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Buon pomeriggio, ore 17:06.08 di Domenica, 25 Aprile 2004

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:: Cosa contiene

:::. L'olio extravergine di oliva di Sieti

:::. Quiz

in 100 gr. di olio:

Proteine

g 0

Zuccheri

g 0

Lipidi (acidi grassi)

 

saturi

monoinsaturi

polinsaturi

g 12
g 81
g 7

L'olio d'oliva (privo di proteine e di zuccheri) non genera colesterolo cattivo, perché ha pochi grassi saturi, favorisce la formazione di quello buono perché ha molti insaturi e non genera radicali  liberi perché è povero di polinsaturi.

 
:: Organismo

I grassi sono fondamentali per lo sviluppo cerebrale,

per la vita delle cellule e per l'assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). Insomma, sono indispensabili. Ma mentre i grassi animali (burro, strutto, lardo) sono per la gran parte costituiti da acidi grassi saturi, quelli vegetali (oli e margarine) contengono acidi insaturi. I primi portano colesterolo cattivo, LDL, i secondi colesterolo buono o HDL. Più ce n'è meglio è, allora? Non proprio, bisogna distinguere.

 
:: Perfetto!

Uno dei grassi insaturi, l'acido linoleico, che l'organismo non è in grado di produrre da solo riduce il contenuto di colesterolo nel sangue ma senza fare distinzioni: distrugge anche il colesterolo buono. L'olio d'oliva per fortuna si distingue dagli altri grassi vegetali perché contiene anche un acido monoinsaturo, l'acido oleico, che aiuta a produrre il colesterolo buono. Insomma, elimina quello che fa male e aumenta quello che fa bene.

Sieti è una frazione del comune di Giffoni Sei Casali, in provincia di Salerno. In questo caratteristico borgo di quel tratto dell'Appennino campano meridionale, compreso tra le province di Salerno ed Avellino, denominato Monti Picentini, il tempo sembra essersi fermato: il centro storico riserva  ancora  un patrimonio  artistico notevole,  ma il vero

Sieti: Santuario Maria Santissima del Paradiso

tesoro del luogo è rappresentato dall'olio extravergine di oliva. La qualità di un olio di oliva dipende da molti fattori: il terreno di coltivazione, la cultivar (olivaggio), lo stato dell'olivo e del frutto al momento della raccolta, la tecnologia seguita nella produzione, nella raccolta e nell'estrazione, le condizioni di conservazione. La pianta dell'ulivo ha bisogno, per svilupparsi, di acqua, sole e terreni non molto profondi; la percentuale di acidi grassi varia a seconda dell’altitudine e della composizione del terreno: altissima nei terreni argillosi e compatti, decresce, fino a raggiungere il massimo della qualità e il minimo di grassi intorno ai 700-800 metri di altitudine, tra le rocce. Sieti è situato su lussureggianti colline ai piedi del Monte Lieggio, ad una altitudine compresa tra 350-450 metri dal livello del mare, ma le coltivazioni si protraggono frammiste a scarsa quantità di terra, ideali quindi per la coltivazione dell'olivo. Le cultivar sietesi sono rappresentate per il 70% da rotondella, frantoio e carpellese o nostrale, e per il 30% da ogliarola barese e leccino; la predilezione per le prime è dovuta ad una buona produttività, con resa in olio medio alta di notevole qualità e buona resistenza al freddo. A Sieti, dove si possono ancora ammirare antichi frantoi con macine in pietra e torchi in legno, l’olio è stato da secoli una vera cultura e la risorsa principale per molte famiglie di agricoltori. La maggior parte dell’olio di Sieti, è prodotto senza trattamenti antiparassitari (l'alta ubicazione degli oliveti, garantisce temperature tali da ostacolare il proliferarsi della mosca olearia) con le olive raccolte e trasportate integre al frantoio la sera stessa del raccolto. Nel frantoio, gli unici processi che le olive subiscono sono il lavaggio, la decantazione, la frangitura, la centrifugazione e la filtrazione. La successiva conservazione avviene in locali asciutti e puliti, privi di odori estranei, areati periodicamente e protetti dalla luce, a temperature comprese tra 12 e 15°C. Per i contenitori, è ormai consolidato l'uso di contenitori di acciaio inox, a scapito dei classici orci, la cui pulizia non era agevole; l'olio, infatti, deve essere separato dalle morchie che si depositano sul fondo almeno tre volte nell'arco di un anno (a 20 giorni dalla frangitura, all'inizio della primavera e alla fine dell'estate).

