Cinema
EYES WIDE SHUT 

Quando si spegne un artista ci si interroga spesso sui suoi perche': nel caso di Kubrick, direi che di perche'ne ha lasciati parecchi. Questa sua ultima pellicola ha fatto chiaccherare non solo prima che uscisse nelle sale, ma addirittura prima che uscisse dalla fase del montaggio. Un destino riservato a pochi, ma quei pochi sono anche grandi. 
Si prendeva parecchio tempo fra un film e l'altro, e piu' tempo passava piu' cresceva l'attesa dello spettatore che sapeva che dietro questa lentezza nei tempi di lavoro non si nascondeva certo pigrizia bensi' maniacale propensione al perfezionismo. 
Eppure, dal punto di vista prettamente tecnico mancava l'ultima pennellatina del Maestro. 
Ma il film ormai era concluso, e il linguaggio Kubrickiano e' perfettamente riconoscibile. 
Il nucleo tematico del film e' il sogno: il sogno vissuto come ossessione; il sogno come rappresentazione di un subconscio con cui non sempre e' facile convivere; il sogno come verita'. Una verita' scomoda, o forse una verita' necessaria, dal momento che le esperienze oniriche di entrambi portano ad una maturita'di fondo. 
Coordinando le tre proposizioni precedenti, vien fuori che il sogno rappresentato nel film e'un'ossessione che alloggia nel subconscio: dal momento che assume i connotati di ossessione, e' un qualcosa di sgradito; ma allo stesso tempo alloggia nel subconscio, per cui e' una verita' sgradita. 

Mi rendo conto che questo strano sillogismo che ho fatto fara' sbadigliare chi ancora non ha visto il film, mentre fara' irritare chi lo ha gia' visto, domandandosi di che cavolo di film sto parlando; e' a questi ultimi che mi rivolgo, dicendo, prima che mi lancino delle pietre addosso, che il sogno e'sicuramente il nucleo tematico centrale, da cui pero'si dirama una interessante riflessione sui rapporti fra uomo e donna, e sulla donna in particolare, con tutte le sue ambiguita'. 
Analizzando i personaggi di Cruise e della Kidman, non abbiamo alcun dubbio, e' lei il motore dell'azione: come presenza scenica e' lei che primeggia, anche se il marito e' il protagonista di tutta la parte centrale del film. Per chiarire l'equivoco, e' poi lei a risolvere il bandolo della matassa Kubrickiana, quando alla fine del film si fa portavoce della filosofia del "fuck": a questo punto non si puo' mettere in dubbio il fatto che e' lei il vero alter ego del regista! 

Ma in fondo il regista non rinuncia neanche in questo caso alla sua vena misogina: e cosi', per quanto possano essere ambigue, quelle donne presenti nella ormai storica sequenza dell'orgia, sono in realta' sottomesse alla forza del piacere. 
Questa sequenza dell'orgia, se non puo' mettere in dubbio la visione del regista della donna come puro oggetto di sottomissione, avrebbe dovuto porre degli interrogativi nella testa dei falsi moralisti, che hanno messo in moto le forbici censorie, e, senza aver capito il film, hanno gridato immediatamente allo scandalo. 
Posso accettare il divieto ai minori, ma non che si dica che la componente erotica e' la parte essenziale del film: il sesso e' per lo piu' idealizzato, e per quel poco che si vede, posso garantire che non c'e' niente di gratuito. 

Andatelo a vedere 
E' uno di quei film da cui si esce piu'intelligenti 
 

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EYES WIDE SHUT 
CAST TECNICO ARTISTICO 

Regia: Stanley Kubrick 
Sceneggiatura: Frederic Raphael, Stanley Kubrick, Arthur Schnitzler, tratto dal romanzo di Schnitzler  "Traumnovelle" (edito in Italia da Adelphi con il titolo "Doppio Sogno") 
Fotografia: Larry Smith 
Scenografia: Leslie Tomkins, Roy Walker 
Direzione artistica: John Fenner (II), Kevin Phipps 
Set Decoration: Lisa Leone, Terry Wells 
Costumi: Marit Allen 
Montaggio: Nigel Galt 
Prodotto da: Brian W. Cook 
Co-Prodotto da: Jan Harlan, Stanley Kubrick 
Origine: Gran Bretagna 
Durata: 158' 
Distribuzione cinematografica: Warner Bros 

PERSONAGGI E INTERPRETI 

Dr.William Harford: Tom Cruise 
Alice Harford: Nicole Kidman 
Victor Ziegler: Sydney Pollack 
Marion: Marie Richardson 
Carl: Thomas Gibson 
Hotel Desk Clerk: Alan Cumming 

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