Cinema
L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI 

Uno dei film di fantascienza più suggestivi, è senz'altro quest'opera di Don Siegel (regista che, tra l'altro, ha consacrato Clint Eastwood come star mondiale con il primo film dell'ispettore Callaghan).
Il film e' del 1956. Allora l'America era in piena guerra fredda, terrorizzata dalla minaccia del comunismo. Erano anni di grande paranoia, in cui bastava un niente per accusare chiunque di essere un simpatizzante comunista.
Ed è su questa fobia che preme il film.
Il film inizia dalla fine, con il protagonista, creduto pazzo, che racconta la storia alla polizia di una città' vicina.
Degli alieni sono atterrati in un tranquillo paese dell'America; la classica cittadina dove tutti si conoscono e dove non succede mai niente.
Ma il dottore si accorge che qualcosa non va nel comportamento di alcuni suoi concittadini, che risultano improvvisamente apatici. Scopre, cosi' che per ogni cittadino esiste un enorme baccello (come quello dei fagioli) , pronto a prendere il suo posto trasformandosi in lui quando questi si addormenterà'.
L'unica via d'uscita e' di non addormentarsi, fingersi apatico ed avvisare le autorità' per metterle al corrente dell'imminente invasione.
E' un film cupo ed angosciante (nelle intenzioni del regista il finale doveva essere pessimistico, come avviene nel sequel Terrore dallo Spazio Profondo), girato senza effetti speciali, che, visto a parecchi anni di distanza, continua a far paura.
Ormai e' diventato un cult, a cui si devono molte parodie (tra cui una italiana con Vianello e Tognazzi), ed a cui molti film di giorni nostri si ispirano apertamente (esiste anche un terzo remake, Ultracorpi, l'invasione continua, di Abel Ferrara).
Sicuramente un film che ogni appassionato di fantascienza non deve farsa mancare nella sua videoteca.
 

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