In concorso

 

Al

 

Cisterna Summer Festival

2003

 

 

 

 

 

 

REGIA

Peter Jackson

 

CAST

Jeff Bridges...(Egistus)

Brad Dourif...(Oleron)

Chad Murray...(Egistus ragazzo)

Ashton Kutcher...(Oleron ragazzo)

Topher Grace...(Cesar)

Alison Lohman...(Eleonora)

Philip Baker Hall...(Il preside)

Megan Edwards...(Contessa Oleron)

Michael Elsworth...(Il portiere)

Harriet Andersson...(La vecchia)

Bebe Neuwirth...(La donna)

 

SCENEGGIATURA

Emiliano Balsamo

 

DA UN RACCONTO DI

Stefano Benni

 

 

 

PRODOTTO DA

E&G Ltd.

 

 

Oleron

Special extended edition

 

 

Quadro nero… compare una scritta in assolvenza.

 

 

 

“Il paese della nostra nostalgia è invece
il normale, il decoroso, l’amabile,
è la vita nella sua seducente banalità.”
                              (Thomas Mann)

 

 

 

la scritta esce in dissolvenza.

Le immagini aprono sulla pioggia che batte intensamente a terra. Sentiamo tuoni sordi, lontani, e poi lampi che iniziano a illuminare i sipari di castagni ai lati della strada.

Una macchina, una berlina di colore scuro, si avvicina verso la cinepresa. Al suo interno un uomo che fa fatica a vedere il percorso. La macchina sorpassa un cartello segnalante la distanza di varie cittadine circostanti. La cinepresa si sofferma sul cartello bagnato… Badle 50Km. 

La strada è stretta e dissestata piena di tornanti che avvolgono grandi pareti di roccia livida. L’inquadratura si allarga verso l’alto per farci notare la natura circostante; grandi burroni ai margini della strada e pochissime case abitate.

L’uomo guida l’auto con prudenza e apprensione. La pioggia comincia a essere più violenta, la frenesia dei tergicristalli riesce a malapena a dare visibilità. Un vento impetuoso piega le cime degli alberi, i rami sporgenti battono sulla macchina con rumore sordo. Uno di questi cade improvvisamente sul parabrezza dell’autovettura, il guidatore inchioda fermandosi sul ciglio della strada.

L’uomo accenna ad uno (sbuff!), cerca di rincuorarsi accendendo la radio. La radio però resta muta, intanto il motore non si accende, ritenta ma la macchina singhiozza e “s’affoga”. Tutto tace. Si sente la pioggia cadere insistentemente. Si avverte perfino il silenzio secolare del bosco circostante.

L’uomo si accende la sigaretta. Si guarda attorno. L’inquadratura si sofferma sul viso quasi spaventato, come se stesse pensando ad una vecchia storia di quando egli era ancora bambino. Nel rumore del vento che piega gli alberi si sente una leggera melodia…

 

La luce non cancella l’ombra

L’ombra cancella la luce

Il giorno gioca con te,poi ti abbandona

Sarà la notte la tua padrona.

 

 

 

L’uomo, come se avesse un brivido alla schiena, cerca di reagire con un moto d’ira. Il calore nell’auto sta diminuendo. Esce di scatto dalla macchina . La pioggia gelida investe il suo viso rallentandone il movimento . L’uomo fa pochi passi in avanti riuscendo a scorgere una leggera luce non poco distante dal tornante successivo.

S’incammina verso la luce. Un uccello notturno passa sopra di lui, nel buio, lanciando un grido soffocato. La cinepresa rivolta verso il primo piano dell’uomo si allarga denotando che ora non cammina più, ma corre intensamente verso una casa di contadini con i muri scrostati. Le finestre sembrano chiuse da chissà quanto tempo, ma dalla mezzaluna sotto l’architrave viene una luce fioca. Egli si avvicina alla porta guardandosi circospetto avanti e indietro. Bussa alla porta, improvvisamente due lampi illuminano per pochi secondi l’intero paesaggio, poi la porta si apre.

L’individuo che apre la porta indossa un cappuccio, in mano possiede una torcia, il suo corpo è curvo e minuscolo. La torcia tirata su dalle piccole mani vanno ad illuminare il volto di una VECCHIA.

 

LA VECCHIA

(Harriet Andersson)

Cosa succede?

 

L’UOMO

(JEFF BRIDGES)

Sono rimasto fermo con la mia auto proprio qua sotto...

se lei potesse lasciarmi telefonare…

 

 

 

La vecchia ride, un riso infantile,crudele.

 

LA VECCHIA

(Harriet Andersson)

qui non c’è telefono… ma lo può trovare

su a villa Oleron…

 

L’UOMO

(JEFF BRIDGES)

Oleron, ha detto? Il conte di Oleron?

 

LA VECCHIA

(Harriet Andersson)

Il conte Maurizio Denian di Oleron

(pausa)

lo conosce?

 

Preoccupato..

 

L’UOMO

(JEFF BRIDGES)

Eravamo... compagni di scuola.

 

LA VECCHIA

(Harriet Andersson)

Allora non avrà difficoltà a farsi aiutare.

Qua dietro c’è una scalinata.

Salga e troverà villa Oleron.

Non è illuminata, stia attento a dove cammina.

E mi raccomando entri dalla porta principale,

per nessuna ragione, entri dalla porta posteriore,

quella col battente a testa di lupo…

segua il mio consiglio, signor Egistus.

 

L’UOMO

(JEFF BRIDGES)

Grazie... ma... come fa a conoscere il mio nome?

 

 

 

La vecchia non risponde e chiude la porta.

L’uomo,EGISTUS, si gira indietro e intravede il volto di un vecchio apparire dietro la finestra.

Egistus, s’incammina nel buio… poi si ferma ed emette una parola: OLERON!

 

La cinepresa si dirige verso il volto di Egistus,le immagini entrano in una dissolvenza incrociata.

 Ci avviciniamo verso una struttura in stile littorio. Una scritta incastonata nella pietra denuncia che è un vecchio collegio. COLLEGIO FILODOSSI.

 

Si vede avanzare nel viale una carrozza dallo stile antiquato, tirata da due cavalli.

La carrozza si ferma e da essa scende un ragazzO, OLERON, magro dagli occhi sottili, quasi orientali, con lunghe e folte sopracciglia nere che contrastano  la delicatezza del resto del viso. Il ragazzo porta i capelli pettinati all’indietro e veste tutto di nero, con due spille d’oro puntate sul petto.

 

 (* Scena inedita) Ripresa dall’alto vediamo l’interno di una grande mensa. La stanza sembra fredda e la luce che entra dalle grandi finestre rende l’immagine leggermente sovresposta. I collegiali stanno mangiando e parlano tra loro. In ritardo il giovane Oleron si avvicina ai nuovi compagni. Ha un atteggiamento signorile.

 

UN COLLEGIALE

Guardate che faccia da morto che ha quello!

 

Oleron gli passa vicino...

 

UN ALTRO COLLEGIALE

Più che morto puzza di cimitero..(risatina)

 

Il ragazzo lo fulmina con uno sguardo raggelante.. il collegiale rimane intimidito.

