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Sirio 2222
1. UN POSTO
abbandonano le città
lunghe file di gente che
canta in coro e sogna già
la collina verde della tranquillità
ci sarà forse un posto anche per me
ci sarà forse un posto anche per me
e la gente dietro di se
lascia il grigio della città
e qualcuno mi parla già
di un sentiero dove il traffico non c'è
ci sarà forse un posto anche per me
e tu ragazza che verrai
per me da dove non lo so
sarai più bella accanto a me
nel campo che coltiverò
sotto il cielo, vicino a te
più sereno lavorerò
quando il sole tramonterà
fra i capelli tuoi mi riposerò
ci sarà forse un posto anche per noi
ci sarà forse un posto anche per voi
e tu ragazza che verrai
per me da dove non lo so
sarai più bella accanto a me
nel campo che coltiverò
2. EH EH AH AH
Scorre l'acqua tra le rive del fiume
e la corrente mi trascina con se
tu sei rimasta con i piedi nell'acqua
ti piacerebbe se tornassi da te
Adesso dormo dentro un letto più grande
e le mie mani più non toccano te eh eh
lungo la strada ho visto mille ragazze
e certo una starà bene con me eh eh
eh eh ah ah
eh eh ah ah
il mio caffè diventa sempre più dolce
è un'altra a farlo la mattina per me eh eh
lei ha una bocca tanto morbida e grande
ed io mi sono già scordato di te eh eh
eh eh ah ah
eh eh ah ah
3. NEVE CALDA
neve calda su di me
neve calda su di me
era settembre ho conosciuto te
e tra le foglie ridevi insieme a me
mille ricordi e poi novembre senza te
e venne Natale e tu non eri qui
neve calda su di me
neve calda su di me
so che la sera mi vuoi vicino a te
e già primavera e tu ritornerai da me
4. MA TI ASPETTERO'
sono stato tempo fa
dove ti incontrai la prima volta
ora è chiuso quel cancello
ed io non entrerò per quella porta
sulla sabbia non vedrò
i tuoi passi, l'ombra del tuo viso
ora che tu non sei più qui
ho già dimenticato il tuo sorriso
ma ti aspetterò
ma ti aspetterò
chiudo gli occhi e vedo te
come ti incontrai la prima volta
luci sulla strada ma
non c'è luce dietro quella porta
sulla sabbia non vedrò
i tuoi passi, l'ombra del tuo viso
ora che tu non sei più qui
ho già dimenticato il tuo sorriso
ma ti aspetterò
ma ti aspetterò
5. MEDITAZIONE
Chi sono io, senza te
solo un attimo
un uomo che non sa più
in cosa credere
io sento che
dentro me, nasce già
tanta musica
la sinfonia che io
dedico a te, a te
chi siamo noi, dirlo sai
non è facile
qualcosa che durerà
più di me, più di te
io sento che dentro me
nasce già, tanta musica
la sinfonia che io
dedico a te, a te
6. GIROTONDO
girotondo se mi guardi tu
la gallina non la prendo più
girotondo, girotondo, girotondo
girotondo vieni via con me
nel cortile salteremo in tre
girotondo, girotondo, girotondo
girotondo....
girotondo quando ho visto te
ho versato il sale nel caffè
girotondo, girotondo, girotondo
7. INCANTESIMO
Ero lì, nel castello
c'era lei, la figlia del Re
era lì, sul mio cavallo
dalle ali, di cristallo
il volto che ho, vicino a me
la luce dell'aurora, illumina
ogni raggio che si posa su te
ti risveglia accanto a me
accanto a me, accanto a me
accanto a me
il volto che ho, vicino a me
la luce dell'aurora, ti illumina
ogni raggio che si posa su te
ti risveglia accanto a me
acanto a me, accanto a me
accanto a me.
Ero lì, nel castello
c'era lei, la figlia del Re
era lì, sul mio cavallo
dalle ali, di cristallo
8. TI RISVEGLIERAI CON ME
Ragazza resta ancora me
non sai domani cosa accadrà
se hai sogno lascialo qua
per me, per me
ragazza resta ancora con me
un giorno lungo questo sarà
e dopo niente più resterà
per noi, per noi
ti risveglerai
ti risveglerai con me,con me
ragazza resta ancora con me
un giorno lungo questo sarà
e dopo niente più resterà
per noi, per noi
ragazza resta ancora con me
il mondo corre lascialo andar
poi nella notte tu resterai
con me, con me
9. MISSIONE SIRIO 2222
Un'astronave sta morendo
perduta nell'immensità
uomini soli nello spazio
nessuno più li aiuterà
stanno correndo verso il sole
che non raggiungeranno mai
hanno le stelle dentro gli occhi
nel cielo freddo di lassù
c'è tanta luce in quel silenzio
la luce dell'eternità
uomini soli nello spazio
ma il mondo non li scorderà
uomini soli nello spazio
ma il mondo non li scorderà.
