LA NUBE DI OORT.         

Dall'esterno del sistema solare i corpi celesti che poi diventano comete apparirebbero ruotare intorno al Sole come gli anelli di Saturno. Il loro insieme è chiamato "nube" di Oort, dal nome dell'astronomo che la scoprì. Il nome di nube è improprio se preso alla lettera poichè le distanze fra i componenti sono enormi e disordinate. Il campo di esistenza grosso modo è esteso da 3.000.000.000 di km sino a 1 anno-luce dal Sole, per cui la lunghezza dell'orbita va da 18.000.000.000 km sino a 6 anni-luce.
In queste condizioni le singole comete dovrebbero essere stabili nel loro movimento e non disturbarsi fra loro. Invece, per cause ancora non ben chiare, periodicamente qualcuna esce dalla sua orbita e si precipita verso il Sole, diventando visibile nel nostro cielo. Se il viaggio è senza brutti incontri, la cometa torna nella nube, un poco più piccola ma di nuovo in equilibrio.
Come si sono formate e perchè sono costituite soprattutto di acqua o gas allo stato solido? La nube di Oort potrebbe essere il resto di un pianeta simile a Nettuno ed esploso in epoche lontanisime. Oppure quei corpi celesti sono stati catturati dal nostro sistema solare, sottraendoli allo spazio cosmico o ad un altro sistema planetario avvicinatosi troppo alla nostra stella(*).

(*) Gli "scontri" fra corpi celesti, comprese le galassie, non sono nè impossibili nè rari: nel 1994 la cometa Schoemaker - Levy fu "rotta" in 20 parti e poi cadde su Giove .