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Buon pomeriggio, ore 17:06.08 di Domenica, 25 Aprile 2004

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:: Un abbaglio...

:::. La storia dell'olio extravergine di oliva

:::. Non ingrassa!

E pensare che fino a trent'anni fa si pensava che fossero preferibili gli oli di semi vari, ottenuti attraverso la raffinazione e l'uso di solventi. Venivano spacciati come "più leggeri" e digeribili, ma era un errore. L'olio d'oliva quanto a digeribilità ha il coefficiente massimo, 100, un "voto" che nessun altro olio raggiunge (vedi la tabella nella home page!). Un cucchiaio di olio di mais, per esempio, è tre volte più difficile da digerire di uno d'olio d'oliva. Un altro dato: non esistono grassi "leggeri" o "pesanti". Dal punto di vista delle calorie i grassi sono tutti uguali. Un grammo d'olio di semi, d'oliva, strutto, burro o panna ha sempre 9 calorie. Invece esistono grassi saturi o insaturi, con diversi riflessi sulla salute

 
:: NO ai tumori

Una dieta con molto olio di oliva dimezza il rischio di 

tumore al colon. La notizia lanciata dalla capitale britannica, riguarda studi di laboratorio effettuati a Barcellona in Spagna dall’equipe del professor Miguel Gassul, docente di gastroenterologia presso la clinica universitaria Germans Trial Pujol. E’ stato scientificamente provato che le diete con gli oli di oliva riducono notevolmente la quantità di arachidonato, una sostanza chimica che stimola la sintesi di una sostanza anti-infiammatoria cancerogena chiamata prostaglandina E. Quello al colon è uno dei cancri in assoluto più diffusi e micidiali. In Gran Bretagna solo il tumore ai polmoni provoca un numero maggiore di morti e, in quattro casi su cinque, è provocato da una cattiva alimentazione.

 
:: Bellezza

Contro la pelle secca: olio d'oliva, tuorlo d'uovo e miele; contro la pelle grassa: olio d'oliva; contro infiammazioni e arrossamento: infuso di olio d'oliva e camomilla; per sciogliere accavallamenti muscolari: olio d'oliva tiepido ; per rinforzare le unghie fragili: olio d'oliva e succo di limone; per pelli delicate e screpolate: sapone all'olio d'oliva; per ammorbidire e tonificare la pelle: olio d'oliva freddo dopo il bagno; contro caduta dei capelli: olio d'oliva freddo; per dare forza ai capelli fragili: olio d'oliva henne neutro e tuorlo d'uovo; per capelli opachi e poco lucidi: olio d'oliva e succo di limone; contro la forfora: olio d'oliva freddo; contro il cerume: olio d'oliva tiepido

Una volta, sull'Olimpo, Athena e Poseidon iniziarono a litigare per la supremazia dell'Attica: per placare la contesa Zeus stabilì di concedere il dominio di quel territorio a chi gli avesse portato il dono più utile per l'umanità. Poseidon portò il cavallo, animale resistente, veloce, in grado di alleviare il lavoro degli uomini; Athena, invece, teneva tra le mani un piccolo ramoscello d’ulivo, contorto e dalle foglioline sottili di colore verde argenteo. Poseidon stava già assaporando il sapore della vittoria quando 