La cinepresa si sposta verso un altro collegiale(Egistus) che lo guarda incuriosito.

 

In diverse scene vediamo lo svolgersi della scuola in vari momenti della vita del ragazzo assieme ai suoi compagni;

 

Oleron in aula distratto dalla lettura di altri testi…

Oleron nell’ora di pausa sempre distaccato dal resto del gruppo…

Oleron alla mensa in disparte verso gli altri compagni.

Oleron chiuso nella sua camera a leggere libri quali Milton,Lovecraft,Poe,Petrus Borel,Nodier.

Gli insegnanti che parlano del ragazzo al preside…

 

(** scena allungata)

UN PROFESSORE

La personalità di questo ragazzo è seriamente disturbata... non vuole essere interrogato, segue solamente alcune materie...

 

IL PRESIDE

(Philip Baker Hall)

Certamente è un ragazzo particolare,non durerà per molto... tenetelo d’occhio.

 

Stacco.

 

Gli allievi sono nell’ora di ginnastica, Oleron è distaccato dagli altri mentre un altro ragazzo EGISTUS, lo guarda continuando la lezione di educazione fisica.

Oleron si dirige verso una macchia di rose selvatiche in fondo al giardino.

I ragazzi che stavano facendo ginnastica ora si stanno organizzando per fare una partita di pallavolo.

 

CESAR

(Topher Grace)

Siamo dodici nella nostra classe

E per una volta giocheremo regolari;

sei contro sei.

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Sì, ma il dodicesimo è Sua Maestà!

 

 

 

Cesar si ferma sbuffando.

CESAR

(Topher Grace)

Sua maestà questa volta giocherà!

 

Il ragazzo s’incammina verso le rose dove si trova Oleron.

Gli altri ragazzi seguono Cesar.

 

 

CESAR

(Topher Grace)

Ehi damerino, vieni fuori abbiamo bisogno di te!

 

 

 

Oleron non risponde.

CESAR

(Topher Grace)

-INFURIATO-

Ehi!! Ci hai stufato con le tue arie… o vieni a giocare tra noi mortali o ti faccio un bell’occhio nero, in tinta con i tuoi vestiti.

 

 

Cesar si gira verso i compagni per vedere che effetto ha avuto la sua battuta.

Oleron esce dalla macchia di rose, alzandosi si graffia con una spina sulla guancia.

Il suo sguardo è rivolto verso Cesar, ironico e beffardo. Tiene una mano dietro la schiena… guarda insistentemente il viso del compagno.

 

CESAR

(Topher Grace)

Damerino, non so cosa fai lì dentro di tanto divertente, ma adesso verrai a giocare con noi.

 

 

 

Oleron sorride, un sorriso velenoso. Toglie la mano dalla schiena e la alza davanti gli occhi di Cesar. Tra le dita ha una delle sue spille appuntite, e sulla spilla, trafitta, una grossa farfalla agonizzante.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Io mi diverto così.

 

 

 

Tutti i ragazzi indietreggiano allontanandosi disgustati.

 

 

 

STACCO.

 

 

E’ mattina e gli studenti del collegio si trovano in classe a fare lezione.

Seduto al banco c’è Egistus che sta seguendo la lezione.

D’un tratto entra in aula Oleron, ha un viso pallido, grosse occhiaie e un graffio sul collo. Il ragazzo si siede.

La lezione riprende ma dopo pochi istanti Oleron emette un urlo spaventando i compagni e il professore..

IL PROFESSORE

-IMPAURITO-

C’è qualche problema…Oleron?

 

 

Non risponde.

Egistus non molto distante dal ragazzo si avvicina..

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Non stai bene?

Hai bisogno di aiuto?

 

 

 

Egistus gli tocca la mano..è gelida

Oleron alza la testa di scatto..

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

-URLANDO-

Sto benissimo e non ho bisogno di aiuto!!

 

 

 

Si alza barcollando e esce dall’aula.

Il professore continua la sua lezione.

 

STACCO.

 

Ci troviamo in biblioteca, una stanza dai soffitti altissimi, affrescata con scene simboliche ispirate alla Divina Commedia.

Egistus sta studiando quando Oleron gli si avvicina.

Posa sul tavolo un libro mostrando un’illustrazione.

E’ una scena mostruosa: una reggia orientale dove due tigri sbranano fanciulle e fanciulli sotto l’occhio di un sultano sadico.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

E’ più interessante di tutto questo no?

La storia non racconta la verità!

 

Chiude il libro.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Non racconta cosa è successo nei castelli misteriosi, nelle stanze segrete.

La storia è dietro una porta chiusa.

Eroismi, conquiste, progresso: Menzogne!

La storia è fatta di crudeltà!

 

 

Egistus non risponde,è attratto dalle parole di Oleron.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Ascolta le parole di un vero poeta:

“Il fuoco è la mia tenerezza

perché angelo e belva insieme

nel mio spirito caddero abbracciati.

Nel palpito dell’agonia è la vita più sacra

perché allora non dovrei amarti

perché non dovrei ucciderti?”

 

EGISTUS

(Chad Murray)

-Nervoso-

Non mi sembrano parole sensate..

E certo nessuno farebbe una dichiarazione così a una ragazza.

 

 

Oleron sorride e mostra un altro libro a Egistus.

Sulla copertina il titolo… “PROCESSO A GILLES de RAIS”

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Anche questo era un uomo,

nato dall’amore di un uomo e una donna.

Tutto quello che ha fatto lo ha fatto perché era nella sua natura.

Come nella tua e nella mia.

Se il vaniloquio dei “maestri” di questo collegio,

di questa prigione,

non spegnerà la nostra sete di verità, noi potremo essere come lui.

 

 

I ragazzi sono immersi nella lettura, il volto di Oleron si fa sempre più cupo… poi si gira verso un insegnante che lo sta guardando, ma egli distoglie lo sguardo.

(** scena allungata)

Egistus, avidamente, inizia a leggere le gesta scellerate di Gilles de Rais. Oleron non guarda né il compagno né il libro, sorride... come se lo stesse leggendo, come se lo avesse dentro di sé...pagina per pagina.

Stacco.

 

Ci troviamo in classe.

Egistus è distratto ovvero non riesce a prestare attenzione alle parole del professore.

Oleron si avvicina velocemente a lui. In mano possiede un libricino ben stampato, pregiato, un’illustrazione emerge dalla copertina. E’ un disegno di Beardsley per “Ligia” di Edgar Allan Poe.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Cosa te ne sembra?

 

 

EGISTUS

(Chad Murray)

E’ affascinante,Oleron.

Ma dove portano questi libri?

Che speranza possono darci?

Perché mai dobbiamo preferirli ai libri che ci propongono a scuola, dove tutto è chiaro e razionale?

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Hai detto bene, Egistus

Senti queste parole di Baudelaire su Poe.

“Esiste allora una diabolica

provvidenza che prepara

l’infelicità nella culla,

che getta premeditatamente

esseri angelici ricchi di

intelligenza in ambienti

ostili,come martiri nel circo?

Vi sono dunque delle anime

Sacre, votate all’altare,

condannate a camminare verso

la gloria e la morte,

calpestando le proprie macerie?

