieno, il bacino si è ridotto ad un decimo, tutti i conti sono sballati! Quello che resta al paese è molto meno di quello previsto questo è un danno pauroso però il paese continua a pagare quote di capitale, tassi di interesse sul progetto approvato, di questi casi ce ne sono parecchi, non ci sono le statistiche però alcuni dei rapporti indipendenti parlano tranquilli del 20% dei progetti che non sono arrivati a buon fine, cioè che non hanno reso. In Sicilia c'è una strada che si ferma così, un'autostrada tra Gela, quella strada è costata un sacco di soldi però non conta nulla perché tu arrivi lì e ti fermi non unisce niente. Nei paesi sottosviluppati siamo pieni di esempi di questo genere : ho foto di una intera flotta di pescherecci in mezzo ai canneti, dei ponti costruiti sulla sabbia letteralmente che ad un certo momento sono scivolati giù, ho delle bellissime foto di una strada in asfalto poggiata direttamente sulla sabbia. A fronte di queste cose ci sono dei finanziamenti.

    D.: ci sono dei paesi che sono sopravvissuti senza indebitarsi per tanti anni, che cosa attira tutti quanti ad entrare in questo meccanismo? Per es. la Romania sotto C non ha iniziato alcuna forma di debito con l'estero poi alla caduta del regime anche lei è cascata in questo meccanismo. Che cos'è attira tutti quanti a cascarci se prima riuscivano a sopravvivere in regime quasi autartico? Come vengono nominati i rappresentanti di ogni paese all'interno di questi due istituti? e se sono in qualche modo espressione del governo, della maggioranza parlamentare? oppure c'entrano direttamente le multinazionali? e se si può controllare questo meccanismo.
    R.: rispondo prima alla seconda domanda: il meccanismo in alcuni casi tipo il Fondo Monetario è automatico cioè è il governatore della Banca d'Italia, quello che è in carica in quel momento con tutti i fattori positivi o negativi, oppure è il ministro delle finanze in quel momento, non c'è un meccanismo democratico nel quale intervenire; per la Banca Mondiale è un po' più complicato però è sempre una rosa di nomi che viene nominata a livello assolutamente ufficiale, cioè non ci sono concorsi o cose di questo genere, sono delle nomine di competenza governativa, diciamo presidenza del consiglio, per capirci come posto di decisone, credo che non sia nemmeno il Ministero degli Esteri è proprio un discorso più complessivo. L'altra domanda. Hai fatto un esempio sbagliato, finchè stavano nell'area del COMECON ex paesi socialisti l'accesso al Fondo monetario non c'era è importante sottolineare il fatto che negli ultimi 5 anni organismi tipo il WTO sono venuti sotto il raggio di attenzione per non dire di opposizione dura di un movimento di società civile. Fino a qualche anno fa al massimo il nemico era il Fondo Monetario, c'è una campagna che si occupa già da parecchi anni della riforma della B.M. però questi erano considerati i fondamentali della opposizione da portare in giro. Questo fatto di cominciare ad occuparsi di tutto il commercio internazionale e di un organismo ameboide tipo il WTO è una cosa particolarmente importante ed impegnativa per tutti quei motivi detti fino adesso. Purtroppo dovremmo riuscire a tenere sotto mira, uso un termine militare, tutti questi punti decisionali, questa cosa è nata con il movimento anti MAI quando nascostamente stavano cercando di far passare questo "codice" che proteggeva tutti gli investimenti delle multinazionali a livello mondiale che stava passando a livello di funzionari cioè era una cosina interna e nessuno se n'era accorto, il fatto di essere riusciti a farlo uscire fuori e soprattutto suscitare la reazione di governi è un risultato assolutamente vincente ed è da quel momento che è cambiata la strategia del movimento nel suo complesso, cioè abbiamo cominciato a capire che non possiamo trascurare nessuno di questi punti, sono tutti ugualmente importanti. Ora tra questo e riuscire a far capire a tutti i partecipanti del movimento che ognuna di queste cose è fondamentale temo che ci sia ancora parecchio lavoro da fare, però è l'unica strada , a oggi tutte le fonti, tipo i giornali, danno a questi enti una attenzione