Atena

Athena iniziò a spiegare  le caratteristiche straordinarie dell'olivo: una pianta forte, capace di vivere a lungo e di produrre frutti gustosi e saporiti, dai quali gli uomini potevano estrarre un liquido per condire il cibo, dar forza all'organismo, lenire le ferite e anche rischiarare la notte. La vittoria della dea fu schiacciante: e così l'Attica passò sotto la sua supremazia e la capitale della Grecia prese il nome di Atene. L'olio di oliva, quindi, ha una storia antichissima, che comincia circa seimila anni fa sulle coste orientali del Mediterraneo. Da Siria e Palestina l'olio iniziò a viaggiare, e si fermò prima a Creta, poi arrivò in Egitto, attorno al 1500 a.C. approdò in Grecia, e nel giro di qualche secolo ancora, aveva raggiunto anche la Spagna. Fu simbolo di pace e di prosperità: la colomba, dopo il diluvio, nel becco aveva un ramo d'olivo. Con l'impero romano, la coltivazione si sparse per tutto il Mediterraneo. Lolio si usava non solo per cucinare ma per la cura del corpo, per i massaggi degli atleti, nella medicina, come combustibile per l'illuminazione delle case… Nella Chiesa cattolica, l'olio è così importante che compare in due sacramenti: la Cresima e l'Estrema unzione. Nel Medioevo la coltivazione dell'olivo, che ha bisogno di tempi lunghi e cure assidue, è in crisi (venne considerato l'alimento dei poveri, mentre sulle tavole dei signori erano di gran lunga preferiti i grassi di maiale, lardo, burro, strutto), ma viene tenuta in vita soprattutto nei monasteri: l'olio è indispensabile per la luce nelle chiese. La sua coltura riprende vigore nei secoli XVII e XVIII, diventa importante nell'Ottocento. Oggi la pianta si coltiva soprattutto in Spagna, in Italia, in Grecia e in tutta la fascia dell'Africa del Nord. Recentemente l'olio, che fornisce un apporto energetico di 9 chilocalorie per grammo, è stato ampiamente riabilitato. Nell'olio d'oliva sono contenute sostanze antiossidanti, che combattono i radicali liberi responsabili dell'invecchiamento e svolgono un ruolo protettivo contro malattie come il diabete, la cirrosi epatica, i calcoli biliari, i tumori intestinali. Questi stessi composti contribuiscono anche a dare stabilità all'olio e a rendere la sua conservazione particolarmente semplice. Sieti è fortemente vocato alla coltivazione dell’olivo, e gli oli prodotti presentano caratteristiche di spiccata qualità e tipicità: l’olio di Sieti, infatti, presenta un colore verde o giallo paglierino, odore fruttato medio alto, sapore fruttato con media o leggera sensazione di amaro e di piccante, ed è totalmente esente da difetti. Ovviamente questi risultati qualitativi si raggiungono solo se i produttori si attengono scrupolosamente a quanto tramandatoci dalle antiche regole di produzione: le olive devono essere raccolte, a mano entro e non oltre il 31 dicembre e devono essere molite entro il secondo giorno dalla raccolta. Ai sensi del Regolamento CEE 1065/97, G.U.C.E. del 13.06.97 n.156 l’olio extravergine d’oliva della nostra zona ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (DOP), con la denominazione di Olio extravergine di oliva "Colline Salernitane". L’olio, ottenuto dalla premitura di olive delle varietà Rotondella, Frantoio, Carpellese, Nostrale, Ogliarola e Leccino, oltre ad altre varietà locali (nella misura massima del 20 %), possiede un’acidità non superiore al 0,70 %, con presenza di acido linoleico inferiore al 10% ed un numero di perossidi maggiore o uguale a 100.

:::. Differenze principali

L'olio di oliva è l'unico alimento fondamentale che derivi da un frutto ed è da 50 secoli che si ottiene dalla spremitura di olive macinate, separando l'olio dall'acqua di vegetazione. Per legge si definisce vergine l'olio derivato dalla spremitura delle olive. Ma per essere al top deve potersi definire extra vergine, avere cioè una acidità inferiore all'1 per cento. Che differenza c'e con l'olio 