L’incubo delle tenebre

Stringerà in una morsa eterna

Queste anime elette?

Inutilmente si dibattono,

inutilmente si addentrano nel

mondo, ai suoi fini ultimi,

agli stratagemmi; perfezioneranno la

loro prudenza, sprangheranno tutte

le uscite,barricheranno le loro

finestre contro i proiettili del caso:

ma il diavolo entrerà nella serratura:

una perfetta virtù sarà il loro

tallone d’Achille,una qualità

superiore il germe della loro

dannazione!”

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

iniziò così la mia amicizia con Oleron.

Riuscii presto a capire i motivi delle sue preferenze scolastiche.

 

(**scena allungata)

OLERON

(Ashton Kutcher)

Latino e greco sono lingue dei libri magici.

Anche l’arabo e il cinese antico sono lingue che custodiscono segreti.

Nessuna delle lingue moderne è utile per interpretare i segni del tempo dietro il tempo.

 

EGISTUS

(Chad Murray)

E cosa intendi per tempo dietro al tempo?

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

E’ il luogo dove abitano coloro che esistevano prima di noi,

e un giorno di nuovo abiteranno il mondo.

Quando ritorneranno, essi ci interrogheranno in queste lingue.

Guai allora a chi non conoscerà le antiche formule,

a chi non saprà pregare!

E non le sordide preghiere della resa e della sottomissione.

Le preghiere della battaglia.

Il grido dell’angelo caduto.

Così ci ricongiungeremo e bruceremo nel rogo tutti coloro che nel rogo ci uccisero!

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Malgrado mi fingessi scettico, ero spaventato.

Ero però sempre più affascinato da lui,

tanto che poco alla volta persi interesse per lo studio.

Aspettavo con ansia i suoi libri..

Ero diventato il suo specchio, lo specchio per i suoi pensieri.

 

Stacco.

 

 

E’ sera. Egistus sta passeggiando nel giardino del collegio.

Una donna si avvicina a lui.

 

LA DONNA

(Bebe Neuwirth)

-con paura alla gola-

Non lo frequenti!

 

EGISTUS

(Chad Murray)

di chi parla?

 

LA DONNA

(Bebe Neuwirth)

Non frequenti quello strano ragazzo, signor Egistus!

Fino a poco tempo fa dormivo nelle case vicino al laghetto.

Tutta la notte dalla camera di quel ragazzo sentivo venire

rumori strani. Una mattina diedi un’occhiata dalla finestra.

Era come se nella camera fosse passato un ciclone.

Tutto era rovesciato… ribaltato.

Il materasso era come sventrato da..non so quale mano… e

sul muro… c’erano quei segni…

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Quali segni?

 

La donna non risponde..

La cinepresa si gira in direzione opposta alla donna. Oleron.

L’ala di capelli gli copre metà del viso, e l’espressione con cui guarda la donna è terribile.

La donna scappa via facendosi il segno della croce.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Qualcosa mi dice che stavate parlando di me.

Non crederai a tutto quello che viene detto su di me.

 

EGISTUS

(Chad Murray)

-precipitosamente-

Oleron, perchè non mi hai mai fatto entrare nella tua camera?

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Non sei pronto!

 

Oleron si allontana bruscamente.

 

Stacco.

 

E’ notte fonda.

La donna che si era avvicinata a Egistus ora sta dormendo.

Un tonfo secco la fa svegliare di soprassalto.

La donna si spaventa e si alza. E’ completamene nuda e piena di graffi.

Si accorge del suo stato e grida. Ma un’ombra da dietro si avvicina.

Cade a terra tramortita. Un figura si avventa su di lei, comincia a muoversi insistentemente sulle zone basse. Dalla bocca della donna esce del sangue.

Poi gli occhi si sbarrano capovolti.

Stacco.

 

(* scena inedita)

La cinepresa riprende l’esterno di un’ edificio. La luce di una stanza è accesa.

Al suo interno vediamo Oleron suonare una melodia triste, quasi evocativa. La musica sale d’intensità...le note sono sempre più violente,il montaggio è “frastagliato”... degli echi lontani si aggiungono al ritmo calzante che proviene dallo strumento del ragazzo.

Le immagini si allontanano dalla stanza in campo lunghissimo... si scorge il paesaggio notturno in lontananza. La melodia tace. Rimane il “rumore” del silenzio. Ritorniamo all’interno della camera di Oleron il quale ha smesso di suonare... è immobile, il volto si sposta più volte in varie direzioni...come se aspettasse qualcosa..

Poi preso da un attacco d’ira comincia a blaterare...

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Voi dovete venire da me!!

Io sono pronto!

Vi prego!

Vi scongiuro!

Io non mi piegherò alla vostra tortura!

Mai!....Mai!

Volete che io guardi?

Ho capito...ho capito la vostra superiorità...

Ecco.... vi porgerò il del mio sangue...

 

Oleron inizia a sfregiare il suo esile corpo, il sangue spruzza dalla vecchia ferita del collo.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Io vi darò il mio sangue!!

 

 

 

Stacco.

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Sul conto di Oleron fiorivano molte storie

inquietanti. Seppi che aveva perso i genitori

e viveva da solo in una vecchia casa di Barcairn.

Che due suoi fratelli erano morti di una malattia misteriosa,

di origine nervosa.

Che era stato visto frequentare bordelli,da cui, per la

sua giovane età, era stato prelevato dalla polizia e

riportato a casa.

(**)

Come talvolta succede, questo stillicidio di notizie finì con l’ottenere

l’effetto opposto. Pensai che non era giusto che tutti ce l’avessero con lui.

In fondo stava da solo e non infastidiva nessuno, a differenza di tanti altri “bravi ragazzi” di cui conoscevo le perfidie e le malignità.

C’era, nel suo dignitoso isolamento, qualcosa di disperato.

Dopo averlo conosciuto, i libri di scuola non avevano più lo stesso significato per me.

Poco per volta il mio disinteresse per lo studio divenne totale, e il mio sguardo verso i compagni sprezzante come quello di Oleron.

Nessuna delle parole che sentiamo in questa prigione è degna di essere ascoltata, egli diceva.

Forse era vero. Esistevano altre parole, in una lingua arcana e terribile.

A cosa, a chi dovevamo ricongiungerci?

 

 

 

 

La cinepresa fa una panoramica dall’alto dell’istituto mentre comincia a nevicare.

E’ mattino presto e Oleron è in cortile. Fa molto freddo. Il ragazzo indossa un mantello nuovo. Egistus si avvicina verso Oleron…

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Oggi niente scuola.

Ho qualcosa da farti vedere.

 

 

 

I due camminano verso un vecchio muro di cinta che chiude il collegio dalla parte dei campi. Alcuni mattoni sono stati tolti, perciò i ragazzi non hanno difficoltà a scavalcarlo. Oleron salta giù dall’altro lato con gran agilità, anche Egistus lo salta senza problemi.

I due camminano lungo la strada che conduce alla città.

