EUROPA

    

    In Europa si sta sviluppando il più ambizioso progetto per cicloturismo a livello mondiale.

    Entro 9 anni sarà realizzata una rete ciclistica che connetterà tutte le nazioni europee dal Portogallo alla Russia e dalla Grecia all’Irlanda. 

    La rete sarà formata da 12 itinerari.  

 

     Sarà inaugurato un itinerario ogni anno, fino al 2011, a partire dalla Primavera del 2000.  -- Puoi visionare gli itinerari all’indirizzo: http://www.eurovelo.org ).

   L’Unione Europea ha assicurato la copertura del 50% delle spese iniziali e diverse organizzazioni ciclistiche hanno già stanziato delle somme per l’impegno di un coordinatore del progetto. L’obiettivo è quello di ricalcare il grande successo dell’itinerario austriaco lungo il Danubio. In molti alberghi lungo la pista del Danubio infatti, il 90%  degli ospiti sono ciclisti. Si stima che ogni anno 200.000 ciclisti visitino il tratto tra Passau e Vienna.

   Tale grande successo ha ispirato i danesi a segnare 10.000 Km di piste ciclabili e pubblicare 14 mappe che coprono l’intero territorio della Danimarca. Il successo è stato notevole: da un anno all’altro si è avuto un incremento visibile del numero di ciclisti, con alcuni tratti percorsi da oltre 10.000 transiti in bici.

   Per visionare il documento della Comunità Europea dedicato agli amministratori locali si vada all’indirizzo: http://europa.eu.int/comm/environment/cycling/index.htm

  [Per ordinare il documento gratuito in lingua  italiana puoi spedire un fax  alla UE - Direzione Generale Ambiente - per le piste ciclabili - sito web: http://europa.eu.int/comm/dg11/pubs/howto.htm   ]

ITALIA

 

In Italia la FIAB ha proposto la  “Bici Italia” ,  una rete di percorsi in tutta Italia. 

 

 

 

 

 

 

    A favore della costruzione delle piste ciclabili il Parlamento italiano ha emanato la legge 366/98 (  http://www.parlamento.it/parlam/leggi/98366l.htm ).   E’ la prima vera legge che promuove l’uso della bici e la costruzione di idonee piste.

   In Italia si distinguono le città di Livorno e Ferrara per l’uso intensivo delle biciclette.

   A Ferrara, una apposita carta (la bici card) consente al turista di affittare la bicicletta per uno o più  giorni a prezzi vantaggiosi. Con lo stesso abbonamento si ha diritto allo sconto nei musei, gli hotel  e gli esercizi commerciali convenzionati. Anche nella capitale si sta puntando anche alla mobilità ciclistica per ridurre traffico e inquinamento.

 

 

LA BICI  ELETTRICA 

   Un forte impulso all’uso della bicicletta anche in zone non pianeggianti può derivare dall’utilizzo della innovativa bici elettrica. La bici elettrica risulta un concorrente del ciclomotore in quanto: non obbliga a pagare il bollo, l’assicurazione, non consuma carburante, non inquina e non fa rumore. Inoltre il conducente non sarà obbligato ad indossare il casco come avverrà per i ciclomotori!

 

Addirittura una ditta di Guardiagrele (Chieti)  ha realizzato un motorino elettrico da applicare alla normale bici che si possiede (da passeggio, olandese, mountain bike, sportiva). L’autonomia può raggiungere i 70 Km in un un percorso pianeggiante e i 35 Km in un percorso misto. Una manopola (tipo l’acceleratore di un ciclomotore) aziona il motorino elettrico per aumentare la potenza erogata.

   

REGIONE ABRUZZO

  La Regione Abruzzo, su disposizione della legge nazionale innanzi citata 366/98, ha emanato la legge sulla mobilità ciclistica n. 72/99 (pubblicata sul B.U.R.A. del 24/09/1999 e con termine di 30 gg per la presentazione dei progetti).

