Rassegna Medico Chirurgica

edizione per Internet 1998 novembre

 

 

Forse in Pensione se fosse Pensione©

ISSN 1123 – 9166 Antonio Rosa

 

Il bisogno

L'esistente

La previdenza nasce nel 1879 per Legge Bismark con un contratto di generazioni

laddove molti contribuenti, per lo piu' operai, versavano in un contenitore o cassa un

predeterminato contributo e favorivano cosi' il pensionamento in eta' post-lavorativa.

Possiamo immaginare il sistema come un doppio imbuto(fig.1), laddove a molti

contribuenti iniziali stavano pochi pensionati e il ricambio generazionale all'interno del

mondo del lavoro operaio aveva creato una stabilita' del sistema.

Il sistema previdenziale italiano , nasce con Regio Decreto Legge n.1827 del 4.10.1935 Perfezionamento e coordinamento legislativo della previdenza sociale (GU 26.10.1935 SO n.251) convertito nella Legge 6.4.1936 n.1155 ( GU 26.6.1936 n.147) che e’ l’atto costitutivo dell’INPS , Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Il sistema italiano ha cominciato a squilibrarsi per effetto di numerosi fattori relativi

sia alla

diminuzione di contribuenti :

denatalita'

uso di anticoncezionali

futuro incerto

scarsa redditivita' dei lavoratori

assenza di leggi favorenti l'incremento demografico

diminuzione numero lavoratori

innalzamento dell'eta'd'ingresso nel mondo del lavoro

formazione piu' prolungata

sia all'

aumento del numero dei pensionati:

allungamento della vita media

lavori meno pesanti rispetto alle attivita' puramente manuali dopo gli anni '60

maggiore longevita' della donna rispetto all'uomo con relativo aumento delle pensioni

di reversibilita'

pre-pensionamenti sociali

politici ?!

Dagli esperti del settore si calcola che nel 2000 la crescita della spesa pensionistica in Italia gravera' per il 15,06% del prodotto interno lordo (PIL) ; gia' nel 1998 la spesa pensionistica e' uguale al 120% sul debito, mentre per il 2015 e' prevedibile il crack dell'INPS , pagando l'INPS attualmente circa 8.101.000 pensioni al mese.

Secondo una legge del 1985,perfino il rimpatrio degli immigrati viene pagato dall'INPS , quando questi puo' dimostrare di aver lavorato ( e versato contributi) per una settimana ed essere privo di mezzi : puo' infatti ottenere il rimpatrio gratuito, assieme al rimborso dei contributi versati, maggiorati del 5% .

Secondo gli studiosi del settore, l'INPS puo' risanare il proprio deficit in due modi:

1. aumentando i contributi e/o i contribuenti

2. diminuendo i pensionati

3. aumentando il periodo di lavoro

 

Molti si chiederanno che c'entra l'INPS con il mondo sanitario : ebbene molti sanitari hanno cumulato contributi precedenti a quelli provenienti da altri forme previdenziali nell'INPS per effetto di procedure consentite dalla legge.

Inoltre, per risanare lo spaventoso buco INPS , per effetto di una delle utime leggi finanziarie , a mo' di espoprio legalizzato , il legislatore impoveri' altre casse previdenziali - tra cui l'ENPAM , di un tributo forzoso .

L'ENPAM nasce nel 1958 ( DM 7.1.58 in G.U. 22.1.1958 n.17) e pare godere di ottima salute ,ma a fronte di un esborso elevato e annuale da parte dei Medici ( per il solo 1998 £.1.875.000 per coloro che hanno superato il 40° anno di eta') eroga una miserrima e poco decorosa pensione ammontante a £.420.000 netto a bimestre -il riferimento e' al fondo generale ENPAM e non tiene conto della confluenza di altri fondi.

I Medici Ospedalieri fanno capo all'INPDAP -relativamente al trattamento di fine rapporto o buonuscita- e al Ministero del Tesoro per l'erogazione della pensione in senso stretto.

L'INPDAP, nato dalla confluenza di piu' istituti previdenziali (ENPAS-INADEL-ENPDEP-CPDEL-CPS-CPI-CPUG-CTPS) ha recentemente pubblicato i dati relativi al I° semestre 98 che hanno destato nella categoria forti perplessita': infatti le uscite previdenziali sono a giugno al 66,8% rispetto alle previsioni annuali,mentre le entrate contributive non hanno raggiunto il 45% ; tutti i fondi dei vari Enti Previdenziali confluiti hanno disavanzi passivi, tranne la CPS ovvero Cassa pensione sanitari, insieme alla Cassa insegnanti e alla Cassa degli ufficiali giudiziari , stando a significare che queste casse risultano essere il vero polmone dell'INPDAP.