I due voltano verso una strada di ghiaia tra cespugli di more, finché giungono a un edificio bianco. I ragazzi si arrampicano su un muro e poi sul tetto di una casa. Da lì si vede il cortile dell’edificio, dove passeggiano alcuni uomini. Dai loro movimenti e dalle loro grida capiamo che sono pazzi furiosi, e che quello è il cortile di un manicomio.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Eccoli, loro hanno visto

Quelli – che – erano -prima.

Hanno guardato la medusa negli occhi.

Melmoth parla per loro, con voce di belva.

 

Egistus ascolta impaurito il delirio di Oleron, inframmezzato dalle grida e dalle implorazioni dei malati.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Essi hanno incontrato la verità e la verità li ha spezzati.

Eppure c’è chi può guardarla in faccia.

Quando io la incontrerò, non risponderò con queste grida e questi balbettii.

Io dirò: salve, sono uno di voi.

E come voi voglio il male.

Proteggetemi e sarò vostro come prima di me lo furono Caligola e Gilles de Rais.

 

 

Oleron sembra invasato..

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Questa è la strada, Egistus.

Questa è la prova che quelli esistono!

 

I suoi lineamenti sono stravolti, mentre inchioda le braccia del compagno, lo stringe con forza. Egistus si accorge che lo sta spingendo all’indietro, sul tetto spiovente.

 

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Fermati,mi fai cadere!!

 

 

 

Egistus cerca di divincolarsi.

Una donna emette un urlo, sta guardando la scena atterrita.

Oleron si ferma, e comincia a ridere.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Coraggioso Egistus!

Tu vuoi conoscere i segreti dell’Ombra,

ma al primo scherzo sei già terrorizzato.

Sei un pessimo allievo!

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Mi chiedevo cosa sarebbe successo se non fosse arrivata quella donna:

avrebbe veramente interrotto il suo scherzo?

 

 

 

Oleron e Egistus sono di ritorno verso il collegio.

Oleron salta su e giù aprendo il mantello. Il cielo è nuvolo.

 

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

C’era qualcosa nel suo corpo, una deformità che non avevo mai notato.

Al ritorno, fummo naturalmente scoperti.

Ci minacciarono di espulsione.

Ma era il tempo delle vacanze di Pasqua e fummo perdonati.

Saremmo tornati a casa per venti giorni.

 

 

 

Egistus davanti al preside..

 

 

IL PRESIDE

(Philip Baker Hall)

Avrà il tempo per riflettere su ciò che le sta accadendo.

Lei era un ottimo allievo.

Ora c’è un’ombra nefasta sul suo capo, e quest’ombra ha un nome.

Spero che lei se ne liberi.Quanto a Oleron, l’unica cosa che posso dire è:

Dio abbia pietà di lui.

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

I giorni che trascorsi a casa mi fecero sembrare il collegio mille miglia distante.

Era come se, lontano Oleron, fossero scomparsi anche tutti i pensieri che mi avevano intossicato.

Mi giunsero intanto voci che Oleron si era ammalato.

Poi conobbi una ragazza. Era figlia di amici che erano venuti a trovarci.

Bionda,con gli occhi azzurri, insomma un sole.

Ovunque stavamo ci baciavamo,(**)ero il più felice degli uomini,

mentre lei diceva ridendo:

 

ELEONORA

(Alison Lohman)

E dire che quando sono venuta la prima volta mio padre mi aveva messo in guardia:

“Non ti piacerà” mi aveva detto “è un ragazzo strano, così triste!”

 

Egistus V.F.C.

Tornai alla prigione,in collegio.

Trovai Oleron all’uscita della mensa.

Era ancora dimagrito, quasi spettrale.

Iniziò a parlarmi farneticando.

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Devi aiutarmi Egistus!

Loro sono venuti e mi hanno parlato.

 

La cinepresa si avvicina in primo piano di Oleron enunciando una nuova ferita al collo.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Loro sono più forti di me, ma ho resistito.

Devi aiutarmi!

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

C’era qualcosa in lui di ancor più spaventoso.

Come se ci fossero due,tre Oleron dentro di lui che combattevano,

ognuno cercando di annientare l’altro in una lotta spietata.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

io resisterò. C’è solo un modo per resistere a loro… ed è diventare come loro…tu vedrai…tu non sai come ci si può trasformare… tu non sai…

 

 

 

 

Oleron si avvicina a Egistus.. lo guarda negli occhi, profondamente.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Tu sei cambiato!

 

 

Egistus troppo intimorito dal volto pietrificato del compagno ,distoglie lo sguardo.

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Il bene è entrato in te,

tu hai perduto la strada.

Ma non puoi abbandonarmi ora.

 

 

La mano di Oleron tiene fermo il braccio di Egistus che cerca di divincolarsi.

Egistus non riesce perché la presa è forte, ma d’un tratto egli con un grido prima e uno spintone dopo, fa cadere Oleron a terra.

Un professore intanto si avvicina ai due..

 

PROFESSORE

Cos’è successo?

 

 

 

Oleron tiene la testa china.

 

 

 

PROFESSORE

Vi porto immediatamente in presidenza!!

 

 

 

Oleron alza la testa e sputa in faccia al professore.

 

Stacco.

 

(*)

IL PRESIDE

(Philip Baker Hall)

Signor Oleron... il suo comportamento ha raggiunto livelli troppo esagerati.

Sono costretto ad espellerla dalla scuola! Non posso permettere che

certi individui vadano a corrompere le menti di altri ragazzi!

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

 Lei non è altro che un inutile verme...

“Tum cruor et volsae labuntur ab aethere plumae”

Un giorno si pentirà della sua decisione!

 

 

Il preside lo guarda con aria di sfida.. la cinepresa stringe sugli occhi di Oleron.

 

 

(*)

La cinepresa riprende Oleron che si allontana dall’istituto con la carrozza di famiglia. I collegiali, compreso Egistus lo guardano andare via. La cinepresa con un movimento di dolly si alza e chiude in dissolvenza.

 

 

 

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

La scuola finì.

Fui promosso e lasciai il collegio senza rimpianti.

Prima dell’estate, insieme a Eleonora stavo progettando una vacanza al mare.

Di Oleron sapevo solo che dopo l’espulsione dal collegio viveva a Barcairn ed era molto malato.

Fu con grande stupore ,quindi, che un giorno mi vidi recapitare un suo biglietto.

 

V.F.C. Oleron

Caro Egistus,

    Inutile dire che mi rattrista il modo con cui ci siamo lasciati.

In effetti stavo passando un brutto periodo e mi sono comportato da sciocco.

Presto partirò definitivamente per un paese straniero.

Non vorrei lasciarti un cattivo ricordo di me: sei stato in fondo l’unico amico che ho avuto in questa sfortunata vacanza tra i mortali.

Ti prego di venire a casa mia domani sera,con la tua candida compagna.

Ceneremo insieme e ti mostrerò che anche io sono capace di sentimenti quali l’ospitalità e la gratitudine.

Ti prego di non negarmi questo ultimo favore.

 

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Fui molto turbato da questa lettera.

Ma non potei rifiutare l’invito ,così riuscii a convincere Eleonora ad accettare.

 

 

Stacco.

 

 La cinepresa mostra una casa che occupa tre lati del vicolo, i muri sono coperti da una cascata di edera ormai disseccata, di color giallo spento.

