TUTTO
SU MIA MADRE
Non avevo mai visto un film di Pedro Almodovar ed ammetto di aver deciso
di
visionare la pellicola del regista spagnolo, solo perche' mi hanno
pagato
il biglietto.
C'era una sorta di antipatia "di pelle" verso questo regista, antipatia
che
non riesco a spiegare ma che si e' momentaneamente dissolta con la
visione
di "Tutto su mia madre".
Una pellicola strana, piacevole, divertente e drammatica.
Strana per come e' stato trattato l'argomento del "travestitismo",
piacevole e divertente per i parecchi spunti ironici che il regista
ha
disseminato lungo la storia, ma soprattutto drammatica, fin troppo
drammatica (non nascondo che ho passato buona parte del primo tempo
facendo
tutti gli "scongiuri" conosciuti).
Reputo ottima l' interpretazione di Cecilia Roth che impersona Manuela
e
che e' riuscita a trasmettermi emozioni indescrivibili, buona
anche quella
di Penelope Cruz.
Per concludere sarei tentato di "premiare" l'interpretazione piena
di
"drammatica allegria" offerta da Antonia San Juan che nella pellicola
di
Almodovar, interpreta Agrado il travestito.
Alcune perplessita' sulla fotografia di Affonso Beato, che non mi ha
convinto appieno.
Un film trasmette allo spettatore dolore, allegria e una sfrenata ricerca
di serenita' interiore.
Insomma un film da non perdere e da gustare anche per coloro che non
hanno
mai voluto conoscere l' "universo" di Pedro Almodovar.

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