Ponte Taro
L'attuale frazione si è formata sull'antico alveo del fiume Taro dopo il 1300. Infatti anticamente non era sulla sponda sinistra ma sulla sponda destra in quanto il corso del fiume arrivava presso la chiesa di Castelguelfo (allora Borghetto del Taro) e del castello, costruito appunto a difesa delle incursioni nemiche che venivano dalla sponda opposta. All'epoca in cui il Taro non si era ancora spostato verso Parma, la località ebbe una certa importanza, per la sua posizione a ridosso del guado che controllava il grande traffico che si svolse durante i secoli lungo la via Emilia. Infatti sostarono nei pressi di Ponte Taro Federico Barbarossa nel 1155, vi passò Gregorio X nel 1273, numerosi pellegrini in occasione del Giubileo del 1300, Sigismondo nel 1431, Carlo VIII nel 1498, S. Carlo Borromeo nel 1620. Nel 1325 le terre vennero trasferite ai religiosi dell'abbazia di Fontevivo e Ponte Taro entrò a far parte dei benefici cistercensi. Il ponte sul Taro fu ripetutamente distrutto dall'impeto delle acque del fiume in piena (l'appellativo di Tar, tradotto in gallico, significherebbe "strepitante, impetuoso, indocile") tanto da ridurre l'attraversamento con barche, chiatte o con altri mezzi di fortuna. Solo nel 1816 la duchessa Maria Luigia decretò la costruzione dell'attuale ponte che venne solennemente inaugurato nell'ottobre del 1821. L'opera porta la firma dell'ingegnere parmigiano Antonio Cocconcelli.
Ponte Taro è un'attivo e laborioso centro caratterizzato da un bel complesso parrocchiale di recente costruzione che porta la firma degli ingegneri Luigi Caffarra e Gino Galloni. La parrocchia è retta dal parroco don Valerio Cagna ed il suo patrono è S.Giuseppe Lavoratore. E' sede di agenzia bancaria, ufficio postale, di complesso alberghiero e attrezzature sportive. Nel mese di luglio ha luogo la "Festa della griglia" che richiama un notevole afflusso di gente.
Festa patronale:
S. Teresa del Bambin Gesù - 1 ottobre
Festa popolare:
Festa della griglia - 1ª domenica di luglio
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