Qua e là spuntano pezzi di affreschi scrostati, stemmi araldici, e teste di lupo sbrecciate.

Egistus ed Eleonora arrivano alla casa, una domestica li fa entrare all’interno dell’abitazione.

Oleron li attende al centro della stanza, una stanza grande, con soffitto a volta.

In fondo c’è una tavola apparecchiata con un mazzo di rose bianche dal profumo dolciastro. L’unica luce proviene da una lampada a stelo a forma di airone, le finestre sono chiuse da pesanti tende rosse.

I tre si accomodano per mangiare. Oleron è spettinato e vestito con una camicia bianca, si intravedono ancora le strane cicatrici sul collo.

(**)Il volto di Eleonora è teso...

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Sapete... questa notte ho sognato di andare al mare..

Il mare...certo, la mia apparizione su una spiaggia piena di bagnanti col mio vestito nero sarebbe un bell’avvenimento!

 

I tre ragazzi ridono. Cominciano a mangiare, i volti sono più rilassati.

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Gradireste un po’ di musica?

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Non è una cattiva idea...vero Eleonora?

 

ELEONORA

(Alison Lohman)

No, certo che no.

 

 

 

Oleron rientra in sala accompagnato dalle note di un disco “Valzer del pipistrello”di Strauss.

Gentilmente si avvicina ad Eleonora e le chiede la mano per un ballo.

Eleonora accetta.. il volto di Egistus è preoccupato.

Egistus si accorge che Oleron tiene la mano lungo la vita di Eleonora.

La ragazza però non sembra turbata.

I due volteggiano per la stanza, Oleron conduce con maestria. Girano così forte che Eleonora si lascia cadere su una poltrona ridendo.

 

 

ELEONORA

(Alison Lohman)

Mi gira la testa

 

 

 

Eleonora è pallida e ansima. Oleron la tiene per una mano.

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Non è nulla

 

Dopo un attimo la ragazza rovescia la testa all’indietro svenuta.

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Non dovevo farla ballare subito dopo cena.

Vado a cercare qualcosa per farla riprendere.

 

 

Egistus rimane solo con la ragazza. La sostiene per la testa.

Si sente il respiro regolare.

Dalla stanza vicino si sente un rumore agghiacciante.

E’ una voce profonda, non umana, sembra un lamento.

 

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Oleron!

 

 

 

 

La porta si apre. Oleron… il vecchio Oleron,il ragazzo del liceo.

 

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Egistus, amico mio.

Quanta messa in scena!

Che ridicola commedia. Mi riconosci ora?

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Cosa vuoi fare?

  

 

 

Oleron avanza verso Egistus..

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Io non ho abbandonato la strada.

E ora tu mi aiuterai a compiere il passo finale.

Quelli vogliono una prova.

Non dobbiamo esitare.

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Oleron... Eleonora sta male..che razza di discorsi stai facendo?

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Lei è la prova, Egistus.

Lei sarà il nostro dono per gli Immensamente Grandi.

Una fanciulla innocente.

Ricordi l’illustrazione del primo libro che ti mostrai?

Ormai dovresti sapere anche tu quali sono le vittime preferite da quelli!

 

EGISTUS

(Chad Murray)

Demonio!

Non toccarla!

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

L’ ho drogata con una polvere nel vino.

E ora mi aiuterai a portarla al loro cospetto.

Si adirerebbero se lei non arrivasse..

 

 

 

Si sente di nuovo quella voce terribile.

Egistus prende la lampada e la lancia contro Oleron. Il ragazzo la scansa, ma la lampada cade sulla tovaglia e prende fuoco.

 

(**)

OLERON

(Ashton Kutcher)

Tu non capisci quanto è importante per loro..

Egistus ti prego!!

 

Il fuoco divampa, la stanza diventa rovente, le fiamme circondano il corpo di Oleron che come impazzito inveisce contro Egistus...

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Tu sei la mia rovina!

La mia maledizione!

Io ti odio! Ti odio...

(strilla)

 

Egistus prende la ragazza tra le braccia e fugge fuori. La casa prende rapidamente fuoco.. Oleron salta di corsa da una finestra.

La villa brucia completamente.

(**)

Oleron è a terra e piange disperatamente... è un pianto nervoso, alterato, quasi furioso.

(Ellisse temporale)

Arrivano i pompieri…

 

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Ai pompieri raccontai che si era trattato di un incidente.

Avevo troppa paura di Oleron ormai.

Lo sguardo che mi lanciò quando ci separammo, non potevo dimenticarlo.

 

 

 

Lo sguardo di Oleron rivolto a Egistus..

 

 

OLERON

(Ashton Kutcher)

Ci rivedremo.

Quelli non amano essere ingannati.

E sanno aspettare.

 

Stacco.

Fine flashback.

 

Egistus si trova davanti le scale che portano a casa Oleron.

Comincia a salire. Intorno è completamente buio.

 

Egistus V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Oleron riappariva nella mia vita.

Come se tutto fosse predestinato.

(**)Per anni, dopo quel giorno, avevo ripensato a quello

che era successo. C’era veramente qualcosa ( e che cosa?) nella

casa di Barcairn?

Mi ero convinto col tempo  che era stato soltanto il delirio di un ragazzo

folle e maniaco che aveva contagiato anche me.

Ma ora tutto ritornava, e la ragione non mi sosteneva più contro le ombre

Che risorgevano in quella notte paurosa.

 

 

Ha smesso di piovere.

Egistus sale gli scalini lentamente.

Sullo sfondo della montagna appare una vecchia villa tutta balconi e pinnacoli, con un giardino incolto e statue decapitate.

Sotto il tetto alcuni gargoyles a testa di lupo sgocciolano acqua.

Dai finestroni, aperti malgrado il freddo, tende rosso fuoco si muovono al vento.

Si sente di nuovo il gemito dell’uccello notturno. Egistus suona un rintocco tetro di campana.

La porta si apre, alla luce di una lampada a petrolio si scopre il volto di un uomo..Oleron.

Lo stesso pallore, gli stessi occhi allucinati. Solo mutamento, due rughe profonde ai lati della bocca e i capelli diradati, ma ancora nerissimi.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Sono le due di notte, si può sapere che cosa vuole?

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Oleron.. sono Egistus.. siamo stati compagni di scuola.

 

Oleron alza la lampada per vedere meglio.. sembra turbato.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Che sorpresa, dopo tanti anni.

Ma come sei capitato qui?

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Un incidente. La macchina si è bloccata proprio sotto la tua villa.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Allora non è la volontà.. è il caso che ti ha portato.

Accomodati.

 

 

 

Egistus entra in casa.

Oleron accende un’altra lampada sul tavolo. La stanza si illumina.

Due pareti sono occupate da una biblioteca.

Alle altre sono appese spade orientali, maschere rituali e due grandi quadri. Una medusa di Rubens e un diavolo tibetano su carta di riso.

Sulla scrivania sono sparsi vecchi manoscritti e il cranio di un animale.

Le tende delle finestre danno un riflesso sanguigno.