  La legge regionale ed il relativo regolamento li puoi trovare all’indirizzo: http://www.regione.abruzzo.it/llpp/mobilita/prima.htm

  Gli obiettivi dichiarati sono il decongestionamento del traffico, la riduzione dell’inquinamento acustico e dell’aria, la salvaguardia del benessere fisico, la promozione della conoscenza e dello sviluppo delle zone turistiche.

  Con la suddetta legge regionale è stata prevista la concessione di contributi regionali per il pagamento delle rate per l’ammortamento di mutui quindicennali. I mutui potevano essere conseguiti dagli Enti Locali o loro Associazioni, direttamente o in concorso con altri soggetti pubblici e privati. I contributi hanno lo scopo di incentivare percorsi ciclabili o ciclopedonali, nonché di valorizzare e sviluppare la mobilità ciclistica regionale.

  Il progetto da presentare era di massima. Il finanziamento accordabile poteva raggiungere l’80% dell’importo per interventi fino a un miliardo di lire, il 75 % per importi fino a due miliardi, il 70% per più di 2 miliardi. Sarebbe auspicabile che una legge simile, possa, negli anni prossimi, prevedere altri finanziamenti.

 

 

PROVINCIA DI TERAMO:  

IL CORRIDOIO VERDE ADRIATICO E  I LUNGOFIUME DI TERAMO

  In Provincia di Teramo grandi progetti sono in corso di realizzazione. Sulla costa si sta realizzando il Corridoio Verde Adriatico.

  Il Corridoio Verde Adriatico, in parte già realizzato, è un tracciato che percorrerà tutta  la costa abruzzese per una lunghezza di 130 Km, da Martinsicuro (confinante con le Marche) e S. Salvo (a confine con il Molise).

  Le tre Province  abruzzesi  che affacciano sulla costa (Teramo, Pescara e Chieti), hanno stipulato un programma per un intervento progettuale e realizzativo coordinato, in collaborazione con i Comuni costieri.

 

Saranno  attraversati i fiumi in prossimità delle foci, sistemando e valorizzando nel contempo le aste fluviali nel loro tratto finale per realizzare oasi naturalistiche. Sono già stati costruiti i ponti in legno lamellare sul fiume Vibrata e sul torrente Salinello, permettendo la percorrenza ininterrotta dei lungomare dei Comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto e Giulianova. E’ stata già progettato anche il ponte sul Tordino (dal costo di circa 1 miliardo) che collegherà anche il Comune di Roseto al tratto già realizzato.

 

PROVINCIA DI TERAMO: TERAMO-MARE CICLABILE

  Teramo dista 25 Km dal mare e in futuro potrà essere collegata alla costa per mezzo di una pista lungo la valle del Tordino con la modesta pendenza media dell’1%  (250 m di dislivello su 25 Km). 

  Una ipotesi ragionevole potrebbe essere quella di un tracciato nella fascia di terreno, spesso poco sfruttabile dal punto di vista agricolo, tra la statale Teramo-mare e la parallela ferrovia che corre a poca distanza.  La peculiarità di questo percorso è quello di essere adiacente ai centri abitati e quindi molto utilizzabile da chiunque volesse percorrere un breve tratto tra un abitato e l’altro.

  L’altra ipotesi è quella di un tracciato prossimo al fiume, che consente di percorrere una fascia interessante dal punto di vista naturale, in zona silenziosa e salubre.  Quest’ultima ipotesi si presta alle percorrenze medie e lunghe (Teramo-S. Nicolò ad esempio).

L’Istituto Tecnico per Geometri “V. Moretti” di Roseto si è occupato della progettazione di piste ciclabili lungo i fiumi Vomano e Tordino per collegare la costa con l’entroterra.  Le ipotesi progettuali sono pubblicate al seguente indirizzo:   http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/vmoretti/progetti/mappe/mappa_generale_bis.htm

 

 

TERAMO CITTA’

LE PISTE FLUVIALI  

    Nel perimetro della città di Teramo sono in avanzata fase di costruzione due piste ciclopedonali nei parchi fluviali sui lungo fiume del Vezzola e del Tordino.

