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JOHN DEE

 

     John Dee (1527/1606), è il più celebre evocatore di spiriti. Fin da giovane si interessò alla scienza, alla meccanica ed alla magia. A venticinque anni era l'astrologo di corte presso il re d'Inghilterra e poi della regina Elisabetta II (dal 1559). Grazie a lui, viene fondata in Inghilterra la prima biblioteca nazionale (egli vi contribuisce anche con 4000 volumi di sua proprietà). Nel 1564 scrive un trattato di cabala chimica, "La Monade geroglifica", ma si interessa anche di argomenti più profani, come la cartografia, i problemi di navigazione (...), più direttamente utili alla monarchia. Nel 1581, incontra Edward Kelley, un pregiudicato che lo porterà alla rovina. L'anno dopo, avviene un fatto interessante: Dee riceve la "visita" di un angelo, che gli porta una pietra simile ad un cristallo nero. Infatti, l'astrologo, attraverso i suoi studi, si dice fosse riuscito a comunicare con gli angeli. La pietra donatagli dall'angelo sarebbe ancora conservata al British Museum. Così, Dee inizia a lavorare in coppia con Kelley. Quest'ultimo, sotto l'effetto della pietra nera, ha delle visioni, e l'astrologo le trascrive. Gli angeli insegnano a Dee la "lingua di Enoch", quella parlata da Adamo prima del peccato originale, così riesce a ricostituire il "Libro di Enoch", intriso degli ultimi segreti della Creazione. Qualche anno dopo, Kelley è condannato a Praga, da Rodolfo II alla detenzione perpetua, considerato un truffatore. John Dee, allora, perde anch'egli la sua popolarità in Inghilterra. Ma con chi comunicavano realmente i due amici? Si trattava davvero di angeli? O era tutta una truffa architettata da Kelley? Anche questo è un mistero.