Oleron fa sedere Egistus…

 

 

OLERON

(Brad Dourif)

Di cosa ti occupi.. sì insomma che lavoro fai..

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Sono giornalista.

Tu cosa fai..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Beh… dopo aver trascorso qualche anno in Oriente,

(con un sorrisetto)

a studiare,

sono tornato in quella villa, dei miei genitori..

vendo e compro libri.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Chi è quella vecchia, della casa di sotto?

 

OLERON

(Brad Dourif)

-RIDENDO-

La vecchia Linda.. non ricordi la cameriera della casa di Barcairn?

E’ decrepita e mezza pazza, dopo l’incendio che… abbiamo provocato, ma pensa dopo tanti anni ti ha riconosciuto… La tengo lì per pietà… e c’è anche Machen, l’autista.

 

 

Lungo silenzio..

 EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Io non volevo provocare l’incendio.

Tu mi hai obbligato a farlo.

 

 

 

Oleron si alza, sembra ascoltare qualcosa provenire da lontano.

Chiude una porta di fianco la biblioteca.

Si siede davanti a Egistus..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Ora che il caso ti ha portato qui Egistus,è bene che ti spieghi cosa avvenne quel giorno:

un equivoco, un colossale equivoco…

ero un ragazzo un po’ folle, con i turbamenti propri di quell’età… pensai… ebbene sì pensai che si sarebbe potuto fare un festino con Eleonora.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Un festino?

 

OLERON

(Brad Dourif)

Certo!

Non un sabba diabolico… ancora non capisci?

Pensi che fossi così anormale da non provare certi desideri?

Dietro il mio gusto per le illustrazioni sadiche con fanciulle discinte non c’era una possessione diabolica, ma qualcosa di assai più comune di noi ragazzi..il sesso.

Recitavo sempre, a quei tempi… e quando vidi Eleonora, fui sconvolto.. avrei fatto qualsiasi cosa per una ragazza così bella.. e pensai che con la paura avrei ottenuto tutto ciò che volevo.

Era una cosa sciocca, un po’ perversa.. ma mi eccitava l’idea.

 

  EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Vuoi dire che… volevi farci l’amore? E anche io..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Esatto. Molte cose potevano succedere quella notte.

Ma tu non hai voluto..

 

 

 

Oleron guarda fuori scostando la tenda.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

io non so se crederti Oleron, agivi veramente come un pazzo, parlavi di quelle misteriose presenze e..

 

 

 

Da qualche parte nella casa si sente un grido di una donna.. poi un ruggito non umano.

Egistus scatta in piedi.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

di là, cosa c’è di là?

 

OLERON

(Brad Dourif)

non ho sentito niente..

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Oleron, io ho sentito bene.

Una voce di donna, spaventata.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Vado a vedere..ma sono sicuro che ti sbagli.

 

 

Oleron esce dalla stanza. Egistus resta solo.

L’uomo si aggira turbato. Vede sulla scrivania quattro pugnali affilatissimi. Uno è tornato di strani disegni e porta inciso un verso in latino

(“Tum cor et volse labuntur ab aethere plumae”). Guarda i libri. Ce ne sono alcuni con illustrazioni veramente terrificanti.

Da lontano si sente la voce di Oleron, sembra gridare a qualcuno.

Una folata di vento entra dalla finestra e scompiglia le carte.

Un manoscritto cade a terra.. Egistus lo prende e legge..

 

 

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

“Di tutti gli orrori che immaginavo, questo è oltre ogni pensiero e ogni immaginazione...

ciò che mi è successo non era scritto in alcun libro, in alcuna piega del mantello della notte…

 

 

 

Oleron sorprende Egistus leggere probabilmente il suo diario..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Trent’anni non ti hanno fatto perdere la confidenza in me,Egistus, visto che stai frugando tra le mie cose.

 

 

 

Oleron strappa dalle mani di Egistus il diario.. con un unghia ferisce la mano dell’ex compagno.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Come vedi difenderò i miei segreti col sangue.

Comunque non c’è nessuno di là.

Siamo soli con i nostri fantasmi. Forse arrivano voci dalla casa vicina.

A volte l’eco della montagna le porta fin qua.

 

 

 

I due si siedono davanti al camino. Oleron accende il fuoco con cura..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Non ho ancora luce elettrica ma l’avrò presto.

E non ho telefono.

Se vuoi puoi dormire qui stanotte, sul divano..

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Sul divano? Non hai altre camere da letto?

 

OLERON

(Brad Dourif)

solo una..la mia.

 

 

 

Egistus guarda Oleron molto dubbioso.. nella sua mente pensava che anche questa volta gli aveva detto una bugia.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Oleron, quella notte a Barcairn sentii nella stanza vicina un suono mostruoso...come il lamento di una qualche creatura.

 

 

Oleron stringe le labbra e si passa una mano sulla gola,il tono di voce diventa esageratamente allegro..

 

OLERON

(Brad Dourif)

Ma certo, ora ricordo: il mio vecchio giradischi...era mezzo guasto, e perdeva giri...un valzer cantato da un orco a diciotto giri, ecco cos’ hai sentito.

 

Oleron cerca di ridere...

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

E quelle ferite sul collo?

 

OLERON

(Brad Dourif)

-BRUSCAMENTE-

non ricordo.

Adesso penso che dovremmo riposare tutti e due.

Parleremo dei vecchi tempi domattina.

Vado a prenderti una coperta.

 

Egistus resta di nuovo solo.

Intanto fuori ha ripreso a piovere.

Egistus si dirige verso la finestra per chiuderla... improvvisamente ai suoi occhi un’ombra attraversa il prato,e si dirige verso il retro della casa.

Si sente l’ululato di un animale... L’uomo si gira e capisce che quel verso viene dall’interno della casa, poi un grido di donna. Egistus ha il volto spaventato come se stesse ricordando una frase...

 

OLERON V.F.C.

“Quelli non amano essere ingannati. E sanno aspettare.”

 

 

La porta incomincia ad aprirsi lentamente... dal buio emerge qualcosa di non chiaro..sembra un’ala gigantesca..

Egistus emette un urlo di paura e incoraggiamento personale...

Quando il “Qualcosa” entra nella zona di luce della lampada, vediamo Oleron che regge una coperta..

 

OLERON

(Brad Dourif)

hai i nervi a pezzi Egistus... proprio non riesco a convincerti che di essere un tranquillo gentiluomo di campagna.

Mi credi veramente un mostro?

 

Egistus guarda le sue mani bianche, appoggiate al bracciolo del divano, la bocca crudele, le sopracciglia come ali di uccello. Il rumore della pioggia si fa più forte.

 

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

dimmi la verità Oleron..

 

 

 

Oleron non lo guarda, fissa il palpitare delle tende rosse, dalla finestra continua ad entrare aria fredda.

 

OLERON

(Brad Dourif)

ci sono persone che possono conoscere la verità e altre che la verità spezza.

Ne vedesti alcune un giorno in un cortile.

Allora sperai che tu potessi percorrere la mia strada.

Sbagliavo: anche tu preferisci la luce alle ombre.

La notte non sarà mai la tua padrona. Ma non sfidarla!