C'e' anche da tener conto che le dismissioni di immobili sono state in gran parte operate a carico della CPS con relativo impoverimento patrimoniale. I piu' giovani troveranno quanto versato dai loro predecessori per la liquidazione della buonuscita?

I Sanitari ospedalieri e gli altri di struttura pubblica non possono essere allegri :

chi e' gia' in pensione , probabilmente ha raggiunto il massimo pensionabile stando a tempo pieno negli ultimi anni di carriera ; ma chi e' attualmente in servizio deve giocoforza incontrarsi - o meglio scontrarsi - con la Legge n.449/97 che ha creato una disparita' di trattamento a seconda che il medico pubblico dipendente , abbia cessato l'attivita' prima o dopo il 1.1.98 l'attivita' .

Da tale data,infatti,il medico che termina il lavoro seppur con 40 anni di servizio, o comunque con un numero di anni utili sufficienti per il diritto alla pensione, se non avra' compiuto l'eta' pensionabile (65 anni per gli uomini e 60 per le donne), non potra' piu' cumulare l'intero importo della pensione con eventuali altri redditi da lavoro anche se derivanti dalla libera professione.

Ricordo anche che la pensione di anzianita' o anticipata, e' totalmente incumulabile nella sua interezza-come gia' per il passato- con ogni retribuzione derivante da lavoro alle dipendenze di terzi (lavoro dipendente).

Va tenuto presente che la pensione di anzianita' al compimento del 65esimo anno di eta' per gli uomini e del 6Oesimo per le donne, viene a configurarsi come pensione di vecchiaia e quindi come tale, se il pensionato alla data del 31 dicembre 1994 ha maturato un minimo di 16 anni di contribuzione, puo' essere cumulato l'intero importo della pensione con redditi da lavoro autonomo.

Ma piu' dettagliatamente si riassumono le diverse possibilita' :

*pensionato di anzianita' prima dei 31 dicembre 1994 - cumula qualsiasi reddito di lavoro autonomo, senza alcuna decurtazione;

*pensionato di anzianita' tra il l° gennaio 1995 e il 31 dicembre 1997, che alla data del 31 dicembre 1994 ha maturato il requisito minimo per il diritto alla pensione nel regime di appartenenza - cumula qualsiasi reddito di lavoro autonomo, senza alcuna trattenuta;

*pensionato di anzianita' tra il 1° gennaio 1995 e il 31 dicembre 1997, che alla data del 31 dicembre 1994 non ha maturato il requisito minimo per il diritto alla pensione - in presenza di redditi di lavoro da attivita' libero-professionale, e' soggetto a una riduzione del trattamento di pensione in misura pari al 50% della quota di pensione eccedente il minimo (lire 697.700 al mese);

*pensionato di anzianita' dopo iI 1° gennaio 1998 - e' soggetto a una riduzione del trattamento di pensione in misura pari al 50% della quota di pensione eccedente il minimo (Lire 697.700 al mese);

*pensionato di vecchiaia con pensione liquidata con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1995 oppure, indipendentemente dalla decorrenza della pensione, puo' contare alla data del 31 dicembre 1994 su un minimo contributivo di 16 anni - cumula l'intero importo della pensione con il reddito da lavoro.

Si considerano redditi da lavoro autonomo:

Fanno eccezione gli emolumenti connessi a cariche pubbliche elettive (Parlamentari, Consiglieri Regionali, Provinciali e Comunali, ecc.) espressamente esentate dal divieto di cumulo dal comma 40 dell'articolo 10 della Legge n° 30/ 1997

 

 

La situazione internazionale

Nella maggior parte dei paesi stranieri esiste un ulteriore pilastro del sistema previdenziale fornito dai Fondi Pensione ed in tal senso si e' mosso il legislatore

italiano, potendo cosi' consentire a tutti i lavoratori la possibilita' di costruire una pensione complementare a quella pubblica, con l'obiettivo del conseguimento, all'eta' pensionabile di livelli piu' alti di copertura previdenziale a fronte di un sistema pubblico sempre piu' ridotto nelle prestazioni previdenziali .