d'oliva? Questo, pur provenendo dalla frangitura del frutto è sempre un olio raffinato, che ha subito quindi un processo chimico. Si ottiene intatti utilizzando olio che, dopo la prima spremitura, non avendo le caratteristiche di purezza del vergine, viene riutilizzato, raffinato, miscelato in modo da ripristinare il sapore originale. È chiaro che l'olio d'oliva è assai meno pregiato dell'extra vergine. L'olio di sansa, poi si ottiene lavorando la parte di oliva e seme rimasta dopo la spremitura: è un olio commestibile ma usato anche come combustibile. Questo basta a sconsigliarne l’uso. L'olio extravergine rappresenta, quindi, per definizione, il top nella gamma dell'olio d'oliva. Se per rientrare in questa categoria è sufficiente che il prodotto rispetti i parametri fissati per legge, all'interno di questo segmento si trovano prodotti di varia origine, prezzo e qualità. Anche limitandosi a considerare quelli appartenenti alla fascia di prezzo più alta, non è facile stabilire quali siano i prodotti più validi, perché entrano in gioco altri fattori di valutazione quali il tipo di produzione e di lavorazione.
E poi, per l'olio vale un po' quanto avviene nel settore del vino, dove la preferenza per un tipo piuttosto che per un altro non può prescindere dal gusto personale del consumatore. Come deve muoversi quindi il negoziante specializzato che voglia formare un buon assortimento di olio extravergine di oliva? Proprio come fa il responsabile di una buona enoteca: individuando in ciascuna zona di produzione votata una rosa di aziende produttrici di pregio, per confrontarne successivamente le rispettive offerte. E l’Azienda agricola “Nobile Francesco” offre a tutti, negozianti e consumatori, un prodotto dalle caratteristiche organolettiche tipiche della zona di produzione.

Indirizzo postale Azienda agricola "Nobile Francesco"
Via Andoli, 8 - Casale Sieti
84090 Giffoni Sei Casali (SA)
Telefono e Fax Tel 089/881821 Fax 089/94931187
Posta elettronica Per informazioni e contatti (clicca qui)

Le donne che passano da una dieta di tipo occidentale ad una sana dieta mediterranea contenente olio di oliva, non aumentano di peso, pur mangiando più grassi di prima. E’ quanto emerge da uno studio di due ricercatori americani, Gene Spiller e Bonnie Bruce dell’Health Research and Studies Center di Los Altos in California.  I due studiosi hanno preso in considerazione donne che sono passate da una dieta tipicamente occidentale, ricca di carne e prodotti caseari, ad una dieta mediterranea ricca di frutta e verdura, dove la fonte di grasso è rappresentata dall’olio di oliva. In entrambi gli studi, il primo su 15 uomini e donne ed il secondo su 12 donne di età compresa tra i 34 anni e gli 84 anni, il cambiamento da quattro settimane di dieta occidentale a quattro settimane di dieta mediterranea ha prodotto cambiamenti positivi nei lipidi del sangue, quali la riduzione di colesterolo totale e la crescita delle difese antiossidanti. In questi studi, in cui le calorie assunte sotto forma di grassi erano rappresentate dal 30% delle calorie totali, non è stato rilevato.

 
:::. dall'infanzia...

L'olio extra vergine d'oliva (il migliore, quello che subisce meno trattamenti) è il condimento-integratore ideale durante la gravidanza (apporta gli elementi indispensabili, allo sviluppo del sistema nervoso del feto), nello svezzamento (è altamen­te digeribile) e nella crescita (contribuisce alla formazione di ossa e mu­scoli). Negli anziani, poi, protegge dai rischi di colesterolo e osteoporosi e contrasta stitichezza e inappetenza.

:::. Antiossidante

La proprietà antiossidante dei fenoli, presenti nell’olio extra 

vergine di oliva, è accertata in uno studio svolto dalla facoltà di farmacia dell’università di Milano. Lo studio si divide in due parti. La prima condotta dal farmacologo Claudio Galli, ha dimostrato in vitro l’attività antiossidante dei fenoli nei confronti del colesterolo Ldl, di inibizione della formazione dei trombi, di antinfiammazione e di capacità di aumento della sintesi dell’ossido nitrico, ad azione vasodilatatrice, oltre che di diminuzione dei radicali liberi. La seconda parte della ricerca è stata condotta dal biochimico Giovanni Galli, che ha dimostrato l’assorbimento nell’uomo di queste sostanze. Quattro campioni di olio a differente concentrazione di fenoli sono stati somministrati giornalmente a sei soggetti. Dall’esame del rapporto fra quantità di fenoli ingeriti ed esecreti attraverso le urine, è stato dimostrato che essi sono assorbiti dall’organismo in proporzione alle dosi ingerite

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