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Genj malefici e
Gatti Mammoni
Romanzo
Questo romanzo è stato pubblicato da "Michele
Disalvo Editore" nel Luglio 2000 e marzo 2001
E' in vendita anche on line su www.disalvoeditore.it
(Acquistabile in contrassegno)
a
soli 7,20 euro (vedi copertina)
Riassunto scaletta
| Prima Parte: è narrata la vicenda di due novelli sposi, Pepè e Assuntina, che
vanno in viaggio di nozze a Palermo, in coincidenza dei festeggiamenti di Santa Rosalia.
Durante la visita ad un vecchio e cadente palazzo del Settecento sentono una voce
provenire da oltre una parete di marmo. Quella voce narra una strana storia del passato in
cui agiscono dei Geni Malefici e Gatti Mammoni. Alla fine della storia, e in modo
misterioso, i due sposini vengono "risucchiati" oltre la parete di marmo. Da
quella stessa parete vengono contemporaneamente "espulsi" due personaggi della
storia poco prima narrata: uno è proprio il narratore e laltro è sua moglie. I due
erano stati posti sotto un incantesimo e finalmente se ne liberano a scapito di Pepè e
Assuntina, che ne prendono, loro malgrado, il posto. |
| Seconda Parte: due fidanzati, Bartolo e Maria Luigia, vengono in possesso di un
manoscritto, in cui è narrata una storia del passato, che poi risulterà essere
incompleta. Durante una visita allo stesso palazzo visitato da Pepè e Assuntina, i due
fidanzati subiscono la stessa sorte, vengono cioè risucchiati oltre la parete di marmo.
Il manoscritto ritrovato narra di un cavaliere che, per sfuggire alle sue pene
damore, si reca nella Tunisia del Settecento, esoticamente descritta. Le sue
avventure sono quelle di un cavaliere errante, deluso in amore, e che, dopo un duello, va
a trovare un Sultano suo amico, ma nellharem di questultimo vi ritrova la sua
amata, a sua volta desiderata dal Sultano, che laveva comprata. Inutile dire che i
due, da amici, diventeranno rivali. Inizia una guerra damore che sfocerà in un
finale a sorpresa. |
| Terza Parte: vi si ritrovano i simpatici personaggi della Prima Parte, i due
sposini Pepè e Assuntina. Però, stavolta, costoro sono nel passato e si aggirano come
fantasmi tra corridoi e stanze del palazzo, che ora è riccamente arredato. Infatti, sono
prossime le nozze dei due sposini di cui hanno preso il posto. Indossando gli abiti del
700, quelli che avrebbero dovuto indossare gli sposini finiti sotto incantamento, si
adattano allambiente e si rendono perciò visibili agli ospiti-invitati. In questa
terza parte si mescolano le avventure dei personaggi "moderni" con quelli del
passato, con conseguente mescolamento di stile narrativo e di situazioni. E si creano
delle scenette divertenti, con improbabile interpretazione di vita di corte da parte dei
due novelli sposi, che comicamente "vivono" i festeggiamenti, dettagliatamente
descritti, del loro matrimonio-altro. Anche Bartolo e Maria Luigia "arrivano"
nel passato, in tempo per vivere quellesperienza. In pratica, i quattro si ritrovano
in un mondo in cui dovranno lottare per uscirne. |
| Quarta Parte: le due coppie, per evitare di essere sottoposti allincatesimo
ormai imminente, si adoperano per trovare la via per il ritorno "al presente",
ma vengono assaliti e catturati da un gruppo di Gatti Mammoni. I Gatti Mammoni, vengono a
sapere i quattro fuggitivi, sono esseri simpatici che vivono nelle storie e si
nutrono di storie e libereranno i quattro eroi solo se racconteranno una storia.
Maria Luigia, che ha ancora con sé il corposo manoscritto ritrovato da Bartolo, legge ai
Gatti Mammoni una novella fantastica, brillantemente riportata: Lanello Magico, ambientato
"ai tempi dei Mori in Sicilia". |
| Quinta Parte: il capo dei Gatti Mammoni narra a sua volta il finale della storia
del sultano e del cavaliere, che nel vecchio manoscritto era interrotta, e rivela di
essere stato lui, il capo dei Gatti Mammoni, a scriverla. Ma uno stampatore privo di
scrupoli aveva rubato i fogli e nel fuggire era involontariamente finito "nel
futuro" attraverso i "gradini della rupe dorata", che portava alla parete
di marmo bianco. Quei vecchi fogli erano stati poi ritrovati da Bartolo nel vecchio
castello di Donnafugata, dove si trovava per lavoro (Bartolo fa il restauratore). |
Il capo dei Gatti Mammoni, mantenendo la promessa, indica ai quattro
amici la via del ritorno, la porta di marmo, attraverso la quale saranno riportati a casa,
ai nostri giorni, dopo una notte vissuta da fantasmi.
Si tratta di un romanzo strutturato come "storie nelle
storie" che vanno a completarsi a vicenda. Ma loriginalità consiste nel
linguaggio utilizzato: esso ricalca il modo di scrivere di circa duecento anni fa. Tale
linguaggio viene però messo in contrapposizione al modo di narrare di oggi. La
distinzione è netta, divisa in capitoli alterni, e la musicalità di un linguaggio ormai
in disuso risalta in maniera prepotente.
Quanto alla storia narrata, anzi le storie narrate, esse sono un
pretesto, sebbene gustoso, per intrecciare i personaggi e la vita di oggi (narrata con
linguaggio attuale, elementare) ai personaggi e alle storie fantastiche, quasi favole, di
ieri (narrate con stile e linguaggio del passato). Il tutto viene poi a fondersi nel
finale, ove si riuniscono personaggi e storie, in un narrazione quasi onirica, in una
sorta di fuochi artificiali narrativi dovuti al rapido e intricato alternarsi delle
vicende.
salvino.lorefice@tiscalinet.it
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