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STAR
TREK L'INSURREZIONE
(STAR TREK INSURRECTION) - USA 1998
A
vent'anni di distanza da "the motion picture", ecco un nuovo capitolo (il
nono) della saga cinematografica di Star Trek.
I personaggi ormai li conosciamo tutti, sono entrati a far parte delle
nostre vite da più di dieci anni. Il luogo in cui si svolge l'azione
è un piccolo pianeta, abitato da sole 600 forme di vita intelligente
(i Ba'ku), sul quale le scene si aprono con un invisibile Data inseguito
da altrettanto invisibili membri della Federazione. Cosa è successo?
Cosa ha fatto impazzire il nostro cyborg? La risposta viene scoperta poco
per volta.
Questo è forse il film maggiormente "buonista" della serie.
Picard e il suo equipaggio ignorano l'ordine di un ammiraglio per aiutare
i Ba'ku e si schierano al loro fianco per fronteggiare i Son'a (nel cui
nome, "son", cioè figlio, c'è forse un
indizio sulla loro identità), recenti e misteriosi alleati di una
Federazione alla disperata ricerca di aiuto nelle due guerre in corso contro
i Borg e contro il Dominion. Non mancano, come sempre, i discorsi filosofici,
quali quelli sull'esasperato uso della tecnologia, la ricerca dell'eterna
giovinezza e l'aberrazione delle deportazioni. Michael Piller, lo sceneggiatore,
si chiede in sostanza se sia meglio abbandonare completamente la tecnologia
per poter vivere a stretto contatto con la natura, oppure utilizzarla in
ogni campo per poter aumentare le nostre conoscenze (questo il succo della
discussione tra Picard e Anij, una brava Donna Murphy). Ci viene inoltre
posta la seguente domanda: "E' giusto allontanare dal proprio mondo poche
centinaia di persone per migliorare la vita di miliardi?". Viene trattata
anche l'eterna disputa tra i giovani, desiderosi di fare esperienza da
soli, e i genitori, che vorrebbero
avere sempre i propri figli con sé, in un mondo costruito però
secondo i propri canoni.
Vengono quindi rispettati i temi classici di Star Trek, serie basata
sull'integrazione razziale e sul bisogno di conoscenza.
Questo film ci regala molte chicche, come un Picard in versione Don
Giovanni che balla il mambo, oppure un Riker che si fa sbarbare nella vasca
da bagno dal consigliere Troi.
Unica pecca (se così possiamo dire) del film è il gran
numero di riferimenti alla serie regolare: Worf si trova su Deep Space
9, la guerra contro il Dominion è in fase avanzata, Data non è
più sull'Enterprise e via dicendo. Tutti elementi che appesantiscono
non poco la storia, rendendola chiara solo ai pochi che, in Italia,
riescono a seguire le varie serie svegliandosi prima dell'alba o reperendo
le varie videocassette.
Ottima la regia; dopo Leonard "Spok" Nimoy e William "Kirk" Shatner,
tocca nuovamente ad un interprete della saga, Jonathan Frakes, Numero Uno
(già regista di "primo contatto"), cimentarsi dall'altro lato della
cinepresa. Non eccessivo il ricorso agli effetti speciali, comunque ben
curati.
Anche se Gene Roddenberry ormai non è più con noi e se
è cambiato il cast, è sempre emozionante sentire il comandante
della U.S.S. Enterprise dire: "Energia!".
SCHEDA DEL FILM:
CAST TECNICO ARTISTICO
Regia: Jonathan Frakes
Sceneggiatura: Michael Piller
Fotografia: Matthew F. Leonetti
Scenografia: Herman Zimmerman
Costumi: Sanja Milkovic
Musica: Jerry Goldsmith
Montaggio: Peter E. Berger
Trucco: Michael Westmore
Prodotto da: Rick Berman
(USA, 1999)
Durata: 103'
Distribuzione cinematografica:
UIP
PERSONAGGI E INTERPRETI
Jean
Luc Picard:Patrick Stewart Data:
Brent Spiner
Riker: Jonathan Frakes
Geordi: Levar Burton
Worf: Michael Dorn
Beverly: Gates McFadden
Deanna Troi: Marina Sirtis
Ru'afo: F. Murray Abraham
Anij: Donna Murphy
Dougherty: Anthony Zerbe
Gallatin: Gregg Henry
Sojef: Daniel Hugh Kelly
Artim: Michael Welch
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