:::. L'azienda agricola Nobile Francesco

Anche le radici dell'Azienda Agricola “Nobile Francesco” affondano in questa tradizione fatta di vita a contatto con la natura nel rispetto dell’ambiente, di razionalità produttiva, sapiente coltivazione degli oliveti, raccolta e spremitura delle olive,  secondo le più tradizionali tecniche di lavorazione. L'Azienda agricola “Nobile Francesco” nasce infatti, più di 100 anni fa e sin dall’inizio ha trovato nella conduzione  familiare la ricetta ottimale per il suo  successo;

nel suo podere, la "Maddalena", che si estende sulle colline limitrofe a Sieti, l’Azienda coltiva esclusivamente la cultivar Rotondella, che grazie all'esperienza maturata dal suo proprietario e alla felice posizione geografica, ha una resa ottimale e di buona qualità. La passione, il rispetto delle leggi naturali, la dedizione e l’assiduità dei controlli nel corso delle varie fasi del processo di coltivazione e trasformazione, e non ultimo l’epoca della raccolta (le olive vengono brucate direttamente dall’albero e lasciate cadere su apposite reti distese a circa 80 cm. dal suolo, onde evitare che il frutto, cadendo a terra, si danneggi), unitamente alla molitura a temperature controllate con centrifugazione continua, a garanzia dell’igiene, effettuata entro le 24 ore, garantiscono  un  prodotto genuino e di alta qualità. L’olio extravergine d’oliva prodotto dall’Azienda "Nobile Francesco" presenta mediamente nella sua composizione organolettica valori minimi di acidità, un colore verde con riflessi giallo paglierino più o meno intensi, un odore e un sapore di fruttato con debole sensazione di amaro e leggero sentore di piccante. Elemento principale della dieta mediterranea si presenta ottimo per condire a crudo qualsiasi tipo di pietanza esaltandone il gusto, ma ideale anche per la frittura. Queste caratteristiche conferiscono al prodotto una spiccata personalità. Purtroppo la produzione è limitata: una volta terminato l'olio della stagione occorre attendere fino all'anno successivo. L'azienda non vende olio che non provenga dalle olive del podere "Maddalena".Viene venduto in confezioni da lt. 5.00.

Indirizzo postale Azienda agricola "Nobile Francesco"
Via Andoli, 8 - Casale Sieti
84090 Giffoni Sei Casali (SA)
Telefono e Fax Tel 089/881821 Fax 089/94931187
Posta elettronica Per informazioni e contatti (clicca qui)


Flash News

:::. Meteo

 
:::. ... fino a 300°C!

Ogni grasso ha il suo "punto di fumo", cioè la temperatura alla quale si ha l'emissione di fumi visibili: se si supera questo valore, si perdono vitamine e si formano sostanze tossiche per il nostro organismo. Il punto di fumo dell'olio di oliva è 300 gradi, uno dei, più alti in assoluto. Per questo, e per la ridotta presenza di acidi grassi polinsaturi, l'olio d'oliva è il grasso più sicuro nelle fritture: si altera meno di tutti gli altri, i suoi antiossidanti naturali  lo  proteggono  dai processi degenerativi. 

:::. Crudo è meglio

L'extra vergine d'oliva rende il massimo a crudo. Le alte

temperature, infatti, danneggiano molti dei principi attivi dei grassi, e quindi anche le sostanze protettive di cui l'olio d'oliva è dotato. Ma anche nel caso di soffritto e fritto, cotture tipicamente italiane (e che non vanno del tutto eliminate se non ci sono precise ragioni di salute in famiglia), l'extra vergine è de­cisamente da preferire agli altri condimenti. Infatti è l'olio che resiste meglio alle ossidazioni che avvengono alle temperature elevate (e che producono sostanze nocive), grazie a componenti fenolici e agli antiossidanti che agiscono da veri e propri conservanti.

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