Cinema
THE ACID HOUSE 

Penso che il problema principale di questo film sia che chi lo va a vedere abbia fisso in testa il ricordo di "Traispotting". 
Purtroppo "The acid house" non è che la pallida ombra del film che aveva fatto conoscere Irvine Welsh al grande pubblico... 
Ci troviamo di fronte a tre episodi che raccontano, senza evidenziare trame apprezzabili, piccole scene di degradazione quotidiana in una Edimburgo di periferia, talmente deprimente da non sembrare neanche "reale". 
I protagonisti sono piccoli eroi della working class scozzese, tutti pub-stadio-droghe e lavoro quando ce l'hanno, alle prese con esistenze assolutamente devastate (quando va bene) o peggio inutili. C'e' l'inetto grassotello che viene espulso da tutto cio' che lo circonda, l'onesto lavoratore che deve sopravvivere ad una moglie di facili costumi ed il di lei nuovo amichetto psicopatico, il tifoso tipo tutto risse allo stadio e acidi che si ritrova nel corpo di un neonato. 
Alla fine rimane soltanto qualche simpatica gag (come il colloquio fra il protagonista e Dio nel primo episodio, o i deliri ormonali del bambino-in-acido nel terzo), qualche personaggio talmente scoppiato da risultare simpatico e poco altro. 
Non posso dire che sia pessimo, perche' in giro c'e' di molto peggio, ma che avrei potuto farne a meno, questo si. 
 

Scrivi ad Alex!
Torna alla Home-page