 

 

 

Oleron si avvicina a pochi centimetri dal viso di Egistus..I suoi occhi brillano...occhi non umani..

 

OLERON

(Brad Dourif)

non ti dirò la verità perchè essa è al di sopra della forza del tuo cuore.

Credo che faresti meglio ad andartene subito,Egistus.

 

La voce di Oleron si fa sempre più roca e grave..

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

resterò qui stanotte,Oleron.

 

OLERON

(Brad Dourif)

stai attento Egistus..non uscire da questa stanza per nessun motivo!

Questo è l’ultimo consiglio che ti do.

Per nessun motivo!

 

 

Oleron esce dalla stanza, il lume sul tavolo si affievolisce.

Egistus è di nuovo solo..osserva la stanza.. i libri,lo sguardo della Medusa, le tende rosse.

(**)EGISTUS V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Forse sarebbe stato meglio partire.

Credere che quanto mi aveva detto Oleron

sulla notte dell’incendio fosse vero.

Credere di aver immaginato tutto.

 

Egistus guarda fuori dalla finestra, è pensieroso... lo sguardo però scorge una scoperta. A centro metri dalla casa, ci sono i pali delle linee elettriche e telefoniche.

L’uomo esce nel buio. La pioggia si è fatta rada e leggera.

Egistus guarda il muro della casa e vede i fili di collegamento, poi gira intorno alla villa.

 

 

LA VECCHIA V.F.C.

E mi raccomando entri dalla porta principale.

Per nessuna ragione entri dalla porta posteriore...

 

 

Egistus, deciso, si dirige proprio in quella direzione..spinge il battente, una testa di lupo con due occhi di zircone..con stupore dell’uomo la porta si apre.

Un breve corridoio porta ad un’altra porta, che lascia filtrare una luce azzurra. Si sente distintamente provenire dall’interno l’ansito di un animale, poi un cupo rantolo.

Il momento è giunto! Egistus apre la porta e vede..

 

L’uomo vede una stanza arredata modernamente in colori pastello, con ampi divani di pelle bianca, tavoli bassi e quadri astratti alle pareti.

Sul divano una donna con una vestaglia di seta, ingioiellata in modo ridicolo, guarda la televisione.

Ha i capelli tinti di rosso, abbastanza grassottella e abbronzantissima.

Vicino al divano dormono due ragazzi, floridi come lei.

La donna scruta Egistus...

 

LA DONNA

(Megan Edwards)

Mi ha quasi spaventata...immagino che lei sia l’ospite di Oleron.

Lieta di conoscerla: sono la Contessa Oleron, sua moglie.

 

Egistus non riesce a spiccicare una parola.

Guarda insistentemente quella stanza, quella donna..poi dirige lo sguardo verso il televisore..stanno trasmettendo un film dell’orrore.

La donna continua a parlare a raffica..

 

CONTESSA OLERON

(Megan Edwards)

Mi dispiace di avervi disturbato prima,immagino abbiate tante cose da dirvi dopo tanti anni, certo le amicizie di scuola sono quelle che durano di più.

Selvaggia e Bartolomeo li vede stravaccati qui, se non guardano la televisione non si addormentano, delle volte ci addormentiamo tutti e quattro e la tivù resta accesa, sarebbe finita così anche stasera se non arrivava lei, perchè Oleron non si perde mai un film dell’orrore, ha tutte le videocassette, a me non è che mi entusiasmino preferisco la sofisticated comedy, comunque meglio che mio marito stia qua davanti alla tivù, piuttosto in quello studio funereo, lei non sa quante volte ho provato a cambiargli mobilia, una volta ho provato anche a sostituirgli la scrivania gliene ho messa una in bachelite bianca, splendida, ma lui niente vuole vivere tra le sue mummie con quella mania della lampada a petrolio e quei libracci, ma per il resto è un buon uomo, cosa vuole ognuno ha il suo hobby basta che non faccia entrare lì i clienti perchè come avvocato ha dei grossi clienti e quelli esigo che li riceva nell’altro ufficio, quello l’ ho messo a posto io glielo mostrerò tutti mobili svedesi a moquette color perla, se l’immagina dover parlare di affari in mezzo a quei libri funebri e quei quadri, scapperebbero via tutti, ieri avevamo qui il dottor Wantel il presidente del Rotary e Oleron era un pò ubriaco e diceva vieni a vedere il mio studio segreto, Wantel ci è andato e quando è tornato, pardon la volgarità, si toccava lei capisce dove, per il resto Ole è un brav’uomo, meglio una mania così che, non so, le donne, beve qualcosa signor...signor?

 

 

 

L’arrivo di Oleron interrompe il monologo della signora...

Uno dei bambini si sveglia e come sonnambulo esce dalla stanza..

Oleron guarda l’ex compagno. E’ in pigiama, un pigiama a righe azzurre. Si accascia sul divano..Egistus non riesce a guardarlo. La contessa continua a parlare,parlare,parlare.

I due non ascoltano. Improvvisamente Egistus si alza....

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Bene, signora...ora che ho avuto il piacere di conoscerla, devo ripartire..

 

CONTESSA OLERON

(Megan Edwards)

Ma come! Mio marito mi aveva detto che lei si sarebbe fermato qui, stanotte...

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Mi passeranno a prendere alcuni amici di Badle,

traineremo la macchina con un cavo.

 

CONTESSA OLERON

(Megan Edwards)

la macchina? Ma Ole, non mi avevi detto nulla..

 

 

(ELLISSI TEMPORALE)

Oleron e Egistus camminano lungo l’erba bagnata... il cielo si è schiarito: le luci della città sono più visibili.

 

 

OLERON

(Brad Dourif)

Così ora sai. Non devo più recitare.

E’ vero, sono, un tranquillo avvocato di provincia, con una moglie noiosa, due figli, amici stupidi, ore vuote.

Questo è l’orrore che non mi attendevo. Quelli non si sono mostrati. Non mi hanno scelto. E quando sono arrivati, erano molto diversi da come li immaginavo sui banchi di scuola.

Ora mi occupo di matrimoni, eredità, e un giudice decide per me il bene e il male.

Ogni tanto mi chiudo a leggere nella mia biblioteca. Bevo.

Ho i polmoni malati. Tutto qui.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

perchè questa commedia allora?

 

OLERON

(Brad Dourif)

Tu ricordavi un giovane demonio.

L’equivoco di quella notte a Barcairn mi aveva dato su di te un insperato potere.

Ero infelice e ardente allora, ma in tutto ciò che facevo c’era speranza.

Tutto ciò che potevo sognare, anche se orribile, lo amavo. Era la mia ricchezza.

Ho pensato che recitando ancora una volta, almeno tu mi avresti ricordato come ero in quei giorni. Quando sei entrato da quella porta, per nessun motivo avrei voluto che tu scoprissi la verità.

Cosa ne era di Oleron, trent’anni dopo. Ora che hai visto capirai, e mi perdonerai.

Ecco dove portava la strada, Egistus. Grazie della tua amicizia.

 

 EGISTUS V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

Così lo vidi per l’ultima volta, un signore magro che camminava sull’erba in pigiama e veste da camera.

 

OLERON

(Brad Dourif)

Il mio autista ha riparato la tua macchina..puoi ripartire.

