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Il lavoro che viene riportato in questo sito è stato pubblicato dalla Casa Editrice Outsider nel 1996 con il titolo "Primi per la Vita – Russia 1942-43" e si riferisce in particolare all’ultima parte della campagna di guerra, ovvero alla sfortunata e tragica ritirata che avvenne durante l’Inverno 1942-43, che fu tremendamente gelido e lungo.
Tutti ormai sanno ciò che avvenne, tramite i ricordi di illustri scrittori che ne furono, come me, protagonisti.
La mia composizione non ha un vero e proprio protagonista, perché ho voluto e tentato di rendere protagonisti un po’ tutti, ponendo in particolare rilievo non date, non nomi, ma soprattutto l’atmosfera del tremendo avvenimento, che solo coloro che vi hanno partecipato possono veramente comprendere. Ovvero, più che i fatti di per sé stessi disastrosi, quella sensazione che tormentava tutti, la percezione costante della morte in agguato. Ed era una percezione pressoché indefinibile, sebbene ancora oggi io la ricordi quasi come un odore, di sogno terribile, che sempre mi accompagnerà. Una sorta di peso immane che gravava sulle colonne in ritirata nel gelido Inverno russo.
Spero che le parole che ho usato con la passione che mi ha accompagnato per tutta la vita siano riuscite a darne un’idea al lettore.
Il lavoro è dedicato ai miei due più cari amici: i sottotenenti Michele Dagnessa e Ottavio Marin, che ora sono scomparsi, ma che noi ormai pochissimi sopravvissuti ricorderemo per sempre.
Oltre a ciò posso dire, soprattutto ai più giovani, che là avemmo la prova che la Patria non era vuota parola, ma l’unica speranza che ci sostenesse.
Achille Norci