L'adesione al fondo e' volontaria perche' comporta degli esborsi individuali di somme che risultano aggiuntive al prelievo operato gia' dallo Stato per il sistema contributivo pubblico .

Il valore di tali fondi in % al P.I.L. sono:

USA 58,2

INGHILTERRA 74,7

PORTOGALLO 9,9

OLANDA 87,3

GIAPPONE 41,8

IRLANDA 45

ITALIA 3

GRECIA 12,7

GERMANIA 5,8

FRANCIA 5,6

DANIMARCA 23,4

CANADA 43,6

AUSTRALIA 31,6

Nei prossimi anni il lavoratore italiano dovra' ricorrere sempre piu' a forme di previdenza integrativa per potersi garantire una dignitosa copertura economica nella

vecchiaia , anche se esiste una qualche diffidenza , vuoi per scarsa cultura nel campo da parte dei giovani, vuoi per la sicurezza socio-economica che gli Enti Previdenziali Italiani hanno in passato garantito.

Leggi e riforme hanno fortemente tagliato le future pensioni ed altri tagli si prospettano negli indirizzi politici. Il 9.10.1998 e’ stata emanata la Circolare del Ministero delle Finanze n.235/E , avente ad oggetto: "Disciplina delle forme pensionistiche complementari" , ma tali pensioni non vedranno la luce per gli ospedalieri non prima del contratto collettivo nazionale di lavoro 1998-2001 e potranno vantare un regime fiscale meno oneroso .

D'altro canto , se da un lato le pensioni si godono da vecchi, e' altrettanto vero che debbono crearsi da giovani.

 

 

Volenti o nolenti

A questo punto possiamo affermare che il

RISPARMIO PREVIDENZIALE

Obbligatorio Collettivo Individuale

Enti previdenziali Fondi pensione Polizze vita

pubblici Polizze collettive Fondi comuni

di capitalizzazione Prodotti misti

 

Polizze Vita


Vantaggi:

garantisce una rivalutazione minima dei premi pari al 4% annuo (tasso tecnico)

…………………………………………………………………………………………….

i premi versati godono di sgravi fiscali

………………………………………………………..…………………………………..

la rendita finale e’ garantita per tutta la vita

 

Svantaggi:

i costi a carico dell’assicurato sono spesso elevati (caricamenti)

…………………………………………………………………………………………….

solo una parte della redditivita’ dei premi investiti viene riconosciuta

al cliente (percentuale di retrocessione dall’80% in su)

……………………………………………………………………………………………

una polizza di pura rendita e’ una scommessa sulla propria speranza di vita

…………………………………………………………………………………………….

la rendita finale della polizza e’ tassata:il 60% diventa reddito soggetto all’IRPEF

 

 

Piano di accumulo in un fondo ( PAC)


Vantaggi :

il capitale investito dovrebbe rendere di piu’,nel lungo termine, perche’ il fondo puo’ investire non solo in titoli di Stato (come fanno per lo piu’ le Polizze Vita), ma anche in attivita’ finanziarie piu’ redditizie ( come azioni)

……………………………………………………………………………………………

i costi di sottoscrizione sono trasparenti e , in alcuni casi,uguali a zero

…………………………………………………………………………………………..

la rendita finale puo’ essere ottenuta con l’incasso delle cedole oppure un piano di rimborso programmato: il capitale accumulato resta comunque agli eredi

…………………………………………………..………………………………………

la rendita finale non e’ tassata

Svantaggi:

non c’e’ alcun rendimento garantito

………………………………………………………………………………………….

I versamenti nel fondo non godono di sgravi fiscali

………………………………………………………………………………………….

non e’ garantita una pensione vitalizia

 


 

 

Cammino verso la pensione

 


Polizze vita

 

Vendute da :

versamento di una somma periodica a una compagnia vita per un certo numero di anni con l’obiettivo di costituirsi un capitale o una rendita vitalizia integrativa della pensione

sui versamenti gravano:

I premi versati possono essere riscattati, ma con penalizzazioni pesanti nei primi anni

Alla scadenza :


 

Piani di accumulazione di fondi comuni

 

Venduti con prospetto informativo tramite:

versamento di una somma periodica a una societa’ di gestione di fondi comuni per un certo numero di anni con l’obiettivo di costituirsi un capitale o una rendita integrativa della pensione