 

 

Egistus si avvicina a Oleron...i due si salutano con una stretta di mano.

L’auto di Egistus brilla sotto la luna. L’uomo mette subito in moto. Guarda verso la villa ma le luci sono tutte spente.

 

(**)EGISTUS V.F.C.

(JEFF BRIDGES)

 Mi allontanai. Il libro di Oleron era chiuso.

L’ultima pagina toccava a me.

 

La cinepresa riprende Egistus che guida verso la cittadina di Badle. E’ l’alba.

La macchina arriva all’albergo, il portiere lo accoglie eccitato.

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

L’aspettavamo per mezzanotte, la signorina Lea era molto preoccupata.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Sono rimasto bloccato nella strada di Valle dell’Ombra.

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

accidenti. Certo di peggio non poteva capitarle. E’ completamente disabitata.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Non completamente.

Fortuna ha voluto che mi fermassi proprio sotto villa Oleron.

L’avvocato era un mio compagno di studi. Mi hanno aiutato a ripartire.

 

Il portiere dell’albergo distoglie lo sguardo.

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

capisco signore..mi dispiace.

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

le dispiace cosa?

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

che l’avvocato Oleron fosse suo amico..

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

perchè fosse?

 

Il portiere lo guarda sorpreso..

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

il signore mi prende in giro? Non conosce forse la storia?

 

Egistus come rabbrividito riesce a dire...

 

EGISTUS

(JEFF BRIDGES)

Me l’ hanno appena accennata...

 

IL PORTIERE

(Michael Elsworth)

L’avvocato Oleron, una notte di tre anni fa, dopo aver ucciso la moglie e i due figli, si è dato fuoco, nella sua casa.

E’ rimasta solo la dependance con due vecchi servitori.

Sembra che nella villa ci fosse una biblioteca di grande valore, quadri antichi e libri...strani oggetti misteriosi, magici, io non me ne intendo.

Tutto è andato distrutto dalle fiamme. Nessuno se l’aspettava.

L’avvocato sembrava una persona così a posto... così normale..

Ma certo lei lo conosceva meglio di me..

 

La cinepresa si avvicina verso il volto di Egistus impietrito..

 

 

 

 

Diretto da

Peter jackson

 

Sceneggiatura

Emiliano balsamo

 

Tratto da un racconto di

Stefano benni

 

cast

Jeff bridges

Brad dourif

Chad murray

Ashton kutcher

Topher grace

Alison lohman

Philip baker hall

Megan edwards

Michael elsworth

Harriett andersson

Bebe neuwirth

 

Direttore di fotografia

Andrew lesnie

 

MONTAGGIO

Jamie selkirk

Emiliano balsamo

 

 

Musiche

Howard shore

 

Scenografie

Richard taylor

 

Costumi

Ngila dickson

 

Produzione

Balsamo emiliano

Balsamo gabriele

Peter jackson

 

E&g  ltd.

 

TUTTI I DIRITTI RISERVATI©

Film non reale, partecipa al gioco virtuale

Di CINEMATIK

www.cinematik.cjb.net

PER IL CONCORSO VIRTUALE

CISTERNA SUMMER FESTIVAL 2003

 

 

 

 

A CAUSA DI UN DISSERVIZIO

NEGLI UFFICI DELLA E&G Ltd.

NON SI E’ POTUTO INSERIRE

UN SITO PER IL FILM

CONTENENTE INTERVISTE

E SPECIALI.

 

PERTANTO INSERIREMO QUI

ALCUNI CONTENUTI SPECIALI:

 

 

 

 

Interviste

Interviste a Peter Jackson, Jeff Bridges, Emiliano Balsamo

A Peter Jackson:

Il suo lavoro con la E&G ltd. continua con questo interessante film tra l'horror e il noir... 

Innanzitutto lavorare con i fratelli Balsamo è sempre un affare.. non si sa mai se lo stipendio riescano a dartelo! :) Gli incassi di The Hobbit sono stati molto bassi ma questo non mi ha impedito di firmare un nuovo contratto per un film diverso, (da quelli che sono abituato a dirigere) però stimolante. Quando Emiliano mi disse "dirigimi un film" non ci ho pensato due volte... il riscatto fa anche parte del mio dizionario. Al Cisterna non ci sono mai andato prima di questa edizione e debbo dire di essere soddisfatto che la pellicola abbia ricevuto due premi. Sono sicuro che questa nuova edizione riesca a dare un tocco in più alla storia e ai personaggi.

Ci parli di questa inedita edizione...

Come al solito, in ogni film ci si accorge che alcune scene risultino troppo lunghe o rallentino la storia, perciò si decide di tagliarle. Oleron presentato al Cisterna doveva essere equilibrato ma non troppo ridondante, il motivo era dato dalla necessità di non appesantire la storia, dato che gli spettatori avevano un programma vasto di visioni durante tutta la settimana. 
Certo le scene inedite o allungate non sono molte,anche se riescono meglio a presentare i personaggi.

A Jeff Bridges:

Per lei è il debutto lavorare alla E&G...

Sì... senz'altro è stata un'esperienza gratificante... durante la lavorazione il clima era molto sereno e spensierato... sembrava di essere in un film dei fratelli Coen... certo qui ci sono i fratelli Balsamo...con le loro battute stile humour English. 

Ci parli del suo personaggio...

Una cosa che mi ha colpito di Egistus è quella di non fermarsi alle apparenze. Stile decadentismo. Questo personaggio si va letteralmente a contrapporre alle caratteristiche di Oleron. Anche se in certi momenti la strada verso la pazzia e il delirio viene presa anche da Egistus, fragile caratterialmente... spesso schivo e non grande chiacchierone si limita ad ascoltare e a osservare...questo lo porterà anche a capire nel finale cosa stava accadendo.

A Emiliano Balsamo:

Da dove è nata la voglia di girare questo film?

Ovviamente dalla lettura. Stefano Benni è un grande scrittore italiano, Un bar sotto il mare è il libro dove prende vita la storia di Oleron. In Cinematik qualche mese prima uscì un altro episodio tratto da questo racconto e fu un successo con tanto di Oscar. Si partiva dal presupposto che la pellicola doveva uscire al Cisterna, Oleron mi pareva un buon inizio per il nostro "rivincita" nel mondo Cinematikiano.

In molti hanno criticato la vostra scelta di ingaggiare Peter Jackson..

Lo so il rischio c'era. Gabriele non ne era molto convinto e mi disse di pensare ad un altro nome. Se devo essere sincero inizialmente avevo parlato con Philippa Boyens, una sceneggiatrice..collega di Peter per chiedergli se voleva dirigere il film... mi disse testuali parole..."Ma che sei matto!! Ti chiamo una persona adattissima!" Chiamò Peter Jackson... il giorno dopo stavamo parlando del film  in un bar di Wellington. Devo aggiungere però che molti pensano che se un regista nella realtà gira solo film splatter o fantasy in Cinematik non è adatto a dirigere un noir o un film drammatico. Non la reputo una cosa sensata.. il cinema è a trecentosessanta gradi in ogni caso. Spero di non sbagliarmi....