Nome: Tobias Sammet

Data di nascita: 21 novembre 1977

Altezza: 1.72m

Hobbies: Attualmente, ho solo poco tempo per gli hobby, ma se c’è tempo mi tengo occupato ugualmente con molta musica, storia (visitando antiche rovine di castelli), filosofia, e tutta questa roba intellettuale che la maggior parte delle volte metto via dopo poche ore perché mi rendo conto di essere troppo stupido per queste cose!

Tanto tanto tanto tanto, ma veramente tanto tempo fa (ma non poi così tanto tanto), il mio tranquillo paese fu colpito da una terribile tempesta. Alberi sradicati, automobili scaraventate per aria, e tutto ad un tratto l’intero paese si ritrovò senza elettricità. Niente TV, niente Playstation, niente divertimenti, niente di niente… niente luci e una terribile noia… Nove mesi dopo il piccolo Tobi venne alla luce del mondo. Questo piccolo individuo che ero (sebbene non possa ricordare del tutto che io ero lui, e che lui era me, e che lo sono ancora, e che lui è ancora me…) all’età di 4 anni entrò alla Kindergarten contro la sua volontà. Piansi terribilmente quando mia madre mi lasciò solo dietro la porta della Kindergarten per andare a lavoro, ma Christel, che era l’insegnante, mi prese in grembo e mi parlò di quello che faceva un picchio mentre mi mostrava un libro per bambini con delle immagini di un picchio. In questo modo fui distratto e dimenticai i miei piani di fuga. Voglio dire: “prendersi gioco di me!”. Oggi non sarò distratto da uno stupido picchio, dovrebbe essere qualcos’altro, diciamo per esempio, un enorme, grandissimo dromedario, si!

Dunque, a sei anni andai a scuola per la prima volta quale discreto allievo con grandi prospettive, perciò sarei potuto andare alla grammar school a 10 anni. Ma basta, penso che la mia carriera musicale abbia avuto una fine improvvisa qui. Bene, passo per passo ora. Già prima condussi i miei genitori a pensare che sarei potuto diventare un musicista, perché già a quel tempo (prima che sapessi parlare) riuscivo a canticchiare la melodia di Haenschen Klein (nella nostra zona è una canzone per bambini molto conosciuta). Durante il mio tempo nella scuola elementare avevo un organo sul quale suonavo noiosi pezzi tutto il tempo. Certamente, il mio insegnante di organo era preparato, ma non capiva che non mi interessava il Wiener Walzer, ma già a quel tempo mi interessavano gli infernali AC/DC e i Kiss (i secondi furono anche il gruppo della quale ebbi il mio primo LP dall’età di 9 anni, dopo le infinite pressioni contro il volere dei miei genitori). Dunque suonare l’organo fu un compromesso per fare contenti i miei genitori, e io avevo la mia pace per la maggior parte del tempo perché non mi esercitavo molto.

A dieci anni, andai alla grammar school, dove diventai amico di Jens. A quel tempo, fare musica era fuori discussione, sebbene nel frattempo rimasi veramente affascinato dalla musica degli Helloween (Keeper II fu il mio primo reale album metal) e degli Iron Maiden e musica come questa… Non appena Jens ebbe una vera chitarra elettrica a 11 o 12 anni, iniziammo ad improvvisare insieme: Jens con la Axe e io con il mio stupido limitato organo. Poiché questo diventò troppo limitato per me ad un certo punto misi da parte dei soldi per la mia prima tastiera. Avevo tredici anni e la nostra classe era già stata accorpata con un’altra, nella quale c’era anche lo sconosciuto Dirk. Dopo qualche tempo venimmo a sapere che anche lui aveva una chitarra, e che potevamo fondare un gruppo se avessimo trovato un batterista. All’inizio tutto questo era grande, parole senza senso, ma quando una compagna lo sentì, ci disse che il suo ragazzo (Dominik Storch, della classe parallela), in effetti non sapeva suonare, ma almeno suo padre aveva una batteria nello scantinato. Così discutemmo il tutto e la prima lineup nacque come una band di compagni di scuola.

 Allora avevo appena compiuto quattordici anni, e in qualche modo ero molto contento di poter essere ben deciso nell’impressionare le ragazze nella nostra scuola, poiché sebbene fossi sempre stato il pagliaccio della classe, questo non appariva molto agli occhi delle ragazze. Poiché non avevamo un bassista suonavo i bassi con la tastiera, e siccome non avevamo un cantante il gruppo mi disse alla nostra seconda apparizione che ora il cantante ero io. Certamente non sapevo farlo molto bene, ma ad essere sinceri la mia propensione per il prestigio personale era più forte della paura di fare di me stesso un buffone con la mia voce da adolescente. A quel punto fui in grado di convincere i miei genitori a non mandarmi più alle lezioni di organo. Comunque, cosa ne fu della band è probabilmente ben risaputo, l’unica cosa che vale la pena di menzionare è il mio inglorioso abbandono della scuola. Non ero ancora il Tobi che voleva imparare in ordine per diventare un giorno giornalista, ma molto presto diventai il cantante di un gruppo heavy metal, che doveva vivere, a qualche prezzo, tutte banalità, o almeno così dissi a me stesso. Da un discreto allievo alla grammar school passai a clown e ad agitatore nelle classi molto velocemente, e dovetti lasciare la scuola a causa dei voti in rapida discesa. Così, allora dissi a tutti che non mi importava di questo perché sarei diventato comunque un musicista. Questo non lo sapevo allora, e tutto questo sarebbe potuto diventare uno scopo personale molto stupido, ma cosa importa?

Fino ad ora, il mio progetto di diventare un musicista professionista, che covavo in una certa fase dell’ignoranza adolescenziale, sembra essersi realizzato… grazie Dio. Staremo a vedere cosa potrà riservare il futuro, ma penso che potremmo scalare alcune altre vette con gli Edguy!