Sui versamenti gravano le commissioni d’ingresso (0-6% sempre dichiarate)

(n.b.: i versamenti non godono di alcuna deducibilita’)

I versamenti effettuati possono essere rimborsati, con lievi penalizzazioni nei primi anni

il capitale maturato al termine del piano puo’ essere incassato senza alcuna trattenuta fiscale e il rimborso puo’ essere rateizzato (piani di rimborso programmato )

 

 

 

 

 

 

Ho volutamente analizzato un prodotto tedesco attualmente molto diffuso (450.000 utenze e 14200 collaboratori in Italia nel 1998) controllato dall'ANIA e dall'ISVAP e provvisto di Rating A ,quotato in Borsa (Bayerische Vita), afferente alla Bayerische Bank (5a banca mondiale, con un capitale di 478 miliardi di dollari nel 1996

e 30 miliardi di capitali assicurati).

Questa Banca si occupa di risparmio previdenziale dal 1902 (a tutela degli autotrasportatori tedeschi) e ha poi rapidamente diffuso questo prodotto con tassi di rendimento riconosciuti agli acquirenti di 2,31% piu' alti dei titoli di stato nel 1996.

Trattasi,in effetti di una soluzione previdenziale diversa ( si puo' definire un prodotto misto ) assommante

1. piano di risparmio previdenziale ad accumulo per 10-15-20 anni (a partire da £.900.000 fino a £.5.000.000/annui) ;

2. polizza malattia (con pagamento dall'8° al 300° giorno all'anno di £.50000 di diaria ospedaliera rivalutata 10% all'anno- l'inabilita' conseguente non interrompe il programma previdenziale che viene continuato dalla banca)

3. polizza infortuni (stesse diarie che in caso di malattia e stessa sostituzione dell'Istituto; pagamento di invalidita' permanente da infortunio riconosciuta dalle apposite commissioni , se:

4. polizza vita:

a)premorienza per malattia o naturale : l'Istituto si sostituisce al cliente fino alla fine del programma;

b)premorienza per infortunio: come in a), inoltre l'Istituto eroga una volta il capitale iniziale,alla fine del programma solo la rivalutazione;

c)premorienza per incidente stradale: come in a) oltre un aiuto immediato pari due volte il capitale iniziale

Il programma previdenziale e' detraibile dalla tasse al 19% (sgravio fiscale) .

Facciamo un esempio pratico :

- per un risparmio di £.250.000/mese e totale £.3.000.000/annuo x 20 anni in soggetti di 35 anni:

per vita £.2.940.000

per danni £. 60.000

versamenti totali £.60.000.000

capitale finale £.96.461.445 (uomo) £.97.361.058 (donna)

fino a £.122.769.618 o £.123.914.585

- per un risparmio di £.250.000/mese e totale £.3.000.000/annuo x 15 anni in soggetti di 35 anni:

per vita £.2.940.000

per danni £. 60.000

versamenti totali £.45.000.000

capitale finale £.61.113.461 (uomo) £.61.491.749 (donna)

fino a £.73.230.119 o £.73.683.408

- per un risparmio di £.250.000/mese e totale £.3.000.000/annuo x 10 anni in soggetti di 35 anni:

per vita £.2.940.000

per danni £. 60.000

versamenti totali £.30.000.000

capitale finale £.34.586.167 (uomo) £.34.719.880 (donna)

fino a £.39.018.539 o £.39.169.388

 

Le garanzie sono rese immediate dal programma .

Il capitale finale viene dichiarato al 6% o al 7,5% ai sensi delle norme ISVAP, ma negli anni passati la reale capitalizzazione e' stata del 10%.

Si analizzeranno , in successivi articoli , prodotti similari .

I riscatti di laurea

Solo per chi raggiunge almeno 18 anni di contributi entro il 31.12.1995 con il riscatto dei periodi di studi universitari non deve avere perplessita’ al riscatto, in quanto consente di ottenere la pensione liquidata con il sistema di calcolo interamente "retributivo" , certamente piu’ favorevole del calcolo "contributivo" introdotto dalla riforma Dini; chiaramente lo stesso vale per chi , alla stessa data ,possiede gia’ tale anzianita’ contributiva,poiche’ consentira’ di anticipare la pensione di anzianita’.

 

 

 

 


© rassegna medico chirurgica