particolarmente limitata la televisione non se ne occupa quasi mai ecc. vengono veramente tenuti nel buio nell'oscurità, non contano ecc. quindi il solo fatto di accendere i riflettori e di farli vedere è estremamente importante io sono terrorizzato dal punto di vista del lavoro da fare nel senso che so più o meno come funzionano so anche la quantità di lavoro necessaria per esercitare la pressione nella misura sufficiente, però credo che non ci siano altre strade! Perché siccome non è stato ancora messo in discussione a livello di partiti, sindacati, governi, il concetto stesso di liberismo, tutti questi organismi vengono considerati normali non vengono considerati, invece, come lo strumento il punto decisionale, il punto di attacco con i quali ti dovresti confrontare sul merito e purtroppo siamo in questa fase, ci stiamo rendendo conto e quindi ancora dobbiamo coinvolgere gli altri centri decisionali che sarebbero utili. Quello che a me sembra particolarmente significativo è che quando si è fatto il tentativo di rilanciare il processo delle 39 imprese farmaceutiche contro il Sud Africa che aveva cominciato o voleva produrre queste medicine contro l'AIDS nessuno si è reso conto che c'è stata una minaccia del movimento, cioè il movimento ha fatto sapere che le multinazionali sarebbero state messe sotto accusa per quel motivo, c'è stato un documento, una dichiarazione su tutto INTERNET e io non voglio dire che abbiamo vinto noi, non è questo lo schema, però c'è stata una reazione che ha tenuto conto di questo, per un motivo: che è economico, cioè tutto il fatturato delle farmaceutiche in Africa è l'1% del loro fatturato mondiale, cioè da un punto di vista strettamente economico dei malati di AIDS africani non glene frega niente però era il punto nel quale che se passava il criterio che i brevetti non valevano o che potevano essere sospesi sarebbe stata una perdita per tutto il mercato la Bayer l'ha capito 2 giorni prima degli altri ha detto io mi ritiro dal processo le altre 38 l'hanno fatto 2 giorni dopo, perché hanno capito che il movimento sarebbe partito sul mercato occidentale cioè sull'altro 99% e avrebbe cominciato a mettere in discussione il prezzo dei medicinali brevettati nei paesi occidentali. Perché faccio questa analisi? Perché questo secondo me, è lo schema che noi dovremmo seguire nell'altra direzione cioè capire che quello è il punto debole, i mercati occidentali sono il punto debole delle multinazionali, allora noi dovremmo cominciare a qualificare le nostre pressioni in questo senso.

    D.: hai fatto un'osservazione molto interessante sul piano Marshall, cioè sul fatto che quello che è successo in Afghanistan illumina quello che era successo nel "48 col piano Marshall l'unilateralismo dell'intervento, dopo quello che è successo in Argentina io per la prima volta ho letto esplicitamente in Italia, detta da mi pare da Levì , il senso era il Fondo Monetario come "cane da guardia degli Stati Uniti" una cosa molto sparata che io non avevo mai letto negli anni scorsi, come se il caso afghano e come se la politica di Bush illuminasse, in qualche modo, in una luce inedita tutto quello che comunque il F.M. la B. M. e il WTO hanno fatto negli anni scorsi, intanto, se sei d'accordo su questa cosa...., la seconda cosa è questa: al di là di quello che noi facciamo come Movimento se non c'è la necessità a questo punto, non tanto a livello di pratica di cose da fare ma a livello di analisi di cose che ci diciamo, di gettare una luce diversa su questi organismi, non che molti di noi non le sapessero queste cose, però, portare l'analisi su questi organismi come strumenti chiaramente, la dico proprio rozzamente, neo coloniali e dall'altro neo liberisti ma proprio di dominio di classe sostanzialmente perché il neo liberismo è questo è il ribaltamento di tutto quello che è stato non solo il socialismo, ma anche il Keynesismo nel '900, ho l'impressione che non solo l'opinione pubblica ma molti di noi continuano a ragionare anche in termini di questi organismi come organismi che potenzialmente potrebbero essere anche qualche altra cosa non vale la pena di cominciare a dire: No! Sono questo!?