   Per chi non la conosce, Teramo (l’antica Interamnia=città tra due fiumi)  è una città circondata da due fiumi, che appena a valle dell’abitato si uniscono per generare un’unica asta fluviale.      Il tratto sul Vezzola, di circa 3 Km, inizia dalla confluenza dei fiumi (zona di Ponte a catene)  e risale fino al Palazzetto dello Sport ed al limitrofo abitato di Ponte Vezzola.  

Il tratto sul Tordino, anch’esso per il momento lungo 3 Km, inizia sempre nella zona della confluenza (Ponte a catene) e risale l’asta fluviale lambendo il quartiere Cona, fino a raggiungere il Parco Archeologico di Ponte Messato (nei pressi dei garage Arpa). 

  E’ previsto il prolungamento fino a Villa Tordinia e alla limitrofa antica ramiera, per poi proseguire come sentiero pedonale fino ai Monti della Laga nel cuore del Parco Nazionale Gran Sasso-Laga.  

 

  TERAMO E DINTORNI: L’IPOTESI DEL GRANDE ANELLO CICLOPEDONALE TERAMO-TORRICELLA-TERAMO  

Una anteprima parziale del percorso è visionabile presso l’indirizzo web:  

http://xoomer.virgilio.it/abruzzoinbici/anello/index.htm

La proposta che avanzo in queste pagine è quella del “Grande Anello”. Un percorso circolare che unisca a monte i due lungofiume della città di Teramo, toccando l’abitato di Torricella (capoluogo dell’omonimo Comune).

  Torricella è meta di diversi camminatori e maratoneti, oltre che di appassionati di passeggiate a cavallo.

  Per evitare la strada carreggiabile, si potrebbe creare un bellissimo percorso in mezzo alla natura, riutilizzando le antiche mulattiere esistenti. Il tracciato ipotizzato è il seguente:  dall’abitato di Ponte Vezzola (Palazzetto dello Sport)  si risale il lato sinistro della sconosciuta e incontaminata valle del torrente Vezzola per un tratto di circa un paio di chilometri. In questa zona si possono ammirare inaspettate e profonde gole generate da corsi d’acqua trasversali.  

  Dove la valle principale inizia a restringersi, si percorre una breve salita verso la Piana Delfico.  

  Da qui è possibile ammirare sia il massiccio del Gran Sasso che i Monti della Laga.     Ristora la osservazione di tipiche coltivazioni locali, come seminativi, i filari di ulivi o viti, le piantagioni di alto fusto come i cipressi e le querce.  

  L’attraversamento verso la destra idrografica del Vezzola potrebbe avvenire sormontando il ponte semidiroccato, per mezzo di una sovrastruttura in legno lamellare o acciaio. Indi si può risalire agevolmente  verso Torricella, sfruttando l’iniziale tratto stradale semiabbandonato. Si costeggia una chiesetta dedicata a S. Barbara,  fatta realizzare da Celestino, un cittadino locale che si salvò da un’esplosione generata dai fuochi d’artificio che produce di professione. 

  Scavalcata Torricella dove, si può sostare per una colazione o merenda, si proseguire verso Teramo, scegliendo il percorso corto, medio o lungo.

   Il percorso corto ci conduce verso la località di S. Chiara e quindi il Parco Archeologico della Cona, percorrendo assolate e pianeggianti piste poco conosciute.

  Il percorso medio si dirige verso Cavuccio e poi verso la ex fornace Gattarossa per ricollegarci al Tordino.

  Il percorso lungo, nei pressi del cimitero di Cavuccio, ci fa attraversare un rio per raggiungere rapidamente Villa Tordinia. Quindi per una stradina ormai quasi tutta asfaltata ci conduce presso la chiesetta di Ponte a Porto nei pressi di Travazzano.  Indi si incrocia il lungofiume che da Teramo risale verso i Monti della Laga. Percorrendolo verso valle, dopo aver incontrato la Ramiera si raggiunge Teramo. 

  Ricordo l'indirizzo che ti permettera' di percorrere virtualmente il percorso descritto: 

http://xoomer.virgilio.it/abruzzoinbici/anello/index.htm

       

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