Ys
1. INTRODUZIONE
La voce narrò
all'ultimo che
sul mondo
restò,
la vera realtà
E poi comandò
di andare tra i suoi
a dire la verità
e
il gioco iniziò.
Quella voce premeva nel petto
col dolore di cose capite
forse
era in tempo a dirlo anche agli altri
forse era in tempo a dirlo anche agli
altri
Cos'è la vita di un uomo che ha pianto
come gurdare un cielo sereno
come
fissare i tuoi occhi nel sole
come afferare una mano protesa.
E la voce premeva
nel petto
col dolore di cose vissute
doveva andare presto
doveva andare presto
La poesia di un giorno di vento
l'ultima foglia di un albero morto
il primo
giorno di sole d'aprile
un corpo caldo una mano vicina
2.
PRIMO INCONTRO
Lui andò oltre i monti e più là
senza mai voltarsi a guardare
lungo è il cammino da fare
ma doveva andare
ancora andare
Un
uomo è là con la faccia all'ingiù
e già l'edera abbraccia
il suo corpo
nero è tutto il sangue che ha
su ferite di orecchie strappate
La
voce lo costrinse a gridare
tutto ciò che moriva dentro sè
quel che gridò il
vento portò con sè
non avrebbe più sentito niente.
3.
SECONDO INCONTRO
Vedrà, Vedrà
anche se non sa
sentire
un cielo chiaro
cosa gli può dire
Un viso di vecchio
già vicino alla
morte
la fede non c'era
adesso è già forte
Lo sguardo di un uomo
che non ha
paura
cos'è, se gli manca
la voce sicura
ha visto la notte
il giorno finire
e
donne nel buio
già pronte a tradire
Le mani protese
i volti più assenti
morire
i più buoni
gioire i
potenti
Ma non rimase a pensare fra sè
doveva cercare
qualcosa che c'è
e non fu notte e giorno non fu
e l'orizzonte rimase laggiù
Non si arrese
non si arrese mai
non si chiese
uomo dove vai
E quel che vide fu
un altro uomo
con quelle braccia stese in croce
senza sentire la sua voce
gli
andò vicino e gli parlò
Ma in quegli occhi senza luce
pungenti spine erano
inflitte
sentì già sue quelle ferite
e poi la luce non fu più.
4.
TERZO INCONTRO ED EPILOGO
Con le braccia distese
la sua testa
nel buio cercò
con le dita una forma incontrò
Solo il freddo
della morte
potè
sentire
tra le sue mani
la sua parola vera
salì dal petto ancora
Ma la sua
bocca
stanca ed immobile restò
quel grido lo schiacciò
fin dentro lo straziò
ad il buio intorno a sè
poi fu dentro di lui
e buio fu.
LA TUA CASA COMODA
Hai
voluto per te
la
casa sempre in ordine
e
non ti va che io viva così,
così
nel mio disordine.
Tu
non esci perchè
ogni
emozione è scomoda secondo te
quanta
noia però
nella
tua casa comoda.
La
mia vita ora cos'è
giorni
uguali insieme a te
poi
la notte cosa vuoi
neanche
ci provo più
non
posso più sognare
e
ho voglia di volare
al
mondo che c'è fuori
non
ci pensi mai.
Tu
non esci perchè
ogni
emozione è scomoda secondo te
quanta
noia però
nella
tua casa comoda
1973
Leo Nero
UNA GABBIA PER ME
Voglio urlare però
mi trascinano via
sento intorno al mio collo
venti mani però
sono sicuro che non morirò
cado sempre più giù
ogni giorno di più
sto perdendo la testa
e davvero non so
domani notte dove sarò
Non ho voglia di te
non ho voglia di niente
i miei vecchi giocattoli
non servono più
se le mani mi tremano
sempre di più
sono fuori di me
e so bene il perchè
sento cento giganti
camminare su me
io non posso morire
così
Hanno urlato a me si
questo è il posto per te
io volevo scappare non potevo perchè
quella trappola enorme
era pronta per me
si non è quello che
io volevo per me
ma non vedo più niente
solo buio intorno c'è
fatemi uscire,
voglio uscire da qui
non ci vedò più
non respiro più
ma non posso bruciare tutto quello che ho
no non lo farò
io non voglio non voglio....
1977
- From LP "Vero"
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