    R.: Il punto secondo me è un altro - intanto un'informazione - : per fare una modifica statutaria cioè per cambiare i compiti le funzioni della BM e del FM ci vuole l'85% dei voti dei membri dei due organismi, che significa che per fare una modifica devono proprio essere tutti d'accordo, la quota degli Stati Uniti è 17,5. Hanno il diritto di veto, dal 1944, fa parte dello statuto. E' un po' formale questa risposta, però i direttori del F.M. sanno che c'è un momento in cui gli S.U. dicono ecc. ecc. Risposta sostanziale: sono profondamente d'accordo con te perché questo richiederebbe, intanto una rilettura della storia di questi organismi e di quello che hanno fatto, l'altro aspetto, molto importante e che noi non ci rendiamo conto è che il F.M. viene ogni tre mesi in Italia e ci tratta esattamente come gli altri paesi ma non perché siamo sottosviluppati, semplicemente perché lo fa con tutti i paesi tranne gli Stati Uniti. Ogni volta che un paese del Sud chiede un prestito si mette d'accordo con il F.M. e poi scrivono una cosa che si chiama : lettera di intenti. Cioè: ringraziamo i funzionari che sono intervenuti vi inviamo in allegato tutti gli impegni che prendiamo in base agli accordi tra noi intercorsi. E, c'è una lista, per almeno una dozzina di paesi è su Internet Es. la lettera di intenti del Ghana sono 8 pagine, scritte piccole, con tutte le cose che il Ghana deve fare, con il giorno del mese in cui deve avere già fatto quella cosa, cioè es. per il 15 dei ottobre dell'anno in corso deve aver licenziato 30000 dipendenti pubblici, sono cose a questo livello cioè di dettaglio. In Italia parlano del sistema pensionistico in generale lì siccome le economie sono meno articolate, meno complesse danno questo tipo di indicazione. Una volta ogni tre mesi arriva un gruppo di funzionari del F. che dice: l'impegno numero 27 siete in ritardo..., che vogliamo fare? Il grado di controllo, quando noi parliamo di controllo è perché il grado di pervasività cioè di capacità di far fare le cose del F. M. è molto più spinto di quello che noi pensiamo! noi continuiamo a parlare di liberismo, anche stasera in qualche misura abbiamo parlato di massimi sistemi, il F., invece, controlla le singole cose! allora quando noi diciamo che il F.M. deve essere escluso dalla gestione del debito dei paesi sottosviluppati è perché vogliamo bloccare questo meccanismo dell'aggiustamento strutturale, ci sono dei motivi non ce lo siamo inventato, è perché è un grado di controllo e parlo di controllo non di orientamento generico, ma di controllo delle decisioni specifiche di un governo. Quindi il governo del Ghana e qui torniamo alla domanda che mi avete fatto prima: qual'è il grado di libertà di un governo del Ghana che ha firmato una cosa di questo genere? Dove per otto pagine ha elencato 80,90,100 cose che doveva fare nei 6 mesi successivi? Che altro può fare? E va a chiedere i prestiti, a chi? Se non ha l'accordo del Fondo Monetario! E' un controllo molto più dettagliato di quello che noi pensiamo, non è generico è un controllo sul funzionamento delle scelte economiche. Noi dobbiamo scendere molto più in dettaglio, però prima che un sindacato in Italia riesca a capire che il grado di controllo è a questo livello, al momento non si riesce a far superare la soglia di allarme di un meccanismo del genere.

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