La respirazione deve essere diaframmatica, ovvero i movimenti dei polmoni
(inspirazione ed espirazione) debbono essere posti sotto il controllo di
quel muscolo posto alla base del torace, sopra lo stomaco, che prende il
nome appunto di muscolo diaframmatico.
Tale risultato si ottiene inspirando, per così dire, dilatando
lo stomaco e la cavita toracica inferiore ed espirando comprimendo gradualmente
gli addominali ottenendo così la pressione d'aria voluta.
In tal modo si ottiene l'emissione di una colonna d'aria costante e
soprattutto quantificabile dall'esecutore al fine di ottenere le più
sottili variazioni di volume sonoro nonché una buona e corretta
intonazione.
Respirare con la bocca, aprendone i lati e senza togliere i denti superiori
ed il labbro inferiore dalla loro posizione.
Non respirare mai riempiendo totalmente i polmoni ne tantomeno bisogna
arrivare al loro completo svuotamento pena il rischio di entrare, per così
dire, in apnea con conseguente affanno.
La respirazione è molto importante ed è un aspetto da
non sottovalutare se si vuole ottenere un buon suono sullo strumento.
Molto spesso un cattivo suono non ha origine dal tipo di imboccatura
o da un’ancia scadente, ma bensì è causato da una incorretta
respirazione.
Un flusso d’aria ben controllato ci permette di sfruttare al meglio
le qualità timbriche del nostro strumento, ottimizzando la vibrazione
dell’ancia, ma ci aiuta anche nell’esecuzione di molti passaggi, primo
tra tutti lo staccato, facilitando il sincronismo tra dita, lingua ed emissione.
Aggiornato il 05/01/2000