Pathway Journal - Index Cinema
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
        Anna Magnani 
        Mamma Roma 
        Deep impact 
        Festen 
        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
         Labyrinth: Timeless crime 
         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

 Sport 
         L'Inter torna grande? 
         Atletica:  Siviglia '99 
         Mondo calcio 

 Green Corner 

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ANNA MAGNANI 

“Anna invadeva lo schermo ed i cuori: un volto asciutto, scavato, una figura minuta e una grande passione, un gran fuoco, una vitalità prorompente nel portamento, intrepida, armata di un umorismo scarnificante e che sta dalla parte giusta per istinto, per adesione naturale.” 
Anna Magnani e Toto'Con queste parole veniva descritta da Carrano la grande Anna Magnani, una delle migliori attrici che il nostro cinema abbia avuto, sicuramente un personaggio capace di sconvolgere, di colpire, di farsi amare. 
Con la Magnani il ruolo della donna nel cinema viene assolutamente capovolto: non ci troviamo più di fronte a figure femminili fragili e sempre molto nell’ombra, veniamo catapultati in un universo di umanità e di realismo che solo una grande attrice poteva esprimere. 
Tutti quegli aspetti infatti che, negli anni quaranta, erano considerati punti a sfavore per la carriera di un’attrice, divengono con la Magnani delle stoccate vincenti. 
La sua irruenza, la sua totale mancanza di autocontrollo, ma anche i suoi gesticolii e il suo “urlare” divengono gli elementi principali di una sorta di svolta nel cinema italiano. 
La Magnani è stata forse la prima grande diva popolana, vicina alla gente comune non per copione ma per istinto, apprezzata sia per le sue doti in campo recitativo sia per il suo modo di essere e di vivere. 
Dettagli questi che hanno contribuito a creare uno dei talenti italiani piu' Anna Magnaniapprezzati nel mondo: non dimentichiamo infatti l’Oscar ottenuto per l’interpretazione ne La rosa tatuata. 
E’ innegabile che la Magnani, nelle pellicole comiche quanto in quelle drammatiche, dominasse la scena e determinasse con la sua enorme passionalità il senso stesso del film. 
Come non riconoscere nel suo divincolarsi e nella sua corsa dietro la camionetta con i prigionieri al grido di “Francesco….Francesco” prima di cadere sotto i colpi del mitra, in Roma, città aperta  quasi un simbolo stesso della Guerra e della lotta al fascismo, più forte forse di tante parole o di tanti altri saggi sull’argomento? 
E come non riconoscere nella Margherita Cecconi di Bellissima tutte le aspettative, le speranze e i dolori di tutte le madri del mondo? 
E infine, come non riuscire ad amare la sua grassa risata di popolana “spiantata” in Signore e signori? 
 

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