SECOLO |
10 febbraio 2000 |
E polemica dopo il sit-in dei
nomadi in Campidoglio per sbloccare il progetto del villaggio di via dei Gordiani |
ROMA. Hanno manifestato e organizzato sit-in davanti al Campidoglio per far sbloccare
il progetto di via dei Gordiani che prevede la costruzione di un villaggio per la
comunità dei rom Rudari. Ma i nomadi non si sono fermati qui, hanno anche imposto un
diktat alla sinistra: il progetto deve essere discusso subito. Insomma, la giunta dove
rimboccarsi le maniche e approvarlo entro il 16 aprile, prima delle elezioni regionali. |
uninterrogazione più vasto di interventi di
riqualificazione dellintera area, che comprende un campo sportivo, la strada, un
grande parco a disposizione di tutti i cittadini e il recupero delle case popolari
di via Anagni, via Olevano Romano e vialedella Primavera. In questo modo - concludono - si
governa nel segno della giustizia sociale, della solidarietà e della riqualificazione
della periferia». |
sinistra accusa |
Piso che sulla vicenda hanno presentato al sindaco - prima si attivi a rispondere alle numerose emergenze sociali che interessano da tempo i romani. Il Campidoglio non può non tenere conto di importanti priorità come quelle delle 16 mila famiglie romane intimate da sfratto, dei 900 romani stipati nei residence di assistenza alloggiativa e dei seimila barboni. Cittadini disagiati, dimenticati da questa sinistra, che da anni |
manifestano senza risolvere
nulla». An vuole sapere se il Campidoglio intende o no dare la priorità
allemergenza abitativa dei romani intimati da escuzioni di sfratto con revoche di
sospensione drasticamente ridotte proprio nellambito del Giubileo». Le case di Ponte di Nona, ricordano i consiglieri di An, sono state consegnate con ben sette anni di ritardo. Limmenso patrimonio delledilizia residenziale pubblica con i suoi complessivi 110 mila alloggi continua ad essere off-limits per i romani che ancora non possono richiedere lassegnazione di una casa popolare perché lultimo bando utile il Comune lo ha emesso 11 anni fa, sebbene la legge preveda che questo debba essere espletato ogni due anni. «Ogni anno - proseguono Augello, Marsilio e Piso - si liberano circa 800 alloggi, case che vengono occupate abusivamente. E intanto si autorizzano sit-in dei nomadi che chiedono lo sblocco di un progetto che non può essere realizzato prima di aver garantito il diritto alla casa dei numerosi romani in attesa di risposte da anni» DE RAG. |